UN POMERIGGIO ALL'HAMMAM

L’hammam è il luogo dove si celebra il rito del bagno turco ma non è solo questo.

Nei paesi arabi e in oriente il rito dell’hammam non è solo un momento di cura di sé ma è anche un vero ed intenso momento associativo. Pensate solo come può essere difficile per una donna, nei paesi islamici, entrare in confidenza con un'altra donna perchè in casa ci sono i parenti e, fuori casa, è sempre – o quasi sempre – controllata a vista da un uomo. Allora l’hammam diventa il luogo dove, libere da veli e controveli, può fare confidenze, lontana da occhi indiscreti.

Anche in Italia – grazie agli immigrati – sono stati aperti degli hammam: a Milano, a Genova, a Torino, a Roma, a Castiglione delle Stiviere.

Bene, io ho visitato quello di Milano "Hammam della Rosa".

Le proprietarie son tre italiane, due architetti ed una giornalista nata in Libia, molto interessate alla cultura araba in tutti i loro aspetti da quello architettonico a quello culturale. Una grande passione che le ha portate a viaggiare in tutto il mondo provando le varie formule di bagno turco; quindi hanno deciso di adottare la formula del Nord Africa, con i tre ambienti chiamati alla latina Tepidarium, Calidarium e Frigidarium.

Il personale è, invece, composto da donne musulmane.

E’ stata un’esperienza molto piacevole che vi voglio raccontare.

Una doccia, tanto per incominciare. Accappatoio e ciabattine in dotazione. Entri nella prima stanza, il tepidarium, calda e leggermente umida, serve per acclimatarsi; lì stai quanto vuoi e ti vengono serviti pasticcini e tè alla menta.

Quindi una bella insaponata d’argilla su tutto il corpo e via…… si entra nella stanza più umida, il calidarium, per fare il bagno di vapore. La stanza è piccola, satura di vapore con temperatura variabile dal basso verso l’alto dai 30° ai 60°. Assolutamente piacevole, tonico e rilassante, abbassa la pressione arteriosa, aiuta a rendere la pelle più elastica e, poiché favorisce la sudorazione, permette l’eliminazione delle tossine, rendendo la pelle più pulita e luminosa. Lì ci stai 10, 15 minuti poi giunge il momento del peeling; una ragazza ti pulisce la pelle con un guanto apposito in modo da toglierti le cellule morte, quindi una bella insaponata e via … sotto la doccia.

Ora è il momento della terza stanza, il frigidarium, una vasca d’acqua tiepida 25-30°. Fatta questa immersione ritorni nella prima stanza – quella calda e leggermente umida – a rilassarti un altro po’, magari sorseggiando un po’ di tè.

Oh, non è finita!!

Ora è il momento del massaggio con oli o essenze aromatiche: vai in un’altra stanza, ti stendi sul lettino dove una ragazza ti massaggia da capo a piedi con olio di mandorle o crema di rose.

Infine, la sala relax dove, su cuscini stesi per terra ed a luci soffuse, si chiacchiera del più e del meno o ci si riposa.

Già gli antichi romani conoscevano i vantaggi di quello che ora chiamiamo bagno turco. Furono i romani ad inventare le tre stanze del tepidarium, calidarium e frigidarium ed importarono questo modello nell’Africa settentrionale ed in oriente.

La tradizione del bagno turco, come rito, come percorso, si era perduta completamente, per fortuna è rientrata in Italia!!!

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