Novembre 2001
La mappa della lingua scritta sui nostri libri di scuola è superata, dicono David V. Smith e Robert F. Margolskee, esperti di neurobiologia.
Le cellule sensoriali che si trovano nelle papille della superficie della lingua non sono, infatti, specializzate per percepire un solo gusto ma rispondono a tutti gli stimoli gustativi, anche se dimostrano alcune preferenze.
I diversi gusti vengono percepiti come tali perché stimolano recettori e neurotrasmettitori diversi.
I sali e gli acidi generano un cambiamento elettrochimico allinterno della cellula gustativa che la induce a liberare le molecole di neurotrasmettitore che, attraverso i neuroni, arrivano al cervello.
I sapori dolci ed amari, invece, provocano cambiamenti sulla superficie delle cellule gustative non entrando in esse e legandosi direttamente ai recettori di superficie.
Le sostanze saline ed acide agiscono sui canali ionici cellulari creando una depolarizzazione che attiva i meccanismi sensoriali; le sostanze dolci ed amare attivano quei meccanismi provocando cambiamenti sulla superficie cellulare.
Le cellule gustative lavorano in maniera collegiale non specialistica; il gusto che percepiamo è il risultato dellattività complessiva di gruppi di neuroni.
Sapete cosè lumami?
E il nome dato ad un ipotetico quinto gusto.
Corrisponde alla sensazione suscitata dal glutammato, uno dei 20 amminoacidi che compongono le proteine della carne, del pesce e dei legumi.
Il glutammato non è né dolce, né salato, né amaro, né acido, è umami.
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