IL POLESINE DI FRATTA


 

 

 

Villa Badoer

 

 


 

Il Polesine, regione orografica a nord-est del Po, verso la sua foce, nella provincia di Rovigo, è un’area che riserva molte sorprese turistiche e naturalistiche.

Il Polesine è un ampio territorio verde e coltivato, costellato di piccole case contadine modeste ma ben curate, inserite in un ambiente integro, dove le industrie sono poche, dove non c’è sovraffollamento e dove i ritmi della vita sono ancora naturali e scanditi dai battiti delle stagioni agricole.

 

Nel Polesine – però - non c’è solo il duro lavoro dei campi.

Anche la cultura trova il suo spazio.

 

Vi segnalo Fratta Polesine, ubicata tra Ferrara e Rovigo.

Cittadina d’antiche origini, porta sulle sue spalle una storia di circa un migliaio d’anni, prima i Vescovi le dedicarono molte attenzioni (1054), poi i Veneti (1395) che la vollero nella loro Repubblica, quindi  gli austriaci che riuscirono a tenerla fino al 1866, quando Fratta abbracciò in pieno la causa del Risorgimento.

 

Furono i Veneti, però, ad amare di più questa zona, tanto che molti nobili veneziani vi costruirono bellissime ville patrizie tutt’ora vanto di Fratta.

Villa Badoer è una delle ville palladiane più prestigiose del Veneto, costruita a Fratta tra il 1555 ed il 1557. Il progetto e la realizzazione furono affidati da Francesco Bodoer, discendente di una nobile famiglia veneziana, ad Andrea Palladio, uno dei massimi architetti italiani dell’epoca, praticamente il Renzo Piano del ‘500.

L’architettura è quella tipica delle ville palladiane, cioè con le grandi colonnate centrali, mentre all’interno gli affreschi delle pareti ricordano scene mitologiche e grottesche, opera di Pierfrancesco Giallo Fiorentino.

Gli interni sono visitabili, non c’è mobilio, ci sono solo gli affreschi, un po’ sbiaditi dal corso degli anni. Il bel giardino è ottimo contorno al piatto forte storico e culturale.

Villa Badoer è riconosciuta dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità.

                                              

                                    

 

 

Da adocchiare anche Villa Loredan-Molin, ora Avezzù, villa palladiana, rimasta di proprietà privata, pure essa del secolo XVI.

Altre ville sono presenti, del XVII e del XVIII secolo, pubbliche e private.

Merita poi una passeggiata il superbo parco di Villa Labia.

 

Fratta Polesine ha dato i natali a Giacomo Matteotti, uomo valoroso ed amante della libertà e della giustizia sociale, che fu barbaramente ucciso dai fascisti il 10 giugno 1924.

 

C’è poi una storia che vuole Fratta Polesine al centro del patriottismo dei Carbonari e del loro piatto preferito, gli spaghetti alla carbonara.

 

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