FECONDAZIONE ASSISTITA IN EUROPA:

ITALIA FANALINO DI CODA

Marzo 2004

La nuova legge sulla fecondazione assistita porta l’Italia in una nicchia europea di proibizionismo.

In Inghilterra, ad esempio, è permessa la fecondazione eterologa cioè con il contributo di un donatore esterno alla coppia e quell’omologa (interna alla coppia) consente la fecondazione per cinque embrioni, l’introduzione in utero di due ed il congelamento dei rimanenti tre per successivi tentativi di gravidanza.

Inoltre, gli embrioni vengono selezionati e classificati con un indice di qualità.

In Italia è possibile solo la fecondazione omologa: vengono fecondati tre ovuli che sono introdotti contemporaneamente nell’utero materno ed indipendentemente dalla salute embrionale cioè vengono impiantati gli embrioni anche se hanno difetti genetici.

In Inghilterra, inoltre, hanno accesso alla fecondazione assistita anche single, coppie lesbiche, donne che hanno superato i 50 anni e tutti i casi di maternità surrogata (il cosiddetto "utero in affitto"), tutto vietato in Italia.

L’Inghilterra ma anche l’Olanda, anche il Belgio anche la Spagna, la Francia, ecc. hanno una legislazione più aperta sulla maternità.

La salute della donna e del feto dovrebbero essere prioritari a dogmi e pregiudizi più o meno religiosi.

Un figlio deve essere voluto e desiderato per poter crescere bene e felice, almeno nelle premesse. Solo questo è indispensabile!

Tre indirizzi utili:

a Londra – Inghilterra: London Fertility Centre – Harley Street

a Valencia – Spagna : Instituto Valenciano de Infertilidad – sito internet: www.ivi.es

a Bruxelles – Belgio: Centro per la Medicina della Riproduzione – Università di Bruxelles

Chi potrà economicamente, allora, andrà all’estero e gli altri?!?

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