Febbraio 2003
Sono preziosi gli estrogeni, ormoni femminili, che governano la fertilità della donna e contribuiscono a ridurre il rischio cardiovalscolare.
E un dato di fatto che, prima della menopausa, le donne hanno un profilo di rischio cardiovascolare molto più basso di quello degli uomini e che gli estrogeni esercitano anche unazione equilibrante del colesterolo riducendo i livelli ematici del colesterolo a bassa densità (LDL) ed incrementando quelli dellHDL (ad alta densità, quello "spazzino" delle arterie).
Si è pensato allora di studiare luso degli estrogeni per ridurre e/o prevenire laterosclerosi (formazione di placche che possono ostruire le arterie e produrre infarti) ma uno studio britannico è stato sospeso perché non solo si sono verificati effetti negativi sul rischio cardiovascolare ma si aggiungevano effetti diperplasia uterina (rischio tumorale).
Allora? Ipotesi e domande:
Durante letà fertile, gli estrogeni vengono naturalmente immessi in circolazione in maniera ciclica e graduata e sono associati con progestinici; la ricerca del giusto mix appare importante ma lo stesso dovrà essere adattato ad ogni persona, riproducendo artificialmente ciò che avviene in età fertile. In che tempi sarà possibile?
Laterosclerosi - sembra allora chiaro - non è causata solo da livelli alti di colesterolo ma anche da processi infiammatori; il progesterone ha unazione antinfiammatoria sufficiente a controbilanciare quella proinfiammatoria degli estrogeni e in che dosaggio?
La somministrazione transcutanea (cerotto) elimina il passaggio degli estrogeni attraverso il fegato dove si attiverebbero effetti ancora non ben conosciuti, appare quindi preferibile ma lassorbimento è analogo?
Quanti come e perché ancora ..?!?
Cosa ne pensi?
Scrivi a: