UN "NORMALE" CONFLITTO TRA SALUTE ED OCCUPAZIONE

IL CASO ENICHEM DI GELA

 

 

Dicembre 2001

Il petrolchimico dell’Enichem di Gela – Sicilia è sotto processo per danni ambientali.

I rilevamenti sui livelli d’inquinamento rivelano immissioni ben al di sopra dei limiti ammessi.

Dalle ciminiere, si legge nell’atto d’accusa, dove viene raffinato petrolio ad alto contenuto di zolfo, escono fumi densi di benzene, toluene, composti solforati, gas contenenti prodotti cancerogeni, quali l’acrilonitrile e gli idrocarburi aromatici in quantità trenta volte superiore ai valori stabiliti da un decreto ministeriale del 1994.

Secondo le disposizioni legislative, gli idrocarburi aromatici non dovrebbero superare i 200 microgrammi in tre ore. In alcune zone, invece, si è arrivati a 5.498 microgrammi in tre ore per un mese, spiegano Saverio Di Blasi ed Emanuele Amato, presidenti rispettivamente d’Italia Nostra ed Amici della Terra.

I dati dell’Azienda Ospedaliera sull’aumento delle malattie tumorali a Gela rivelano che si è passati dai 161 casi nel 1996 ai 464 del 2000. Malattie tumorali quasi triplicate nel giro di quattro anni!!!

E’ stato richiesto un risarcimento danni di 500 miliardi.

L’Enichem ha risposto minacciando licienziamenti.

Politici, sindacalisti e cittadini allora affermano che l’ambiente, la salute sono importanti, ma ancora più importante è il lavoro.

Questo è un film che ho già visto!

Tutte le volte che c’è una richiesta di rispetto ambientale e della salute dei lavoratori e dei cittadini, l’impresa coinvolta minaccia di far perdere il lavoro, di mettere i cittadini sul lastrico e di fargli fare la fame. Altrochè farsi intimidire, bisognerebbe arrabbiarsi di più!!!

Non si può barattare la salute con il lavoro perché senza salute non c’è lavoro!

Gli imprenditori mirano a risparmiare – spesso per aumentare i loro profitti - ma una parte di quei profitti deve essere spesa per il rispetto delle leggi ambientali e dei limiti ammessi per le immissioni atmosferiche. Fare soldi per poi morire presto non mi sembra sia una scelta saggia, nemmeno per gli stessi dirigenti che quando vanno a prendere il caffè od escono dall’azienda respirano tutti quei gas tossici. ….e non basta avere tanti soldi per curare malattie come il tumore…..

Cosa ne pensi?

Scrivi a:

Malaguti.cinzia@iol.it

HOME PAGE