Gennaio 2005
Io sono una persona
fondamentalmente positiva cioè cerco sempre il lato positivo in ogni
situazione, anche la più drammatica.
Oggi mi sono
imbattuta sulla lettura dell’esistenza di una nuova branca della psicologia, la
psicologia positiva, emersa pochi
anni fa da un’idea di Martin Seligman, allora presidente dell’American
Psychological Association (APA).
Con grande
soddisfazione ho trovato conferma alle mie sensazioni ed è con gran piacere che
voglio rendervi partecipi degli studi sull’argomento e fornirvi alcuni
strumenti psicologici applicativi.
Gli esperimenti, condotti
in un arco di vent’anni da Alice Isen della Cornell University U.S.A., hanno
mostrato come le persone che sperimentano emozioni positive (gioia, appagamento,
gratitudine, amore) pensino in modo effettivamente differente.
Pensano in modo
differente e così si sentono bene, il loro pensiero diventa più creativo,
integrativo, flessibile ed aperto alle informazioni alimentando il loro
benessere in una spirale positiva.
Questo stato
psicologico favorisce anche la disponibilità verso gli altri, l’apertura
mentale; se facciamo un po’ d’attenzione, lo possiamo osservare anche noi su
noi stessi e sulle persone che ci circondano: quando viviamo emozioni positive
siamo più disponibili ad ascoltare gli altri e gli altri, quando stanno bene
psicologicamente, sono più aperti nei nostri confronti! Ciò ci permette di
ricavare ulteriori e successive emozioni positive rafforzandole ed
integrandole.
Le emozioni positive
liberano risorse personali, fisiche, sociali, psicologiche ed intellettuali
accrescendo la nostra forza; le emozioni positive ci tolgono quell’oppressione
che inducono le emozioni negative, liberando energia altrimenti compressa dai
problemi. Problemi che vedranno così più risorse intellettuali a disposizione
per lo sviluppo della capacità di risoluzione.
I nostri antenati,
nella lotta per la sopravvivenza, hanno sviluppato emozioni negative che hanno
loro permesso di fuggire o combattere (paura e rabbia) ma, grazie alle emozioni
positive, essi hanno accresciuto le loro risorse personali che si sono tradotte
in maggiori opportunità di sopravvivenza e riproduzione.
D’altra parte è
confermato che le emozioni positive aiutano a vivere più a lungo perché
annullano gli effetti persistenti di quelle negative sulla salute
cardiovascolare e prevengono dalla depressione.
Ci sono metodi per
sperimentare più spesso emozioni positive?
La risposta è sì,
tuttavia, occorre un po’ d’allenamento.
Esercitandoci a
cercare un significato positivo nelle circostanze del momento, qualunque esse
siano, possiamo imparare a trovare benefici anche nelle avversità!!
Come insegna John
Milton: “La mente è condizione di sé stessa e in sé stessa può fare
dell’inferno un paradiso e del paradiso un inferno”.
Come insegna
Io aggiungo che
tutte le situazioni e contesti hanno il loro lato
positivo, basta cercarlo!
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