E.MAIL STRAPPALACRIME!!!

Se avete un indirizzo di posta elettronica, vi sarà capitato di ricevere almeno un appello avente come oggetto l’aiuto a bambini ammalati gravemente mandando quell’e-mail ad altre persone, quella che in gergo è chiamata "la catena di Sant’Antonio" virtuale.

L’ultima della serie riguarda l’appello per Sara, bambina di sei anni ammalata di cancro che abbisognava di una terapia costosissima; l’American Cancer Society avrebbe donato tre centesimi di dollaro per ogni e-mail "forwardata", in altre parole girata a conoscenti, amici, parenti, colleghi di lavoro; il tutto sottoscritto, in Italia, da un illustre ematologo milanese.

Peccato che la bimba sia finta, la storia inventata ed il medico vero ma ignaro dell’utilizzo del suo nome allo scopo.

Beh, devo dire che quando ho ricevuto l’e-mail, la prima cosa che mi sono chiesta – superata la prima fase emotiva dell’impietosimento – è stata: ma per quale motivo una struttura di ricerca avrebbe bisogno della catena virtuale per fare donazioni? E come farebbero a contare le e-mail così disseminate? Insomma, mi pareva una bufala! Mi chi ne poteva trarre beneficio?

Ho approfondito ed il risultato è stata la conferma dei miei sospetti e la spiegazione dei miei quesiti.

Il 99 per cento delle catene che circolano in rete nasconde finalità economiche: le aziende di marketing più spregiudicate le usano per costruirsi indirizzari a costo zero.

Il rimanente 1% è frutto di burle.

Un altro appello che ricordo bene aveva come oggetto un ingrediente usato nei dentifrici, era indicato come tossico e cancerogeno e s’invitava a non acquistare prodotti con quel composto e, naturalmente, informare di ciò amici, conoscenti, colleghi di lavoro. Ebbene, quel composto, lungi dall’essere cancerogono nei dosaggi utilizzati, era presente in tutti i dentifrici, nessuno escluso!!

Un altro appello – avvallato da Symatec (falso, sigh!!) - invitava a cancellare un file potenzialmente portatore di virus telematici ed informare, guarda caso, amici, parenti, conoscenti, colleghi di lavoro. Tutto falso, il file è innocuo e, per fortuna, la sua cancellazione non ha comportato problemi di funzionamento del software!!

Insomma, occhi aperti alle truffe telematiche!!!

 

 

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