ECSTASY E DINTORNI

Alcuni la chiamano droga "ricreativa" , i farmacologi la definiscono "entattogena" o "empatogena" a causa del suo effetto armonioso verso il prossimo ed il mondo.

Parliamo dell’ecstasy e delle sostanze di natura chimica ad essa assimilabili. Sono vendute sotto forma di pastiglie ed agiscono velocemente sul cervello sciogliendo paure e timidezze.

Peccato che poi, finito l’effetto, ci si senta peggio. Peccato che i danni al cervello si accumulino inesorabilmente provocando gravi disturbi. Peccato che l’umore ne esca così disturbato da pagare cara la sua grande illusione.

Secondo l’ONU, in un futuro prossimo il problema più grave da affrontare nella lotta alla droga nel mondo saranno queste sostanze.

C’è da crederci!

Queste sostanze amfetaminiche sono, infatti, facilmente producibili chimicamente in laboratorio ed hanno un prezzo che può essere inferiore a quello di un biglietto del cinema.

Cosa c’è alla base della domanda dei consumatori di queste pastiglie? Cosa li spinge al consumo di ecstasy?

La ricerca del piacere.

D’altra parte, il consumo di tutte le sostanze che creano dipendenza (droghe) è legato alla ricerca del piacere. E’ così per gli oppiacei ma lo è anche per l’alcol e la nicotina. C’è chi sostiene che anche la televisione, oltre certi limiti, sia una forma di dipendenza psicologica.

I danni delle dipendenze sono comunque sotto gli occhi di tutti e, se di televisione non si muore, negli altri casi la morte indotta dalle sostanze assunte è il triste epilogo di una mal riposta ricerca del piacere.

Vivere è certamente complicato, la vita ci mette di fronte quotidianamente i suoi problemi, fonte di preoccupazioni e di stress. Le nostre preoccupazioni e le umane paure ci fanno stare meno bene con gli altri. Vorremmo essere sempre più brillanti di quanto siamo, più loquaci di quanto siamo, più divertenti di quanto siamo, più sereni di quanto siamo, più fortunati di quanto siamo, ecc.. E’ qui che s’insinuano le sostanze dopanti o droganti, dandoci una mano a superare stress e paure. Peccato che sia una mano che anziché risolverci od alleviarci dei problemi ce ne crei di nuovi.

Allora cosa dobbiamo fare?

Semplicemente vivere con coraggio! Il coraggio si impara, non è una dote innata!

Ogni problema, ogni difficoltà, ogni paura, ogni …., ha sempre un risvolto positivo, cercalo! Provare per credere!

Immagina la vita come una città dove strade a senso unico sboccano su viali alberati e dove grandi autostrade ti portano in luoghi sognati; a volte qualche incidente rallenta il percorso e ci costringe a cambiare programma ma non tutto il male viene per nuocere…..cerca il lato positivo e, se non lo trovi, fermati a guardare un fiore che sboccia o ad aiutare un vecchio ad attraversare la strada, la tua vita diventerà, comunque, più "colorata" e senza bisogno di "farsi del male" assumendo "cacca". Provare per credere!!

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