Regia e
musiche:
Clint Eastwood
Sceneggiatura: Paul Haggis
Attori principali: Clint Eastwood (Frankie Dunn), Hilary Swank
(Maggie Fitzgerald), Morgan Freeman (Eddie Scrap-Iron Dupris)
Genere:
drammatico
Anno: 2005
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Il film è obiettivamente fatto bene ed
ottimamente interpretato, ma la storia è dura e la sua drammaticità non prende
sbocchi positivi.
E’ la storia di una ragazza che vuole
diventare un pugile professionista e del suo allenatore, prima restio, poi
appassionato.
Maggie vuole affrancarsi da una vita
povera e noiosa e cerca la sua opportunità nella boxe.
Frankie, di fronte alla caparbietà
della ragazza ed al suo talento in erba, accetta di allenarla, le insegna i
trucchi del mestiere e la porterà a sfidare il titolo di campionessa.
Fin qui la storia ti porta in un
crescendo di luci e speranze, di fatica, di tenacia e di ripagante successo,
certo ti aspetti una sconfitta, qualche problema, perché - si sa – nella vita
non tutto procede sempre bene.
La svolta che prende il film
nell’ultima mezz’ora è – invece - quanto di più amaro, drammatico, triste e
negativo il regista potesse pensare per terminare la sua storia.
Maggie, presa dall’entusiasmo,
dimentica il più importante degli insegnamenti di Frankie: quello di
proteggersi, di tenere alta la guardia, la difesa; questa distrazione le sarà
fatale.
Pagherà caro il suo errore.
L’ultima mezz’ora è un pugno nello
stomaco, è un calcio nella pancia, è uno schiaffo all’ottimismo.
Per questo motivo, trovo che “Million
Dollar Baby” è un film da Oscar sotto il profilo cinematografico ed
interpretativo ma è un film orrendo sotto il profilo dei contenuti.
Grande l’interpretazione di Hilary
Swank nella parte di Maggie, giustamente premiata con l’Oscar 2005 quale
migliore attrice protagonista.
Superba l’interpretazione di Morgan
Freeman, anch’egli Oscar 2005, quale miglior attore non protagonista, nella
parte della “spalla” di Frankie.
Premiato anche Clint Eastwood per la
regia.
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