Settembre 2005
Il
libro della psicologa tedesca Susie
Reinhardt parte dalla considerazione che oggi sono molte le donne
occidentali che decidono volontariamente di non avere figli.
La
loro scelta è spesso oggetto di critiche sociali perché il mito della donna
madre persevera nella società moderna, al punto che esso appare un viatico per
il benessere e la felicità della donna stessa.
La
realtà dimostra, invece, che molte sono le fatiche e le rinunce alla crescita
ed all’evoluzione personale cui una donna deve sottostare, quando ha un figlio.
Non
è, d’altra parte, per egoismo che una donna decide di non avere figli perché il
non doversi occupare di un proprio figlio significa avere spazio e tempo per
occuparsi – comunque - degli altri, in senso generale, di più persone, in
maniera disinteressata, qualora sia nell’interesse culturale della donna.
Chi
fa un figlio - spesso - pensa, così facendo, di lasciare traccia di sé quando
morta, di trasmettere i propri geni, sentendosi così immortale. Dimentica,
però, che la trasmissione genetica avviene in maniera casuale, in altre parole
non è detto che passiamo ai nostri figli i caratteri buoni o, comunque, non
solo quelli; certo, rimane l’educazione, il vederli crescere, questo riserva gioie
ma anche dolori.
Una
donna senza figli può mantenere e sviluppare la propria indipendenza, a
differenza di una donna con figli che deve tarare le proprie giornate con i
ritmi ed i tempi dei propri figli.
Una
donna senza figli può coltivare i propri interessi, sociali, politici,
culturali, lavorativi e portare a compimento il primo dovere di un essere
umano: quello di realizzare sé stesso nella società in cui vive.
Una
donna con figli realizza sé stessa facendo un figlio, ma solo se lo fa in
maniera consapevole, voluta, non per le pressioni sociali a cui è esposta.
Nel
suo libro, Susie Reinhardt confuta i preconcetti più comuni contro le donne
senza figli ed elenca una serie di validi motivi per decidere contro la
maternità e vivere lo stesso felicemente.
Riporta
esperienze e dialoghi di donne mature che hanno scelto di non avere figli ed
hanno una vita ricca (non – o non solo - in senso economico!) e piena.
Riporta
testimonianze di donne che si sono fatte sterilizzare per evitare il rischio di
una maternità!! Donne semplici e ricche d’umanità, non streghe!!
La
lettura è interessante e scorrevole.
Consiglio
questo libro a tutte coloro che, non avendo figli, si pongono domande circa la
compiutezza della propria esistenza:
Susie
Reinhardt è una psicologa tedesca che lavora ad Amburgo ed ha rinunciato
consapevolmente ad avere figli.
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