DOLOMITI: sublime bellezza

 

 

Il vocabolario esordisce scrivendo che con il termine "dolomiti" s’indica il paesaggio caratterizzato dalla presenza d’affioramenti di dolomia. In particolare si designa la regione compresa all’incirca fra la Valsugana a Sud, la valle dell’Isarco ad Ovest, la valle del Piave ad Est e la val Pusteria a Nord; le Dolomiti sono quindi nelle province di Trento, Belluno e Bolzano.

Cos’è la dolomia? E’ una particolare pietra calcarea dotata di un atomo di magnesio al posto di uno di calcio del comune calcare.

Essa prende il nome dal geologo francese che scoprì - nel 1788 - questa particolarità: Dieudonné De Gratet De Dolomieu.

L’unicità dolomitica non finisce qui.

Duecento milioni d’anni fa, dove ore ci sono le Dolomiti, c’era un arcipelago: il mare di Tetide punteggiato da isole ed atolli.

La zolla continentale africana che, allontanandosi da quell’euroasiatica, aveva aperto il vasto mare interno delle Tetide, intorno a 135 milioni d’anni fa, inverte il suo movimento portandosi in rotta di collisione verso Nord.

Nei secoli precedenti si erano verificati lenti fenomeni di crescita sottomarina: sedimenti alluvionali andavano consolidandosi mentre il fondo marino andava abbassandosi. Lentamente emergevano formazioni geologiche quando la compressione della zolla continentale africana fece letteralmente accartocciare su sé stessi 400 kilometri di crosta.

Quelle formazioni calcaree vennero sollevate verso l’alto, spezzate, polverizzate.

I ghiacciai del lungo periodo glaciale, poi, aggredirono e levigarono con decisione i rilievi. L’acqua, il vento, il caldo ed il gelo, ne continuarono l’opera fino ai giorni nostri ed a seguire.

Dell’acqua di quell’antico mare sono rimaste tracce in tanti piccoli laghetti sparsi in qua ed in la nel territorio dolomitico.

Quell’incessante pialla geologica e l’azione degli agenti atmosferici hanno costruito nei secoli un paesaggio incantevole e spettacolare, di sublime bellezza.

Non temo smentite nell’indicare le Tre Cime di Lavaredo, vicine a Cortina d’Ampezzo, ed il Gruppo del Sella, vicino Canazei, i gioielli più preziosi delle Dolomiti.

Impossibile non rimanere incantati anche di fronte alle Pale di San Martino, vicino San Martino di Castrozza, o alle Torri del Vajolet nel Gruppo del Catinaccio, vicino Vigo di Fassa!!

Impossibile non rimanere "a bocca aperta" anche di fronte alla bellezza composta, aristocratica del Gruppo del Brenta, sul versante ad Ovest dell’Adige, che sembra vigilare con occhio severo il suggestivo Lago di Molveno, che si trova ai suoi "piedi"!!

Ora, dopo questo veloce viaggio mentale a 360° in terra dolomitica, fermiamoci un po’ nel suo cuore vallivo: la valle di Fassa e l’adiacente valle di Fiemme.

A Canazei, la rinomata cittadina collocata al termine della val di Fassa, vivono ancora antenati dei più antichi abitanti delle valli alpine: i Ladini. Sparsi tra la val di Fassa, la val Badia e la val Gardena, sono circa quarantamila anime che hanno saputo mantenere vive lingua e tradizioni.

I sentieri che, attraversando monti e valli, offrono all’escursionista panorami di stupefacente bellezza sono molti, diversi e ben attrezzati.

In val di Fassa c’è solo l’imbarazzo della scelta.

Da non perdere il sentiero che da Vigo và a Ciampediè e da qui sale al Rifugio Vajolet, ai piedi delle omonime torri.

Se poi volete fare un sentiero in quota, tranquillo e rilassante dove portare anche il vostro amico a quattro zampe, vi segnalo quello che dal passo San Pellegrino (Albergo Miralago), vicino Moena, sale dolcemente verso il Rifugio Fulciade (m. 1982) posto in un’ampia conca soleggiata.

Un buon elenco con descrizione dei sentieri della valle di Fassa lo trovate sul sito web: www.fassa.com , della valle di Fiemme sul sito web: www.valdifiemme.net.

Ora passiamo all’enogastronomia.

Non vi sarà difficile trovare una malga (fattoria di montagna) dove gustare un ottimo yogurth con frutti di bosco. Se siete in val di Fiemme, vi segnalo la Malga Salanzada; si trova sopra Masi di Cavalese, località Salanzada, lì potrete assaggiare anche una buona fortaia, il dolce tipico della zona.

Se poi siete amanti del vino, fate una tappa enologica in val di Cembra, alla cantina di Cembra (circa 35 km. da Cavalese, val di Fiemme). Lì troverete, tra gli altri, un ottimo Muller Turgau ed un delizioso Souvignon.

Fine prima puntata!!!

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