STORIA DELL'ANOMALIA ITALIANA TRA DIGITALE ED ANALOGICO

 

 

Dicembre 2003

Storia nr. 1

Nel 1999 Europa7 vinse l’asta per l’utilizzo delle frequenze occupate da Rete4 che, pertanto, doveva liberarle avendo perso la gara. Rete4 non lo fece e tutt’ora occupa frequenze illeggitimamente.

Rete4 è di proprietà di uno degli uomini più potenti d’Italia: il Sig. Silvio Berlusconi.

Storia nr. 2

La Corte Costituzionale ha intimato a Rete4 di spostarsi sul satellite entro il 31.12.2003 a causa dell’eccedenza sulla quota massima del 20% di controllo dei mezzi di comunicazione televisivi da parte di una stessa proprietà.

Il Governo Berlusconi ha varato un decreto legge a favore di Berlusconi, proprietario di Rete4, che sospende la sentenza della Corte e dà la possibilità a Rete4 di continuare a trasmettere in analogico fino alla fine d’aprile, poi deciderà l’Authority.

Nel frattempo, la legge Gasparri, già rimandata alle Camere dal Presidente della Repubblica Ciampi, dovrebbe allargare il calcolo della quota massima posseduta ad un numero maggiore di reti – con l’introduzione del digitale terrestre – facendo così rientrare Rete4 all’interno della percentuale consentita.

Rete4 è una delle televisioni di proprietà del Presidente del Governo.

Storia nr. 3

Il digitale terrestre, chiamato a salvare Rete4, è una forma di trasmissione televisiva terrestre - cioè non satellitare - ma che, come quella satellitare, necessita di decodificatore per essere vista dall’utente.

Per avere titolarità di una rete digitale occorre garantire una copertura di presunta utenza non inferiore al 50%. Si stà già verificando la caccia all’acquisto di frequenze attualmente coperte, spesso abusivamente, da reti locali collocate nel Nord Italia, più densamente popolato.

Si prevede che il digitale terrestre sarà a regime non prima del 2010.

La legge Gasparri stabilisce dei criteri d’applicazione di un sistema che non esiste ma che serve a ricalcolare le quote televisive a vantaggio di una rete del Presidente del Consiglio.

Storia nr. 4

Il Governo Berlusconi ha previsto, con le sue leggi, degli incentivi al digitale terrestre pari a parecchi milioni d’euro sottratti alla scuola piuttosto che alla ricerca.

Scuola e ricerca lamentano la scarsità di mezzi e strumenti didattici, d’aule e di laboratori.

…… e la storia continua.

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