Giugno 2003
I rapporti tra dieta e salute presentano ancora parecchie lacune di comprensione, di conoscenza, ma un fattore sembra – ormai – consolidato: l’effetto negativo dei grassi saturi sulla salute, più precisamente, sul sistema cardiovascolare.
I grassi saturi contenuti in carne rossa, burro e prodotti caseari sono la "bestia nera" dei grassi.
C’è, infatti, grasso e grasso: i grassi polinsaturi contenuti negli oli vegetali sono quasi un "toccasana". I grassi polinsaturi agiscono sui livelli di colesterolo buono (HDL) ed è – in realtà – il rapporto tra i due tipi di colesterolo ad essere la causa dietetica di problemi cardiaci.
Le attuali ricerche sui rapporti tra dieta e salute evidenziano altri fattori alimentari benefici. Permettetemi una semplificazione che, tuttavia, può rendere l’idea più di lunghi discorsi tecnici.
Bene, secondo i più recenti studi, oltre ai grassi insaturi, sono fonte di salute:
e, naturalmente,
Quelli citati sono tutti componenti alimentari che riducono – anche - il rischio di malattie cardiovascolari.
I carboidrati, invece, fino a ieri considerati salutari e re della dieta mediterranea sono stati ridimensionati. I ricercatori hanno, infatti, dimostrato che un alto apporto di carboidrati raffinati (cioè non integrali) come il pane bianco ed il riso brillato può avere un effetto devastante sui livelli di glucosio ed insulina nell’organismo; sostituendo questi carboidrati con grassi salutari come quelli contenuti nel pesce e negli oli vegetali si riduce effettivamente il rischio di malattie cardiache. Il glucosio proveniente da catene alimentari complesse, come quella dei carboidrati quando è troppo, innesca – infatti - un meccanismo d’aumento di trigliceridi dannoso alla salute cardiaca.
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