Serotonina, noradrenalina, dopamina sono alcuni dei più importanti neuromediatori che intervengono, tra laltro, nella regolazione del tono dellumore.
Un disturbo nel matabolismo, nellutilizzo di essi, sembra essere alla base della depressione.
Per iniziare, occorre distinguere tra un normale malessere psicologico dovuto a situazioni negative della vita ed uno stato di protratta e profonda mancanza di reazione.
Allorigine della depressione vi è un concorso di cause: in primis, la predisposizione genetica che abbassa la soglia di resistenza a questo stato patologico. Un altro fattore di rischio è determinato da un episodio traumatico vissuto nellinfanzia che può aprire la strada ad un successivo manifestarsi della depressione, come se, nelletà dello sviluppo, il cervello crescesse così con una soglia di resistenza più bassa.
E verosimile che, direttamente o indirettamente, tali tratti genetici possano far diminuire la concentrazione dalcuni neuromediatori nelle sinapsi o aumentare la reattività allo stress dellasse ipotalamo-ipofisi-surrene.
In caso di vera depressione il trattamento farmacologico può essere completato con la psicoterapia.
Insisto, solo in caso di vera depressione perché unaltra cosa è un transitorio disagio psicologico o un po dansia che capitano a tutti nellarco della vita, anche più volte, perché non siamo delle macchine e non siamo di gomma ed, il più delle volte, sono questi superabili con le proprie forze e con un po di tempo.
Poi, se necessario, cè sempre la scienza medica a darci una mano.
P.S.: per combattere un po dansia esistono anche gli ansiolitici naturali: il latte, la camomilla, ecc..
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