LA COSMESI NELL'ANTICO EGITTO

 

 

Nel mondo moderno i cosmetici servono per abbellire, hanno una valenza prettamente estetica.

Per gli antichi egizi e, chissā, forse per altre antiche civiltā, i cosmetici avevano un carattere sacro: servivano a dare forza e salute in vita e nell’aldilā.

Il pesante trucco agli occhi degli egizi – uomini e donne – s’ispirava agli occhi del Dio Horus.

Parliamo di 4000 anni fa ed – evidentemente- giā allora esistevano conoscenze chimiche necessarie ad ottenere i composti cosmetici.

Venivano utilizzati sali ed ossidi di metalli che dovevano avere - anche – proprietā terapeutiche oltre che estetico-religiose.

Derivati del piombo come la galena nera e la cerussite bianca ma anche malachite, ocra rossa, resina, miele erano i principali ingredienti dei cosmetici egizi. Gli acidi grassi, opportunamente miscelati, servivano poi per amalgamare. Il miele veniva usato per le sue proprietā antisettiche e leggermente antibiotiche.

Studiando antichi documenti č stata anche ricostruita la ricetta di un antico profumo, il Kyphi, costituito da 16 ingredienti. E’ occorso un paziente lavoro di ricerca a partire dalle iscrizioni che ne descrivono la preparazione nei templi di Edfu e Philae e da una ricetta nell’opera "Iside ed Osiride" di Plutarco (scrittore greco del I secolo).

Scrive Plutarco. "Il kyphi č un profumo composto da 16 sostanze: miele, vino, uva passa, cipero, resina, mirra, legno di rosa; si aggiunge lentischio, bitume, giunco odoroso, pazienza, ginepro, cardammomo e calamo aromatico,…..ma non a caso, bensė secondo le formule indicate nei libri sacri"

Gli egizi, inoltre, si depilavano di frequente per evitare che pidocchi ed altri insetti potessero albergare sulla pelle e portare malattie.

Civiltā affascinante quell’egizia!!!!!!

Il fascino appare ancora pių grande considerando che l’epoca storica di cui trattasi č intorno al 2000 a.c., quindi ben 4000 anni fa.

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