un film: "CHOCOLAT"

 

 

Di L. Hallstrom con J. Binoche.

Ambientato in Francia, qualche decennio fa, in un paese moralista e bigotto dove l’ateo ed il diverso sono immorali e dove l’osservanza del digiuno quaresimale è un obbligo imposto alla comunità, arriva una bella signora ad aprire un negozio di prelibatezze al cioccolato. Il cioccolato che sveglia gli ardori e dà piacere è oggetto tentatore e peccaminoso così come la sua venditrice.

Il cioccolato assume così virtù curative simboleggiando il piacere liberatorio. Lasciarsi andare per gustare il cioccolato è così come lasciarsi andare per liberarsi dai freni e dalle oppressioni e gustare il sapore della vita.

CHOCOLAT è la lotta della vita contro la morte.

CHOCOLAT è la lotta del piacere contro l’oppressione. Josefine trova la forza di ribellarsi al marito violento dopo aver provato il piacere liberatorio del cioccolato.

La cioccolata è usata per simboleggiare il piacere e la sua forza liberatoria.

Il film è surreale perché utilizza dei simboli e li colloca in un periodo un po’ distante dall’oggi ma è eterno e reale nei messaggi che, indiretti, arrivano allo spettatore: la forza del piacere -, inteso come espressione di sé - , l’oppressione dei dogmi religiosi e la loro evoluzione in atteggiamenti più aperti, la vittoria del piacere in quanto forza naturale ed intrinseca dell’essere umano.

Bellissimo!

Lo hai visto anche tu?

Scrivi a: malaguti.cinzia@iol.it