GIU’ LE MANI DA CUBA!!

Settembre 2006

 

Il 13 agosto Fidel Castro ha compiuto 80 anni.

Che ne sarà di Cuba dopo la sua scomparsa?

Cuba è lontana dall’Italia, ma quel paese ha caratteristiche socio-politiche uniche in un mondo globalizzato e, come tale, merita una riflessione.

 

L’anno scorso io ho girato Cuba in lungo ed in largo e posso affermare che la condizione di quel Paese presenta molti problemi, ma ha anche molti lati positivi.

 

Cuba è un Paese povero, con una doppia circolazione monetaria (per i cubani e per i turisti), dove sono alla portata economica dei cubani solo i beni di prima necessità, di sussistenza, tutto il resto è troppo caro o introvabile o vietato.

Cuba è un Paese con un solo partito, dove circolano solo i giornali fedeli al governo e dove si può vedere solo la televisione di stato, tutto il resto è illegale e perseguito.

I cubani possono andare all’estero solo su invito e solo dopo il benestare del ministro.

Gli alberghi turistici sono vietati ai cubani così com’è vietato per un cubano intrattenersi per strada con un turista, quando meno te l’aspetti, sbuca fuori minaccioso un poliziotto; cercano di sradicare l’abitudine dei cubani e delle cubane di accompagnarsi con gli stranieri per sfuggire alla povertà, ma la presenza delle guardie della rivoluzione è sempre discreta, ma fastidiosa.

 

Cuba è un Paese dove l’istruzione, anche universitaria, è gratuita.

Cuba è un Paese dove la sanità è ad altissimi livelli ed è gratuita.

Cuba esporta i suoi medici e le sue conoscenze scientifiche in tutto il mondo.

Cuba ha un’aspettativa di vita superiore, anche se di un solo anno, a quella degli Stati Uniti.

 

Viene da chiedersi quali alti livelli avrebbe potuto raggiungere quel Paese se avesse avuto pari opportunità, cioè se non ci fosse stato l’embargo, cioè senza le restrizioni economiche ed i divieti commerciali imposti dagli Stati Uniti?!?

 

Oggi Cuba, grazie alle relazioni commerciali con i Paesi sudamericani governati dalla sinistra e con la Cina, sta migliorando la sua situazione economica; il recente sfruttamento dei piccoli giacimenti di petrolio contribuisce – inoltre - a dare respiro all’economia. 

 

A Fidel Castro dovrebbe succedere il fratello (primo vice-presidente) ma, anch’egli, non è più un ragazzino; c’è chi pensa ad un governo collegiale, ma – nei momenti difficili – un leader deve esserci. Ci sono alcuni quarantenni tra gli attuali ministri ….chissà!!

 

Bush sta già pensando al dopo Fidel e tanto vorrebbe mettere le mani su Cuba, magari a suon di dollari!!!

Sono sicura che saranno i cubani ad impedirglielo!

 

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