LADRI DI CASE |
Ottobre 2006 La casa è un bene così importante che non rinunciamo a fare sacrifici per averla. Il percorso per diventare proprietari di una casa in costruzione è però costellato da molti incroci pericolosi. Sono molte le storie di famiglie che hanno pagato decine di migliaia d’euro ad imprese di costruzioni che sono fallite prima del rogito, lasciando le famiglie con un pugno di mosche in mano, senza la casa per la quale avevano dato quei soldi frutto del loro lavoro quotidiano. Le case in costruzione vengono pagate con acconti all’atto del compromesso ed a stati d’avanzamento dei lavori, ma la proprietà rimane dell’impresa costruttrice fino al rogito, pertanto se fallisce prima, la famiglia rimane senza casa, pur avendola pagata. Inoltre, se la casa è gravata da un’ipoteca generata da un mutuo fatto dall’impresa che poi fallisce, prima d’averla estinta, ma dopo la firma del rogito, la famiglia è sì proprietaria della casa, ma anche dell’ipoteca che su di essa grava, quindi anche dei debiti relativi dell’impresa fallita. Una legge del 2005 ha istituito un fondo per aiutare le famiglie che si trovano nella situazione di aver perso soldi e casa, ma è bene cautelarsi preventivamente. Ecco alcuni consigli. I soldi pagati prima del rogito sono a rischio, pertanto siate accorti e prendete precauzioni! Se non conoscete molto bene l’impresa costruttrice, se non siete estremamente sicuri della sua solidità finanziaria, richiedete alla locale camera di commercio dove ha sede l’impresa, una copia del bilancio (i bilanci sono pubblici) e fatelo analizzare a qualcuno che se ne intende (un commercialista, ad esempio). I bilanci – tuttavia – possono essere “abbelliti” ma, soprattutto, dalla firma del compromesso alla consegna dell’appartamento passano almeno due anni e, in quei due anni, al di là della positività del bilancio, può succedere di tutto, anche un fallimento imprevisto dell’impresa. Pertanto, è opportuno – se non conoscete bene l’impresa e le sue radici nel territorio – richiedere, a garanzia dei soldi che vengono versati, una fideiussione bancaria oppure la stipula di una polizza assicurativa. In questo modo, qualora l’impresa fallisca prima del rogito, voi non perderete i vostri soldi. Non fatevi intimidire e, se l’impresa non è disponibile ad accogliere la vostra richiesta, non sottoscrivete il compromesso, perché lì gatta di cova. Scrivi a: malaguti.cinzia@iol.it |