Arrivi a Budapest e non è amore a prima vista: una città a tratti un po decadente ed a tratti un po fascinosa. E una città alla ricerca della sua anima così contesa tra passato, presente e futuro: un passato intrigante, un presente inquieto ed un futuro da costruire.
Budapest ha un quinto degli abitanti dellUngheria ed è Budapest il fulcro della ricchezza economica, pur modesta, di questo Paese. Budapest è per l'Ungheria come la piazza principale è per una città, come la hall è per un albergo, come il campanile è per una chiesa.
Due elementi di Budapest appaiono in tutta la loro essenzialità: il Danubio, il grande fiume, è la sua spina dorsale ed i palazzi nei vari stili architettonici sono le sue costole.
Budapest è una città che vede rappresentati nei suoi palazzi molti stili: il barocco, il rinascimentale, il gotico, il liberty, con tracce di medioevale e di romanico.
La storia antica di Budapest appare travagliata.
I romani ci sono stati ben 400 anni senza mai oltrepassare il "grande fiume", veramente pochi i resti giunti fino ai giorni nostri.
Intorno allanno 1000 arrivano dagli Urali i finlandesi, un ceppo di quella popolazione si stabilirà nel territorio ungherese, ceppo originario dellattuale popolazione.
Budapest, poi, ha visto quasi 150 anni di dominazione turca, dal 1541 al 1686, durante i quali la città e gran parte del territorio fuorono devastati e razziati e le chiese trasformate in moschee ma pochi sono i resti visibili oggi del passaggio ottomano (una tomba ed una cupola di bagni termali) a causa del furore altrettanto devastatore delle truppe asburgiche che liberarono la città.
La storia architettonica della città che noi oggi vediamo è, pertanto, quella che inizia principalmente con la fine del XVII secolo.
Il regno ungherese, unitosi - poi - con quello austriaco, cessò al finire della prima guerra mondiale che vide la sconfitta dellimpero austro-ungarico.
Il nucleo storico della città è Buda, sulla riva destra del Danubio, collocato sulla collina; il nucleo più moderno è Pest, adagiato ed allungato sulla pianura, a sinistra del grande fiume. Il Ponte delle Catene è stato il primo ponte ad unire le due sponde.
Veniamo ora alle visite imperdibili.
Prima di iniziare vorrei sottolineare una particolarità: le Chiese della città sono intitolate non a Santi o ad Apostoli bensì a Re ungheresi.
ASSOLUTAMENTE IMPERDIBILE è la VISITA NOTTURNA: lilluminazione del profilo di ponti, fiume, strade e monumenti è così generosa da enfatizzare la suggestione serale dandole un aspetto quasi fiabesco. Il Ponte delle Catene (il primo ponte che unì le due sponde) diventa così di sera un monumento. Salite di sera - sul monte Gellért ed allora, davanti ad un panorama mozzafiato, una scintilla nel vostro cuore vi ricorderà che vi siete già innamorati di Budapest.
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