ECOTURISMO:

IL BOSCO DELLA MESOLA - MESOLA (FE)

Il Bosco della Mesola si trova in prossimità della costa ferrarese, vicino alla famosa Abbazia di Pomposa.

E’ una riserva naturale di 1058 ettari di cui 222 usualmente chiusi al pubblico e visitabili – previa prenotazione - solo accompagnati da guida turistico- ambientale e solo in determinate giornate e determinati orari che – per il 2003 – sono i seguenti:

Marzo: domenica 16 – 23 - 30

Orari: alle 10,00 ed alle 14,30

Aprile: domenica 6 – 13- 27

Orari: alle 14,30 ed alle 16,30

Maggio: domenica 4 – 11 – 18

Orari: alle 14,30 ed alle 16,30

Agosto: domenica 3 – 10 – 17 – 24 – 31

Speciale Ferragosto: sabato 16 agosto

Orari: alle 14,30 ed alle 16,30

Settembre: domenica 7 – 14

Orari: alle 14,30 ed alle 16,30

Negli altri periodi gli animali hanno i piccoli e non devono essere disturbati.

Il Bosco della Mesola è il residuo di una fascia boschiva antica che correva da Venezia ad Ancona e che è stata ridimensionata nel tempo a seguito di bonifiche e disboscamenti.

Nel Bosco venivano a caccia gli antichi Estensi – duchi ferraresi – che avevano nella vicina Mesola la loro residenza estiva.

Al primo sguardo, salta subito all’occhio l’assenza di sottosbosco cioè di tutta quella vegetazione bassa, tipica dei boschi così come siamo abituati a pensarli. Ciò è dovuto per tre ragioni:

Veniamo ora alla fauna.

Visitando la riserva naturale non è difficile scorgere un daino o un cervo.

Nel bosco vivono, infatti, circa 500 daini e circa 70 cervi (dati 2003).

Il daino si riconosce dal cervo perché è di stazza più piccola e di colore più chiaro ma, soprattutto, perché ha i palchi (le corna) palmati ed il sedere bianco con due righe nere.

500 daini sono tanti per un bosco di circa 1000 ettari: dovrebbero essere 1 ogni 10 ettari, pertanto circa 100, ce ne sono 400 di più!!

Come scrivevo innanzi, il daino è un animale voracissimo, mangia di tutto, a differenza del cervo che è più selettivo; i daini del Bosco della Mesola sono troppi e finiranno per distruggere il bosco.

Che si fa, allora? Decimazione o introduzione di un predatore?! Il predatore d’elezione è ….il leone ma, dubito, sopravviverebbe all’ambiente umido e freddo del bosco!!

Il daino non è un animale autoctono del bosco cioè è stato introdotto, importato nel bosco, non è nato in quell’ambiente come il cervo.

Nel Bosco della Mesola vivono anche volpi, tassi e rapaci notturni mentre il cinghiale c’era fino agli anni ’60 – ’70.

L’itinerario guidato arriva fino al Parco delle Duchesse, una spianata naturale di forma circolare dove non crescono alberi ma solo licheni a causa della particolare composizione del terreno, probabilmente per l’esistenza di falde acquifere; non dimentichiamo che, un tempo – diciamo 500, 600 anni fa – lì c’era il mare!!

Consiglio animatamente la visita!!!

Per informazioni e prenotazioni:

Valentina

Tel. 0533-993176

Cell. 339.4380724

Scrivi a:

Malaguti.cinzia@iol.it

HOME PAGE