Aprile 2004
Il 37% delle aziende europee che coltivano senza luso di pesticidi chimici o allevano con criteri biologici, sono in Italia.
Le aziende biologiche ricevono sovvenzioni dalla Comunità europea.
La crescita media europea negli ultimi dieci anni è stimata vicino al 25 per cento, quellitaliana al 30.
I prezzi dei prodotti biologici sono molto più costosi di quelli convenzionali.
Gli enti certificatori del biologico sono pagati dalle stesse aziende che certificano.
Laccesso ai finanziamenti europei, la possibilità di applicare prezzi più alti, la certificazione che non è imparziale espone il settore del biologico a truffe e frodi. Diversi sono stati gli arresti e le denunce per vendita di prodotti non a norma.
Chi acquista un prodotto biologico crede di portare a casa cibi più sani e nutritivi; gli stessi sostenitori del biologico nammettono tranquillamente i limiti affermando che largomento che il bio è più sano non è sostenibile in quanto lagricoltura biologica nasce per un problema ambientale, quello dellinquinamento delle falde acquifere a causa delluso dei prodotti chimici.
Premettendo che la ricerca chimica avanzata ha oggi messo sul mercato prodotti altamente biodegradabili, luso invece - di fertilizzanti naturali non è esente da rischi per la salute; lutilizzo, ad esempio, di letame e liquami espone i prodotti ad un rischio maggiore di contaminazione con micotossine perché i prodotti biologici non sono trattati con fungicidi.
Letame e liquami, oltre ad essere un concentrato di batteri, contengono alte concentrazioni di azoto e liberano ammoniaca, con conseguenze che possono essere dannose per il suolo, le acque e gli ecosistemi. Studi condotti in Olanda, Germania e Gran Bretagna hanno mostrato come luso intensivo di letame e liquami abbia portato a eutrofizzazione di laghi e fiumi.
Dobbiamo allora disilluderci sullutilità del biologico?
No, ma nemmeno avere grandi aspettative!
Nella zootecnia, forse, luso di metodi naturali nellallevamento del bestiame può avere effetti positivi sulla salute dellanimale stesso e quindi sulla qualità della carne che portiamo nei nostri piatti; tuttavia, avere mucche che pascolano liberamente e maiali che hanno lo spazio per muoversi necessita, appunto, di spazio e, se i nostri allevatori non lhanno, la legge che regola il bio ammette deroghe.
Allora, dove ci guadagna lambiente e/o il consumatore?
Mah, credo che sia necessario, al di là di tutto, affidarsi a negozi e/o catene di supermercati di fiducia. Unindagine dellassociazione dei consumatori Altroconsumo ha mostrato che i supermercati GS (Carrefour), Coop ed Esselunga effettuano controlli allorigine e nelle fasi di lavorazione, sia per gli alimenti biologici sia per quelli convenzionali.
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