L'AUTO IBRIDA 

 

 

 

 

 

Giugno 2005

 

Gli sforzi per migliorare la qualità dell’aria che respiriamo non sono mai inutili!

 

Tanto di cappello - allora - alle poche e coraggiose case automobilistiche che hanno messo sul mercato, o stanno sperimentando, soluzioni d’auto ibride, in altre parole con doppio motore benzina/ elettrico.

 

L’apri pista è stata la giapponese Toyota con la sua Prius.

L’ibrido Toyota ha un motore elettrico, con conseguente riduzione delle emissioni nocive, ed un motore a combustione, che permette performance prolungate nel tempo.

Si verifica, inoltre, un recupero d’energia (inviata alla batteria) ad ogni frenata, grazie alla trasformazione dell’energia cinetica del veicolo in energia elettrica.

La sinergia tra i due motori rende efficiente anche un’accelerazione improvvisa.

 

Il risultato di quest’ingegnerizzazione è la riduzione dell’inquinamento atmosferico, grazie alla riduzione delle emissioni nocive ed il risparmio di carburante.

 

Non è - però  - oro tutto ciò che luccica, in questo caso è il prezzo a riportarci alla realtà, oggi troppo alto per essere accessibile al grande pubblico.

D’altra parte, le novità tecnologiche all’inizio si pagano di più!

 

L’auto ibrida, comunque, è solo una sosta intermedia nel percorso verso un’auto ecologicamente sostenibile.

L’auto a idrogeno, per le sue potenziali caratteristiche di basso impatto ambientale, economicità e reperibilità del carburante (l’acqua), rappresenta l’attuale obiettivo d’auto ecologica.

 

 

 

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