CURE PARENTALI:

LA NUOVA LEGGE SULL’ASPETTATIVA AL PADRE

 

 

 

Una nuova legge dà la possibilità al padre del nascituro di richiedere l’aspettativa al termine del periodo d’assenza obbligatoria della madre dopo il parto. Non solo, anche il padre può richiedere il permesso in caso di malattia del figlio fino all’età d’otto anni. Il tutto per un totale complessivo massimo di dieci mesi e singolo di sei.

L’aspettativa dà diritto al 30% della retribuzione, il permesso giustificato da malattia del figlio non dà diritto a stipendio ma solo a copertura contributiva.

Questa è sicuramente una legge democratica perché da libertà di scelta all’interno della coppia e, come tale, mi piace.

Devo però dire che, all’atto pratico, un bambino di 4-5 mesi (l’aspettativa viene chiesta al termine del periodo di astensione obbligatoria di 3 mesi) ha più bisogno della madre che del padre: per l’allattamento, per la sua maggiore pazienza, ecc.. Stessa cosa in caso di una malattia: quando il bambino è molto piccolo sarà lui stesso a volere la madre – per forza, è la prima persona che ha visto quando è nato!! In questo senso non è una questione di ruoli: è una questione fisica ed ormonale che differenzia i due sessi. L’uomo ha nel sangue il testosterone che lo rende più aggressivo della donna!!!!

Questo non significa "ricacciare" la donna nei ranghi ristretti di un ruolo, tutt’altro! Significa valorizzare le caratteristiche delle une per integrarle con le qualità dell’altro. Certo, il peso delle cure parentali non deve ricadere tutto sulle spalle della madre, a causa di uno strumentalizzato ruolo, bensì occorre collaborazione e buon senso che sono frutto di cultura e capacità.

Forse è meglio fare le cose nell’interesse del bambino!!!!

Cosa ne pensate?

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