ZAMPEGGIANDO 

 

 

 

ottobre 2004

 

Nelle case degli italiani ci sono, più o meno, 7.400.000 gatti, 6.900.000 cani, 13.000.000 d’uccelli, 1.800.000 roditori ed altri mammiferi non meglio identificati, 29.000.000 di pesci.

 

Di PET THERAPY, la terapia delle coccole, si parla molto per l’effetto positivo che la compagnia di un animale ha sul nostro umore.

 

Senza chiamare in causa il loro aiuto terapeutico in caso di patologie psicologiche umane, anche nel caso di persone senza particolari problematiche, la presenza di un animale con cui interagire rappresenta un’insostituibile fonte di benessere psico-fisico.

 

Le ricerche mediche hanno, infatti, messo in rilievo che, accarezzare, giocare e parlare ad un animale da compagnia abbassa la pressione, riduce l’ansia ed aumenta il livello nel sangue d’ormoni come la serotonina, la prolattina e l’ossitocina che influiscono sul miglioramento dell’umore.

 

L’attrazione umana per gli animali, secondo l’entomologo e sociobiologo Edward O. Wilson, è parte di un più generale amore per le forme di vita, una sorta d’attrazione atavica verso le forme di vita, di cui gli animali domestici sono solo parte e che spiega perché i bambini non sono istintivamente attratti solo dagli animali domestici.

 

Insomma, teniamo un animale in casa perché siamo istintivamente portati a convivere con altre (rispetto a noi) forme di vita che ci danno benessere psicologico.

 

L’animale da compagnia quindi non è sostitutivo d’altri affetti, nella maggior parte dei casi, ma è un completamente della nostra sfera affettiva.

 

Un'altra analisi è degna di nota per spiegare la massiccia presenza d’animali nelle nostre case.

Le famiglie ristrette degli ultimi decenni, composte di una, due o tre persone, hanno sostituito quelle allargate a nonni e parenti che vivevano sotto lo stesso tetto nella società agricola del passato.

Questa trasformazione del nucleo famigliare e della società ha creato le premesse per l’accoglimento di un animale domestico che è andato così a riempire vuoti lasciati dal ridimensionamento del nucleo famigliare.

 

Ci sono, poi, i fenomeni di moda, ma questa è un’altra storia!!

 

 

 

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