Da uno studio è emerso che solo un terzo degli italiani capisce quello che legge e sa scrivere quello che pensa.
Questo analfabetismo funzionale colpisce anche un terzo dei laureati, quindi non è una questione di titolo di studio.
Credo sia, piuttosto, una questione di stimoli che, come tali, se ci sono attivano e se non ci sono assopiscono aree del cervello potenziali.
Il mondo delle immagini e dei suoni in cui viviamo ci abitua a vedere e sentire, leggere diventa così superfluo, inutile così come scrivere visto che le e.mail sono solo brevi e semplici messaggi.
Leggere, invece, serve ad affinare la mente, leggendo si impara a riflettere, ad elaborare idee ed ad immaginare; questo dovrebbe insegnare la scuola.
Immagini e suoni danno emozioni ma arrugginiscono la capacità, geneticamente più o meno grande, di formulare un concetto attraverso lelaborazione di pochi elementi e limmaginazione dei risultati; limmagine televisiva porta la mente direttamente al risultato: la mette a riposo!
Questo è un vero peccato quando ci sono delle potenzialità!!!!
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