settembre 2004
Ogni cittadino americano dispone mediamente di 9.700
dollari in più l’anno di un europeo medio, lavorando circa 300 ore in più.
Questo può far pensare che gli americani guadagnino di più
perché lavorano di più!
Beh, 9.700: 300 = 32 dollari l’ora, troppi – mi pare – per
spiegare un guadagno minore solo in funzione del fatto che in Europa si lavora
meno che negli Stati Uniti.
In altre parole se, ad esempio, in Italia lavorassimo 300
ore in più l’anno, non riusciremmo a coprire il gap
economico perché la paga oraria netta è mediamente meno della metà di quei 32
dollari ipotetici. Insomma, negli Stati Uniti la paga oraria, a parità di
mansione, è mediamente superiore che in Europa.
Gli americani guadagnano di più perché sono meglio pagati e
perché lavorano di più non solo perché lavorano di
più.
L’economia americana và meglio, tira
di più di quell’europea e le aziende si possono
permettere di pagare di più il loro personale, in cambio chiedono loro più
sacrificio in termini di tempo da dedicare al lavoro e da sottrarre alla vita
privata!!
Beh, noi europei facciamo fatica ad immaginarci felici di
lavorare 45 ore settimanali e preferiamo batterci per lavorarne 35 come in
Francia o in Germania (alcune aziende) per avere più tempo libero da dedicare
alla famiglia e/o ad attività culturali e ricreative.
Francesi e tedeschi che, purtroppo, in
presenza di congiunture economiche sfavorevoli, devono rivedere i patti
per poter lavorare di più e coprire picchi di lavoro, per non perdere il treno
con la concorrenza.
Lavorare meno in periodi di “vacche grasse” ma lavorare di
più in periodi di “vacche magre” con le giuste tutele sindacali ma senza
rigidità sembra allora essere la via europea.
Un’Europa che vuole avere un occhio al capitale ma un occhio anche alla persona.
Scrivi a: