L’occasione
per approfondire la conoscenza di una bellissima gemma, qual è l’ambra, l’ho
avuta con la visita alla mostra omonima allestita a Ferrara al Museo di Storia
Naturale.
L’ambra è resina fossile di piante
risalenti a milioni d’anni fa.
La
resina degli alberi, infatti, indurendosi diventa
copale, ma, per la trasformazione in ambra, occorrono alcuni
milioni d’anni.
Fino
alla metà dell’Ottocento, veniva raccolta solo in mare, quando le onde ridavano
alla spiaggia la resina fossile precedentemente strappata dagli alberi (pietra di mare).
Oggi
viene - principalmente - raccolta in miniere (ambra di cava) dalle sabbie e argille.
E’
diffusa, soprattutto, nell’area del
Baltico, nella Repubblica Dominicana
e nella regione del Chiapas in
Messico. L’ambra è, invece, rara in Sud America, Africa ed Oceania.
In
Italia è molto pregiata quella siciliana (simetite)
presente nella valle del fiume Simeto, nella Sicilia orientale.
Il
peso del più grande pezzo d’ambra è di circa
In
assoluto, le prime tracce conosciute d’ambra risalgono al periodo Carbonifero,
circa 320 milioni d’anni fa, con ritrovamenti in Inghilterra, Montana (U.S.A.),
Francia e Germania.
Nell’ambra
sono spesso presenti inclusioni d’insetti
o altri composti, presenti sulla resina al momento dell’indurimento fossile.
All’ambra,
in passato, venivano attribuiti poteri curativi che oggi vengono ampiamente
ridimensionati, tuttavia la bellezza e la luminosità di questa gemma hanno
sempre ispirato fantasie e desideri lussuosi.
Famosa
è
Questa
stanza ebbe alterne vicende, condite di mistero: nel 1716 Federico I donò i
pannelli d’ambra allo Zar Pietro il Grande in cambio di soldati, dal Palazzo
d’Inverno di San Pietroburgo,
L’ambra
ha alcune caratteristiche che la distinguono dai falsi, indico le principali
per aiutarvi a riconoscere l’ambra dalle imitazioni.
L’ambra,
quando viene sfregata vigorosamente con un panno morbido,
si carica elettricamente e può emettere un leggero profumo di
resina; il copale (quella resina indurita ma non fossile), invece, diventa
appiccicoso e non si carica.
L’ambra
galleggia in acqua satura di sale,
molte altre resine, invece, affondano.
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