"Posso farcela. Nessuno può fermarmi!": tecniche di allenamento psicologico

 

 

settembre 2004

 

Sono da pochi giorni terminate le Olimpiadi di Atene dove abbiamo ammirato atleti, gioendo con loro per i risultati raggiunti o rammaricandoci insieme a loro per le difficoltà o gli imprevisti sopraggiunti.

 

Mesi ed anni d’allenamenti e di sacrifici vengono misurati in pochi minuti di gara ed allora …..può subentrare la paura o l’ansia: solo chi è preparato anche mentalmente può esprimere in pieno le proprie potenzialità.

 

Un allenatore mentale è un necessario completamento della preparazione atletica.

Negli Stati Uniti, lo psicologo è presente nel mondo dello sport già dagli anni settanta, in Europa questa qualifica professionale applicata allo sport ha cominciato ad affermarsi solo in tempi più recenti ma ha già acquistato rilievo.

 

I metodi d’allenamento psicologico sono, tuttavia, applicabili a tutte le attività della vita quotidiana di ognuno di noi, sportivo o non.

 

Pensiamo alla tecnica di visualizzazione che consiste nella rappresentazione interna del fluire del movimento  o dell’obiettivo da raggiungere; nello sport come in qualsiasi altra attività migliora la coordinazione dell’esecuzione.

Volete raccontare una barzelletta ma vi sentite impacciati? Provate ad immaginarvi spigliati e brillanti mentre la raccontate, imparerete per suggestione come si fa.

Pensate che l’apprendimento per suggestione può anche accelerare la riabilitazione di pazienti colpiti da ictus, migliorando l’irrorazione sanguigna e l’ossigenazione dell’area cerebrale danneggiata, immaginandola.

 

Un'altra tecnica d’allenamento mentale o training autogeno consiste nel dialogo interno.

Parlare a sé stessi in termini positivi offre la possibilità di annullare stimoli esterni e pensieri negativi che disturbano l’azione e rafforzare la volontà di resistenza.

La frase “posso farcela, nessuno mi può fermare!” induce una maggiore fiducia in sé stessi, premessa indispensabile per raggiungere l’obiettivo fissato.

Ciò che riteniamo d’essere capaci di fare determina ciò che possiamo fare effettivamente.

Il dialogo motivazionale interiore offre una chance importante per dissolvere dubbi e timori.

 

Una differenza tra sport e vita quotidiana nell’applicazione di un sano allenamento psicologico, trovo ci sia: nello sport, prima di darsi la carica, è necessario fare un confronto fra possibilità tecniche concrete ed obiettivi, nella vita di tutti i giorni – invece – il rilassamento e la concentrazione che si ottengono con un po’ di training autogeno sono la premessa per valutare obiettivi raggiungibili cioè in maniera non disturbata da ansie e timori e, soprattutto, per vivere il quotidiano più serenamente.

 

 

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