TERAPIA TUMORALE: nuove frontiere genetiche

 

 

Gennaio 2005

 

Il campo della terapia genica stà aprendo nuove strade con la ricerca sull’iRNA.

 

Per capire cos’è e cosa può fare, dobbiamo partire dal DNA.

Sappiamo tutti che il DNA è quel composto organico con struttura a forma di doppia elica che  contiene l’informazione genetica necessaria al nostro organismo per funzionare.

Questa informazione è tradotta dall’RNA cellulare che sintetizza le proteine necessarie a veicolare il messaggio genico.

L’RNA all’interno della cellula si distingue per il fatto di avere una struttura a catena semplice.

L’RNA è sostanzialmente l’esecutore degli ordini del DNA.

 

Si distinguono diverse categorie di RNA, con peso molecolare diverso e con funzioni diversificate, attività diverse per un comune obiettivo.

L’iRNA (interferenza dell’RNA) ha il compito d’interferire sulle funzioni dell’mRNA (RNA messaggero) per bloccare l’attività di sintesi proteica e quindi ridurre al silenzio singoli geni. Attività indispensabile quando, ad esempio, i virus tentano di impadronirsi dei meccanismi di sintesi proteica della cellula per produrre proteine virali.        

 

Questa funzione di silenziatore potrebbe tornare utile, quando all’interno della cellula si sviluppano meccanismi tumorali che la portano ad impazzire.

 

Gli studi in corso mirano a sintetizzare in laboratorio degli iRNA  (che chiameremo siRNA) per la cura dei tumori cercando così di inattivare la sintesi proteica delle cellule malate e bloccare le metastasi, in altre parole la loro diffusione nell’organismo.

 

Inibire solo certi geni in maniera selettiva ed efficiente è però un’aspirazione scientifica tanto grande quanto complessa.

 

L’iRNA è un sistema complicato e tanti sono gli aspetti che possono provocare effetti inattesi.

 

I farmaci basati sui siRNA sono in una fase iniziale di studio e ricerca.

In primo luogo, i ricercatori dovranno controllare in maniera approfondita se questi agenti di sintesi (farmaci) possono provocare risposte immunitarie indesiderate o silenziare anche geni sui quali non dovrebbero avere effetti.

 

I moderni studi computerizzati sulla cellula mostrano, inoltre, che il tumore non è un forma casuale di degenerazione cellulare, bensì una malattia dei geni, della cui evoluzione c’è traccia espressiva nei geni stessi.

Anche questi studi aprono la strada ad interventi terapeutici mirati alla cura dei tumori di cui si potrà conoscere la carta d’identità genica.

 

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