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Inseparabile dell’Abissinia - Inseparabile dalle ali nere Testo di Gex Corrado Fotografie di Gex Corrado
ORIGINI:
DESCRIZIONE: E' il più grande degli Inseparabili e misura sino a 18 cm. Ilmaschioha la fronte e il contorno degli occhi rosso vivo; il resto del corpo èverde; il sotto ala è nero; all’estremità della coda si trova unamacchianera; il becco è rosso, le zampe grigie e gli occhi neri.La femmina non presenta la fronte rossa e il suo piumaggio è interamenteverde, incluso il sotto ala.I giovani hanno il becco giallo e il loro piumaggio è molto simile aquellodella femmina; si può pero distinguerne il sesso analizzando il sottoalache nei maschi è nera.
E’ un peccato che non sia molto diffuso presso gli allevatori, perché,in buone condizioni fisiche questo pappagallo è magnifico, sia per il portamento, siaper ladocilità e non è chiassoso. E’ un uccello che deve essere maggiormente allevato per poter creare dei ceppi tipici e più stabili. ALLEVAMENTO IN CATTIVITA'
AMBIENTE Il mio allevamento è composto da due vani. Uno adibito alla riproduzionedi dimensioni 7,00 x 5,00 dotato di ampie vetrate su due lati ben arieggiato esoleggiato. Le gabbie sono disposte su scaffalature di ferro e misurano1,20 x 0,50 x 0,50 disposte frontalmente, due a due, sul lato più lungo in mododa creare blocchi di gabbie da otto elementi per un totale di 16 gabbie da covae dieci piccole voliere per i novelli. La stanza dispone di un impianto d'aspirazione e di depurazione dell’aria e di un apparecchio albatramonto. Il secondo vano che misura 3,00 x 2,50 è adibito ad infermeria/quarantena e magazzino granaglie. SCELTA DEI RIPRODUTTORI
RIPRODUZIONE Verso i primi giorni del mese d’ottobre, comincio a predisporre i nidinelle gabbie e già dopo alcuni giorni, i maschi, cominciano la loro paratanuziale con girotondi sul posatoio ed emissione di grida acute,mentre le femmine cominciano a visitare in maniera sempre piùfrequente il nido.
Dopo l’uscita dal nido dell’ultimo nato, rimuovo immediatamente il nidoe lascio ancora i giovani per circa trenta giorni con i genitori. Igiovani maschi cominciano già a far intravedere qualche piumetta rossa, intornoal quarto mese, anche se dovremo aspettare altre sedici settimane perchéassumano i colori tipici dell’adulto. Dopo l’ottavo mese di vita bado aseparare i maschi dalle femmine per evitare litigi, anche se non ho mai notatoparticolare aggressività tra i giovani. Reputo fondamentale nellosvezzamento dei giovani la funzione dell’Allevatore, che deve, oltre acurare in maniera particolare l’alimentazione, saper interagire con ognisingolo soggetto, in modo da avere in futuro dei buoni riproduttori;ilclassico pinolo è un ottimo sistema. Voglio ricordarlo ancora una voltache,solo con soggetti perfettamente domestici, si potranno ottenere buonirisultati riproduttivi. In questo delicato periodo, oltre alla normalealimentazione, lascio a disposizione sempre, il pastoncino integratoal10% x Kg. con lievito di birra per sopperire al maggiore fabbisogno divitamina B di questi inseparabili, soprattutto nei periodi più delicatidella loro vita, quali, muta e crescita. IL NIDO E DINTORNI Dopo varie sperimentazioni, ho preferito un nido a doppia camera dalledimensioni di cm. 25 x 25 x 18 di profondità, con foro d’ingresso da 5cm.posto a tre cm. dal soffitto. La prima camera, leggermente più piccolarispetto alla seconda, che io chiamo di “decompressione”, è molto utileperché rallenta e protegge tutte le attività che si svolgono nellaseconda.Imbottisco la seconda camera, per un'altezza di circa 10 cm, con materiale misto; sisal, cotone, ecc. (confezioni già preparate, che si trovano presso i rivenditori d'animali). La femmina comincerà a lavorare il materiale portandone una buonaquantità fuori dal nido da dove io provvedo ad eliminarlo. Quandocesserà quest'operazione é pronta alla deposizione delle uova. Unaltro segno di deposizione imminente, è la presenza nel nido di piume, che lafemmina si strappa dal petto. ALIMENTAZIONE Avendo a disposizione un’unica specie, ho posto tante mangiatoie, quantisono i diversi tipi di semi. Dopo un mese di sperimentazione, su quattrocoppie, ho formulato il seguente miscuglio: 1) Miglio Rosso 10% 2) Niger 5% 3) Miglio Bianco 10% 4) Miglio Giallo 5% 45) Miglio Giapponese 5% 6) Avena decorticata 10% 7) Frumento 10% 8) Grano Saraceno 10% 9) Cartamo 10% 10) Canapa 10% 10) Perilla 10% 12) Lino 5% Durante i mesi invernali e nel periodo riproduttivo, aggiungo, duevolte la settimana dei semi di Girasole. Oltre al normale miscuglio di semi, aggiungo; tre volte la settimana unospicchio di mela, quattro volte dei fichi secchi e due volte dei semigerminati. Somministro ai miei Taranta solo pastoncino secco con frequenza di due volte lasettimana nel periodo di riposo e tutti i giorni durante il periodo di riproduzione, integrato, con farina di soia, caseina e germe di grano, sino a portare il suo valore proteico ad una percentuale del 35 - 40%. OSSERVAZIONI Nell’anno in corso ho somministrato tutti i giorni ad una coppia che stava allevando, ½ grammo di Nekton K nei beverini. Mancavano pochi giorni alla loro uscita dal nido quando una mattina notai congrande stupore che la femmina aveva ucciso nel nido il maschio e quattronovelli. Successivamente la accoppiai con un altro maschio e mi allevò senzaproblemi tre giovani. Un amico allevatore che l’anno scorso mi acquistò una coppia, latenne provvisoriamente in una piccola voliera all’aperto. I Taranta riprodussero tranquillamentein pieno inverno ed allevarono tre piccoli che poi si dimostrarono trefemmine. Voglio ringraziare il Sign. Vignolo Roberto per i suoi preziosi consigli e per la disponibilità dimostratami. Mi auguro, inoltre, di aver stimolato i tanti allevatori di pappagalli a cimentarsi anche nell’allevamento del Taranta.
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