NIDI PER PISITTACIDI
di G. Zaino
Queste righe non sono rivolte a chi già alleva
pappagalli, ma per dare un orientamento a chi si stà accostando per la prima volta o a
chi si indirizzerà verso questi simpatici uccelli.
Si sa che quasi tutti i pappagalli in natura nidificano in cavità naturali di alberi, in
buche tra le rocce, o nei fori dei muri, e qualcuno come gli inseparabili con apporto di
materiale: ramoscelli. Il Monaco fa eccezione: costruisce un vero nido in colonia sulle
sommità degli alberi.
Per l'allevamento in cattività si vogliono fornire, a titolo indicativo le seguenti
misure:
Forpus cm 30x20 foro 4 cm
Agapornis cm 35x20 foro 4 cm ( escl. pullaria )
Platycercus cm 60x25 foro 9 cm Lori cm 75x25 foro cm 10
Amphicus cm 40x25 foro cm 5
Nèophema cm 35x20 foro cm 4
Psephotus cm 40x20 foro cm 5 Psitacus cm 120x60 foro cm 15
Psittacula cm 40x25 foro cm 9
Cjanoliseus cm lOOx30 foro cm 12
Cacatoe in genere cm 120x60
foro 15-25 cm
Cacatoe sulphuera cm 90x50 foro 15 cm
Il nido dovrà essere costruito preferibilmente in
legno, con uno spessore di mm 15.
Proteggere il foro di ingresso e gli angoli con della lamiera zincata (naturalmente quando
viene collocato all'interno della voliera). Lo stesso dovrà essere appeso ben saldo nel
punto più alto della voliera; per le specie per le quali esistono difficoltà
d'allevamento è be ne fornire due nidi ad altezze diverse.
Talune specie si accontentano di una superficie
piatta senza apporto di materiale da parte dell'allevatore: terra e segatura. Talune
specie invece abbisognano di una lettiera costituita di terra di bosco, torba macinata,
segatura, muschio, per uno spessore che varia dai 4 agli 8 cm, il materiale in eccedenza
viene asportato dagli uccelli. L'allevatore dovrà prima di installare il nido bagnare
bene
il materiale d'apporto e successivamente ben pressarlo dentro il nido, lasciarlo asciugare
qualche giorno e poi provvedere alla sistemazione. Qualche allevatore inserisce mezzo
guscio di noce di cocco per la deposizione, cosa che ritengo del tutto superflua
Ritengo anche del tutto inutile formare una coppa schiacciando la terra, poichè: la
posizione, la forma, la profondità variano da soggetto a soggetto.
Una cosa molto importante è quella di dotare il nido
di doppio fondo. I1 fondo a contatto con il materiale di apporto dovrà essere in lamiera
forata, lasciare uno spazio di 3 cm e poi altro fondo in lamiera o legno dove poggiare il
recipiente con acqua, per fornire la costante umidità al nido, assicurata per
capillarità mediante una serie di stoppini di spago o altro materiale assorbente
introdotti (prima del materiale di apporto) nei fori delle lamiera. La bacinella dovrà
essere messa in uso al decimo giorno dopo la deposizione del secondo uovo.
Naturalmente la parte superiore del nido dovrà essere apribile per il controllo. Nella
parete opposta al foro di ingresso dovranno essere fatti dei fori per garantire la
ventilazione.
Dato che in commercio in Italia non mi risulta ci
siano dei nidi siffatti, bisogna provvedere da soli, rivolgersi al falegname.
Un posatoio sotto il foro di ingresso completerà l'opera.
Gli inglesi hanno inventato il nido a pendolo, che non è altro che un tronco naturale (di
un metro e trenta) che viene completamente svuotato poi riempito per metà con terra ed
inserito direttamente sul fondo naturale della voliera proteggendo la base con rete
metallica affinchè animali nocivi non si possano introdurre dal fondo. Questo nido
assorbe la giusta umidità dal terreno, ed è senz'altro ottimo ma troppo complicato.
Per chi alleva all'aperto i nidi vanno collocati in voliera non prima della prima
settimana di Aprile tenendo conto anche delle temperature di zona.
Spero di aver dato utili notizie a chi vuol inziare con i psittacidi.
G.Zaino - Il Mondo degli Uccelli -
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