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logo Musica Scuola Secondaria di Primo Grado A. Vivaldi

 

ANTONIO VIVALDI
(Venezia 1678-Vienna 1741)

foto di Antonio Vivaldi
 


Antonio Vivaldi, compositore e violinista, innovò la forma del concerto mediante lo schema compositivo tripartito (allegro - adagio - allegro) e l'introduzione della cadenza per il solista; nell'inverno, ad esempio, descrive i rigori della stagione tramite la ripetizione ossessiva di un motivo eseguito dagli archi dell'orchestra, al quale fanno da contrasto le note rapide e vibranti dell'assolo di violino. I concerti delle Quattro stagioni (1725) sono inoltre tra i primi esempi di musica a programma per orchestra.
L'importanza che Antonio Vivaldi ricopre nell'ambito della cultura musicale europea, non solo settecentesca, è stata rivalutata di recente, nel momento in cui la sua vastissima produzione venne catalogata e in gran parte pubblicata dopo il 1945. Della sua produzione data alle stampe all'epoca fanno parte 84 concerti e 42 sonate, ma esiste un vastissimo repertorio manoscritto che fa ammontare a circa 450 il numero dei concerti del compositore veneziano (ma ogni tanto compaiono ancora pagine inedite), in gran parte per violino o più violini, strumento nel quale Vivaldi fu maestro. All'oboe dedicò 15 concerti.

 
Il compositore e violinista italiano, fu esponente di primissimo piano della musica barocca.
La riscoperta della produzione del "prete rosso" (così chiamato per il colore dei suoi capelli) risale alla fine dell'Ottocento; ma solo nel 1947, con il completamento dell'edizione moderna delle opere strumentali, si è consolidato il riconoscimento del ruolo assolutamente fondamentale di Vivaldi nella storia della musica.
Educato alla musica dal padre, violinista della cappella di San Marco, fu ordinato sacerdote nel 1703. Quello stesso anno iniziò a insegnare violino al Pio Ospitale della Pietà, Conservatorio per fanciulle orfane o bisognose, dove rimase fino al 1740. Qui si dedicò, oltre che all'insegnamento, alla composizione dei concerti e degli oratori che venivano eseguiti tutte le domeniche dalle ospiti dell'istituto. Le sue prime raccolte di composizioni risalgono al 1705, ed è del 1713 la sua prima opera (Ottone in villa); l'attività di violinista e la supervisione delle sue opere teatrali lo portarono spesso a Roma e Mantova. Negli ultimi anni della sua vita, frequenti viaggi all'estero lo condussero a Praga, Amsterdam e Vienna, dove morì in povertà.
La produzione di Vivaldi è vastissima: comprende concerti (478) e sonate (circa 90); opere (circa 45) e cantate (circa 40); musica sacra tra cui oratori, messe e mottetti.
Poiché le sonate strumentali (per uno o due strumenti accompagnati dal solo basso continuo o dal basso continuo e archi) all’epoca seguivano in genere una struttura già consolidata, così come la musica sacra spesso rifletteva lo stile operistico in voga, è nei concerti che l'arte di Vivaldi raggiunge la massima espressione, ponendosi come modello per il futuro: tutti i musicisti, da Bach in poi, studieranno i suoi concerti e ne accoglieranno le innovazioni nelle proprie opere.


A Vivaldi si deve la divisione del concerto in tre movimenti...
Oltre all'introduzione della cadenza per il solista, a Vivaldi si deve la divisione del concerto in tre movimenti, dei quali il primo e l'ultimo hanno un andamento allegro, e quello centrale un andamento più lento. La struttura tipica degli allegri alterna un tema eseguito dall'orchestra, chiamato ritornello, a un episodio affidato allo strumento solista, il solo. Mentre i ritornelli si ripetono varie volte senza sostanziali modifiche, il solo è ogni volta diverso.
Numerosi sono i concerti composti per strumento solista, altri sono concerti grossi e altri ancora per sola orchestra. Molti di essi sono riuniti in raccolte: L'estro armonico op. 3 (1712), La stravaganza op. 4 (1712-1713), Il cimento dell'armonia e dell'invenzione op. 8 (1725). Di quest'ultima raccolta fanno parte i celeberrimi quattro concerti per violino noti con il nome di Le quattro stagioni, importante esempio di musica a programma. In queste come in altre composizioni (La tempesta di mare, Il cardellino, La caccia, La pastorella) Vivaldi affida alla musica un compito quasi pittorico, cioè descrittivo di un contenuto extra-musicale.
Produzione teatrale e vocale
Molte delle opere appartenute alla sua ricca produzione teatrale sono andate perdute, ma i libretti sono giunti sino a noi: tra gli autori dei testi compaiono scrittori e poeti dell'epoca come Pietro Metastasio, Apostolo Zeno e lo stesso Goldoni. Riguardo alla collaborazione con quest'ultimo, abbiamo notizia di un'opera tratta da La bottega del caffè. In generale, tuttavia, questi lavori attingono i loro argomenti alla storia antica e alla mitologia (L'incoronazione di Dario, 1717; Ipermestra, 1733; Catone in Utica, 1737) e alla letteratura cavalleresca (Armida al campo d'Egitto, 1718; Orlando furioso, 1727), secondo la consuetudine del teatro barocco.
Da ricordare, all'interno della produzione di musica vocale, l'oratorio Juditha triumphans (1716), una messa completa e diversi Magnificat e Salve regina.

 

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