"lavorava
con la sigaretta tra le labbra su fogli sparsi di cenere e di residui di
gomma derivanti dalle cancellature che di tanto in tanto respingeva con
un soffio ai margini del foglio o su suo gatto che era sempre adagiato
sulle pratiche."
"(...) dove
stava richiuso per ore in compagnia del suo amato e inseparabile gatto(...)"
"lavorava
in una piccola stanza piena di disegni e libri col gatto che gli passeggiava
fra le mani. Lavorava spesso di notte per non essere disturbato; (...)
sempre col suo fedele gattone"
da Antonino
Saggio, "Giuseppe Terragni, Vita e opere", Editori Laterza, 2004
Ho
avuto molti nomi, molti padroni, vissuto molte vite...
Per
un momento sono sparito dal Server che mi ospitava...
Come
gatto
magico e alchemico ho accompagnato il mio padrone e ho evocato con
Lui:
fuochi
come volumi ardenti,
scavi
come trivellazioni,
proiezioni
come tentativi di possessione dello spazio.
Io
ho conosciuto la genesi contraddittoria della Casa
del Fascio,
abbiamo
"cospirato" insieme per realizzare il NovoComum,
ed
io gli ho suggerito l'alchimia del numero 3.
Da
qualche anno vivo nell'unica sua architettura costruita in quello che dite
"mondo virtuale":
la
chiamano Danteum,
è
il luogo privilegiato per manifestarmi a me stesso,
e
cogliere le contraddizioni della mia Intelligenza Artificiale (A.I.)
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