PROGRAMMAZIONE IN ASSEMBLY

Controllare il flusso del programma


Questi file sono protetti dal diritto d'autore e sono liberamente
riproducibili a condizione di non farne uso commerciale o economico o per
fine di lucro senza la preventiva autorizzazione dell'autore. In ogni caso
deve sempre essere indicato il nome dell'autore e il suo indirizzo. Ogni
altra modalità di utilizzo deve considerarsi contraria alla volontà
dell'Autore.


Abbiamo già visto in uno dei tutorial precedenti le istruzioni per effettuare
i salti condizionati, qui li riassumeremo brevemente e vedremo alcune altre
istruzioni per effettuare cicli e salti incondizionati.

>JMP
Questa istruzione è usata per effettuare salti incondizionati; la sintassi è:

JMP < registro|memoria >

L'operando deve contenere l'indirizzo a cui saltare e a differenza dei salti
condizionati in cui l'indirizzo doveva essere SHORT qui può essere sia NEAR che
FAR.

>J< condizione >
Questi sono i salti condizionati. Non vi riporto l'elenco che ho già scritto in
passato.
Mi limiterò a dare alcune informazioni aggiuntive. La distanza tra l'istruzione
di salto e l'indirizzo a cui saltare deve essere di tipo SHORT (max 128 bytes).
Quindi per effettuare salti condizionati maggiori di 128 byte si deve
riorganizzare il programma, ad esempio:

cmp ax,6 ;salta se ax=6
jne skip ;non salta
jmp distant ;>128 bytes
skip: ...
...
...


distant:...

A volte invece di dare il nome a tutte le etichette si usano le Anonymous Label
per effettuare i salti che si indicano con @@:

cmp cx,20
jge @F
...
...
@@:

L'istruzuione jge @F salta alla prossima etichetta anonima.

@@: ...
...
cmp cx,30
je @B
In questo caso invece salta a quella precedente.
Sia in un caso che nell'altro salta a quella più vicina.
Questo metodo è comodo per non dover inventare tanti nomi per le etichette.

Oltre all'istruzione cmp si può usare l'istruzione TEST:

TEST < registro|memoria >,< registro|memoria|valore >

Questa serve per fare un confronto sui bit degli operandi:
es.
.DATA
bits DB ?
.CODE
...
...
test bits,10100b ;se i bit 4 o 2 sono a 1
jnz pippo ;salta a pippo
...
...
pippo:

>LOOP , LOOPE, LOOPZ, LOOPNE, LOOPNZ
Le istruzioni LOOPxx sono usate per effettuare un certo numero di cicli e sono
simili alle istruzioni For, While, Do, ... dei linguaggi ad alto livello.
Il numero di iterazioni viene fissato nel registro CX, che viene decrementato
ogni volta che si arriva all'istruzione LOOPxx fino a quando CX=0, in questo
caso si continua con l'istruzione successiva a LOOPxx.
La sintassi di queste istruzioni è:

LOOPxx < label >

In particolare le istruzioni LOOPE, LOOPZ, LOOPNE, LOOPNZ oltre al controllo su
CX eseguono un controllo sulla condizione :

LOOPE gira mentre è uguale
LOOPNE gira mentre non è uguale
LOOPZ gira mentre è zero
LOOPNZ gira mentre non è zero

-- USARE LE PROCEDURE --

Sapete già tutti cosa è una procedura quindi non starò qui a spiegarvi come si
comporta il programma quando incontra una procedura e cosa succede al flusso, mi
limiterò a spiegarvi la sintassi delle procedure in Assembly e a darvi qualche
altra informazione aggiuntiva.
Per chiamare una procedura dal programma si usa l'istruzione:

CALL nome_procedura

dopo questa istruzione il controllo passa alla procedura chiamata che sarà
dichiarata come segue:

nome_procedura PROC < [NEAR|FAR] >
....
....
....
< RET|RETN|RETF >[costante]
ENDP

Dove RETN sta per Return Near, RETF Return Far e la costante è il numero di
byte da aggiungere allo Stack Pointer (per i parametri).
Il passaggio degli argomenti alle procedure avviene tramite lo stack oppure
tramite uno dei registri della CPU. ( il più usato è lo stack )
Vediamo un esempio:

mov ax,10
push ax ;primo parametro
push dato2 ;secondo
push cx ;terzo
call addup ;chiamo la procedura
add sp,6 ;sposto lo stack pointer (equivale a tre pop)
...
...
addup PROC NEAR
push bp ;salva il Base Pointer (occupa 2 byte !!)
mov bp,sp
mov ax,[bp+4] ;preleva il terzo argomento (è il CX di prima)
add ax,[bp+6] ;lo somma al secondo (cx+dato2)
add ax,[bp+8] ;lo somma al primo (cx+dato2+10)
pop bp ;risistema bp
ret
addup ENDP

Per capire cosa avviene nello stack serviamoci di alcuni disegni:

prima di CALL ADDUP dopo CALL ADDUP dopo PUSH BP
|---------| |---------| MOV BP,SP
| arg3 | | arg3 | |---------|
|---------| |---------| | arg1 |<--BP+8
| arg2 | | arg2 | |---------|
|---------| |---------| | arg2 |<--BP+6
| arg1 |<--SP | arg1 | |---------|
|---------| |---------| | arg3 |<--BP+4
| | | ret.add.|<--SP |---------|
|---------| |---------| | ret.add.|
| | | | |---------|
|vecchioBP|<--BP,SP
|---------|


dopo POP BP dopo RET dopo ADD SP,6
|---------| |---------| | |<--SP
| arg3 | | arg3 | |---------|
|---------| |---------| | |
| arg2 | | arg2 | |---------|
|---------| |---------| | |
| arg1 | | arg1 |<--SP |---------|
|---------| |---------| | |
|ret.add. |<--SP | |
|---------| |---------|
| | | |

Spero che ora abbiate chiaro il funzionamento dello stack !!!
In realtà la direttiva PROC permette di specificare i parametri da passare alla
procedura in accordo con il linguaggio dichiarato nella direttiva .MODEL ma per
ora accontentiamoci di usare quanto detto sopra, poi in uno dei prossimi
tutorial riprenderò meglio il discorso delle direttive messe a disposizione dai
nuovi Assemblatori.

-- USARE GLI INTERRUPTS --

Gli interrupts sono una particolare serie di rountines messe a disposizione
dall'hardware e dal sistema operativo.
Essi hanno un numero di "riconoscimento" che va da 0 a 255 e vengono chiamate nel
seguente modo:

INT numero
INTO

Quando viene chiamato un interrupt il processore esegue i seguenti passi:
1. Cerca l'indirizzo della routine nella tavola dei descrittori all'indirizzo
0000:0000 + 4*numero
2. Salva il registro di flag, il CS e l'IP corrente (per poter tornare)
3. Azzera il TF e setta a 1 IF
4. Salta all'indirizzo della routine di int.
5. Esegue la routine fino a quando incontra l'istruzione IRET
6. Ripristina la condizione del processore prima della chiamata estraendo dallo
stack IP,CS e i FLAG

L'istruzione INTO (interrupt on overflow) è una variante, essa chiama l'int 04h
quando OF=1


>STI, CLI
Queste due istruzioni servono rispettivamente per abilitare e disabilitare gli
interrupt hardware. Questo significa che dopo la CLI il programma in esecuzione
non può essere interrotto da un interrupt esterno. Sono però attivi quelli messi
a disposizione dal Sistema Operativo.

-- DEFINIRE E RIDEFINIRE LE ROUTINE DI INTERRUPT --

Visto che il DOS è un sistema aperto vi permette di sostituire o di riscrivere
le routine di interrupt per i vostri programmi.
La sintassi della routine che scriverete sarà all'incirca così:

label PROC FAR
....
....
....
IRET
label ENDP

Come vedete dovete dichiarare una procedura di tipo far e questa deve terminare
con l'istruzione IRET.
Il vostro programma deve sostituire l'indirizzo nel vettore di interrupt con
l'indirizzo della vostra routine (tramite opportune chiamate al DOS) dopo aver
salvato quello vecchio, in questo modo tutte le volte che si verifica un int
su quello da voi modificato il programma invece di seguire la consueta procedura
eseguirà la vostra routine.
Per capire meglio serviamoci come sempre di un esempio, scriviamo un frammento
di programma che modifica la rountine dell'int 04h (overflow).
Le funzioni del DOS che ci servono per prelevare e per settare l'int sono la 35h
e la 25h rispettivamente:

int 21h,35h :
input AH=35h - preleva il vettore di int
AL=numero dell'interrupt da prelevare
output ES:BX=puntatore alla routine

int 21h,25 :
input AH=25h - imposta la routine di int
AL=numero dell'interrupt
DS:DX=puntatore alla routine
output niente !!

Ora ecco il codice:

;Int4.asm - by b0nu$, 1997

.MODEL SMALL
.DATA
messaggio DB "Overflow!! Azzeramento risultato...",'$'
old_vector DD ?

.CODE
STARTUPCODE ;Ve la spiego dopo!!!
start: mov ax,3504h ;ah=35, al=04
int 21h ;preleva l'int
mov WORD PTR old_vector[2],es ;salva l'indirizzo
mov WORD PTR old_vector[0],bx ;NB:Le convenzioni Intel
;dicono di salvare prima
;il byte meno signif.
;poi quello più sign. ??
push ds ;salvo il DS
mov ax,cs
mov ds,ax ;carico l'ind. della nuova
mov dx,OFFSET new_overflow ;routine in DS:DX
mov ax,2504h
int 21h ;setto la nuova routine
pop ds
...
...
add ax,bx ;faccio una somma
into ;chiamo l'int 4 se c'è overflow
...
...
mov dx,WORD PTR old_vector ;ricarico la routine originale
mov ax,2504h ;e la ripristino
int 21h

mov ax,4C00h
int 21h ;termino il programma

new_overflow PROC FAR
sti ;disattivo le interruzioni
mov ax,SEG messaggio
mov ds,ax
mov dx,OFFSET messaggio
mov ah,09h
int 21h ;stampo il messaggio
xor ax,ax ;azzero il risultato
xor dx,dx
iret
new_overflow ENDP
END start

Come potete vedere il programma esegue i seguenti passi:
1. Salva l'indirizzo del vettore di int
2. Imposta l'indirizzo della nuova routine
3. Fa quello che deve fare ....
4. Ripristina la vecchia routine
In questo esempio tutte le volte che viene chiamato l'int 04h si esegue la
procedura new_overflow.
Spesso invece di sostituire totalmente la routine si cerca di estenderne le sue
funzionalità, in questi casi all'interno della nuova routine di int dopo aver
svolto il compito si mette una chiamata a quella originale in modo che vengano
eseguite in cascata.
Nota: nel programma ho usato la direttiva STARTUPCODE, serve per inizializzare
i segmenti DS, SS e il registro SP. Naturalmente potete sostituirlo con le
istruzioni usate negli esempi precedenti.

Abbiamo visto così i metodi per eseguire salti cicli e procedure, strumenti
indispensabili per scrivere del codice efficiente.
Prestate particolare attenzione alla modifica delle routine di interrupt che
riprenderemo nel prossimo tutorial riguardante i programmi residenti in memoria.
Per ora vi lascio al vostro lavoro.


Per richieste, consigli, suggerimenti, aiuti, contributi, ecc..., contattatemi

b0nu$,e-mail : bonus@numerica.it

TORNA INDIETRO