Presentazione presso Associazione "ARMONIA"
(Video"
Nevica
Evento
straordinario.
Rarissima visione.
Nevica, sono briciole di un pane di nuvole,
bianchissime, di panna,
dove, se fossi vivo,
affonderesti le tue labbra di bambino.
Nevica gocce di sangue di cielo, sangue niveo
sgorgato dal petto di un gabbiano
ferito
da una fiocina d'argento.
Neve,soffio e immagine,
neve, goccia di miele innevato,intatto, cocente.
Fiocchi densi cadono,camminano, carezzano
il tuo corpo di terra rappresa
da letargo invernale,
plasma insapore di angeli,visione,passaggio,ritorno,
girotondo,mulinello,danza.
Algido
valzer non danzato.
Organismo
di liquide scaglie.
Orgasmo respinto, morbida organza di gemme precluse.
Orologio di zucchero e sale che ingabbiò i sogni refrattari.
Petali
di luna sbocciati
sul ramo spezzato del mandorlo in fiore,
su
infiorescenze di zagare precoci,
sui gerani filiformi, nelle corsie degli ospedali.
Amore assoluto, dolore non- unico
compagno di silenzi errabondi,
di mondi consueti, eppure inesplorati,
di
abisso profondo che ti ha divorato.
Neve, fiore di stella bambina,
intangibile solitudine,
scelta, necessità, coazione.
Lunghe braccia per amori invisibili,
giocattolo di raro cristallo.
Nevica sul mattino, sul giorno,sul crepuscolo, sulla sera,
sull'orsa maggiore, sulla baia degli dei,
sulle
barchette di luna,
sul
campo di grano dormiente.
Nevica su stormi affamati di pane d'ulivi,
sull'Eden
perduto, groviglio di luce
sfuggita
da fragile rete a trama larga.
Nevica
sull'antica amicizia, sulla comune poesia,
su
ogni cosa vivente,cortile ,scale,attico,ballatoio,
e
poi ancora ballatoio, attico,scale,cortile,
sul
caro gelsomino che promette petali "altri" d'inebrianti profumi:
d'infanzia
,di mamme, di racconti eterni.
Nevicano
petali di luna, cristalli/mutazioni di lacrime.
Dolore
di fosforo sulla terra di ferro ,
sulle
algheamare dello Jonico Mare.
Sulle
colline artificiali delle tue nevrosi.
Sul
Parco di Marika dalle erbe sempreverdi.
Nevica
sulla tua anima di argilla e poesia,
nevica
dolore di porpora antica,
nevica sul
soffio e l'immagine dell'anima tua,
ferita,tramortita
da un sogno che fu anche utopia.
Nevica
sui fiori vermigli del sabato sera,
nevica
sugli arenili dimenticati, sul faro dormiente
sull’inesatta
equazione, sul gufo della notte,
sulla
foglia accartocciata, sul carteggio di anime impregnato di fumo.
Sui
racconti delle veglie, sulle sere dei termosifoni spenti,
Sui
silenzi di quarzo e sudari di illusioni.
Nevica
sull’anima imperlata da gelidi rifiuti
schiaffi,
graffi, carezze gelate di critici invidiosi.
Indifferenze, dimenticanze, coriandoli
di bugie stratificate.
Ambrosia
distillata la parola poetica
che
altri scrivani analizzavano al vetrino/vetriolo.
Musica
di flauto traverso, incenso
melodioso
per divinità soppresse dai calendari.
Medea
addormentata, poesia dalla chioma fluente.
luna
d’ovatta di silenzi ovattati,
ingannevoli
quarti, microcosmici embrioni di sogni bambini.
Neve
di rovi ingemmati di brina di luce,
verso
parallelo al filo di rasoio
sangue
azzurro di dioscuri jonici
lembi
di anime, involucro di stelle precipitate da liquido cielo.
Gorgonie
trapiantate sulle colline del pianto,
strappate
alle braccia materne del mare .
Nevica
sulla prima sirenetta addormentata.
Nevica
sul mare che luccica lucciole d’oro,
nevica
sull’ultimo volo dell’ultimo gabbiano,
sulle
nasse immemori di pesche miracolose,
sui
banconi delle farmacie, avari di elisir miracolosi,
nevica
sui portoni sempre chiusi,
sulle
porte serrate agli innamorati
respinti,
sulle
lotte ingaggiate dai perdenti, sugli origàmi mai dispiegati.
Sugli
aquiloni abbattuti dalle tramontane.
Nevica sul periplo avito,
nevica sul verso nascente, su quello anelato.
Sugli esclamativi di stupori infantili,
nevica ansia sui capelli, sui vecchi cortili,
sui ceppi bagnati, sui sogni ricorrenti.
Nevica
sui gatti acciambellati,
sui
simulacri degli eroi dimenticati,
sulle foto dei figli
soldati,
sullo
sguardo di chi non rivelò
l’amore all’amato.
Nevica
sulle parole amare che graffiano il cuore.
Sui
silenzi mancati macigni di rimpianto
Nevica
sul mio corpo rinato a nuova primavera,
sulle
acacie fiorite anzitempo,
sugli
scontrini dei bar dove annegasti di alcool e fumo
sull’inutile
viale della rimembranza,
sul
limbo della dimenticanza, sugli ombrelli smarriti,
sugli angeli di marmo genuflessi sulle tombe dei bambini,
sul
tempo e lo spazio, sull’essere e l’apparire,
sul
soffio e l’immagine dell’anima tua
sul
verde tappeto della tua poesia.
Neve
di pianto sull’anima mia.
INDICE POESIE
Presentazione presso Associazione "ARMONIA"
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