Lacrima di sangue |
Catarsi, purificazione. Scrivere è per me è una necessità, unico modo per combattere i miei demoni personali. Il dolore esistenziale che mi accompagna da sempre, e che mai mi abbandonerà, negli istanti di infinito della creazione cessa, il pesante mondo circostante, ogni cosa si dissolve, e per un frammento di assoluto sono libero, sino a quando non stacco la penna dal foglio, stremato nel corpo e nello spirito. I personaggi dei miei scritti possiedono vita propria, essi si presentano a me, bussano alle porte della mia anima, ed io assecondo la loro volontà, racconto le loro storie, vivo, soffro, piango e muoio insieme a loro. Perché loro sono parte di me. Anche se la genesi dei miei scritti è intima e personale poiché in essi sono racchiusi i miei sentimenti, tuttavia col tempo mi sono accorto di un fatto: in verità la loro esistenza ha uno scopo, è quello di donare emozioni agli altri. Per questo motivo poesie, personaggi e sentimenti trovano il loro compimento su carta, per far sì che essi possano raggiungere qualcun altro e cullarlo dolcemente nel buio. Ed anche se essi fossero in grado di donare emozioni ad una sola persona e rimanere in lei avrebbero ottenuto lo scopo della loro esistenza. Loro sarebbero contenti, ed io con loro.
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± Carillon del dolore ±
Ascolto in silenzio il carillon del dolore dalle note tremanti di passione che si spandono in brividi d estasi come inchiostro nero su tela,
Goccia di luna scivola dolce sul viso d alabastro della ballerina che accompagna la danza dei pensieri, triste valzer dalle tinte disperate
nella solitudine perpetua di gesti ripetuti all infinito, sfinita nell anima per una carezza mai ricevuta.
Ed un giorno prima o poi lei si lascerà morire, il carillon cesserà di lacrimare e nel silenzio della stanza la ballerina in una posa eterna di dolore
giacerà
senza mai aver ricevuto amore.
± Fiaba Nera ±
In cieli inesplorati da sguardi desolati fotogrammi d illusione dipingono la mente
le palpebre ardono di ricordi sfumati come tenui pastelli...
...il nostro gotico cercarci sotto i portici abbandonati e la luce racchiusa negli occhi che si irradiava in un frammento,
ritroverò mai una parte di me nelle immote acque in cui ci riflettevamo?
Fuggire dai sogni è un delitto, il pugnale macchiato di sangue è impugnato dalla mia mano
ma le parole sono la ferita più atroce e nel pulsare ritmico della mia vena aperta è racchiusa una fiaba nera,
l ossessione dalla quale non mi riesco a liberare.
± La Decadenza Delle Fate ±
La decadenza delle fate specchio colorato d innocenza infranta cullata in una nenia di dolore corrompe i desideri di un mondo migliore, e mentre l onirico risveglio avvolge gli occhi di cupe tinte, i fiori perduti appassiscono nel ricordo. Poesia sussurrata di speranza mai morta, di lacrime infrante conservate in bottiglie di vetro come fossero diamanti da assaporare nelle notti d inverno. Inchiostro nero di pece a sporcare le vesti dorate e corrompere i sogni dei bambini, mentre la corruzione avanza come un giardino marcito, e la rosa bianca perde l ultimo petalo piangendo per il declino dei sogni. In un letto di spine si adagia il corpo stanco abbandonato da tempo, non rimane più nulla se non polvere di stelle che sfugge tra le dita diventando cenere, e la pelle si avvizzisce come l ultima rosa che ho colto per te nella notte eterna da posare sulla nostra tomba.
± La solitudine Degli Angeli ±
Talvolta sono il cadavere e colui che lo contempla di porpora intriso nei meandri dei miei desideri cucio la mia pelle con aghi affilati
Cenere di fiori si sparge sul pavimento in visioni contraffate di quadri rubati da stanze desolate del pensiero
( ora vuote )
In ore di solitudine ricamo i miei sogni su ali di farfalla mentre la polvere solletica le mie palpebre in sorrisi sfumati
refolo di vento tra le canne d organo malato
[ sento stridore di lame sulla mia pelle]
Anche gli angeli possono morire se non vengono amati, lo sai?
Ed allora non danzare nella pioggia tra le lacrime d asfalto ma assapora il calore di momenti dimenticati
nell ossario del mio giardino che ci rammenta impietoso la caducità come monito silente.
Sguardi di orbite vuote si sono posati su di noi come cera d api che cola copiosa in anfratti nascosti della mente,
solo allora abbiamo afferrato il senso degli sguardi rubati ai cherubini, nel freddo dei sepolcri,
ma il ricordo è già svanito e nei tuoi labirinti di specchi non vedi ormai che teschi.
Anche gli angeli posso morire se dimenticati...
± Orchid ±
In decadenza danzano petali morti, si adagiano stanchi in un letto di pianti, i sogni di crisalidi infrante dai bozzi ormai marciti sbocciano nel silenzio. Decomposizione di fiori sulla mia tavola, viola sfumato in nero dissolto nella cenere. Fragranza di orchidee e sangue, corolla in frammenti si dissolve nel bianco d estasi perpetua lacrimando tra le dita. Nostalgia dipinta in composizione di fiori, quadro dai cupi colori. Riflesso di luna sfuggito dalla notte bacia le perfezioni morenti, benedizione tra i sospiri. Funebre incanto tra petali di fiori in decomposizione, che profumano come lacrime di novembre perse nella pioggia.
± Pietà ±
[frammento incompiuto...]
Atto I
Dita silenti tenui trame tessono d ombra
[ scene tagliata ]
frammenti di luce intarsiati si riflettono in specchi obliqui
tutto è deviato, un sogno distorto di facce allungate in sorrisi corrotti,
matrimonio funebre d incanto illusorio
calici infranti e liquido in decomposizione, ed i sorrisi si allungano sempre di più mentre l eco delle risate rimbomba nelle orecchie divenendo un eco di urla
[ scena tagliata ]
...separare le ombre dal piacere...
un flauto intona una melodia di disfacimento nel bianco pallore del suo viso
foglie secche sparse per terra danzano tetre in attesa di frantumarsi
poesie recitate in silenzio, rimpianti d ossa
( stessa scena, altra ambientazione )
Tutto tace.
[ scena tagliata ]
onde d oceano si infrangono lievi in pace notturna
su sciogliersi di desideri e speranze sopite
il palco ha le tende abbassate: chi potrà mai far propria la sofferenza di un altro?
Stagliarsi solitario di un gabbiano nella luna,
che si inabissa lacrimante sul fondo al mare in cerca di risposte
[ scena finale ]
Luce di candela.
Dita silenti han cessato di muoversi.
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