sei sul sito di Giovanni Fraterno
L'esistenza dell'anno zero è dunque il vero millennium bug, anzi l'eternal bug.
Qualunque tentativo di trovare la doverosa collocazione all'anno zero è, infatti, destinato a fallire: non c'è modo di porvi rimedio, se non facendo danni maggiori.
Quello che però dobbiamo volere, è che venga cancellato per sempre, dai libri di storia, la sciocchezza che l'anno zero non può esistere: è un'offesa all'intelligenza umana.
Gli anni non sono numeri. Quello che manca è solo il numero zero nella sequenza di conteggio degli anni, ma l'anno zero esiste, come esiste il km zero, il gradocentigrado zero, ovvero la prima cosa di tutto, anche di altre cose tangibili come le caramelle o i tasti del PC.
La differenza è che le cose tangibili si contano partendo da 1. Le cose intangibili (il tempo, la temperatura, ....) si conteggiano partendo da 0, e poi si conta (partendo da 1) il frutto del conteggio (anni, giorni, ore, gradicentigradi, decimidigradocentigrado,....).
Contare è espressione del discreto, ed avviene con i numeri naturali. Conteggiare è espressione del continuo, ed avviene con i numeri reali.
Se il calendario della convenzione A (quella con inizio del conteggio da zero) segna infatti: millennio0, secolo0, anno2, mese6, giorno.., ora.., minuto.., ....., il tempo misurato è lungo un numero reale (espresso in anni) pari a 2,5.... .
Il bastone da brandire per scacciare il demone beffardo, che per 2000 anni si è preso gioco dell'umanità, è oggi disponibile sul web.
La cosa più grave ed odiosa, infatti, della convenzione B (quella della cronologia cristiana, con inizio del conteggio da uno), è questa sua capacità di tenere sotto scacco il ragionamento umano, su cose che, a sempre più persone, appariranno, molto presto, ovvie e banali.
Buona lettura da Giovanni.
martedi 8 maggio 2001 CB
Italia: avamposto internet CA