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COMANDO SUPERIORE DELLE FORZE SUBACQUEE ITALIANE IN ATLANTICO “ BETASOM” Per ovviare, ai nostri sommergibili operanti nell’Oceano Atlantico, al pericolosissimo passaggio dello stretto di Gibilterra controllato dagli inglesi, fu creata, una base d’appoggio per le nostre unità sulla costa Atlantica Francese. La base ebbe la sua origine nell’estate del 1940 dai colloqui tra, l’Ammiraglio Cavagnari, Ministro della Regia Marina Italiana e il grande Ammiraglio Raeder, Comandante in capo della Marina Tedesca, in vista di una fattiva collaborazione tra le due marine nella comune condotta della guerra. In seguito a tali accordi, i tedeschi concessero alla Marina Italiana, il porto di Bordeaux da loro occupato dopo il crollo della Francia e li fu impiantata un’attrezzata base navale, perfettamente organizzata e operante attraverso i suoi vari servizi tecnici ed amministrativi. Questa base, in un primo tempo prese il nome di “GRUPPO SOM- MERGIBILI ATLANTICI “, sostituito, in seguito, dal “COMANDO SUPERIORE DELLE FORZE SUBACQUEE ITALIANE IN ATLANTICO “ con il nome convenzionale di copertura “ BETASOM “.
Al comando della base fu nominato il Contrammiraglio Angelo Parona e Capo di Stato Maggiore C.V. Aldo Cocchia, sostituito nell’aprile del 1941 dal C.V. Romolo Polacchini. Alla fine del 1941, il Capitano di Vascello Romolo Polacchini sostituì al Comando della base, il Contrammiraglio Parona richiamato in Patria per assumere altri importanti incarichi di comando. Il 2 dicembre 1942 il C.V. Romolo Polacchini promosso Contrammiraglio cedette il comando della base, al C.V. Enzo Grossi che lo tenne fino alla capitolazione dell’Italia l’8 settembre 1943, passando poi a collaborare con i tedeschi. Il servizio di sicurezza della base fu eseguito dai reparti del Battaglione San Marco, il servizio di Polizia Militare fu affidato ad una sezione di Carabinieri Reali, spiritualmente, tutto il personale della base era assistito dal Cappellano Militare Carlo Messori Roncalli, amato e rispet- tato da tutti indistintamente.
BETASOM iniziò a funzionare dal settembre 1940 con l’arrivo del primo sommergibile dall’Italia, il “ Malaspina ” cui fece seguito, scaglionati, altre 27 unità alle quali si aggiunsero le quattro sfuggite alla cattura da parte degli Inglesi in A.O.I. (Abissinia) prima che questi occupassero il porto di Massaia, in seguito alla nostra sconfitta. In totale, il numero di battelli Italiani alla base fu di 32 unità. Il lavoro d’approntamento della base fu compiuto a tempo di record, dimostrando agli alleati tedeschi, le capacità degli uomini e l’alto grado professionale degli ufficiali della Regia Marina Italiana. Furono operate le non poche difficoltà tecniche aggravate dalla lontananza della sede della Madre Patria, furono impiantati servizi di collegamento tra la base e Supermarina (Roma) e tra Betasom ed i sommergibili in missione. Per ciò che riguardava la dipendenza operativa, fu stabilita una duplice utilizzazione d’impiego: - Da Supermarina per il trasferimento, l’avvicendamento e la sostituzione dei battelli; - Dal comando in capo dei sommergibili tedeschi, per la parte d’impiego delle unità in mare dei settori operativi ma con parere e decisione definitiva riservata esclusivamente al Comandante di BETASOM con assoluta indipendenza di giudizio d’autorità e garanzia d’autonomia di comando nell’impiego dei sommergibili. Per regolamentare le questioni ed eventuali problemi insorgenti fu costituito un ufficio di collegamento con a capo un ufficiale superiore della Regia Marina Italiana ed un ufficiale della Marina Tedesca. |
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Base BETASOM | |||||||||
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