Ricordo del Tenente Avvocato Nicola Squitieri
L’Eroe napoletano del Monte Cengio


Nonostante il tempo trascorso, sono ancora molti coloro i quali ricordano di Nicola Squitieri (nato a Napoli il 19 novembre 1896 ed ivi morto il 6 gennaio 1929) il generoso impegno di un valoroso combattente del 2° Reggimento “Granatieri di Sardegna”, decorato al valore per l’eroica impresa del Monte Cengio (1916) e la fulgida carriera di avvocato penale iniziata tra i più rosei auspici.

Nicola Squitieri appartenne, con il grado di Tenente, al glorioso Battaglione di cui fu Comandante la medaglia d’oro, Generale Ugo Bignami, all’epoca Tenente Colonnello.

Grande fu l’amore per il Corpo dei Granatieri di Sardegna. In una lettera dal fronte indirizzata al padre, Avvocato Pasquale Squitieri, il giovane Nicola si dichiarava “felicissimo ed orgoglioso di poter appartenere al Corpo più bello e valoroso di tutto l’esercito”.

Dopo aver tenuto testa, per molti giorni, agli attacchi dell’esercito austriaco, Nicola Squitieri fu raccolto ferito e fatto prigioniero. Fu poi internato, per due anni, nei campi di Sigmundsherberg, Dunaszerdahely e Mauthausen. Dopo una durissima prigionia, ritornò nella sua Napoli tra i suoi familiari, amici e colleghi.

Il mondo forense lo ebbe subito tra i suoi esponenti più apprezzati e preparati. Purtroppo per un banale incidente, la vita di Nicola Squitieri (32 anni) fu segnata da un tragico destino.

Fu lo stesso Generale Bignami, all’indomani della scomparsa, a ricordare con commossi accenti “l’amore sviscerato che Nicola Squitieri ebbe per la Patria e la grande rettitudine che caratterizzava ogni atto della sua vita.”

Sincero ed unanime fu il rimpianto per la prematura scomparsa anche nel mondo forense: da Carlo Fiorante a Gennaro Marciano, da Eugenio Giliberti (suo maestro) ad Enrico Altavilla.

Lo testimoniò, per tutti, Enrico de Nicola, il quale ebbe a dichiarare che “con la morte di Nicola Squitieri si spegneva una delle più fulgide speranze del Foro napoletano.”

Gli episodi più significativi della breve ma intensa esistenza di questo eroico combattente furono amorevolmente raccolti dal fratello Avvocato Mario, in un volume, oggi in dotazione alla Biblioteca del Museo Nazionale del Granatieri.
Si tratta di una straordinaria testimonianza dei sentimenti di un valoroso soldato che sentì sempre fortissimo l’orgoglio di appartenere al glorioso Corpo dei Granatieri di Sardegna che considerò la sua seconda famiglia.


Ritratto dell'Ufficiale. Quadro conservato presso i locali della Sezione