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 Per recuperare cibo gli abitanti di Roma, realizzarono gli orti di guerra , coltivando pezzi di giardini pubblici o privati a grano , soprattutto, nella speranza di risollevare la produzione e di rivedere il pane nel suo normale aspetto sulle tavole degli italiani; ne furono realizzati sulla Via Appia, ai giardini di San Giovanni , lungo viale dell' Impero, al Colle Oppio, all' Università la Sapienza . In quest ' ultimo caso, con l'ulteriore intento di propagandare l' impegno di tutti agli sforzi della guerra, gli operatori dell' Istituto Luce fotografarono alcune giovani studentesse sorridenti mentre raccoglievano delle patate nell ' orto di guerra, impiantato nei giardini di fronte alla facoltà di Fisiologia Generale o la popolazione intenta nelle varie fasi della lavorazione e della trebbiatura del grano in piazza del Popolo a Roma .
Nel 1942, si realizzarono orti di guerra anche nella Villa Borghese , aperta già al pubblico il 12 luglio 1903 . Si ricordano così i cavoli coltivati nei Giardini Segreti e il grano rigoglioso piantato in Piazza di Siena. 
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Tessera annonaria
La borsanera