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Titolo: L'annuncio dell' Armistizio   Superiore: Avvenimenti politici  
Collegamenti: Quella sera la gente... La firma dell' Armistizio La vita quotidiana della gentel Gen. Badoglio convocò al Quirinale, alla presenza del Re, il Generale Ambrosio, i tre capi di Stato Maggiore Roatta, Sandalli e De Courten, il ministro della Guerra Sorice, il Generale Carboni, il maggiore Marchese. Intervennero anche Guariglia e il Duca Aquarone.
L' uno guardava l' altro e nessuno osava parlare. Qualcuno guardava fuori dalle finestre, come per ascoltare se s' udisse l' improvviso rombo degli aerei nel cielo; il Re taceva.
Allora prese a parlare il maggiore Marchesi. Spiegò che l' armistizio ormai era firmato, il Re e il governo si erano irrevocabilmente impegnati.
Ricordò che l' atteggiamento degli alleati verso l' Italia poteva essere modificato e reso più favorevole solo nella misura della nostra partecipazione alla lotta comune contro i Tedeschi.
Quando il maggiore Marchesi ebbe terminato di parlare ci fu un lunghissimo silenzio.
Poi Guariglia disse che ogni discussione era ormai inutile e bisognava andare fino in fondo.
Il Re, che non aveva detto una parola fino ad allora , si alzò e disse che la seduta era finita. Tutti uscirono, il solo Badoglio rimase ancora per qualche minuto con il sovrano.
Poi uscì anche lui e disse che il Re gli aveva dato facoltà di parlare alla radio.
Alle 19,45 di quel mercoledì 8 settembre 1943 il Capo del governo Maresciallo Badoglio annunciava alla radio che era stato firmato l' armistizio fra le forze alleate angloamericane e le forze italiane . Dichiarazione Armistizio.AVI
La mattina del 9 settembre Roma si trovò avvolta dalla battaglia.
  
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