Zaphkiel:
Capo dei Troni, Zaphkiel è un personaggio molto particolare. All'inizio della storia si presenta a Setsuna per impedirgli di suicidarsi. Sembra un burlone, una persona che non prende mai seriamente niente e nessuno, ma sin dal primo dialogo si riesce ad intravedere che le cose non sono esattamente come sembrano. L'animo di Zaphkiel è estremamente profondo e sa molto di più rispetto a quello che vuole fare apparire. Sotto la sua maschera distaccata e svampita, Zaphkiel nasconde infatti la continua ricerca di ciò che è stato in Paradiso e ciò che sarà. E' lui il fondatore e il capo di "Anima Mundi" un gruppo di ribelli che mirano a far cadere Sevoftarta. Zaphkiel è ben consapevole di ciò che sta avvenendo per colpa sua, è consapevole di ciò che Sevoftarta ha fatto a Jibrille e di dove si trova quest'ultima. Grazie alle sue ricerche, infatti, capisce le trame che stanno dietro la facciata di questo luminoso paradiso. Non è ben chiaro, inoltre, se la conoscenza di Zaphkiel vada oltre Sevoftarta e arrivi fino a Sendalphon, comunque pare di sì. La storia che lega il serafino con Zaphkiel va ben oltre la divergenza di vedute. Anche lui infatti lavorava al progetto per lo studio e la purificazione dell'"amore proibito fra gli angeli". In questo contesto s'innamora di Anael che però uccide per errore, ingannato da Sevoftarta. Marchiato come "Angelo Decaduto", Sevi ora può aver più gioco su di lui. Per la disperazione di aver persona la persona più preziosa e il senso di colpa, Zaphkiel tenta di suicidarsi, ma Adam Kadamon glielo impedisce, guarendo la sua ferita al collo e rendendolo però cieco. La profonda purezza di Zaphkiel viene a delinearsi anche quando salva Raziel dagli esperimenti disumani a cui era sottoposto. Lo salva e lo prende con sè, per educarlo e dargli un posto di rilievo all'interno delle gerarchie angeliche. Raziel, pare essere suo figlio. Purtroppo Zaphkiel si sacrificherà per il salvatore e morirà, dopo che gli verranno strappate le ali. Prima di morire, affida tutti i risultati dei suoi studi ad Uriel, di cui si fida ciecamente. Il risultato di ciò che ha fatto, però, rimarrà nel corso di tutto il racconto...
(*sigh* non doveva morire...)