Cappellaio Matto
(Peccato capitale: Vanità/Orgoglio):
In origine una della virtù, il suo vero nome è Belial, ma al solo Lucifero è concesso chiamare questo demone col suo vero nome. Tutti gli altri non devono pronunciarlo, pena la morte. Il cappellaio è un personaggio molto singolare, è il primo a comparire nella Tana, aprendosi un varco fra questa e l'Utero, sintomo della sua grande potenza. Viene subito riconosciuto come appartenente alla nobiltà infernale: uno dei sette grandi Satana. E' giunto nella Tana per portare Kurai in sposa al suo signore. E' un abile manipolatore, come tutti i demoni, soprattutto quelli di rango superiore. Inganna infatti la principessa, dicendole che sarebbe diventata sposa del Re, ma non dicendo che in realtà sarebbe stata sacrificata affinchè il corpo di Lucifero non crescesse e distruggesse l'Utero. All'inizio appare come un personaggio dall'apparenza efebica, si scopre dopo che in realtà Belial è una donna e che, durante il suo sviluppo fisico, ha preso delle droghe per non diventare esteticamente donna. E' un forte atto di ribellione a Dio che lei biasima per aver messo così tante limitazioni alle persone, una fra queste è appunto la distinzione sessuale. Contraria a queste barriere, quindi, impedisce al suo corpo di prendere forma, ecco perchè , nonostante Belial riveli a Kurai il suo sesso, la principessa fatica a crederle. In realtà, se la sua estetica è poco definita, il suo animo di donna lo è molto di più. Infatti il suo spirito è ambiguo solo fino ad un certo punto, flirta con Kurai, che è una ragazza, ma in realtà è innamorata di sua maestà Lucifero. Quando i due si sono conosciuti, entrambi vivevano ancora in Paradiso. Qui Belial conduceva una vita estremamente sregolata dove continuava ad avere amanti su amanti che, eventualmente, irretiva per poi abbandonare. Nessuno di questi entrava mai nel suo cuore, ma tutti loro cadevano al fascino del cappellaio. Se questi, inoltre, dimostravano gelosia o la infastidivano, lei li faceva condannare con qualche falsa accusa. Lo stesso Raphael è coinvolto da Belial e ne rimane bruciato (ecco perchè il suo comportamente con le donne). Solo Lucifero pare essere immune al fascino della donna e anzi, la insulta per il suo comportamento lascivo. Questo rifiuto della persona, fa innamorare Belial dell'angelo. Il suo unico scopo è quello di farsi amare da Lucifero, per poi in questo modo, odiarlo.
Nel corso della storia, Belial è sicuramente il Satana che compare di più e, a parer mio, nonostante la sua intrinseca malvagità, il cappellaio mostra affetto. Il legame che viene a formarsi fra lei e Kurai, nonostante il satana sappia che la principessa debba morire, è forte. Più volte, infatti, gli occhi di Belial s'incupiscono al pensiero del destino di Kurai, una volta mette anche in parole questo suo dispiacere scusandosi con Kurai e giustificandosi, dicendo comunque, di rimanere un demone. Sotto intendendo quindi, di non poter prescindere dal suo destino. Anche lei, infatti, come Lucifero, è stata predestinata sin dalla nascita al ruolo di Satana. Dio infatti la chiama Belial (che significa empio, malvagio), sapendo quindi, quale sarebbe stato il fato dell'angelo. Questa infatti decade quando decade Lucifero, per seguirlo. Fra le altre cose, il cappellaio è un personaggio estremamente malinconico, quando viene pugnalata da Arakune, pare non voglia sopravvivere in un mondo che pare non darle mai felicità. Nonostante i suoi continui sorrisi e la sua continua ironia, Belial non sembra mai felice.
Belial è anche la causa della perdizione degli uomini a Sodoma e Gomorra. Inducendo gli uomini al peccato, ha permesso al tutti di vedere quanto fosse semplice corrompere l'animo umano e scatenare l'ira di Dio.
Alla fine della storia, torna nell'utero sotto forma di farfalla insieme a Lucifero (la farfalla, infatti, è il suo simbolo, tatuato su di una coscia, spesso il demone prende le sembianze dell'animale per muoversi nei vari mondi)