Nota dell'autore: Non so se queste si
possano
definire fanfictions... credo che in realtà siano semplicemente pensieri
sparsi, dialoghi, a volte interiori o tra vari protagonisti... il primo è
un "monologo" di Nanatsusaya no Mitama no Tsurugi (la spada di Alexiel
che si "reincarna" in Sakuya Kira) dopo che ha ucciso l'amata, nella
vita precendete a Setsuna Mudo (quando l'anima dell'angelo organico si trova
all'interno di una giovane prostituta del Giappone feudale).
Mi sono preso diverse licenze, prima fra le quali il rapporto tra la spada
maledetta e la sua padrona: a me piace immaginarli come amanti, anche se in
realtà il loro rapporto è assai più ambiguo e meno definito.
Questi sono i pensieri che secondo me sono passati nella testa del futuro
Sakuya
Kira dopo quei momenti...
Buona lettura e ripeto... non cazziatemi troppo... ^__^'
***
Dialogo uno: Bloody Silk
Il mio unico desiderio Alexiel... è toccare i tuoi capelli...
Seta. Così lisci e morbidi i tuoi capelli. Il sentore che emanano è
dolce, ma non in maniera inebriante. È come un sospiro, una brezza di
mare che spira per lunghi tratti lungo l'entroterra, impercettibile se non per
chi ha navigato...
Occhi. Occhi color del vino, occhi che hanno pianto e conoscono le lacrime.
Occhi che ora si spengono lentamente, occhi che si abbandonano a un silente
torpore, eppure che in fondo brillano di ostinata voglia di vivere. Quanto hai
sofferto? Quante volte ti sei spenta piangendo? Quante volte il dolore ha
accompagnato
il suono dei tuoi passi? Mille vite hai vissuto, e mille volte il Cielo ti ha
punito... come puoi? Come puoi ancora avere tanto desiderio di vita? un
mistero...
Pace. Infine scende. Sugli occhi, sul volto, nel silenzio attorno a noi...
Ti sei spenta nella più totale tranquillità, tu, che eri una dea
della guerra, nessuno ti poteva tenere testa su di un campo di battaglia:
grandiosa
e terribile, brillavi di luce sinistra e regale. Tuo araldo il terrore, tuo
compagno il massacro, tuo dono la morte. Quanti sono caduti sotto la tua forza?
Quanti hanno avuto come ultima vista i tuoi occhi, spietati e perfetti? Io,
che non temo la morte pur guardandola fissa negli occhi, come mi sarei piegato
volentieri a tale cruento destino... un fendente, un colpo mortale e poi...
un ultimo respiro, tra le tue braccia...
Silenzio. Infine silenzio. Solo i pensieri rompono l'assoluto vuoto che
riempie
le mie orecchie. Non suoni, non rumori, nessuna dolce melodia o rintocco di
campane per Alexiel... molte trombe suonarono per la tua gloria, quando
all'apice
del tuo potere venivi portata in trionfo, ma ora queste sono lontane, lasciate
sugli aspri campi di battaglia. Ora per te non risuona alcuna melodia, nemmeno
una preghiera...
Mani. Mani sporche di sangue, lorde di colpa. Quante volte mi sono macchiato
uccidendo qualcuno? Non ricordo. L'odio mi è stato maestro e mi ha insegnato
come spegnere vite, ed è stato ottima guida. Maledetto io sono, in cielo
come in terra per gli innominabili delitti che ho commesso, eppure il rimorso
non mi ha mai fatto visita. Buffo come solo nell'attimo in cui a spingere la
mia mano assassina è stata la pietà, e non l'odio, che io senta
il mio animo soffrire e piangere... Alexiel, le nostre anime sono come la
flebile
fiammella di una candela: ho soffiato per spegnere la tua, ma con essa se n'è
andata per sempre anche una parte di me...
Setsuna *. Un solo istante, il più terribile: l'addio. Vorrei augurarti
buona fortuna, e che la tua prossima vita non sia come questa. Ma so già
che ancora la tristezza busserà alla tua porta. Il mio desiderio è
che tu per una volta risponda "passa oltre, mia dannata compagna!"
ma so già che tu sei troppo orgogliosa e decisa, e l'affronterai, di
nuovo, per infine perdere ancora... e ancora io sarò lì, con te.
Addio, Alexiel, addio amore mio. Con la rabbia abbiamo
attaccato il cielo stesso, con la forza abbiamo cercato di abbatterne
la dittatura, ma solo una cosa ha saputo scuoterne le fondamenta:
il nostro amore...
...addio Alexiel, dolce e terribile, mia dea...
arrivederci alla prossima vita...
...e sia maledetto il cielo se queste parole suonano
di condanna...
* NOTA: "Setsuna" significa "attimo", "istante".