Freddo
Sono freddi stasera i bui vicoli del Paese delle Meraviglie e la nebbia
sale, lentamente, cambiando volto alle cose.
Cade la pioggia gelida e tagliente sui giocattoli . il cielo vuole piangere,
stasera. Niente più luci, niente più canzoni, solo grandi occhi di vetro
spaventati.
In lontananza un ridere smorzato e la voce stridente di un violino; una
giostra ormai silenziosa ha cavallini rotti, divorati dalla ruggine e curvi
specchi alti fino al cielo lacerano la notte senza stelle. Lontano, tra gli
alberi, intravedo una luce fioca. Ecco un tavolo apparecchiato per cento e
più persone, ma nessuno siede. Solo, in fondo, dietro ad una maschera bianca
e nera, il Cappellaio Matto sorseggia il suo tè. Si nasconde dietro a quel
sorriso dipinto e quei capelli color rame e sposta un'altra pedina sulla
scacchiera per vincere una partita che non è mai iniziata. Sta aspettando .
Tutti erano invitati, ma nessuno è venuto . con polsi e ginocchia trafitti
da chiodi e corone di spine sul capo piangono in silenzio legati ad una
croce . sono gli angeli caduti, abbandonati da Dio, ai quali hanno spezzato
le ali.