“Perché stai piangendo, Sara?”

 

 

 

“Perché stai piangendo, Sara?”

 

“Ti fa male da qualche parte, Sara?”

 

Parlavo, parlavo e non potevo fare altro.  Non ho mai sopportato di veder piangere te, te fuoco dei mie lombi, fulcro delle mie più forti debolezze, prova vivente del mio peccato. E non perché odio le lacrime, del resto, io stesso sono un piagnucolone senza spina dorsale, ma perché quando piangi…io mi sento in colpa.

 

“Perché stai piangendo, Sara?”

 

E sai perché? Perché so già la risposta : “Piango perché ti amo, perché sono una peccatrice, perché il mio amore è impuro e finirò all’inferno”. E così, non è vero? Ebbene anche il mio amore è impuro, eppure, a quanto vedi, non mi preoccupo. Non sappiamo niente di Dio o dell’inferno, non ascoltare quello che dice la mamma, o quelle stupide suore che ti fanno da insegnanti! Orrende frasi ipocrite solcano le loro labbra e suonano alle nostre orecchie come dolci nenie, ma al di là di tutto…solo menzogna ed impura castità. Quando piangi, Sara, io non so che fare, posso solo chiedere innocentemente

 

“Ti fa male da qualche parte, Sara?”

 

In quei momenti vorrei davvero che il senpai Kira fosse il caro amico che credevo, e non uno dei tanti burattini macchiati dal sangue di Rosiel.  Vorrei il suo appoggio, ho bisogno del suo appoggio…ma *lui * è solo una finzione. C’è qualcuno che dice “Ci stancheremo prima noi di peccare che Dio di perdonarci”, tutte sciocchezze Sara, noi , rinchiusi nella nostra dolce dannazione, lo sappiamo. Dio non ci ha perdonati, e non ci perdonerà mai. Noi saremo dannati per l’eternità, e possiamo esserne fieri; non perché siamo diversi dagli altri, ma perché non moriremo mai. Pensaci bene: la morte fisica non conta niente, è quello che arriva dopo che svolgerà un ruolo fondamentale in noi.

 

“Perché stai piangendo, Sara?”

 

Non temere, vedrai, nulla potrà più scalfirci. Abbiamo vissuto, ed è raro. Molta gente esiste e basta solo per guadagnarsi un posto in paradiso, ma *noi *, Sara, abbiamo vissuto il nostro amore dannato fino in fondo. E non dobbiamo temere l’inferno, perché tanto abbiamo superato dolori peggiori, e ne siamo usciti grazie all’eterna maledetta benedizione che ci lega. Sorella mia, raggiungimi nel Limbo, che ti assicuro non è niente in confronto a quello che ho provato lontano da te. Solo cadaveri e sangue vicino a me, ma non avrò paura, perché vedo più lontano degli angeli, ed arrivo più in là di Dio. Raggiungimi dunque, riportami alla mente quel  fatidico giorno all’aeroporto

 

“SARA!! Io ti amo.”

 

“Io ti amo, Sara. Scappiamo insieme.”

 

Inconsciamente sono felice di essere morto, perché nulla potrà più arrecarci dolore, perché patiremo le pene dell’inferno, che, insieme a te, non saranno niente.

 

“Ti amo da morire, ma non posso toccarti”

 

Non piangere più .

 

“Perché se ti abbraccio ti faccio male, benché non abbia nessuna intenzione di ferirti!”

 

E ‘ passato, sorella mia, ora sento il tuo profumo, la tua pelle, le tue labbra…. Che crudele tentazione, che dolce tormento.

 

“Io ti amo, Sara. Scappiamo insieme.”

 

La mia Nanatsu-saya-no-mitamano-tsurugi* è il tuo dolce alito che mi accarezza,il sangue che mi rende immortale è il liquido oceano dei tuoi occhi. Dannati per sempre, eppure purissimi. Il nostro amore proibito sottoposto al giudizio di Dio, è eterno.

 

 

 

 

                                                               By Anael

 

 

* spada animata dalle sette punte