L'Angelo di Verola
Mensile di Vita Parrocchiale - Anno XXX   n° 6-7-8 - Giugno Luglio Agosto 2005

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Edizione a stampa a cura di Don Luigi Bracchi
Redazione: Don Giampaolo Goffi - Don Valentino Picozzi - Tiziano Cervati
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati

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Parrocchia di Verolanuova

In copertina: Pittori Verolesi - Silvano Parenti, Coste Brasiliane
SOMMARIO
 
La parola del prevosto (don Luigi)        3
Calendario liturgico      4
Referendum: Si - No    14
Referendum: Mi astengo           17
Il 50° del Vescovo       19
 
vita parrocchiale
 
Centri di Ascolto           20
Riscopriamo la Messa  23
Martedì nelle “santelle” 23
Dalle parole ai fatti (R. Fontana)           24
Briciole Francescane (A. Rossi)            26
Congresso Eucaristico Nazionale          27
Le Prime Comunioni    28
Le Cresime      29
Le Angeline (G. Mazzola)         30
San Lorenzo    31
 
dagli oratori
 
La catechesi     32
Il Grest 34
I Campiscuola  35
Scuola RUM    36
Oratorio Sport (R. Moscarella)             37
Il sapore della vittoria   38 
le nostre rubriche
 
Per te casalinga (L.D.B)            40
Verola sport (R. Moscarella)   41 
 
 
 
arte & cultura
Le Poesie di Rosetta (R. Mor) 44
L’università ricorda...   45
Storie Verolesi (V.B.)  46
Le Commedie dalle Suore (LDB)         48
Voi che ne pensate? (L. A. Pinelli)        50
La paura dell’infanzia (A. Salerno)        52
Informagiovani (L. Brunelli)       55
Associazione Insieme   56

varie - cronaca

Pellegrini a Roma (Piero e Bettina)        58
AVIS... il 25°   60
Alcolisti in trattamento  61
Se il fratello...   61
Tempi lontani (G. Pini) 62
Per i più piccoli             63
Accade a RadioBasilica            64
Orario delle farmacie    65
Numeri Utili     67
Per i collaboratori dell'Angelo
Suor Diomira   68
Daniela Rossetti            69
Anagrafe Parrocchiale  70
Offerte 70
Gli appuntamenti           72
Buone Vacanze
inserto
Progetto di miglioramento sismico della Basilica:
indagini preliminari
(A. Carini)


la parola del prevosto
 
 
 
Dove va la nostra Comunità?
 
Un altro anno pastorale volge al termine, ed è molto utile e necessario fare un po’ i conti spirituali in casa nostra. 
 
“Voi chi dite che io sia?”
 
Qual è la mia risposta personale? Un anno ci ha portato tante occasioni per camminare, per approfondire. Ultimamente abbiamo partecipato alle Prime Comunioni e alle Cresime, due delle molte occasioni che mettono in evidenza la nostra Fede, il nostro rapporto con Dio, con Gesù. Ormai sappiamo che i Sacramenti, dati ai nostri ragazzi, interpellano noi adulti: la nostra Fede è matura? Siamo di esempio ai nostri ragazzi? L’Eucaristia è veramente il centro, il punto di partenza e di arrivo della nostra vita cristiana? Ci siamo veramente avvicinati di più agli insegnamenti di Gesù?
Nella confusione di idee, di ideali che spesso ci prende e, soprattutto, confonde la mente e la vita dei più giovani, aumenta la nostra preoccupazione a creare un ambiente più significativo e più efficace per stimolarli a fare scelte più costruttive? 
 
“Senza la domenica non possiamo vivere”.
 
È il tema del Congresso Eucaristico Nazionale a Bari. Alla luce di tale affermazione, noi cristiani siamo impegnati a ridare la luce vera alla domenica, per costruire esperienze che ci fanno maturare, realizzando il vero bene per tutti: c’è bisogno, sul piano umano e sul piano cristiano, di rifarci ad alcuni valori che veramente ci realizzano. 
 
“Un giorno il seminatore uscì a seminare...”
 
Noi adulti siamo portati a invitare i giovani a rivedere la propria vita; siamo soprattutto noi che dobbiamo guardarci dentro e fare i nostri conti.
Un altro grosso capitolo che ci deve far riflettere sempre: in questo anno, abbiamo continuato a creare una comunità viva di persone attente agli altri, solidali, pronte a camminare insieme? La nostra comunità civile e religiosa può costruirsi solo se ciascuno di noi, con le sue capacità e i suoi limiti si dà da fare a seminare, a compiere atti e gesti che lascino il segno. Occorre stabilire rapporti veri soprattutto con chi fa fatica per diversi motivi. Non lasciamo indietro nessuno ma andiamo avanti assieme. 
Sono alcune considerazioni che vengono al termine di questo anno: per riconoscere il cammino fatto e, soprattutto, per scoprire quello che rimane ancora da realizzare. 
 
A tutti Buone Vacanze.
 
Don Luigi

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Calendario liturgico
dal 5 giugno al 4 settembre

 

Giugno
 
ORARIO SANTE MESSE
 
In Basilica:                  
Prefestiva:        ore 18.30
Festive:            ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30
                        ore 18.15 Celebrazione Liturgica
Feriali:              ore 7.00 - 9.00 - 18.30
 
S. Rocco:                   
Festiva:             ore 9.00
 
S. Anna - Breda Libera:           
Festiva:             ore 10.00
 
Cappella Casa Albergo:           
Feriale e prefestiva: ore 16.30

Cappella di San Giorgio al Cimitero
Ogni giovedì alle 20.30

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni.
 
 
Mese dedicato alla devozione del Sacro Cuore
 
2 giovedì           Primo del mese. Dopo la S. Messa delle ore 9.00, adorazione comunitaria e privata fino alle ore 12.00
ore 19.00         Pellegrinaggio zonale al Santuario della Madonna di Caravaggio per la chiusura del mese Mariano.   
                        Partenza da piazza della Basilica. Iscrizioni presso le suore
 
3 venerdì          Sacratissimo Cuore di Gesù. Primo venerdì del mese. S.S. Messe con orario feriale.
                         Si porta la Comunione agli ammalati

 


 
 5 Domenica    X del Tempo Ordinario (II settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “...Gesù li udì e disse: - Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati...”. (Mt 9, 12)
 
            Sante Messe con orario festivo
ore 17.00         Nel salone dalle Suore incontro con i genitori, padrini e madrine dei battezzandi di giugno 
 
9 giovedì          S. Messa al Cimitero
 
11 sabato          La Messa prefestiva è anticipata alle ore 18.00 per il 25° dell’AVIS Verolese
 

 
12 Domenica  XI del Tempo Ordinario (III settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “...Gesù, vedendo le folle, ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore...”. (Mt 9, 36)
 
            Sante Messe con orario festivo
            Festa della Diaconia Sant’Antonio
ore 12.00         Celebrazione Comunitaria dei Battesimi
ore 16.00         Celebrazione Comunitaria dei Battesimi
 
13 Lunedì        Memoria liturgica di S. Antonio di Padova, co-protettore della nostra Basilica
ore 20.30          Centro di Ascolto Comunitario in Basilica
 
15 giovedì        ore 20.30: S. Messa al Cimitero
 
18 sabato          Festa della Diaconia Sacro Cuore

 
19 Domenica  XII del Tempo Ordinario (IV settimana del Salterio)
 
Dal Vangelo -  “...Dice il Signore: - Chi, dunque, mi riconoscerà davanti agli uomini, anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli. -...”. (Mt 10, 32)
 
            Sante Messe con orario festivo
ore 11.00         La Messa delle 11.00 sarà celebrata all’aperto all’interno del nuovo Parco pubblico, in occasione dell’inaugurazione
ore 18.15         Celebrazione liturgica
 
21 Martedì        S. Luigi Gonzaga. È l’onomastico del nostro Prevosto. Preghiamo per lui
 
23 Giovedì       ore 20.30: S. Messa al Cimitero
 
24 Venerdì       Natività di S. Giovanni Battista. Solennità. S.S. Messe con orario feriale
ore 20.30         Inizia la Festa di tutte le Diaconie al Campo Sportivo “Enrico Bragadina”

 
 26 Domenica  XIII del Tempo Ordinario ( I settimana del Salterio)
 
Dal Vangelo -  “...Dice il Signore: - Chi avrà trovato la sua vita, la perderà e chi avrà perduto la sua vita per causa mia, la troverà. -...”. (Mt 10, 39)
 
            Sante Messe con orario festivo
ore 11.00         Santa Messa al Campo per la Festa delle Diaconie
ore 18.15         Celebrazione liturgica
 
 29 Mercoledì  S.S. Pietro e Paolo Apostoli - Solennità
 
Dal Vangelo -  “...Dice il Signore: - Io ti dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le porte degli inferi non prevarranno su di essa. -...”. (Mt 16, 18)
 
            Sante Messe con orario feriale
È la giornata della Carità del Papa. Questa festa deve essere l’espressione della devozione del popolo cristiano al Vicario di Cristo
 
30 Giovedì       Santi Martiri della Chiesa Romana. S.S. Messe con orario feriale
ore 20.30         Santa Messa al Cimitero

 
 
 
 
Luglio

 

ORARIO SANTE MESSE
 
In Basilica:                  
Prefestiva:        ore 18.30
Festive:            ore 7.30 - 10.30 - 18.30
                        ore 18.15 Celebrazione Liturgica
Feriali:              ore 7.00 - 9.00
 
S. Rocco:                   
Festiva:             ore 8.30
 
S. Anna - Breda Libera:           
Festiva:             ore 9.30
 
Cappella Casa Albergo:           
Feriale e prefestiva: ore 16.30

Cappella di San Giorgio al Cimitero
Ogni giovedì alle 20.30

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni.
 
 
Attenzione...
1)         ...all’orario delle Sante Messe. Nei mesi di luglio e agosto è sospesa la Messa vespertina dei giorni feriali, eccetto il sabato e le vigilie delle solennità;
2)         ...al nuovo orario delle Sante Messe dei giorni festivi.
 
1 venerdì           Primo del mese, consacrato alla devozione del Sacro Cuore. S.S. Messe con orario feriale
                          N.B.: Non viene portata la S. Comunione agli ammalati

 


 3 Domenica     XIV del tempo ordinario (II settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “...Dice il Signore: - Venite a me voi tutti che siete affaticati e oppressi e io vi ristorerò! Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite ed umile di cuore. -...”. (Mt 11, 28-29)
 
            Sante Messe con orario festivo estivo
ore 17.00         Nel salone delle Suore incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di luglio
ore 18.15         Celebrazione liturgica
 
4 lunedì           Ricorre l’anniversario della consacrazione della Cattedrale di Brescia
 
7 giovedì         Primo del mese. Sante Messe con orario feriale
                        Dopo la S. Messa delle ore 9.00 adorazione comunitaria e privata fino alle ore 12.00
ore 20.30         S. Messa al cimitero

 


 
 10 Domenica   XV del tempo ordinario (III settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “...Gesù disse: - Ecco, il seminatore uscì a seminare... una parte cadde sulla terra buona e diede frutto, dove il cento, dove il sessanta, dove il trenta -...”. (Mt 13, 3.8)
 
            Sante Messe con orario festivo estivo
ore 11.30         Celebrazione comunitaria dei battesimi
ore 18.15         Celebrazione liturgica
 
11 Lunedì        San Benedetto Abate, Patrono d’Europa. Onomastico del Papa. Preghiamo per lui
ore 20.30         Centro di Ascolto Comunitario dalle suore
 
14 giovedì        ore 20.30: S. Messa al cimitero
 
16 sabato         Memoria della B. Vergine del Carmelo. S.S. Messe con orario feriale

 


 
 17 Domenica   XVI del tempo ordinario (IV settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “...Il regno dei cieli si può paragonare al lievito che una donna ha preso e impastato con tre misure di farina perché tutta si fermenti...”. (Mt 13, 33)
 
            Sante Messe con orario festivo estivo
ore 18.15         Celebrazione liturgica
 
21 giovedì        ore 20.30: S. Messa al cimitero

 


 
 24 Domenica   XVII del tempo ordinario (I settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “...Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto in un campo; un uomo lo trova e lo nasconde di nuovo, poi và, pieno di gioia, e vende tutti i suoi averi e compra quel campo...”. (Mt 13, 44)
 
            Sante Messe con orario festivo estivo
            Oggi si celebra la festa di S. Anna presso la Chiesa di Breda Libera dedicata alla madre della B. V. Maria: ore 9.30 Santa Messa solenne
ore 18.15         Celebrazione liturgica
 
25 lunedì           San Giacomo Apostolo. S.S. Messe con orario feriale
 
26 martedì       Santi Gioacchino e Anna. S.S. Messe con orario feriale
ore 20.30         Santa Messa preceduta dal Rosario presso l’edicola sacra di via Ricurva
Anniversario della morte del vescovo Mons. Morstabilini (1989). Lo ricordiamo nelle preghiere
 
28 giovedì        ore 20.30: S. Messa al Cimitero
 
            N.B. - Dal prossimo giovedì (5 agosto) la S. Messa sarà anticipata alle ore 19.30

 


 
 31 Domenica   XVIII del tempo ordinario (II settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “...Tutti mangiarono e furono saziati e portarono via dodici ceste piene di pezzi avanzati. Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini...”. (Mt 14, 20.21)
 
            Sante Messe con orario festivo estivo
ore 16.00         Celebrazione liturgica nel corso della quale si terranno le preghiere prescritte per ottenere l’indulgenza plenaria per sé oppure, a modo di suffragio, per i defunti
ore 18.15         Celebrazione liturgica
 
Condizioni richieste per il Perdon d’Assisi:
1 -       Confessione e Comunione Eucaristica;
2 -       Preghiera secondo l’intenzione del Sommo Pontefice (almeno un Pater e un’Ave);
3 -       Visita alla Basilica, la nostra parrocchiale. Tale visita deve essere compiuta nel tempo prescritto che inizia dal mezzogiorno del 30 luglio e si estende a tutta la domenica seguente (31-7-2005); nella visita si deve recitare almeno un Pater, Ave e Gloria e il Credo;
4 -       Reale distacco dai peccati, non solo mortali, ma anche veniali. L’indulgenza si può applicare anche ai defunti a modo di suffragio. Si può acquistare una sola volta.
“L’indulgenza che la Chiesa elargisce ai penitenti, è la manifestazione di quella meravigliosa Comunione dei Santi, che, nell’unico vincolo della carità di Cristo, misticamente congiunge la Beatissima Vergine Maria e la Comunità dei fedeli, o trionfante in cielo o vivente nel purgatorio o pellegrina in terra. Difatti l’indulgenza che viene concessa per mezzo della Chiesa, diminuisce o cancella del tutto la pena dalla quale l’uomo è in certo modo impedito di raggiungere una più stretta comunione con Dio. Perciò il fedele pentito trova un aiuto efficace in questa speciale forma di carità della Chiesa per poter deporre l’uomo vecchio e rivestire l’uomo nuovo “il quale si rinnova nella sapienza secondo l’immagine di Colui che lo creò” (Col. 3, 10).
(Paolo Vl Epist. Sacrosantae Portiunculae 14 luglio 1976)
 
 
 
agosto

 

ORARIO SANTE MESSE
 
In Basilica:                  
Prefestiva:        ore 18.30
Festive:            ore 7.30 - 10.30 - 18.30
                        ore 18.15 Celebrazione Liturgica
Feriali:              ore 7.00 - 9.00
 
S. Rocco:                   
Festiva:             ore 8.30
 
S. Anna - Breda Libera:           
Festiva:             ore 9.30
 
Cappella Casa Albergo:           
Feriale e prefestiva: ore 16.30

Cappella di San Giorgio al Cimitero
Ogni giovedì alle 19.30

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni.
 
 
4 Giovedì          Primo del mese - Dopo la S. Messa delle ore 9.00 adorazione comunitaria e privata fino alle ore 12.00
ore 19.30         S. Messa al cimitero
 
5 venerdì           Primo del mese, consacrato alla devozione del Sacro Cuore
 
6 sabato            Trasfigurazione del Signore. Festa. S.S. Messe con orario feriale.
Anniversario della morte del Servo di Dio Papa Paolo VI (1978) Lo ricordiamo nelle preghiere

 


 

 7 Domenica     XIX del tempo ordinario (III settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “...E subito Gesù stese la mano, lo afferrò e gli disse: “Uomo di poca fede, perché hai dubitato?”...”. (Mt 14, 31)
 
            Sante Messe con orario festivo estivo
ore 17.00         Nel salone delle Suore incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di agosto
ore 18.15         Celebrazione liturgica
 
8 lunedì             ore 20.30 Centro di Ascolto Comunitario dalle suore
 
9 martedì          S. Teresa Benedetta della Croce (Edith Stein) vergine e martire - Festa. Patrona d’Europa
 
 10 Mercoledì   S. Lorenzo Diacono e martire - Festa Patronale
 
Dal Vangelo -  “...In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: - In verità, in verità vi dico: se il chicco di grano caduto in terra non muore, rimane solo; se invece muore produce molto frutto...”. (Gv 12, 24)
 
            Sante Messe con orario festivo estivo in onore del Santo alle ore 7.30 - 10.30 - 20.30
ore 20.30         S. Messa solenne
al termine          Manifestazione culturale nei giardini di Palazzo Gambara
 
11 giovedì        Santa Chiara
ore 19.30         S. Messa al Cimitero

 


 
 14 Domenica   XX del tempo ordinario (IV settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “...Allora Gesù le disse: “Donna, davvero grande è la tua fede! Ti sia fatto come desideri”. E da quell’istante sua figlia fu guarita...”. (Mt 15, 28)
 
            Sante Messe con orario festivo estivo
ore 11.30         Celebrazione Comunitaria dei Battesimi
ore 18.30         S. Messa nella vigilia dell’Assunzione
            S. Massimiliano Maria Kolbe, martire. S.S. Messe con orario feriale
 
 15 Lunedì        Assunzione della Beata Vergine Maria. Solennità (proprio del salterio)
 
Dal Vangelo -  “...In quel tempo Elisabetta, piena di Spirito Santo esclamò a gran voce: - Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo. A che debbo che la Madre del mio Signore venga a me? -...” (Lc. 1, 42-43)
 
            Sante Messe con orario festivo estivo
ore 10.30         Santa Messa solenne
ore 18.00         Vespri Solenni
ore 18.30         S. Messa
ore 20.30         In S. Rocco si apre la festa in onore del Santo. S. Rosario, canto delle litanie. Breve pensiero. Benedizione. Non si celebra la S. Messa
 
16 martedì       S. Rocco. Festa
Al mattino        Vengono celebrate due Sante Messe in S. Rocco: ore 7.30 - ore 10.30
ore 20.00         In S. Rocco: Recita del Rosario. Celebrazione della Messa seguita dalla processione. Al termine benedizione con la reliquia del Santo. In piazza S. Rocco: Concerto offerto alla popolazione e rinfresco
 
18 giovedì        ore 19.30: S. Messa al Cimitero

 


 
 21 Domenica   XXI del tempo ordinario (I settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “...Rispose Simon Pietro: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. E Gesù: “Beato te, Simone figlio di Giona, perché né la carne né il sangue te l’hanno rivelato, ma il Padre mio che sta nei cieli...”. (Mt 16, 16.17)
 
            Sante Messe con orario festivo estivo
ore 18.15         Celebrazione liturgica
 
25 giovedì        ore 19.30: S. Messa al cimitero. Si concludono le celebrazioni al Cimitero
 
27 sabato         S. Monica

 


 
 28 Domenica   XXII del tempo ordinario (II settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “...Allora Gesù disse ai suoi discepoli: “Se qualcuno vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua...”. (Mt 16, 24)
 
            Sante Messe con orario festivo estivo
ore 17.00         Incontro con l’Azione Cattolica Adulti
ore 18.15         Celebrazione liturgica
            S. Agostino Vescovo e dottore della Chiesa
 
 
 
 
settembre

 

ORARIO SANTE MESSE
 
In Basilica:                  
Prefestiva:        ore 18.30
Festive:            ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30
                        ore 18.15 Celebrazione Liturgica
Feriali:              ore 7.00 - 9.00 - 18.30
 
S. Rocco:                   
Festiva:             ore 9.00
 
S. Anna - Breda Libera:           
Festiva:             ore 10.00
Feriale             ore 20.30 (solo giovedì)
 
Cappella Casa Albergo:           
Feriale e prefestiva: ore 16.30

Cappella di San Giorgio al Cimitero
Ogni giovedì alle 20.30

N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni.
 
a)         Da giovedì 1 settembre riprende la celebrazione della S. Messa vespertina, ogni sera alle ore 18.30;
b)         In Basilica vengono riprese le celebrazioni delle sante Messe festive delle ore 9.30 e 11.00;
c)         In S. Rocco la S. Messa festiva è posticipata alle ore 9.00;
d)                  Nella chiesa di S. Anna - Breda Libera - la S. Messa festiva è posticipata alle ore 10.00.
 
 
 
1 giovedì           Primo del mese. Dopo la S. Messa delle ore 9.00 esposizione del Santissimo e adorazione comunitaria e privata fino alle ore 12.00
 
2 venerdì           Primo del Mese, dedicato alla devozione del Sacro Cuore. Si porta la S. Comunione agli ammalati

 


 
 4 Domenica     XXIII del tempo ordinario (III settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “...In verità vi dico: tutto quello che legherete sopra la terra sarà legato anche in cielo e tutto quello che scioglierete sopra la terra sarà sciolto anche in cielo...”. (Mt 18, 18)
 
            Sante Messe con orario festivo
ore 17.00         Presso le Suore incontro con i genitori, padrini e madrine dei bambini che saranno battezzati nel mese di settembre
ore 18.15         Celebrazione liturgica
 
N.B.: In settembre presso il salone delle Rev.de Suore si apre il corso per i fidanzati in preparazione alla celebrazione del matrimonio cristiano; la data esatta sarà comunicata in seguito.

 


 
Riepilogo degli appuntamenti vari
 
 
Genitori, padrini e madrine dei battezzandi di giugno
Domenica 5 giugno
16.00
Suore
 
Genitori, padrini e madrine dei battezzandi di luglio
Domenica 3 luglio
17.00
Suore
 
Genitori, padrini e madrine dei battezzandi di agosto
Domenica 7 agosto
17.00
Suore
 
Incontro con L’Azione Cattolica Adulti
Domenica 28 agosto
17.00
Suore
 
Genitori, padrini e madrine dei battezzandi di settembre
Domenica 4 settembre
17.00
Suore
 
Per tutte le giovani famiglie
La nostra Parrocchia propone: Vacanze insieme a Valle di Saviore
dal 14 al 21 agosto 2005
 
Informazioni presso Don Luigi e Don Paolo - Iscrizioni presso le Suore entro il 30 giugno

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referendum - 1
 
 
 
Ricerca sulle staminali, eterologa, diritti del concepito e uso degli embrioni: i punti della legge su cui si vota... o ci si astiene. Due esperti, schierati su fronti opposti, spiegano le ragioni delle loro posizioni sui temi che impegnano etica e scienza.
 
Si... No... Mi astengo
 
Fronte del Sì, fronte del No, astensione. Una battaglia politica che spacca la maggioranza, ma divide anche l’opposizione, e nel mezzo la confusione più totale. Che cosa dicono davvero quelle quattro norme della legge sulla fecondazione assistita che i comitati per il Sì chiedono di abrogare e i gruppi del No e dell’astensione, coalizzati intorno al pensiero cattolico, vogliono mantenere in vigore? Premesso che è davvero difficile, in certi casi impossibile, tradurre i termini scientifici, abbiamo tentato in modo sintetico di spiegare quali sono i quesiti referendari, quali le ragioni del Sì, quali le ragioni del No.
 
Due scienziati, il ginecologo Carlo Flamigni, uno dei padri della fecondazione assistita in Italia, membro del Comitato di Bioetica, schierato per il Sì, e al professor Bruno Dalla Piccola, famoso genetista, oggi a capo del movimento “Scienza e vita”, schierato per l’astensione e per il No, ci spiegano i quattro quesiti referendari e le loro posizioni in merito.
Ricordando che al centro del contendere ci sono alcuni punti chiave, attorno ai quali ruota il dibattito non solo politico, ma anche etico e scientifico: la ricerca sulle cellule staminali, l’uso degli embrioni, i diritti del concepito e la fecondazione eterologa. 
 
 
Per il No 
Bruno Dalla Piccola - genetista, guida il movimento “Scienza e Vita”.  
 
Per il Si 
Carlo Flamigni - del Comitato di Bioetica, tra i padri della procreazione assistita. 
 
 
Quesito 1:  Nuove Terapie
 
La legge 40 vieta ai ricercatori di utilizzare cellule staminali prelevate da embrioni non utilizzati. Sono cellule che debitamente orientate sono capaci di moltiplicarsi consentendo la cura, in futuro, di malattie quali l’Alzheimer o il Parkinson. Il Comitato del Sì, con l’abrogazione della norma, vuole consentire invece la ricerca sulle staminali attraverso la donazione e la ricerca clinica sugli embrioni a fini terapeutici.
 
Dalla Piccola - No: “Per usare le cellule staminali embrionali dovremmo essere in grado di governarle e oggi non è così. Ci sono molte malattie che si possono già curare con le cellule staminali adulte e il futuro arriva dal prelievo di cellule dai feti, dal cordone ombelicale, più che dagli embrioni. Tutti vogliamo curare il Parkinson e l’Alzheimer, ma ci sono strade più realistiche”.
 
Flamigni - Sì: “Questa legge è talmente ipocrita che vieta di fare ricerca sulle cellule staminali embrionali prodotte in Italia, ma non su quelle importate dall’estero. La ricerca sulle staminali embrionali darà risultati enormi e infatti negli Usa stanno investendo massicciamente in questo campo. È assurdo non utilizzare l’enorme potenzialità di queste cellule”.
 
Quesito 2:  Salute della donna
 
Il comitato del Sì chiede l’abrogazione della norma che non permette il congelamento degli embrioni, impone la produzione di non più di tre embrioni, con la conseguenza di sottoporre le donne a più stimolazioni ormonali. Il Comitato del Sì chiede che alle tecniche di fecondazione assistita possano essere ammesse anche le coppie non sterili ma portatrici di malattie genetiche e che sia possibile l’analisi pre-impianto.
 
Dalla Piccola - No: “Da una statistica elaborata da 7 centri dall’entrata in vigore della legge il numero di gravidanze ottenute senza congelamento degli embrioni è del 24,2% contro il 27% del passato. Una flessione lievissima, ma le donne vengono sottoposte a stimolazioni più blande. La diagnosi pre-impianto non risolve poi il problema delle malattie genetiche: più attendibili amniocentesi e villocentesi”.
 
Flamigni - Sì: “Il grave errore è quello di stabilire per legge quanti embrioni devono essere prodotti mettendo sullo stesso piano le possibilità di riuscita di un impianto in una donna di 20 anni e una di 40. Senza il congelamento degli embrioni si dimezza la possibilità di gravidanze dal 15 al 20%. Per le malattie genetiche la diagnosi sull’embrione evita lo strazio dell’aborto”.
 
Quesito 3:  Libertà di scelta
 
La legge 40 assicura al concepito gli stessi diritti della madre e della persona nata. Per concepito si intende già l’ovulo fecondato, ancor prima che si formi l’embrione. È la prima volta al mondo che questo avviene per legge. Il comitato del Sì chiede di abrogare questa norma, nel timore che questo porti ad un successivo intervento sulla legge 194 sull’aborto.
 
Dalla Piccola - No: “Rispetto ogni tipo di posizione ma credo che la vita inizi con il concepimento e trovo assurda la divisione tra embrione o pre-embrione. Del resto qui entra in campo l’etica e questa è la mia scelta”.
 
Flamigni - Sì: “La scienza su questo punto è neutra, a differenza della Chiesa, che enumera, e non esagero, sette differenti teorie sull’origine della vita. Per quanto mi riguarda la vita inizia quando la donna decide che è iniziata. È chiaro che ci sono differenti stadi di sviluppo dal momento in cui lo spermatozoo tocca l’uovo. Gli scienziati continuano a discutere sulle varie fasi di vita dell’embrione, sulla differenza, ad esempio, tra embrione e pre-embrione: ma alla fine si tratta comunque di una scelta individuale”.
 
Quesito 4:  Eterologa
 
La legge 40 vieta la possibilità di ricorrere alla donazione di gameti esterni alla coppia, il seme maschile se la sterilità è maschile, l’ovocita se la sterilità è femminile. I comitati per il Sì chiedono invece che questa tecnica torni ad essere consentita in Italia, per i casi di grave sterilità di uno dei componenti della coppia. Per questo propongono di abrogare il divieto.
 
Dalla Piccola - No: “Nel mio vocabolario un donatore di seme si chiama padre e una donatrice di ovulo si chiama madre. Utilizzare il gamete di un donatore vuol dire sottoporre il figlio che verrà al “buio” sulle sue origini. Non si può chiedere tutto alla scienza, c’è un limite prima del quale ci si deve fermare. L’eterologa è una scelta di egoismo”.
 
Flamigni - Sì: “Questa legge semplifica in modo grave i problemi connessi al ricorso alla fecondazione assistita, che a volte è l’unica speranza in casi di gravissima sterilità. Trovo assurdo poi che si decida per legge come devono essere concepiti i bambini: la genitorialità è un fatto simbolico non biologico. Osserviamo e giudichiamo i genitori dal loro comportamento”.
 
a cura di Maria Novella De Luca

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referendum - 2
 
 
 
Mi astengo
 
Il Vescovo di Bolzano-Bressanone Wilhelm Egger: “Gli uomini hanno la loro dignità che è inviolabile. Nemmeno per fini terapeutici possono diventare mezzi per raggiungere uno scopo”.
 
Egger: “Non votare vuol dire difendere la vita”
 
“Difendere la dignità della persona e difendere la vita non andando a votare”: è questo l’invito che giunge da Wilhelm Egger, Vescovo di Bolzano-Bressanone. “Il prossimo 12 giugno - ricorda il presule in una nota - si dovrà decidere, con un referendum, se la legge 40 sulla procreazione medicalmente assistita dovrà essere modificata.
Nella legge vengono toccate questioni che toccano profondamente la vita e i sentimenti dell’uomo.
Ci sono donne e uomini che soffrono perché non possono soddisfare il loro desiderio di avere un bambino e la fecondazione artificiale viene vista come una via d’uscita da questa sofferenza”.
Una realtà umana, che si comprende facilmente, ma che non può giustificare l’adozione di tecniche che travalicano i limiti della natura umana: “I metodi applicati non tengono sempre presente il rispetto della vita generata e tale tecnicizzazione dell’atto procreativo non corrisponde al carattere personale della sessualità”.
 
La legge attuale cerca almeno di garantire la difesa dell’embrione generato, dice il Vescovo, mentre resta tutto da vedere se “i cambiamenti auspicati attraverso il referendum tengono presenti la dignità della persona, della famiglia e la difesa di qualsiasi forma di vita umana”.
Così le ragioni per pronunciarsi contro le proposte di variazione della legge si fondano sull’idea cristiana di uomo: “L’embrione è una forma di vita umana allo stato iniziale e per questo deve essere difesa.
L’uomo ha diritto di vivere dal suo concepimento fino alla morte naturale. Attraverso i cambiamenti auspicati dai promotori del referendum viene in parte nuovamente annullata la difesa della vita dell’embrione”, denuncia monsignor Egger.
Ma non solo: “I bambini hanno il diritto di conoscere i loro genitori biologici (naturali)”.
E per quanto riguarda l’aspirazione a sviluppare, attraverso la ricerca scientifica e quindi la distruzione di embrioni, rimedi contro malattie, “occorre ricordare che gli uomini hanno la loro dignità che è inviolabile, e non possono diventare, anche nella medicina, mezzi per raggiungere uno scopo”, tanto più che mancano ancora conoscenze mediche assicurate scientificamente.
 
Anche il fatto che ci siano coppie che, sulla base della legge italiana, cercano aiuto all’estero non è una ragione per cambiare la legge.
Inoltre, mentre la partecipazione alle elezioni è un obbligo per un cittadino, la partecipazione a un referendum, secondo la Costituzione italiana, è libera: “Chi usufruisce di una delle possibilità previste dalla Costituzione, non può essere etichettato come una persona non democratica”.
Qualora la partecipazione alla consultazione referendaria fosse inferiore al 50% il referendum sarebbe nullo.
Via democratica, dunque, per un esito democratico.
Il Consiglio Pastorale Diocesano, l’organismo consultivo diocesano più importante, si è espresso contro la partecipazione al referendum.
La stessa indicazione è giunta dalla Consulta delle aggregazioni laicali e dal Forum delle associazioni familiari che raggruppa 32 enti, come pure da numerosi scienziati, che fanno parte del Comitato Scienza & Vita. “Anch’io - conclude il Vescovo - invito a non partecipare al referendum.
Questo avviene nella convinzione che si tratta di un impegno centrale di promozione della vita.
Noi possiamo testimoniare il nostro sì alla vita e alla dignità della persona non partecipando al referendum, ma soprattutto impegnandoci attivamente per la dignità della persona”.
 
Micaela Pola

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50° di ordinazione sacerdotale del Vescovo

 

 
Mons. Sanguineti,
cinquant’anni di sacerdozio
 
Con una solenne concelebrazione in Cattedrale, il 29 Maggio scorso, il nostro Vescovo ha  ricordato il cinquantesimo di ordinazione sacerdotale. Mons. Giulio Sanguineti è nato il 20 febbraio del 1932 in Liguria da Luigi e Rachele Raffo nella Parrocchia di Santa Giulia di Lavagna in provincia di Genova e  diocesi di Chiavari.
Terzo di tre figli, fu battezzato il 20 marzo. Educato cristianamente in famiglia e in parrocchia, allora guidata da uno zelante sacerdote, don Antonio Zunino, entrò in Seminario a Chiavari in quinta elementare.
 
Al termine di tredici anni di studi seminaristici fu ordinato sacerdote nella Cattedrale di Chiavari il 29 maggio del 1955. Celebrò la sua prima messa solenne nella Parrocchia di Santa Giulia il 12 giugno. La sua prima destinazione fu il Seminario di Chiavari come vicerettore ed insegnante nelle scuole medie del Seminario, per due anni.
Successivamente, dal 1957 al 1960, fu inviato a Roma per conseguire la laurea in Diritto Canonico. Alunno del Seminario Lombardo in quegli anni strinse amicizia con alcuni sacerdoti bresciani fra i quali il card. Giovanni Battista Re, don Chiaretto Fattori e i defunti don Ottavio Cavalleri e don Battista Guerrini.
 
Tornato nella sua  diocesi di Chiavari fu docente in Seminario di Teologia Morale, Cancelliere Vescovile, Canonico Penitenziere della Cattedrale, Assistente diocesano della gioventù femminile di Azione Cattolica, Vicario Generale. Il 15 dicembre 1980 Giovanni Paolo II lo nominò Vescovo di Savona e Noli. Fu lo stesso Papa Wojtyla a consacrarlo il 6 gennaio 1981 nella Basilica di San Pietro a Roma.
 
Guidò la diocesi di Savona fino al 1989, anno del trasferimento alla Diocesi di La Spezia-Sarzana-Brugnato. Guidò le due diocesi liguri sulla strada del rinnovamento conciliare attento alla formazione del clero, alla promozione dei laici e alla pastorale familiare. Il 19 dicembre del 1998 fu trasferito alla Diocesi di Brescia, succedendo a Mons. Bruno Foresti. Ha fatto il suo ingresso in terra bresciana il 28 febbraio del 1999. Nella Diocesi dei Santi Faustino e Giovita ha cominciato il suo lavoro pastorale applicando gli orientamenti di Giovanni Paolo II per una Nuova Evangelizzazione e le indicazioni per il Giubileo del 2000.
 
Caratteristica del suo episcopato è anche l’attenzione al mondo della comunicazione, essendo stato dal 1995 al 2000 Presidente della Commissione Cei per le Comunicazioni sociali e Presidente del quotidiano Avvenire.
In diocesi di Brescia sta conducendo dal 2001 la Visita pastorale.
 
Tutti i fedeli verolesi si uniscono al loro Vescovo in occasione della sua messa d’oro e pregano per lui con affetto e gratitudine. Nel contempo sono vicini al loro Pastore per il grave lutto che lo ha colpito. Il 26 maggio scorso è tornato alla Casa del Padre Giuseppe Sanguineti, fratello del Vescovo Giulio. La Comunità Cristiana di Verolanuova esprime il suo vivo cordoglio.

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Vita Parrocchiale
 
 
 
Centro di Ascolto di maggio
 
 
“La semente e la zizzania”
Matteo 13, 24-30 
 
 
La pazienza di Dio e il tempo della conversione
 
 
Proviamo a vivere il Vangelo
 
Ringraziamo il Centro di Ascolto della Diaconia S. Anna (Breda Libera), per il resoconto dell’incontro inviatoci e che ora pubblichiamo:
 
Non poteva esserci miglior continuità, dopo l’esame della parabola della Semina del centro d’ascolto del mese di aprile, del vangelo di Matteo “La semente e la zizzania” propostaci per il mese di maggio.
 
L’instancabile “seminatore” che con amore continua a spargere buona semente è contrastato da chi tenacemente semina il male; abbiamo constatato quanto è difficile entrare nella logica dell’immenso amore di Dio. Un amore sostenuto da una grande “pazienza” e da una volontà di donarci sempre nuove opportunità per far lievitare il bene anche se ci costa anche se non è allettante ma che ci può dare tanta serenità.
 
Ci sono stati guida la lettura dei Vangelo e l’analisi del supporto esplicativo, nella condivisione di tutte le chiavi di lettura proposte e cioè la pazienza, il non giudicare, il non condannare, dar fiducia e testimonianza e infine il non abbatterci davanti agli insuccessi.
 
Tutti abbiamo convenuto che “per vincere il male bisogna amare la vita, amare tutti allo stesso modo, amici e nemici, avendo ben chiaro il concetto del detto: “dare a Cesare ciò che è di Cesare e dare a Dio ciò che è di Dio”.
 
Pur constatando che nel centro di ascolto della diaconia di Sant’Anna, alla Breda libera, non siamo in molti ma è altresì vero che noi tutti siamo assidui, interveniamo e si respira un piacevole clima di semplicità e armonia. Abbiamo comunque una speranza che dal prossimo secondo lunedì del mese altri amici ci aiutino a rendere questi incontri sempre più interessanti e partecipati.
 
La fiducia è una buona cosa e la costanza è una dote che non ci deve mancare. 
 
 
Rispondiamoci con il Catechismo
 
Per trasformare la zizzania in grano occorre pazienza, il non giudicare, il non condannare, dar fiducia, non abbatterci, amare la vita, amare tutti allo stesso modo. Sono tante le indicazioni, ma poiché per impegnarci con l’aiuto di Dio, la Sua Pazienza deve diventare la nostra, proviamo ad approfondire l’idea di pazienza.
 
 
854      Per mezzo della sua stessa missione, la Chiesa “cammina insieme con l’umanità tutta e sperimenta assieme al mondo la medesima sorte terrena, ed è come il fermento e quasi l’anima della società umana, destinata a rinnovarsi in Cristo e a trasformarsi in famiglia di Dio”333 L’impegno missionario esige dunque la pazienza. Incomincia con l’annunzio del Vangelo ai popoli e ai gruppi che ancora non credono a Cristo;334 prosegue con la costituzione di comunità cristiane che siano “segni della presenza di Dio nel mondo”335 e con la fondazione di Chiese locali;336 avvia un processo di inculturazione per incarnare il Vangelo nelle culture dei popoli;337 non mancherà di conoscere anche degli insuccessi. “Per quanto riguarda gli uomini, i gruppi e i popoli, solo gradatamente la Chiesa li raggiunge e li penetra, e li assume così nella pienezza cattolica”.338
 
2822    La Volontà del Padre nostro è “che tutti gli uomini siano salvati e arrivino alla conoscenza della verità” (1 Tm 2,4). Egli “usa pazienza... non volendo che alcuno perisca” (2Pt 3, 9).79 Il suo comandamento, che compendia tutti gli altri e ci manifesta la sua Volontà, è che ci amiamo gli uni gli altri, come egli ci ha amato.80
 
1825    Cristo è morto per amore verso di noi, quando eravamo ancora “nemici” (Rm 5, 10). Il Signore ci chiede di amare come lui, perfino i nostri nemici,76 di farci il prossimo del più lontano,77 di amare i bambini78 e i poveri come lui stesso.79
 
L’Apostolo san Paolo ha dato un ineguagliabile quadro della carità: “La carità è paziente, è benigna la carità; non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto, non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità. Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta” (1 Cor 13, 4-7) 
 
 
Centro di Ascolto di giugno
comunitario in Basilica
lunedì 13 giugno 
 
 
Durante l’estate i 20 Centri di Ascolto
saranno riuniti in un unico Centro
che si terrà il secondo lunedì del mese dalle Suore

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Riscoprire la Santa Messa
 
Lo “scambio della pace”: dopo la recita del Padre Nostro che mette in evidenza il nostro essere figli di Dio, si passa allo scambio della pace con cui ci impegnamo a vivere, in Cristo, come figli di Dio.
 
La pace che riceviamo dal Signore durante la nostra partecipazione alla S. Messa ci impegnamo a portarla nella vita di tutti i giorni, in famiglia, sul lavoro, in Parrocchia, nella Comunità civile, condividendola con gli altri.
 
Per sottolineare questo significato, il sacerdote scambia il segno di pace con le persone presenti nel primo banco.

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Santellando...
 
Ritorna anche quest’anno la bella esperienza delle Messe del martedì alle “Santelle” sparse nel nostro territorio. Ecco il calendario:
 
Martedì 7 giugno           ore 20.30:        Morti della Motta
Martedì 14 giugno         ore 20.30:         Cascina Confortino
Martedì 21 giugno         ore 20.30:         Cascina Canove
Martedì 28 giugno         ore 20.30:         Breda Libera
Martedì 5 luglio             ore 20.30:        Cascina Lachini
Martedì 12 luglio           ore 20.30:        Cascina Vallatelle
Martedì 19 luglio           ore 20.30:        Via San Rocco, 48 (Presso Paolo Allieri)
Martedì 26 luglio           ore 20.30:        Edicola di Sant’Anna (via Ricurva)
Martedì 2 agosto          ore 19.30:        Cascina Vincellate
 
 
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Dalle parole ...ai fatti

 

Incontrare Dio Trinità
 
Vivere una spiritualità nella contemplazione e nell’azione
 
Dilatare il cuore
 
 
Riflessione
 
Abbiamo bisogno di dilatare il cuore sulla misura del cuore di Gesù. Quanto lavoro! Ma è l’unico necessario. Fatto questo, tutto è fatto. Si tratta di amare ognuno che ci viene accanto come Dio lo ama. E dato che siamo nel tempo, amiamo il prossimo uno alla volta, senza tenere nel cuore rimasugli di affetto per il fratello incontrato un minuto prima. Tanto, è lo stesso Gesù che amiamo in tutti. Ma se rimane il rimasuglio vuol dire che il fratello precedente è stato amato per noi o per lui... non per Gesù. E qui è il guaio. La nostra opera più importante è mantenere la castità di Dio, e cioè: mantenere l’amore in cuore come Gesù ama. Quindi per essere puri non bisogna privare il cuore di Gesù e amare tutti.
 
Testimonianza
 
Come fosse nuovo!
Non sempre è facile stabilire un rapporto personale coi pazienti. Spesso il tempo a disposizione è poco e gli impegni molti. Si finisce con l’avere la testa satura di pensieri e preoccupazioni: tra un’ora arriva quella persona... poi quell’appuntamento... poi... così il tempo passa e la sera ci si accorge di aver sprecato un intero giorno. Anche per Daniela, fisioterapista in un istituto privato di Genova, le giornate spesso hanno un ritmo frenetico, incalzante. Le persone che incontra sono parecchie, tuttavia difficilmente riesce a vivere pienamente questi momenti, ma... “Oggi voglio che tutto sia nuovo: devo amare ciascuno facendomi uno fino in fondo, come avessi di fronte Gesù. Prima di iniziare ogni trattamento, vuoto il mio cuore e cerco di vivere quei pochi minuti come non avessi altro da fare in tutta la giornata...”.
Ore 14.30... “Il paziente è un dirigente d’azienda, con lui non so mai cosa dire, lo sento imbarazzato e ho sempre la tentazione di pensare a qualcosa di mio. Provo a chiedergli come vanno i suoi dolori ed è lui a cominciare a parlare: in 3 minuti so tutto dei suoi problemi con la figlia, che rifiuta di fare l’università. È amareggiato, non riesce a capirla... Lo ascolto con attenzione come fosse quello il mio lavoro. Alla fine mi saluta ringraziandomi”.
Ore 13.00... “Cerco di cancellare tutto ciò che ho in cuore... ed ecco arrivare, ansimando, un signore. Per lui è la prima volta, deve fare una trazione e ha un’aria preoccupata, mi gira un po’ intorno, sembra diffidare di tutto. Ho premura, ma gli propongo di riposarsi un attimo prima di cominciare: “Non c’è fretta!”, e lui si sblocca: “Sono un operaio: oggi ho avuto notizia della cassa integrazione”. Faccio mio quel dolore; salutandoci sulla porta, gli faccio gli auguri per tutto”.
Giunge la sera e con essa l’ultima terapia. “In genere attacco la macchina e torno quando scade il tempo... stasera contemporaneamente non ho altro, è l’unico momento in cui potrei sedermi... sì, ma potrebbe anche essere l’ultima occasione della giornata per farmi uno. Resto a guidare l’ultrasuono: è una signora e mi racconta qualcosa di lei. Poi conclude: “Non so perché le ho detto queste cose, non ne parlo mai con nessuno; sono sola e stanca di tutto, ma in lei sento comprensione e non giudizio. Sa, ogni sera uscire di casa e venire qui è una fatica enorme, vien voglia di lasciarsi andare, ma poi una volta che sono qui non andrei più via”, e mi fissa negli occhi”.
E domani? Tutto ricomincerà, come fosse nuovo!
Le citazioni sono tratte da: Gen, luglio-agosto 1982
 
Preghiera
 
dal Salmo 143 
 
Signore, ascolta la mia preghiera,
porgi l’orecchio alla mia supplica,
tu che sei fedele,
e per la tua giustizia rispondimi.
 
Non chiamare in giudizio il tuo servo:
nessun vivente davanti a te è giusto.
Ricordo i giorni antichi
ripenso a tutte le tue opere,
medito sui tuoi prodigi.
 
A te protendo le mie mani,
sono davanti a te come terra riarsa.
Al mattino fammi sentire la tua grazia
poiché in te confido.
Salvami dai miei nemici,
Signore, a te mi affido.
 
Insegnami a compiere il tuo volere,
perché sei tu il mio Dio.
Il tuo spirito buono mi guidi in terra piana.
 
Impegno
 
          Prestare la massima attenzione ad ogni persona che ci parla
          Leggi: Lc 14, 25-27
 
a cura di Rita Fontana

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Briciole francescane
(a cura della fraternità francescana Santa Chiara)

 

 
Un sogno
 
E nel sogno stanotte
san Francesco
passava lungo il mare
e ricantava
l’inno di gloria a Dio.
E c’era tanta gente
inginocchiata
e c’eran passerotti sopra i fili
e lupi, tanti lupi mansueti.
Ed io guardavo
E risentivo in cuore
tanta dolcezza.
E poi parlavo anch’io:
“Santo Francesco
benedici il mare,
e le tempeste
addormenta sul fondo”.
E dall’onde
veniva un canto dolce
e poi più forte...
e fu un tripudio immenso
d’onde, lupi ed uccelli
e mi svegliai...
Nella penombra
d’un’alba autunnale
vedevo ancora
con le braccia aperte frate Francesco
e udivo il suo cantare
di fede di letizia e di bonta’.
Se tornassi davvero
in questo mondo
a ricantar le lodi al Creatore
forse ritornerebbero gli uccelli
a volare nel cielo in primavera...
e scenderebbe al piano
ancora il lupo
per parlare con Te.
E forse nel presepio al Bambinello
guarderebbero gli uomini di nuovo.
E ci sarebbe pace, bene e amor!
 
Renata Sellani

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Il 24° Congresso Eucaristico Nazionale

 

Con nel cuore la domenica
 
 
“I Congressi Eucaristici sono una sosta di impegno e di preghiera a cui una comunità o Chiesa locale invita le Chiese della medesima regione o della stessa nazione o del mondo intero, per approfondire un qualche aspetto del mistero eucaristico...” (Cfr Rito della Comunione fuori della messa e culto eucaristico n. 105).
Tutte le Chiese d’Italia sono state invitate dunque a “sostare” con la Chiesa che è a Bari, nei giorni dal 21 al 29 maggio, per il 24° Congresso Eucaristico Nazionale. Nell’omaggio, pieno di fede e di amore all’Eucaristia, i Vescovi italiani hanno voluto cogliere l’opportunità per riscoprire insieme il valore e il significato della domenica.
Il tema infatti che viene sottolineato e approfondito è tratto dagli Atti dei Martiri, precisamente dalla risposta di Emerito al carnefice durante la persecuzione, ad Abitene nell’attuale Tunisia, sotto l’imperatore Diocleziano (303), alla domanda: “Perché vi siete riuniti?”. Anche a nome dei suoi 48 compagni, Emerito rispose: “Non possiamo non riunirci, senza la domenica non possiamo vivere”.
La domenica fa l’identità del cristiano: “La domenica è il giorno dei cristiani, è il nostro giorno!”, dice san Girolamo. Si fa domenica partecipando al banchetto eucaristico! Da essa parte un’onda di carità che si espande su tutta la vita dei fedeli. La domenica è il giorno fatto dal Signore con le sue apparizioni di Risorto; è il giorno che anticipa il Giorno. ...È il giorno che libera l’uomo.
 
Suor Cristina Cruciani

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Le Prime Comunioni
24 aprile 2005
 
Fotografie di Virginio Gilberti.

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Le Sante Cresime
15 maggio 2005
 
Fotografie di Carlo Zorza.

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Le Angeline

 

 
Forse tante persone non sanno che cos’è la Compagnia di Sant’Angela che io rappresento nel Consiglio Pastorale Parrocchiale.
 
Un tempo le Angeline a Verolanuova erano molte; ora siamo rimaste in due, per di più anziane: Fausta Anelli e io.
 
La Compagnia è un “istituto secolare”, antico, perché fu fondato a Brescia nel 1535 da Sant’Angela Merici, bresciana.
È più di un’associazione in quanto è un istituto composto da donne che si consacrano al Signore con i fermi propositi di povertà, castità, obbedienza. Tali persone non entrano in convento, ma vivono nella loro casa, hanno il loro lavoro, svolgono l’apostolato nella Parrocchia.
Ci sono ancora giovani chiamate alla sequela del Signore: si facciano coraggio. Sappiano che anche oggi è possibile fare questa scelta della propria vita. Dopo aver tanto pregato e riflettuto, anche con l’aiuto del proprio confessore - direttore spirituale, rispondano generosamente: “Eccomi, Signore”.
 
Gabriella Mazzola

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Festa Patronale di San Lorenzo
 
Programma:
 
Martedì 9 agosto
Serata astronomica
a cura di Gianfranco Pizzetti
 
Mercoledì 10 Agosto
Sante Messe alle ore 7.30 e 10.30
ore 20.30 in Basilica
Santa Messa Solenne
al termine
Giardini di Palazzo Gambara
Pupazzi
uno spettacolo per grandi e piccini con Dante Cigalini
 
 
 
 
Festa di San Rocco
 
Programma:
 
Lunedì 15 agosto
ore 20.30 In S. Rocco
S. Rosario, canto delle litanie. Breve pensiero. Benedizione
Non si celebra la S. Messa
 
Martedì 16 agosto
Sante Messe in S. Rocco alle ore 7.30 e ore 10.30
ore 20.00
Recita del Rosario. Celebrazione della Messa seguita dalla processione.
Benedizione con la reliquia del Santo
In piazza S. Rocco: Concerto offerto alla popolazione e rinfresco

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dagli  oratori

 

 
 
La Catechesi
Alcune questioni serie cui prestare attenzione
 
L’anno di catechesi sta per concludersi e come comunità ci interroghiamo per leggere, dentro questa esperienza di fede, “come è andata”.
Abbiamo proposto all’inizio dello scorso anno l’iscrizione (1) per tutte le classi, cercando di favorire una continua presa di responsabilità da parte dei ragazzi e dei genitori ma, così come l’abbiamo vissuto, è stato un po’ caotico (ricorderete tutti le corse nelle aule dopo la messa conclusiva del Grest, per fare meno coda di attesa...). Sono stati vissuti gli incontri (2) per i genitori la domenica pomeriggio, ma non si può tacere l’indifferenza continua da parte di molti (mi domando: la catechesi interessa?). I ritiri spirituali (3) (due all’anno) hanno visto l’ammutinamento di non pochi ragazzi. Ai catechisti (4) domando una più forte presa di coscienza riguardo il loro ministero (è un ministero, non un semplice servizio), per vederli tutti all’incontro di Magistero, ai Ritiri Spirituali specifici, alla S. Messa con i loro gruppi, agli incontri con i genitori. Altro dato da non sottovalutare è la frequenza agli incontri di catechismo (5). Purtroppo quest’anno, più degli scorsi, diversi padrini e madrine (6) per il sacramento della Cresima non hanno potuto esserci né all’incontro per loro specifico né alla veglia di Pentecoste, per la preghiera allo Spirito Santo, le prove con i loro ragazzi e le confessioni (su quest’ultimo punto è meglio tacere).
 
Insieme a questi dati sono sempre più ammirato dall’impegno dei bambini e dei ragazzi che dimostrano costanza e affetto verso il loro incontro di Fede... merito indubbiamente della famiglia e di coloro che li accolgono: i catechisti. Presenza positiva anche quella degli adolescenti nei loro incontri serali: è nostra preoccupazione rendere la catechesi per i ragazzi della scuola superiore più adatta e possibilmente più concreta. A questo proposito è da prendere in considerazione il cammino di spiritualità giovanile vissuto mensilmente il mercoledì.
 
Il nostro Vescovo Giulio ha domandato alle Parrocchie un più serio accostamento e ripensamento della realtà della catechesi, proponendo anche il nuovo piano per l’iniziazione cristiana dei fanciulli e ragazzi. Alla base sta un principio condiviso da tutti: la formazione dei ragazzi deve trovare terreno edificabile nei loro genitori.
Ecco allora le proposte condivise negli ultimi incontri di Magistero con i catechisti:
 
1.         A settembre rivivremo le iscrizioni: inviteremo i genitori a un incontro specifico per classe, assieme ai catechisti, consegnando i testi e le date dei futuri incontri, ritiri e Sacramenti.
2.         Gli incontri dei genitori non potranno più essere disertati. Al termine di ogni incontro i relativi catechisti si fermeranno con i genitori dei ragazzi del loro gruppo. Mi pare proprio l’opportunità vera di confronto e di dialogo.
 
3.         I ritiri spirituali saranno tutti vissuti il sabato (mattina o pomeriggio) con la possibilità di vivere il pranzo al sacco. Si sta pensando al luogo della casa Tabor per i ritiri del catechismo, almeno in primavera.
 
4.         Chi svolgerà il ministero di catechista e di vicecatechista sappia gli impegni minimi che si richiedono:
          Il terzo lunedì del mese è inderogabile l’incontro di Magistero, presso le suore, alle 21.00.
          Presenza alla messa delle 9.30, assieme al proprio gruppo di catechismo, e puntualità.
          Essendo fissati per tempo, ai ritiri spirituali si partecipa.
          Segnarsi le date per gli incontri con i genitori, permettendo la conoscenza reciproca e l’occasione di confronto.
          I catechisti dei gruppi delle superiori cerchino di partecipare al cammino di spiritualità giovanile, una volta al mese, il mercoledì.
 
5.         Ripetute assenze ingiustificate al catechismo possono comportare la ripetizione dell’anno e, in specie, del contenuto specifico che l’anno di catechesi va proponendo.
 
6.         A novembre i padrini e madrine della Cresima inizieranno a partecipare tutti i mesi agli incontri di formazione assieme ai genitori, pena l’impossibilità a svolgere il loro ufficio di padrino della Cresima.
 
Lo scopo della formazione è formare nella vita di ciascuno il volto di Cristo, proponendo i percorsi essenziali della vita cristiana: la familiarità con la Parola di Dio, la consuetudine con la preghiera, il cammino di conversione, le gioie e le fatiche delle esperienze di fraternità.
Occorre davvero una nuova generazione di educatori che vanno qualificati tenendo conto della necessità di individuare percorsi diversi, come il nuovo piano di lavoro per l’Iniziazione Cristiana (PLIC) prevede: ordinario, associativo, familiare e catecumenale. Da un anno il nostro Oratorio si sta riaprendo alla forma associativa dello scoutismo e alcuni giovani genitori si sono resi disponibili ad iniziare la formazione a capo scout. Sapete che occorre aprirci anche all’altra forma associativa essenziale: l’Azione Cattolica che, a Verolanuova, ha bisogno di giovani che abbiano tempo e passione educativa.
 
Io, i sacerdoti, i catechisti e il Consiglio Pastorale ci crediamo
e contiamo su di voi
 
don Valentino

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 Il Grest
 
 
Gira e rigira
La famiglia: il Tesoro della Comunità
di don Valentino
 
Gira e rigira abbiamo davanti una nuova grande estate! La proposta del GR.EST di quest’anno prende spunto dal tema del Segretariato Oratori di Brescia, che ci porterà in un’avventura alla ricerca di un tesoro disperso. Seguiremo le tracce per trovare le chiavi con cui potremo aprire le porte di questo tesoro. Ci sorprenderemo nello scoprire quanto questo tesoro si trovi così a portata di mano: nella nostra casa, nei gruppi di catechesi, nell’ascolto del Vangelo, nella lode a Dio, nel calore e nel bene che si generano nelle nostre famiglie e che sono il grande tesoro delle nostre comunità. 
 
“L’estate arriva sempre col suo carico di attese e potenzialità. Col tema di quest’anno cammineremo ancora insieme alla scelta pastorale del vescovo Giulio; in specie Gira e Rigira evidenzia il valore della famiglia come luogo privilegiato per l’esperienza e la trasmissione della fede” (Paganini don Claudio, direttore dell’ufficio Oratori e pastorale giovanile).
Il Grest inizierà mercoledì 24 agosto e terminerà con la Festa dell’Oratorio domenica 11 settembre
 
 
Sarà possibile ritirare il modulo d’iscrizione presso le Suore dal 13 giugno.
 
Quota di partecipazione: 60 euro (comprensiva di merenda, foulard, ingressi piscina, maglietta)
 
Incontro per animatori e vice: lunedì 13 giugno ore 20.30 in Oratorio

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 Campiscuola
 
 
 
Riepiloghiamo
le date dei Campiscuola
 
1° turno - TEMÚ - dal 17 al 28 giugno
(per la 4a, 5a elementare e 1a media)
 
2° turno - TEMÚ - dal 30 giugno al 14 luglio
(per la 2a e 3a media)
 
3° turno - VALNERA (Firenze) - dal 17 al 30 luglio
(per la 1a - 2a e 3a superiore)
 
4° turno (Colonia - GMG) - dal 16 al 21 agosto
(dalla 4a superiore e giovani) 
 
 
RTV
Radio Temù Verolanuova
 
L’appuntamento in diretta con i ragazzi del camposcuola:
Giovedì 23 giugno - ore 20.30
Giovedì 7 luglio - ore 20.30
sui 91.2 mhz di Radio Basilica di Verolanuova

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 Scuola Rum
 
 
Arriva l’estate... tempo di relax, tempo di riposo e di...
Scuola R.U.M.
Ricamo, Uncinetto, Maglia
 
Dopo le fatiche della scuola e, per qualcuno ancora quelle degli esami, ecco che si pensa: cosa farò?
Gioco, riposo, campo-scuola e se possibile una preghiera in più, un aiuto in casa diverso, un impegno in più.
Tra le tante idee e tanti progetti, per le bambine dalla prima elementare ci può stare la scuola di cucito.
Un centrino, dei fili colorati, ago, forbici, ditale e tanta voglia di stare insieme e di giocare.
Perché delle quattro ore che si passano dalle Suore un po’ si lavora, ma tanto si gioca, si canta e si balla.
 
Questo per occupare
le prime due settimane di luglio da lunedì 5 a venerdì 15.
 
Naturalmente è importante che ci siano le nonne!
 
Le iscrizioni, come al solito, si ricevono dalle Suore.
 
 
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Oratorio Sport

 

 

 
Anche lo sport del nostro Oratorio va in vacanza, dopo una stagione faticosa ma quantomai ricca di soddisfazioni. Le due squadre di calcio infatti hanno riportato la memoria dei più attempati alla “grandeur” del calcio C.S.I. verolese del passato, vincendo una (il Gaggia) il proprio campionato e raggiungendo l’altra (l’Acli Verolanuova) le semifinali provinciali, dopo aver trionfato nelle finali zonali. Per quanto riguarda la pallavolo, gradito ritorno negli ultimi due anni, i giovani allenati da Sergio Girelli hanno messo in mostra dei miglioramenti straordinari, dopo la stagione scorsa, nella quale avevano pagato caro lo scotto dell’inesperienza. Capitan Mattia Girelli e gli altri hanno concluso il campionato in una posizione più che dignitosa e hanno fatto appassionare a questo sport tantissimi verolesi, che li hanno seguiti sulle tribune della palestra dell’I.T.C. Della passione di questi supporter abbiamo già avuto modo di parlare (e se ne parlerà ancora sul sito della squadra www.virtusverola.net, sito tutto da visitare, che si presenta peraltro in una veste molto rinnovata).
 
Sabato 14 maggio tutti gli atleti delle squadre C.S.I. sono stati protagonisti della cena di fine anno, gentilmente offerta dalla società, che ha colto l’occasione per ringraziare tutti per l’impegno profuso nel conseguire i risultati sportivi, ma anche morali, di cui ogni attività legata all’oratorio necessita. Le squadre di calcio oltre a ottenere successi strepitosi dal punto di vista agonistico, si sono distinte per correttezza. Il Gaggia, allenato da Oliva, ha vinto la coppa disciplina, mentre l’Acli, gestito nelle scelte tecniche dal portiere-allenatore Bodini, si è classificato secondo in questa particolare classifica di meriti etico-morali.
 
Tutta Verolanuova è onorata di aver avuto atleti così lodevoli da tutti i punti di vista, e si è appassionata alle loro gesta sul campo, seguendole con trasporto notevole. Tutti i ragazzi danno appuntamento a questi grandi appassionati sportivi all’anno prossimo, quando partirà l’operazione en-plain... Vogliamo vincere tre campionati, i due di calcio e quello di pallavolo! Stiamo esagerando? Beh, ma noi ci siamo già abituati ai successi e non siamo sazi... l’appetito vien mangiando... e molti di noi, dopo molti anni di insuccessi, si sono appena seduti a tavola!! Forza Oratorio!!!
 
Roberto Moscarella

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Il Sapore della Vittoria
 

 

 
Eh si! È proprio dolce il sapore della vittoria.
Una stagione da incorniciare per l’Acli Verolanuova che con grinta e caparbietà è riuscito a collezionare vittorie ma soprattutto soddisfazioni che nessun articolo riuscirà mai a descrivere.
È difficile parlare di emozioni ma se si sono vissute cosi intensamente come è successo ai ragazzi di mister Bruno Bodini allora è tutto più semplice. I ragazzi lo hanno ampiamente dimostrato, ci sono partite e vittorie che contano più di altre e partite dove, oltre ai risultati, contano di più la passione, il carattere , la grinta, la voglia di fare squadra e l’amicizia, valori che superano di gran lunga il puro agonismo.
 
Parte dall’ormai lontano Ottobre 2004 lo spettacolare cammino calcistico ed emozionale dell’Acli Verolanuova che, come tutti sapete, ha vinto il campionato CSI ottenendo 18 risultati utili su 20, dato che forse non tutti conoscono.
Questo ha permesso alla squadra di accedere alle fasi provinciali del torneo che in altre parole significava: derby.
Proprio cosi, derby contro l’altra temibile squadra dell’oratorio di Verolanuova, egregiamente guidata da Raimondo Oliva e composta da ottimi giocatori. Questo difficile scoglio è stato superato con una vittoria ed un pareggio da parte dell’Acli. Da qui i ragazzi capitanati dal sempre grintoso Diego Cataneo hanno superato anche le semifinali eliminando anche la squadra dell’Isorella staccando cosi il biglietto per la finale zonale.
 
25 aprile 2005. Di fronte: Acli Verolanuova e Casazza sul campo neutro di Orzivecchi. Risultato finale 6 - 3 per lo straripante Acli che si aggiudica la coppa del primo classificato.
È stata senza dubbio la vittoria più importante e vissuta di tutta la stagione, non solo per il risultato e il trofeo ottenuti ma anche per il modo in cui questi sono arrivati. Basti pensare che dopo soli dieci minuti il Casazza conduceva per 3 gol a 0 e si apprestava a calciare un rigore, sicuri di ipotecare il risultato.
 
Il loro sogno si infrange però sulle mani del mitico portiere Bruno Bodini che dà la carica e la spinta alla squadra che inizia cosi la rimonta. Nella ripresa solo Acli, che con i gol di Diego Cataneo, Manuele Cataneo, Andrea Andrini e di Cesare Ballarin, riesce a colpire ed ad affondare la difesa avversaria con una serie di goal da cineteca. Ci pensa poi l’intramontabile Gottardo Federici a mantenere la tranquillità nel reparto difensivo.Al triplice fischio il pubblico incredulo ed allo stesso tempo entusiasta, scroscia applausi alla compagine verolese facendosi travolgere poi dalla loro allegria nel dopo partita. Ma il cammino non finisce qui...
 
Dopo una settimana i nostri nuovi campioni sono pronti a sbrigare la pratica Nuvolento. La squadra si presenta in quel di Nuvolento tutta rimaneggiata per l’assenza di due titolari. Dopo aver rifatto l’assetto della squadra, il mister manda nella mischia, guidati dal fantasista Luca Cataneo, il mastino Mirco Bozzoni e l’opportunista Paolo Ferrari, avendo poi pronto in panchina il fuoriclasse Diego Sementilli e il potente Sergio Pietropoli. Il risultato non è stato dei migliori in quanto sconfitti 3-2 ma i due gol segnati fuori casa danno un buon vantaggio. Infatti, nella partita di ritorno, dopo un pareggio, ma forti dei gol dell’andata, i nostri eroi passano il turno e si prenotano per la semifinale provinciale sul campo neutro di Gussago contro la squadra di Adro.
 
Cosi al gran completo, con tanto di presidente, Luigi Bodini, di vice-presidente nonché amministratore delegato Mauro “Magher” Zavaglio e il dirigente per eccellenza nonché guardalinee ufficiale Luigi Seccardelli, la squadra si dirige a Gussago su un campo al limite della praticabilità a causa delle forti piogge dei giorni precedenti.
Qui purtroppo è l’epilogo di questa straordinaria avventura perché con una sconfitta di misura (2 - 1) i nostri atleti vengono eliminati. Resta si un po’ di amaro in bocca per aver sfumato di un niente un’altra finale ma questo tempra e rinforza lo spirito combattivo dell’Acli che pensa già al prossimo campionato per ripetersi, magari migliorando.
 
Del resto la squadra sa di poter contare sull’esperto portiere nonché mister Bruno Bodini che ha dato sicurezza alla difesa, aiutato sapientemente da Gottardo Federici un baluardo insostituibile.
Che dire dei tanti goleador presenti? Diego Cataneo 37 gol nella stagione appena conclusa, Andrea Andrini con 28 gol, Luca e Manuele Cataneo rispettivamente con 17 e 8 gol, Cesare Ballarin con 10 gol e Paolo Ferrari con 3 gol. Avvalendosi poi dei non meno importanti Diego Sementilli, Sergio Pietrolpoli, Mirco Bozzoni e Davide Regorelli che hanno dato alla squadra un contributo fondamentale.
 
Per ultimi, ma doverosi, vanno i nostri più sinceri ringraziamenti alla Full Service, all’ACLI di Verolanuova e alla Cosmec per il supporto economico offerto alla squadra. Un grazie anche ai tifosi che hanno sempre e comunque seguito ed incitato la squadra.

Le immagini si trovano nella versione PDF cliccando qui

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le nostre rubriche

 

 
 
Per te casalinga...
a cura di L.D.B.
 
È l’ultimo numero de “L’Angelo”, prima delle ferie, perciò penso di fare buona cosa nel terminare l’argomento iniziato nel mese di maggio e precisamente: “il riso”.
Il riso è uno dei pochi alimenti naturali che arrivano sulla nostra tavola senza bisogno di subire inquinanti manipolazioni industriali, ed ora pare che gli Italiani si siano resi conto di quanto sia opportuno mangiare più riso. È un bene per tutti: per la nostra salute e per l’economia del nostro paese; per la salute ne ho parlato nel numero del mese precedente, per l’economia basta ricordare che l’Italia produce molto più riso di quanto ne consuma. È però necessario che sia ben conosciuto; in commercio si trovano molte varietà di riso: a chicchi piccoli e tondi, a chicchi medio lunghi ed a chicchi lunghi; per le minestre serve quello a chicchi piccoli e tondi, per riso asciutto e per il risotto è indicato quello a chicchi lunghi o medio lunghi.
 
Il riso si può cuocere:
-          in acqua salata bollente, a pentola scoperta, scolato e poi condito a piacere:
-          in acqua fredda che copra appena il riso, pentola coperta, cottura fino all’assorbimento dell’acqua;
-          soffritto in olio o burro e cipolla tritata e con aggiunta di brodo bollente a più riprese (risotto);
-          cotto per cinque minuti in acqua poco salata, scolato e poi portato a cottura nel latte (come minestra o per dolci, torte ecc.)
Il tempo di cottura varia a seconda della varietà del riso.

***

Siamo nel mese che ci introduce in “Estate” la stagione calda che ci porta le ferie; auguro a tutti, grandi e piccoli, di trascorrere giornate serene e riposanti al fine di ritemprare il corpo e lo spirito.
Alle cuoche consiglio una cucina con piatti leggeri e facilmente digeribili, freschi come una bella insalatona mista, riso e pasta freddi, una buona caprese, melone e prosciutto, melone e formaggio ecc. ecc. Anche un buon gelato od un sorbetto serviranno a rendere più accettabile il caldo estivo; a fine pranzo il gelato è un dessert leggero e rinfrescante, semplice anche da preparare in casa.

***

È nel cuore che senti la presenza di Dio, non nella mente. Questa è la fede: avere Dio nel cuore, non nella testa. (B. Pascal)

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verola sport
 
 
a cura di Roberto Moscarella
 
Giunti all’ultimo numero de “L’Angelo di Verola” prima della pausa estiva, facciamo un piccolo bilancio dell’andamento annuale delle varie squadre del Gruppo Sportivo Verolese: 
 
CALCIO
 
Eccellenza - Girone C
 
È terminato con una piccola delusione il campionato della Nuova Verolese, che proprio all’ultima giornata ha dovuto dire addio definitivamente al sogno promozione.
Visti i risultati degli ultimi mesi tutta Verolanuova ci credeva davvero.
La Verolese è stata protagonista di una rimonta che ha davvero dell’incredibile, ma gli sforzi degli atleti, che hanno tenuto un ritmo da maratoneti olimpionici nella scalata in graduatoria, non sono bastati.
 
Analizzando bene l’andamento della squadra bianco-blu sicuramente il rammarico maggiore è riservato alla inattesa striscia negativa di risultati del periodo novembre-gennaio, quando la squadra, allora allenata da Gilardi, sembrava aver smarrito definitivamente l’autostima ed esser diventata incapace di vincere.
Fortunatamente poi, anche grazie al cambio della guida tecnica, con Franco Pancheri bravo, ancorché ancora una volta costretto a saltare in sella in corsa ad un cavallo particolarmente imbizzarrito e spaventato dal pericoloso avvicinarsi delle sabbie mobili della zona retrocessione.
 
Il mister già protagonista della strepitosa salvezza dello scorso anno, ha plasmato una squadra a sua immagine e somiglianza, tutta cuore e grinta, una formazione capace di battagliare sul campo contro qualsiasi squadra avversaria, uscendo sempre dal campo a testa alta, nella consapevolezza di aver dato tutto per onorare la gloriosa maglia verolese. Una divisa dai colori intensi... colori che molti di noi (tutti coloro che quella maglia l’hanno vestita per molti anni, pur nelle alternanze ai vertici societari) hanno stampati addosso, tatuati sulla pelle.
Ed è per questo che il sottoscritto vuole fare un ringraziamento particolare, a nome di tutto il paese, a chi quest’anno si è battuto sul campo e fuori (una stagione sportiva può essere di successo solo grazie al lavoro oscuro di tanti addetti ai lavori che non scendono in campo ma che si contraddistinguono per impegno e professionalità esemplare nei loro compiti piccoli e grandi) per tenere alto in tutta la regione il nome di Verolanuova.
 
Il paese è fiero della sua squadra, e pazienza per la mancata promozione! Sarà per l’anno prossimo?? Perché no... Verola ci crede... in fondo sognare non costa nulla...
 
 
Giovanili
 
In questa stagione il bilancio positivo non riguarda solo la prima squadra, ma tutte le compagini del settore giovanile verolese calcio, che si sono ben comportate nei rispettivi campionati, testimoniando che la società del presidente Antonini non guarda solo al presente, ma anche al futuro.
Futuro che stando ai risultati delle varie squadre si presenta assai radioso.
La società ha programmato bene, facendo progetti a medio-lunga scadenza, scegliendo accuratamente i propri allenatori-educatori.
Il responsabile del settore giovanile Roberto Cantaboni, rappresenta poi una vera garanzia sotto il profilo della professionalità e delle capacità nell’insegnamento, dal punto di vista tecnico, ma soprattutto morale.
I risultati hanno pagato, tutte le squadre hanno ottenuto piazzamenti in classifica più che soddisfacenti.
La formazione juniores, dalla quale usciranno presumibilmente alcuni dei futuri calciatori della Nuova Verolese senior, si è addirittura piazzata al secondo posto, alle spalle di un imbattibile Fanfulla.
La società non ha lasciato nulla al caso.
Il futuro è importante e si sa... il futuro è adesso!
 
 
 
Basket
 
 
La Verolanuova sportiva non è solo calcio e sono state ben due le squadre che hanno reso protagonista il nostro paese in un altro sport molto seguito: il basket!
La Lic Verolanuova ha disputato il campionato di serie D, dimostrandosi all’altezza dell’ambizioso e arduo compito, conquistando senza particolari patemi una salvezza davvero meritata. Gli sportivi verolesi hanno seguito in massa la squadra, riempiendo ogni volta gli spalti della palestra delle scuole medie e accompagnando gli atleti nel loro cammino, non privo di ostacoli.
 
Alla fine Verolanuova ha dimostrato di meritarsela davvero questa serie D e allora un applauso alla squadra della Lic e ai tanti verolesi che l’hanno seguita durante l’anno.
Non bisogna tuttavia dimenticare (e il sottoscritto non intende certo farlo) che il nostro paese ha l’onore di avere anche un’altra squadra, che lo rappresenta nel campionato di promozione.
Questa squadra merita un altrettanto grande applauso, così come nel corso della stagione ha dimostrato di meritare un seguito altrettanto passionale in termini numerici e... vocali...  gli effetti-urla di alcuni dei suoi storici tifosi meritano di esser ricordati.
 
La formazione ha visto protagonisti in campo i giovani di Verolanuova, che hanno dimostrato ancora una volta di valere (ma questo lo si sapeva già da anni). Francesco Bertoni, Lorenzo Canini, Giovanni “Jhon” Geroldi, Alberto Rossi, Domenico Baronio, Fabio Bellomi (coi fratelli a dar manforte nei momenti di difficoltà), Fabio Maggioni, Davide Favalli e tanti altri…i protagonisti di un campionato molto positivo, che si è chiuso con l’eliminazione ai play-off, risultato comunque più che onorevole. 
 
Il sottoscritto ringrazia tutte le squadre per l’impegno dimostrato, e gli appassionati che hanno seguito questi articoli mensilmente e vi dà appuntamento a settembre sul bollettino e sul sito www.robertomoscarella.tbo.it per l’estate. A presto.

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Arte & cultura

 

 
 
Le poesie di Rosetta
 
 
Prima che l’estate ci separi per qualche tempo, desidero rendervi partecipi di un pensiero scritto e dedicato con tutto il cuore a Rino Bonera, il giorno stesso della sua scomparsa. A lui, che ha saputo parlare così teneramente e con tanta rispettosa simpatia del nostro “Angelo”, l’augurio che possa ora riposare confortato dalla sua protezione e da note paradisiache. Con questa luminosa speranza di Fede, pur segnata dalla nostra umana nostalgia, ancora un grazie personale e, penso, di tutti noi, per il bene gratuitamente offerto alla Comunità. 
 
 
Note d’Angelo (all’amico Rino)
 
È con te che vorrei,
al di là d’ogni spazio definito,
oltre ogni affanno, oltre ogni tempo fatuo,
conversare stasera.
 
E ti scrivo quasi in punta di penna,
per non destare il sonno che s’attarda
sugli occhi tuoi e incide
la pace sovrumana.
 
Dalla barriera del silenzio invoco
schegge d’implorazioni,
perché ti elevi Dio
più in alto ancora,
perché, nell’impeccabile
cornice della gioia
che già assapori, pura,
tu trovi un sito eletto
in cielo, accanto all’Angelo
dalla tromba possente,
accanto a quel sorriso dilatato.
 
Saranno tue adesso quelle note,
armonia eterna, canto d’infinito
all’ombra delle ali,
riparo e protezione
di cui tanto hai narrato in tenerezza.
 
E immensa diverrà la sua carezza,
stupore sconfinato e gratitudine,
respiro d’un abbraccio meritato.
 
Ma già la nostalgia
di te strugge e dilaga.

Rosetta Mor

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L’Università Aperta dice addio
al suo “Maestro Bonera”
 
Poco più di un mese fa, il Gruppo Dirigente dell’“Università Aperta di Verolanuova” gli ha dato l’addio, ed ora ricorda con commozione, affetto e gratitudine il suo Fondatore, il maestro Rino Bonera.
 
Dal 1989 al 2004 è stato Presidente ed animatore di questa Associazione culturale, e ne  ha diretto egregiamente l’attività: attività da lui stesso ideata, costruita e curata passo dopo passo. Ad essa ha dedicato energie, intelligenza ed entusiasmo in una miscellanea di ingredienti, ben dosati ma non certo risparmiati, che hanno sortito effetti di grande successo e che hanno dato a tanti la possibilità di usufruire di qualcosa di bello, qualcosa capace di essere stimolo ad una crescita culturale ed umana.
 
Meno di un anno fa è iniziato il suo percorso di sofferenza, un percorso che si è fatto via via sempre più drammatico, ma nonostante ciò, egli ha mantenuto vivo l’interesse per questa “sua creatura”, offrendo suggerimenti e saggi consigli dalla sua stanza di dolore.
 
Dalla fondazione ad oggi sono così trascorsi sedici anni, tutti vissuti nella fatica della progettazione, nell’assiduo controllo dell’andamento dell’attività, nella cura dei particolari, ma anche nella soddisfazione che gratifica colui che opera con correttezza e con la consapevolezza di aver assunto un impegno importante per la collettività .
 
II Maestro Bonera ha gettato solide basi e sicure fondamenta, tali da garantire, perché così lui voleva, il proseguimento della sua iniziativa, a cui era tanto tanto affezionato.
 
Gruppo Dirigente, Collaboratori e Soci dell’Università Aperta gli saranno sempre riconoscenti per aver lasciato a tutti, in eredità, - come hanno scritto i suoi familiari più stretti - un grande patrimonio di fede, di onestà, di saggezza, di entusiasmo, di coraggio, di versatilità, di ironia e di amore per la vita.
 
Grazie, Maestro!
 
Il Gruppo Dirigente dell’Università Aperta Verolanuova

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Storie Verolesi

 

 

“Le Suore di Via Dante”
 
Sono le suore di Maria Bambina, quelle che una volta gestivano anche l’asilo di Via Zanardelli e l’ospedale di Verolanuova, costituito da una sala parto e da una infermeria. Quando approdai a Verolanuova, eravamo nel Novembre del 1929 ed io avevo circa sei anni. Mi mandarono subito a scuola dalle suore di Via Dante, dove attualmente si trova ancora il loro convento, sia pure modificato in alcune sue strutture e meta, non solo di scolari, ma anche delle più importanti riunioni di ordine religioso. La prima elementare era gestita da suor Eulalia, paludata in un lungo abito nero, dal sorriso invitante, tondo come il suo aspetto. La classe era mista e, davanti al mio banco, vi erano sedute due bambine, con il loro grembiulino nero ed un collettino bianco di bucato.
 
Non so cosa mi avesse preso, ma il biancore di quei due collettini mi attirava. Ed allora presa la penna, intinta nell’inchiostro, senza che le due bimbe se ne accorgessero, vi disegnai sopra alcuni fiorellini. Se ne accorse invece suor Eulalia che, dopo avermi rimbrottato, per punizione mi mandò dalla Superiora, la quale, per penitenza, ma non troppo, mi fece baciare il suo crocifisso che le pendeva sul petto, sollevandomi in punta di piedi. Presso le suore passai in seconda e in terza elementare con una certa suor Rita che ci fece rimpiangere la dolcezza di suor Eulalia. Dovetti poi passare alle scuole pubbliche che allora erano collocate al piano terreno del palazzo comunale. Mi accompagnò una suora che mi fornì tre pennini nuovi, quelli dorati a forma di mano e così affrontai il mio primo esame impegnativo. La cura dei bimbi dell’asilo era affidata a suor Agostina, alta, snella e sempre sorridente che emanava bontà da tutto il suo essere.
 
Al centro del nostro interesse vi era però una vasta sala, a piano terra, sul fondo della quale era inserito un palcoscenico munito di sipario. Ogni domenica, di pomeriggio, un centinaio di ragazzini tra i sei ed i dieci anni, convenivano in quella sala per ascoltare le commedie. Si recitava “Il Conte di Montecristo” o altri drammoni carichi di sorprese. Gli attori erano tutte fanciulle ventenni, bardate con abiti medioevali, pantaloni a sbuffo ricchi di lustrini e di bande lucenti. I toni erano melodrammatici, recitati con molto impegno ed a noi facevano una grande impressione. Al termine vi era la farsa. Tutto durava almeno tre ore, mentre noi, assistendo allo spettacolo, consumavamo noccioline americane, buttando a terra i gusci per la gioia delle suore che l’indomani avrebbero dovuto mettere mano alla scopa. Durante l’inverno le finestre erano serrate, dopo un paio d’ore cominciava a mancare l’aria, appesantita dal fiato di un centinaio di bambini, ma nessuno si muoveva. Ricordo una farsa, nella quale, improvvisamente dal pavimento, fra sibili e fiamme, sbucava un diavolo tutto rosso con grande spavento del pubblico. Per fortuna non prese fuoco il palco, sul quale, durante gli anni, tutti vi siamo passati, chi per recitare la poesia di Natale, chi invece per partecipare, nella veste di un figlioletto, ad uno di quei drammi. Il poveretto moriva avvelenato, ma nel pubblico correva voce che quanto gli veniva somministrato era zucchero e non veleno, sicché la sua morte non ci faceva sgorgare lacrime di dolore.
 
Così, fra quelle sale ed il cortile, abbiamo passato gli anni più belli della nostra infanzia fra l’amore delle suore e le preghiere dette in quella cappelletta che tutt’ora esiste. Prima di Natale, la nostra maestra ritagliava per noi, nella carta dei cioccolatini, una parte dell’abito che avrebbe poi dovuto indossare Gesù Bambino. La distribuzione avveniva giorno per giorno iniziando dai primi del mese, ma chi non era bravo rischiava di rimanere soltanto con un paio di pantaloncini o con le fasce, senza il resto che veniva attribuito ai migliori. Nel mese di maggio, l’insegnante assegnava ogni giorno, ai più meritevoli una medaglia con un nastro rosso da appendere al grembiulino. Un trenta maggio ritornai a casa senza, non ricordo per quale ragione, e mio padre allora bruscamente mi confinò in camera mia senza mangiare. Allora i padri usavano questi metodi e non c’era ancora il Telefono Azzurro. Per fortuna il mio amico Pierino mi tirò dal cortile alla finestra dove mi ero affacciato per raccontargli la mia disavventura, un pezzo di cacio che mi parve di una infinita bontà, tanto che, in seguito non riuscii mai a gustarne uno simile.
 
Passati gli anni, ritrovai le suore di Maria Bambina, in Milano all’ospedale di Niguarda tra la fine del 1943 ed i primi mesi del 1944, in un periodo della mia esistenza piuttosto spinoso. Durante i bombardamenti notturni, quando il cielo di Milano si illuminava per i razzi che calavano lentamente verso terra, agganciati a piccoli paracaduti e caroselli di aerei nemici ruotavano sulla città e cominciavano a sentirsi i sordi boati delle bombe, loro, le suore di Maria Bambina, sistemavano frettolosamente in barelle i malati che non potevano muoversi ed in due per ogni barella scendevano di corsa le scale dal quarto piano sino ai sotterranei, dove si trovavano i rifugi di fortuna. Intonavano poi il Rosario con voce ferma e, nonostante le esplosioni si facessero più vicine, la speranza di uscirne vivi cresceva nei nostri cuori pieni di spavento. Anche a Lecco, dove il Centro Mutilati di Milano era stato sfollato, incontrai le suore di Maria Bambina, fra le quali, guarda caso, una proveniente da Verolanuova che i miei compagni di camera dicevano che era mia zia perché ogni tanto, ed eravamo in tempo di guerra, mi portava i biscotti.
 
Perdonatemi se per questa volta, anziché riflettere le vicende paesane, mi sono lasciato trascinare dalle mie esperienze personali per il bisogno di esprimere tutta la mia gratitudine a queste consacrate le quali, in mezzo alle mille difficoltà della guerra ed ai pericoli di ogni giorno, hanno svolto con grande sacrificio e con amore la missione di rendere meno impervio, per coloro che ritornavano dalla guerra menomati nel corpo e nello spirito, il passaggio alla vita di tutti i giorni.
 
V.B.

Le immagini si trovano nella versione PDF cliccando qui

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Paola Staurenghi
e le commedie delle Suore
di L.D.B.

 

 
Sono certa che questo nome evocherà, nelle persone anziane, in particolare nelle donne, tanti ricordi... Chi era costei? Un’anziana signorina che abitava, con la sorella Cesira, in via Dante di fronte alla casa delle Suore delle quali era il “factotum” oltre a essere una brava e brillante attrice della filodrammatica dell’Oratorio femminile. La sua occupazione era fra tele, lini e sete essendo un’esperta ricamatrice dalle cui mani uscivano lavori veramente belli. Era di modi spicci ed un po’ autoritari, aveva un incedere dal passo lungo e leggermente strascicato. Nelle commedie interpretava sempre parti da uomo forte, autoritario, dispotico, immedesimandosi tantissimo nel suo ruolo così che la sua partecipazione alla rappresentazione era sempre un forte richiamo per il pubblico. E siccome anch’io facevo parte della filodrammatica, quanti ricordi... Soprattutto delle serate nelle quali, con qualsiasi tempo, si doveva uscire di casa per andare alle prove. Era inverno perché le commedie erano, a quei tempi, per le donne di Verola il divertimento invernale, perciò eravamo sempre imbacuccate come per una spedizione al Polo Nord ed arrivavamo dalle Suore, naturalmente a piedi ed intirizzite, verso le 19.30; subito andavamo alla ricerca degli scaldini pieni di brace che la Superiora ci faceva trovare sul palco affinché godessimo un po’ di tepore.
 
Le prove terminavano alle 21.30 e noi uscivamo dal portone vociando, quasi a cercare il coraggio per immetterci nel nebbione che ci attendeva in strada. Lungo via Dante, allora quasi sempre deserta, ci tenevamo tutte a braccetto per sentirci protette dai... fantasmi che ci sembrava di veder sorgere dalla nebbia. Man mano che ognuna di noi arrivava a casa, il gruppetto si assottigliava e le ultime percorrevano di corsa l’ultimo tratto di strada.
 
La domenica del debutto, Paola era spesso nervosa ed allora, con il suo lungo passo, camminava per la Sagrestia ripassando la parte e distribuendo consigli a destra e a manca. La Sagrestia grande era il luogo dove le attrici si vestivano e venivano truccate da Menega Bellomi e Adele Bonera (mamma del M°. Rino), due signore molto appassionate di teatro che in gioventù avevano sempre recitato ed ora offrivano la loro collaborazione truccando le attrici e, durante lo spettacolo, sedute fra una quinta e l’altra, davano consigli e suggerimenti con cenni vari. Ancora adesso mi sembra di sentire gli odori dei vari trucchi che non erano dei più inebrianti perché le Suore, negli acquisti, cercavano di risparmiare. Ricordo in particolare, i profumi degli agrumi, l’odore della liquirizia, della farina di castagne e di tutto quanto le suore mettevano in cestelli di vimini che poi consegnavano ad alcune ragazze che, da brave equilibriste, appoggiando le punte dei piedi sulle panche, andavano dall’una all’altra per vendere la frutta.
 
Quale piacevole divertimento erano, a quei tempi, le commedie delle Suore!!! Noi attrici, modestia a parte, sapevamo recitare perché avevamo una brava insegnante di recitazione: Suor Angela Maria Gorlani e la Superiora suor Virginia, era un’ottima regista; gli scenari erano molto belli e gli abiti, la maggioranza dei quali proveniva dal palazzo dei Conti Gambara, erano ricchi e sontuosi: velluti, sete, pizzi, scialli, gioielli, diademi e chi più ne ha più ne metta. Ogni volta che si alzava il sipario, si sentivano gridolini di meraviglia che partivano dalla platea e per raggiungere il silenzio era un’ardua impresa, tanto più che in strada i ragazzi, rimasti fuori perché ai maschi non era permesso entrare nel teatro dell’Oratorio femminile, sfogavano il loro disappunto urlando e battendo ai vetri delle finestre. La Superiora, allora, usciva promettendo a quei  mancati spettatori uno spettacolo esclusivamente per loro e... finalmente, un po’ di quiete permetteva l’inizio della rappresentazione.
 
Quante figure di signorine, ragazze, bambine mi sovvengono fra le attrici: vorrei ricordarle tutte, ma temo di incorrere in dimenticanze, perciò le abbraccio idealmente. Ora anche il palco non c’è più, è stato demolito per creare maggior spazio nel salone e, quel vuoto, mi procura disagio e rimpianto. Se avesse potuto raccontare la sua lunga storia,... avrebbe parlato delle tante giovani che avevano calcato quelle scene: dei loro sacrifici, ansie, timori, soddisfazioni e con quanta gioia, semplicità, entusiasmo, capacità di adattamento sapevano divertirsi ai tempi delle commedie delle Suore.

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Voi che ne pensate?

 

Ma quanti euro di bene mi vuoi?
Dinamiche educative e familiari tra dialogo e ricerca di senso...
 
di Luigi Andrea Pinelli
 
Money makes the world get around...                           Il denaro fa girare il mondo... 
Cantava Liza Minnelli nel famoso musical Cabaret...
 
I bambini, i giovani e sempre più spesso anche gli adulti imparano a vivere secondo questa idea; certo di fronte alle realtà economiche che nella nostra vita siamo chiamati ad affrontare, è difficile affermare che il denaro non rivesta una certa importanza nelle relazioni tra persone, ma è grave doversi rendere conto che condizionano i rapporti affettivi e comunicativi.
 
I genitori incontrano difficoltà a spiegare la rinuncia ad un bene superfluo ai loro figli e spesso trovare argomenti e trasmettere convinzioni è molto impegnativo e svuotante, tanto è vero che combattere la buona battaglia dell’educazione... si riduce a volte nell’elargizione di denaro, che fa subito cessare ogni discussione, fino alla richiesta successiva.
 
È vero poi che quasi tutte le cose che desideriamo possedere sono dettate dalla moda o rappresentano uno stato sociale e dopo aver placato la propria brama di possedere un oggetto, quando l’abbiamo ottenuto, siamo già pronti a ricercarne un altro.
 
Non pensiamo a ricette comportamentali miracolose, cerchiamo di vivere in maniera valoriale cercando di promuovere un dialogo educativo e di crescita interiore anche basato sull’esempio di vita vissuta personalmente.
 
Ora che stiamo andando verso un periodo di spensieratezza e di vacanza cerchiamo di porre attenzione a questi valori quotidiani che stanno alla base della buona convivenza e della relazione efficace e concreta, sia nella famiglia che nella comunità.
 
Il seguire una convenzione o un modo comune di pensare sembra dare forza e sicurezza, anche se poi a lungo andare ci rendiamo conto che indebolisce e delude. Ma il futuro del mondo è veramente in attesa di una liberazione economica ? Voi che ne pensate ?
 
***
 
Un saluto a tutti i lettori e un augurio sincero di buona estate anche attraverso le poche righe seguenti di un anonimo:
 
Vola sereno nel cielo aperto
Attraversa soffiando il mare e il deserto
Su spiagge, pianure, su laghi e montagne
Ripassa sicuro nelle campagne
Ci porta l’eco di giochi e risate
Lo spensierato vento d’estate...

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Lo sguardo innocente

 

 
“...Bambini, non siete voi specialmente la parte viva della città?”*
“...L’aguzzino di oggi è il bambino che ieri abbiamo maltrattato...
...L’impostore di oggi è il bambino che ieri abbiamo ingannato...
...Il calunniatore di oggi è il bambino che ieri non abbiamo creduto...
...L’indifferente di oggi è il bambino che ieri non abbiamo guardato...
...L’innamorato di oggi è il bambino che ieri abbiamo carezzato...”
 
Il modo nel quale ci comportiamo con i nostri figli determinerà il futuro del mondo, questo è il senso della poesia di Raymond Roussel, poeta e scrittore francese di fine ’800, proposta a chiusura della propria relazione da Alfredo Carlo Moro (Magistrato già Presidente del Centro Nazionale di documentazione e analisi per l’infanzia e l’adolescenza dell’Istituto degli Innocenti di Firenze), al convegno che si è tenuto all’Università Cattolica di Brescia sul tema “Paura dell’infanzia: processi di crescita tra difficoltà educative e relazioni di cura nella comunità locale”.
Possiamo predicare sul piano politico l’ecologia, l’umanitarismo e la non violenza ed essere al contrario violenti con i nostri figli?
 
In realtà molte sono le forme di maltrattamento nei confronti dei minori, ha sostenuto Moro, tutte non meno devastanti di quelle fisiche e sessuali. La famiglia può essere “distruttiva” non solo se è violenta, ma anche quando abbandona, perché distratta e silente, quando “programma” la vita dei figli sottraendo loro la possibilità di esprimersi e scegliere, quando rende precocemente adulti bambini senza autonomia e senza protezione, quando è conflittuale e per questo causa di insicurezza e angoscia, quando per narcisismo si chiude in se stessa e svaluta la realtà sociale esterna, generando vuoto esistenziale e incapacità di autonomia, quando fonda i legami affettivi sulla riconoscenza generando asservimento, quando abdica al suo ruolo di guida e non comunica valori generando confusione, inconsistenza o, all’opposto, onnipotenza, fantasticherie e comunque dipendenza, quando è esigente, rendendo i figli timorosi di sbagliare o, per contro, ribelli.
 
La responsabilità del benessere della famiglia appartiene agli adulti, dunque: ma tutte quelle forme di negligenza, trascuratezza, pregiudizio sono forme di violenza che se negano, da una parte, l’infanzia, rendendo troppo precocemente adulti i bambini, dall’altra negano anche l’adultità (l’essere adulti), lasciando infantili e immaturi gli adulti stessi. È Ines Testoni, docente di Psicologia Sociale all’Università di Padova, a introdurre il concetto di “adultismo”, cioè di un’adultità immatura e abusante, che assoggetta e manipola, incapace di simbolizzare (cioè di rappresentare, raffigurare attraverso “cose” per dire “parole”) e per questo incapace di far partecipare il bambino all’adultità in processi simbolici, dove per simbolizzazione si intende la capacità di mettersi in relazione con l’altro, quindi di comunicare: interessante il percorso, presentato dalla Testoni e illustrato da due maestre della scuola di infanzia di Ospitaletto, di “educazione emotiva” sul tema della “morte”, svolto dai bambini di 5 anni e, di riflesso, dalle loro famiglie: ai bambini è stato proposto di riconoscere le proprie emozioni e di dare loro un nome su di un tema dove proprio le parole ci mancano. Ridare senso, significato al morire per questi bambini si è tradotto in una maggiore pienezza del senso della vita.
 
Ma gli adulti sono responsabili nelle famiglie come nelle istituzioni (Enti locali, Servizi territoriali, Scuola, Chiesa, Media): occorre allora parlare di responsabilità sociale, un concetto che attraversa tutta la società e non fa distinzioni fra chi la deve esercitare: tutti. In particolare, il convegno ha sottolineato la relazione stringente fra cura educativa (da quella familiare a quella istituzionale) e responsabilità sociale.
 
Se il contesto naturale della famiglia è la casa, quello delle istituzioni non può che essere la città, come luogo delle relazioni e dei diritti, luogo della socialità, della vita collettiva: una politica per le famiglia non può basarsi sulle provvidenze, ma esige la costruzione di una vita collettiva.
 
Ma quale vita collettiva consentono ancora le nostre città? Sono ancora “vive” le nostre città, si chiede Luigi Pati, coordinatore del convegno e professore di Pedagogia Generale dell’Università Cattolica di Brescia, attraverso le parole di Giorgio La Pira (intellettuale cattolico e uomo politico, figura importante nella enunciazione dei principi fondamentali della Nuova Repubblica, sindaco di Firenze negli anni ‘50 e ‘60), sono ancora le nostre città “condensato di umanità”, incarnazione razionale e durevole, perciò governabile, della storia e di ogni diritto di cittadinanza, domicilio organico della persona? Sono ancora luogo di accoglienza, “un posto per tutti”? E ancora, dice La Pira: “...bambini, non siete voi, specialmente, la parte viva della città?”
 
Francesco Tonucci, ricercatore dell’Istituto di Scienze e Tecnologia della Cognizione del CNR di Roma e responsabile del progetto internazionale “la città dei bambini” per lo stesso CNR, non ha dubbi: i bambini sono indicatori di salute della città, ed il fatto che oggi proprio i bambini siano scomparsi dalle città è sintomo evidente della loro crisi. Possiamo chiedere oggi ai bambini, dice Tonucci, di aiutarci ad uscire da questa crisi, ma noi adulti dobbiamo rinunciare a quei privilegi che consideriamo ormai diritti. Dobbiamo farci carico delle generazioni che arriveranno dopo di noi: le emissioni nocive dovute al traffico automobilistico ci sottraggono, secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nove mesi di vita ogni anno. Occorre quindi un progetto politico per le città, afferma Tonucci, e se le Amministrazioni Comunali credono in questi cambiamenti devono allearsi con i bambini. Le città devono tornare ad essere un luogo dove i bambini possono crescere bene, un luogo da cui i bambini non devono difendersi, un luogo che sia davvero “per tutti”. Occorre allora recuperare la fiducia, senza la quale la convivenza è pregiudicata, occorre insegnare nuovamente la fiducia negli altri e dare, al tempo stesso, più autonomia ai bambini come atto di amore e di fiducia.
 
Anche la Comunità Ecclesiale, ha richiamato Pierpaolo Triani, Ricercatore di Didattica all’Università Cattolica di Piacenza, è chiamata ad una nuova elaborazione progettuale della cultura pedagogica e della cura educativa, che non può che essere esercizio di responsabilità sociale: occorre una nuova corresponsabilità educativa, che esca dalla logica della colpa e della delega; occorre crescere nella capacità di pensarsi “in rete”, integrare la buona volontà con la competenza, investendo in formazione e risorse; occorre migliorare la comunicazione dell’attività ecclesiale a misura dei bambini, attraverso un linguaggio che ne rispetti l’intelligenza.
 
Infine un interrogativo per tutti: cos’è oggi la Parrocchia? Un luogo tutelativo o di frontiera?
 
Difficile nascondere l’entusiasmo di fronte all’importanza di tale argomento ed alla serietà, profondità e passione con cui se ne è parlato in questo Convegno; e non sarebbe onesto considerare questa giornata un puro esercizio accademico.
 
Riconosciamo le nostre responsabilità e accettiamole!
Non c’è cammino se non c’è speranza in ogni passo della nostra esistenza.
Affrontiamolo anche con più coraggio e consapevolezza.
 
Antonella Salerno
 
 
*Giorgio La Pira - Le città sono vive - edizioni La Scuola, 1957
Francesco Tonucci - La città dei bambini - editori Laterza, 1996
Francesco Tonucci - Se i bambini dicono: adesso basta! - editori Laterza, 2002
La poesia di Raymond Roussel è una ricostruzione a memoria e incompleta del testo letto durante il convegno, anche se rispettosa del senso.
 
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Informagiovani
 
 
Appuntamenti
 
 
“Inaugurazione del Parco Nocivelli” Domenica 19 giugno
Il programma prevede al mattino la S. Messa.
Durante l’intera giornata il parco sarà animato da intrattenimenti e spettacoli.
Ore 21.00, nell’anfiteatro del Parco: Concerto del Complesso Bandistico “Stella Polare” di Verolanuova e del Corpo Bandistico di Verolavecchia diretti dal m° Francesco Amighetti.
 
 
“Cinema all’aperto”
Dal 4 luglio all’11 agosto, ogni lunedì e giovedì, si terrà nel giardino del Palazzo Comunale il “Cinema all’aperto”.
Il calendario dei film in programma è disponibile presso l’Informagiovani o la Biblioteca Comunale.
 
 
Rassegna “Odissea - Festival lungo la Valle dell’Oglio”
Martedì 12 luglio, ore 21.00, nell’ambito della Rassegna “Odissea 2005” l’Assessorato alla Cultura presenta: 
“Il racconto di Ulisse” con Enzo G. Cecchi
a seguire
Compagnia Teatrale Corona
“L’appeso”
di Roberto Corona, Claudio Comana, Fabio Raimondo
con Roberto Corona, attore - Benedetto Brulotti, danza - Pierluigi Serra, chitarra.
Regia Fabio Comana
 
Lo spettacolo si terrà nel giardino del Palazzo Comunale.
 
 
Visita guidata alla mostra “Gauguin, Van Gogh, l’avventura del colore nuovo”:
è in programma per il giorno mercoledì 26 ottobre 2005 la visita guidata a quello che sarà sicuramente l’evento espositivo dell’anno, presso il Museo di Santa Giulia in Brescia.
 
Le prenotazioni si ricevono presso l’Informagiovani o la Biblioteca Comunale.
 
L.B.
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Associazione insieme 
per l’integrazione sociale e i diritti
delle persone handicappate
 
 
 
Insieme... per i diritti di cittadinanza
delle persone con disabilità
 
Insieme per l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate è un’associazione di volontariato che da anni opera nei Comuni della bassa bresciana.
Anche quest’anno Insieme organizza, grazie alla ormai collaudata collaborazione e amicizia con don Carlo e con i molti collaboratori dell’Oratorio di Leno, la 12a Festa Insieme.
 
È un’occasione per incontrarci tra “vicini” di paese, per approfondire la conoscenza reciproca, per testimoniare che non esiste un mondo di “diversi”, ma che i “diversi” sono nel mondo, nelle nostre comunità.
Ognuno di noi è diverso l’uno dall’altro, spesso però succede che qualcuno si ritenga “normale” e ritenga altri degli “handicappati”, dimenticandosi che tutti siamo innanzitutto delle persone uniche, con propri talenti e disabilità.
Perché questo discorso?
 
Perché nell’ultimo mese due gravi fatti di cronaca ci hanno fatto riflettere sull’importanza della strada intrapresa, quella della tutela dei diritti di cittadinanza delle persone con disabilità.
Ci riferiamo al fatto accaduto in provincia di Bari dove una persona con disabilità è stata uccisa da un gruppo di giovani che da tempo l’avevano fatta oggetto di scherno e all’uccisione di un giovane, in provincia di Matera, che era intervenuto per difendere un ragazzo in carrozzina dalle angherie di un gruppo di giovani.
Fatti isolati. Speriamo, anche se negli ultimi mesi atti di bullismo nei confronti di giovani con disabilità sono accaduti anche nella nostra Bassa.
 
Sono fatti che ci interrogano sulla cultura che promuoviamo verso chi è diverso.
Nessuno di noi è un’isola, tutti viviamo in relazione con altre persone e tutti siamo corresponsabili della crescita delle nostre comunità.
L’Associazione Insieme da anni è impegnata a far conoscere i problemi delle persone con disabilità e delle loro famiglie agli amministratori e ai cittadini della Bassa Bresciana.
 
Abbiamo elaborato progetti in collaborazione con altre associazioni, con le scuole e con alcuni Comuni per rispondere ad alcuni dei tanti bisogni, stimolando la partecipazione di tutti alla gestione delle nostre comunità.
Nello schema seguente sono sinteticamente rappresentati i settori di sviluppo delle nostre attività: 
 
Attività per lo sviluppo
delle risorse interne
alla famiglia
 
INSIEME
per l’integrazione
sociale e i diritti
 
Attività di
corresponsabilizzazione
delle comunità locali
e di integrazione sociale
 
Gruppo
auto-mutuo-aiuto
Scuola dei
diritti Attività
di mutuo aiuto
 
Attività
informativa
formativa
 
Festa Insieme
lavoro
Accordi di Programma
collaborazione
Piano di Zona
rapporti con i Comuni,
le Scuole, l’ASL...
collaborazione progetti
altre associazioni
volontariato
 
“La posta in gioco, in questo momento, è alta” afferma don Ciotti, “perché al volontariato è chiesto di contribuire a una nuova socialità perché si affermino delle comunità vivibili, attente ad accogliere chi ci è compagno di viaggio e soprattutto chi è meno tutelato, meno garantito o così “piegato” da fatiche e privazioni da presentarsi a noi come “povero” invocando rispetto, dignità e diritti”.
Vi aspettiamo come testimoni di questa nuova socialità all’Oratorio di Leno il 10-11-12 giugno; saremo a disposizione per illustrarvi le attività in programma per il 2005 e per ascoltare suggerimenti e proposte.
 
Associazione Insieme Bassa Bresciana
sede a Manerbio in Via Palestro - telefono 030-9383191
sito internet: www.assinsieme.org - e-mail: assinsieme@libero.it
 
 
Preghiera
O Signore, tu hai detto che l’amore più grande è dare la vita per i propri amici;
Aiutaci a scoprire nel volontariato
l’opportunità di incontrare non solo la sofferenza umana, ma di vivere l’amore.
Apri i nostri occhi
per riconoscere in ogni persona sofferente il Tuo volto e la Tua presenza.
Apri le nostre menti
per valorizzare l’unicità di ogni persona, con la sua storia e la sua cultura.
Apri i nostri cuori
per offrire speranza dove c’è paura, solidarietà dove c’è solitudine,
conforto dove c’è tristezza.
Aiutaci, o Signore, a testimoniare il Vangelo con un sorriso, una parola, un gesto di affetto.
Donaci l’umiltà di riconoscere che noi non siamo la luce, ma strumenti della Tua luce.
Non siamo l’amore, ma espressione del Tuo amore.
Signore liberaci dal nostro egoismo.
 
Amen
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varie - cronaca
 
 
 
Pellegrini a Roma
 
Il termine “pellegrinaggio” richiama alla memoria la figura del viandante che con calzari, bisaccia, bastone e conchiglia inizia un lungo cammino. Per noi non è stato così. Alle prime luci dell’alba, senza le insegne del pellegrino, eravamo pronti a partire e, prima di sera avevamo ormai raggiunto la nostra meta: Roma, la città eterna. Tutti eravamo entusiasti all’idea di sostare per una preghiera sulla tomba di Giovanni Paolo II e di incontrare il nuovo Pontefice Benedetto XVI.
Il viaggio è stato tranquillo, piacevole, ma soprattutto utile a conoscerci e a creare quell’armonia e serenità che hanno caratterizzato il nostro stare insieme ed hanno fatto sorgere nuove amicizie.
 
Il nostro soggiorno romano ha conosciuto alcuni momenti di particolare intensità; come quello vissuto la domenica mattina, in una Piazza S. Pietro gremita come non mai, in attesa che il Papa si affacciasse alla finestra per la recita del “Regina Coeli “; lì c’eravamo anche noi e il calore della folla si manifestava in battimani ed acclamazioni gioiose.
Altro momento emozionante, la visita alla tomba di Papa Giovanni Paolo II: un fiume di gente silenziosa e commossa passava lenta recitando mentalmente una preghiera  davanti a quel lucido marmo che racchiude le spoglie di un santo di oggi. L’udienza col Papa in Piazza S. Pietro avrebbe concluso il nostro pellegrinaggio; nell’attesa però ci rimaneva il tempo per visitare le bellezze artistiche di Roma. Accompagnati da un’ottima guida, ci siamo resi conto come l’arte, inevitabilmente, si intrecci con la storia: le rovine dei fori imperiali e il Colosseo ci richiamano la grandezza della Roma antica; le basiliche   testimoniano la decadenza dell’impero e l’affermarsi della fede cristiana; il Vaticano e i palazzi pontifici ricordano il potere temporale dei papi; il Vittoriano e Piazza Venezia ci riportano alla storia contemporanea. Ed in ogni edificio abbiamo ammirato capolavori di pittura e scultura, espressione dell’arte di ogni età e del genio creativo dell’uomo quando sembra elevarsi oltre i propri limiti. Piazza S. Pietro ne è la somma: arte e spiritualità si fondono in una mirabile ed armoniosa espressione che ha attratto il nostro interesse e la nostra attenzione, suscitando commossa meraviglia.
 
In questa splendida cornice, valorizzata da un cielo terso e da una luce calda e limpida, mercoledì 11 maggio abbiamo potuto vedere da vicino il nostro nuovo pontefice Benedetto XVI e rispondere con gioiosa commozione quando, dopo la confortante catechesi, ha espressamente nominato il gruppo della nostra parrocchia.
Anche se con altri mezzi, ma con la gioia e la serenità dell’antico pellegrino, siamo ritornati, rinfrancati nello spirito, alla vita di ogni giorno.
 
Piero e Bettina
 
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 Avis
 
1980-2005
XXV° Anniversario di fondazione
dell’Avis Comunale di Verolanuova
Sabato 11 giugno 2005
 
...e finalmente tocca a noi festeggiare i nostri Donatori, dopo cinque anni trascorsi dall’ultima volta, ecco che chiamiamo a raccolta i nostri Soci che, accompagnati dalle Autorità e dai rappresentanti delle Avis consorelle, andremo a premiare con i riconoscimenti tanto meritati.
 
Consegneremo, alla memoria, la Fronda d’oro a Roberto Bonvicini e la Medaglia d’oro a Guido Bonetti.
Premieremo con la Croce d’oro il sig. Francesco Galvani per le sue 100 donazioni; con la Fronda d’oro i sigg. Baronio Mario, Bodini Franco, Carlotti G. Carlo, Cervati Angelo, Fogazzi Angelo, Gavazzoli Maurizio, Gavazzoli Valter, Iseppi Marco, Manfredini Libero, Mantelli Angelo e Pinelli Giacinto per le loro 75 donaziom. Inoltre verranno assegnate 70 Medaglie d’oro, 63 Medaglie d’argento, 98 Medaglie di Bronzo e 77 Diplomi di benemerenza.
 
Questo ci dà l’idea di quanto sangue abbiano donato i Verolesi, ecco perché auspichiamo una presenza della popolazione ad applaudire i nostri donatori.
 
Programma della manifestazione:
Ore 16.30:       incontro con Autorità, Avisini e invitati nei giardini del Palazzo Comunale
Ore 17.45:       si muoverà il corteo verso la Basilica
Ore 18.00:       Santa Messa
 
A seguire, in corteo, raggiungeremo lo Stadio Comunale dove si terranno le premiazioni e la cena per gli invitati.
 
Il corteo sarà accompagnato dal Complesso Bandistico “Stella Polare”. 
 
Alle ore 21.30 circa tutta la popolazione è invitata per una serata danzante
 
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Dal Club Alcolisti in Trattamento
di Verolavecchia e Quinzano d’Oglio
 
 
Recentemente si è sentito parlare nei vari telegiornali di tutte le reti, del benessere “terapeutico” che può avere una quantità limitata di vino (alcool) ingerito in alcuni momenti della giornata: es. durante i pasti, non considerando che l’alcool è un nemico subdolo che si appropria della volontà umana piano piano e fa si che la dose aumenti in quantità impercettibile ma inesorabile, portando l’individuo a quantità non più salutari, ma dannosissime  e quindi dal bicchiere salutare durante il pasto, alla dipendenza. Se il vino fosse veramente considerato una sostanza terapeutica, perché non venderlo come prescrizione medica? Perché i medici non si assumono responsabilità sugli effetti collaterali di tale medicamento così pubblicizzato dai mass media?
Nella nostra comunità, purtroppo, i danni procurati da questo balsamo miracoloso li vediamo con i nostri occhi, tutti i giorni e alcuni non li vediamo perché si nascondono, ma ci sono, li scopriamo quando ormai è tardi per il loro recupero.
 
“Tutti gli alcolisti smettono di bere. Alcuni di noi sono abbastanza fortunati da smettere mentre sono ancora vivi!”
 
Ciao. A settembre e buone vacanze
 
Mariuccia
 
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Se il fratello
 
Quando ti accorgi
che il fratello arriva
a te,
non aspettare ch’egli bussi prima;
dischiudi la tua porta alla fiducia,
apriti al cuore,
lesto vagli incontro.
Tendi le braccia e di’ tre volte “ave”.
Rechi la novella buona
o la triste inattesa,
sia modico il gioire,
temprato il duolo.
Il male e il bene accetta dalla vita.
Se il fratello ti chiede soccorso,
al fine non badare mai,
improvviso non mutare il volto.
Lieto ti sia sempre donare;
reca conforto,
e te ne viene pace.
 
sig. Naliri
 
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Tempi lontani
 
 
Veniva l’estate e finivano le scuole. Era tempo di corse per i campi, si correva a piedi nudi, si cercavano i nidi degli uccelli, si andava per ruscelli con la “guada” per prendere qualche pesce, tutto per arricchire un po’ il nostro pranzo: pesci, uccelli, rane, lumache, andava tutto bene.
 
A giugno mietevano il frumento, era tempo della spigolatura. Si andava nei campi in mezzo alle stoppie a cercare le spighe che erano cadute durante la mietitura; le paglie del frumento erano tagliate a circa venti centimetri da terra, ci martoriavano le gambe; allora si portavano sempre i calzoni corti, sia d’estate che d’inverno e i polpacci erano tutti tagliuzzati. Meglio ci andava quando c’era il granoturco (furmintù) perchè le canne (i malgàs) erano di un metro e mezzo (la cima era stata tolta prima).
 
Il giorno di S. Pietro (29 giugno) si portava in Chiesa l’offerta di grano; tutti i bambini con un mazzetto di spighe all’ora della dottrina, che era di pomeriggio, in fila portavano il loro dono in Chiesa che depositavano davanti all’altare maggiore. Chi magari aveva un podere, portava anche un covone intero. Il nostro mazzetto lo facevamo spigolando. Un anno non potei andare a spigolare, quella settimana avevo forse fatto l’influenza; mia madre, dopo essere tornata dalla prima messa, che era alle 6, andò nei campi a spigolare e tornò con un mazzetto di spighe, così che anch’io potei portare in Chiesa il mio dono. Pensandoci; mi sembrava il più bello.
 
Una delle feste molto sentite era il Corpus Domini. Fra le due file della processione c’erano dei ragazzi o ragazze che rappresentavano le figure di Santi o Sante o addirittura la passione di Gesù. C’era S. Lucia, S. Lorenzo, S. Rocco (lo ricordo perchè era zoppo) e molti altri. C’erano le Le Figlie di Maria tutte con in testa un velo bianco; ora non ci sono più veli bianchi.
 
Aspettavamo con ansia che la processione finisse per correre in piazza dove c’era la fiera molto famosa nei dintorni.
Altra festa molto sentita era S. Lorenzo.
 
La messa cantata era alle 10.30 e finiva intorno a mezzogiorno; di corsa bisognava essere a casa per quando suonava la campana.
Era abitudine scavare nell’orto, chi l’aveva, o nel cortile per trovare il carbone di S. Lorenzo. E si trovava davvero!
 
Gino Pini
 
(continua)
 
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Per i più piccoli
(a cura di Francesco e Bruno Cocchetti)
 
 
 
Il cantante sfiatato
Un tale entra in un negozio di frutta e chiede:
- Vorrei comprare tutti i pomodori che avete.
Il negoziante, sorpreso, gli chiede, ridendo:
- Che cosa volete farne? Volete forse bombardare il cantante sfiatato che deve esibirsi stasera al teatro municipale?
- No, no: quel cantante sfiatato sono io!
 
Al minuto
Una bambina entra in un negozio di dolciumi e chiede al commerciante:
- Qui si vende all’ingrosso o al minuto?
- Al minuto, bambina!
-          Bene. Allora mi dia trentacinque minuti di cioccolatini! 
 
 
Cielo a pecorelle:
i segni del tempo nella meteorologia popolare
 
Giugno
Mese deciso sul caldo, ma non tanto da non riservare sorprese, stando ai proverbi che pongono in questo mese l’ultimo nodo del freddo corrispondente alla fine del periodo, segnato da un’altra curiosa scadenza: le tempeste della Mamma di San Pietro. Questa donna, di cui non parlano le scritture, facendo solo cenno alla suocera, ha la sua festa il 28, un giorno prima del figlio che, dicono le storie popolari, essa spingeva sempre a prevalere sugli altri Apostoli, indotta dalla vanità e dall’ambizione. Non fece mai nulla di buono, se non dare una cipolla vecchia a un povero. Quando morì fu cacciata nell’inferno, ma il figlio ottenne che un angelo, per la sua festa, fosse mandato a porgerle una cipolla nelle fiamme per tirarla in paradiso. La sordida vecchiaccia stava già per uscire dal fuoco eterno tirandosi dietro un grappolo di poveri dannati che s’erano aggrappati alle sue vesti. Quando vide che tanti uscivano dalle pene, l’invidia di nuovo la punse e cominciò a scalciare per ricacciare le anime dentro le fiamme, urlando:
- La cipolla è mia... la cipolla è mia... la cipolla è mia...
Gli strattoni e i calci strapparono il gambo e fecero ricadere la donna tra i dannati... e ancora oggi, il giorno della sua festa, la Mamma di San Pietro, al ricordo di questo, si agita nell’inferno provocando lampi, saette e tempeste che si abbattono sulla terra.
 
Giugno:             Dice giugno: se non arriva                     Giugno
                         l’otto non mi levo il cappotto                levati il coticugno (ma non lo impegnare che ti potrebbe bisognare)
 
Luglio:  Luglio dal gran caldo                                        Quando il sole è nel Leone
            bevi vino e batti saldo                                       fa un gran caldo buggerone
 
Agosto:             Per S. Lorenzo piove                          La prim’acqua d’agosto
                         dal cielo carbone ardente                    pover’uomo ti conosco
 
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Accade a Radio Basilica
 
 
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Al tavolo il Gruppo degli EQU che, reduce dal Festival di Sanremo dove ha avuto un bel successo con la canzone “L’idea”, lo scorso 22 aprile è stato ospite del nostro studio per una lunga e simpatica intervista. Accade anche questo a Radio Basilica.
 
Anche per noi si preparano le meritate vacanze, anche se saranno brevissime.
 
Le nostre trasmissioni consuete termineranno alla fine di Giugno ma qualcuno continuerà anche in luglio. Come ogni estate non vi lasceremo soli. Continueranno i collegamenti via satellite con InBlu e con i suoi bei programmi e i collegamenti con tutte le celebrazioni dalla Basilica di san Lorenzo.
 
Da non mancare i collegamenti con i nostri ragazzi ai campi scuola giovedì 23 giugno - ore 20.30 e giovedì 7 luglio - ore 20.30.
 
La vacanza ci servirà anche per studiare cose nuove da proporre nei nostri programmi. A questo proposito, ci auguriamo che altri raccolgano l’invito a collaborare con noi. Parecchi lo hanno fatto e adesso formiamo una bella famiglia di 25 persone, fatevi avanti perché c’è posto anche per voi.
 
Grazie a tutti i collaboratori che hanno fatto cose davvero egregie e hanno permesso di superare con serietà e serenità i momenti difficili intervenuti per la scomparsa di Mirella Raneri e Claudio Marcotti.
 
Buone Vacanze. L’appuntamento è per domenica 4 settembre.
 
Tiziano Cervati
 
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Turni domenicali di guardia farmaceutica
dell’Azienda S.L. 19
 
Attenzione: il sistema di turnazione delle farmacie è cambiato. Le farmacie di turno, aperte la notte e nei festivi, si alternano ogni due giorni secondo lo schema sotto riportato. Segnaliamo quelle più vicine a Verolanuova. Per sapere con certezza le farmacie aperte si può chiamare, 24 ore su 24, il numero verde: 800.231061
 
 
Giugno
 
            1 giovedì          Gottolengo - Pontevico (dott. Pinzi)
            2 venerdì          Orzinuovi (dott. Tinti) - Castelletto di Leno
            3 sabato
            4 domenica      Manerbio (dott. Bresadola) - Milzano
            5 lunedì
            7 martedì         Bagnolo (dott. Ingardi) - Verolanuova (Comunale)
            8 mercoledì
            9 giovedì          Corzano - Pavone Mella - Villachiara
            10 venerdì
            11 sabato         Quinzano - San Gervasio
            12 domenica
            13 lunedì          Leno (dott. Bravi) - San Paolo
            14 martedì
            15 mercoledì    Manerbio (dott. Clementi) - Coniolo
            16 giovedì
            17 venerdì        Offlaga - Pontevico (dott. Romano)
            18 sabato
            19 domenica    Bagnolo (dott. Donini) - Pralboino
            20 lunedì
            21 martedì       Verolanuova (dott. Colosini) - Dello
            22 mercoledì
            23 giovedì        Verolavecchia - Ghedi
            24 venerdì
            25 sabato         Leno (dott. Sartirana) - Gambara
            26 domenica
            27 lunedì          Bassano Bresciano - Borgo San Giacomo
            28 martedì
            29 mercoledì    Alfianello - Manerbio (Comunale)
            30 giovedì
 
Luglio
 
            1 venerdì          Gottolengo - Pontevico (dott. Pinzi)
            2 sabato
            3 domenica      Orzinuovi (dott. Tinti) - Castelletto di Leno
            4 lunedì
            5 martedì         Manerbio (dott. Bresadola) - Milzano
            6 mercoledì
            7 giovedì          Bagnolo (dott. Ingardi) - Verolanuova (Comunale)
            8 venerdì
            9 sabato           Corzano - Pavone Mella - Villachiara
            10 domenica
            11 lunedì          Quinzano - San Gervasio
            12 martedì
            13 mercoledì    Leno (dott. Bravi) - San Paolo
            14 giovedì
            15 venerdì        Manerbio (dott. Clementi) - Coniolo
            16 sabato
            17 domenica    Offlaga - Pontevico (dott. Romano)
            18 Lunedì
            19 martedì       Bagnolo (dott. Donini) - Pralboino
            20 mercoledì
            21 giovedì        Verolanuova (dott. Colosini) - Dello
            22 venerdì
            23 sabato         Verolavecchia - Ghedi
            24 domenica
            25 lunedì          Leno (dott. Sartirana) - Gambara
            26 martedì
            27 mercoledì    Bassano Bresciano - Borgo San Giacomo
            28 giovedì
            29 venerdì        Alfianello - Manerbio (Comunale)
            30 sabato
            31 domenica    Gottolengo - Pontevico (dott. Pinzi)
 
Agosto
 
            1 lunedì             Gottolengo - Pontevico (dott. Pinzi)
            2 martedì         Orzinuovi (dott. Tinti) - Castelletto di Leno
            3 mercoledì
            4 giovedì          Manerbio (dott. Bresadola) - Milzano
            5 venerdì
            6 sabato           Bagnolo (dott. Ingardi) - Verolanuova (Comunale)
            7 domenica
            8 lunedì             Corzano - Pavone Mella - Villachiara
            9 martedì
            10 mercoledì    Quinzano - San Gervasio
            11 giovedì
            12 venerdì        Leno (dott. Bravi) - San Paolo
            13 sabato
            14 domenica    Manerbio (dott. Clementi) - Coniolo
            15 lunedì
            16 martedì       Offlaga - Pontevico (dott. Romano)
            17 mercoledì
            18 giovedì        Bagnolo (dott. Donini) - Pralboino
            19 venerdì
            20 sabato         Verolanuova (dott. Colosini) - Dello
            21 domenica
            22 lunedì          Verolavecchia - Ghedi
            23 martedì
            24 mercoledì    Leno (dott. Sartirana) - Gambara
            25 giovedì
            26 venerdì        Bassano Bresciano - Borgo San Giacomo
            27 sabato
            28 domenica    Alfianello - Manerbio (Comunale)
            29 lunedì
            30 martedì       Gottolengo - Pontevico (dott. Pinzi)
            31 mercoledì
 
Settembre
 
            1 giovedì          Orzinuovi (dott. Tinti) - Castelletto di Leno
            2 venerdì
            3 sabato           Manerbio (dott. Bresadola) - Milzano
            4 domenica
 
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Suor Diomira,
nella pace del Signore
 
 
Il 23 marzo scorso è tornata alla Casa del Padre suor Diomira Bettoni della Congregazione delle Suore Operaie, ordine fondato dal verolese Beato Don Arcangelo Tadini.
Suor Diomira è stata a Verolanuova dal 1971 al 1985 e si è sempre occupata dei bimbi piccoli dell’Asilo Boschetti. Un servizio al quale si è sempre dedicata con tanto amore e competenza.
 
Abbiamo saputo della sua scomparsa quando lo scorso numero dell’Angelo era già in stampa e ne diamo notizia solo ora. Il 31 maggio scorso, in Basilica, è stata celebrata una Messa di suffragio.
Vogliamo ringraziare di cuore Suor Diomira per quanto ha fatto per la nostra comunità. La ricordiamo con tanto affetto e la affidiamo al Signore nella preghiera.

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Per Daniela
 
 
Morire a ventisei anni, quando la vita si apre al sorriso del mondo, all’amicizia, all’amore, all’entusiasmo per le prime esperienze lavorative, dopo una laurea sudata e meritata!
Morire, lasciare i propri cari nella tempesta dei sentimenti, nella bufera dei pensieri, nel vuoto delle idee...
Succede, Daniela, succede nel balenare di un attimo. E non riesci a focalizzare nulla, in quel momento che fugge inesorabile e ti lascia sull’asfalto senza pietà, priva di uno sguardo, di una parola, di una sola, pur lieve pulsazione di vita.
 
E senza parole siamo tutti noi, ammutoliti e increduli, forse terribilmente inquieti per non essere stati in grado di porre rimedio alcuno alle implacabili, avverse circostanze di quell’ora così assurda.
Succede, sì, e non si comprende il perché, non si riesce neppure a intendere come coloro che ti hanno amato fino in fondo possano sopportare tanta sofferenza, possano fare a meno di te per i giorni a venire.
 
Ma tu, Daniela, prega per noi, ora che ci guardi dall’alto e vedi le nostre miserie, le nostre incredulità, i nostri dubbi. Prega, Daniela, ora che Dio ti ha allargato le Sue braccia e ti sta mostrando quale sia la pace del Suo volto. Prega per papà Serafino, per mamma Anna, per Sara, Linda, nonna Betta, zii e cugini, chiusi in un dolore incommensurabile. Prega per gli amici, cui mancherai troppo; prega perché ognuno, nel breve lasso di tempo in cui resta appeso alla vita, possa amare gli altri veramente, nel senso più toccante del termine, oltre ogni affanno terreno.
 
Prega, Daniela, e naviga ora nella Luce che Dio ti spalanca a piene mani, dagli orizzonti del Cielo.
 
I tuoi amici
e tutta la Comunità verolese

 

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Anagrafe parrocchiale
 
Battesimi
            15        Rebecca Farina di Alessio e Monica Sala
            16        Riccardo Emanuele Abrami di Norberto e Boffini Marta
            17        Gianandrea Bettoncelli di Roberto e Silvia Saleri
            18        Elisa Cigolini di Alessandro e Zacchi Paola
            19        Samuele Valzelli di Ivano e Braga Debora
            20        Elisa Anni di Bruno e Adami Alice
            21        Jennifer Brunelli di Luigi e Zavaglio Tiziana Rosa
            22        Simone Alessio Sabatti di Sergio e Rossini Sabrina
            23        Edoardo Pinelli di Antonio e Martani Simonetta
                        Alessio Tusi (a Barbariga)
 
Matrimoni
            4          Stefano Andoni con Giuseppina Mìlici
            5          Zanoli Alessandro con Battagliola Fabrizia
            6          Bettelli Dario con Barbieri Elena
                        Barezzani Umberto con Capuzzi Elena (a Verolavecchia)
            7          Pinelli Carlo con Zanoni Laura
                        Mombelli Diego con Rocco Alessandra (a Bagnolo Mella)
 
Defunti
            31        Rizzetto Luciana in Iacobone di anni 61
            32        Rossetti Daniela di anni 26
            33        Meriti Domenico di anni 73
            34                Anelli Angelo di anni 83
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Offerte pro restauri
tele e affreschi della Basilica
 
Maggio
Anniversario Venturini Pagliari  100,00
N.N.    80,00
N.N.    100,00
In ricordo di Angelo Gennari    100,00
N.N.    30,00
Per il Matrimonio di Giusi e Stefano      120,00
N.N.    50,00
Dalla gita a Roma          100,00
Per il Battesimo di Riccardo Emanuele 200,00
N.N.    60,00
N.N.    20,00
N.N.    150,00
N.N.    10,00
N.N.    10,00
N.N.    20,00
N.N.    20,00
N.N.    30,00
I Condomini del Complesso Residenziale SELBA
in ricordo di Paolo Roberto      200,00
I Condomini del Complesso Residenziale SELBA
in ricordo di Daniela Rossetti    200,00
N.N.    10,00
N.N.    30,00
N.N.    5,00
N.N.    30,00
N.N.    10,00
N.N.    10,00
N.N.    40,00
In ricordo di Daniela Rossetti   200,00
N.N.    10,00
N.N.    10,00
N.N.    40,00
Per la famiglia Montani 60,00
N.N.    50,00
N.N.    10,00
N.N.    5,00
Gruppo Alpini Verolanuova     150,00
N.N.    100,00
Scuola materna Boschetti          100,00
N.N.    30,00
N.N.    50,00
N.N.    10,00
Giornata celebrata nel mese di Maggio 1.427,11
Dalla Casa Albergo      80,00      
Dalla chiesa di San Rocco         170,00
Tele e affreschi 70,00
Per libri Basilica            80,00
Breve guida al tempio   40,00
 
Totale  4.427,11
 
 
 
“Amici della Basilica” adesioni alla
“Confraternita del Restauro”
 
N.N.    1.000,00
Massimo e Ilaria nel giorno del matrimonio        250,00
AVIS Comunale Verolanuova in occasione
del 25° di fondazione della propria sezione        1.000,00
In occasione delle Cresime        522,50
In occasione del 35° di matrimonio       250,00
Da san Donnino per la parrocchia         505,00
Amici classe 1978 in ricordo di Daniela            500,00
 
Totale  4.072,50
 
 
per Radiobasilica
 
N.N. dalla Casa Albergo          10,00
 
Totale  10,00
 
 
 
Situazione finanziaria della Parrocchia
al 30 aprile 2005
 
Entrate 130.171,32
Uscite  116.555,37
Differenza positiva         13.615,95
Debito al 31.12.2004   499.096,28
Totale debito al 30.04.2005     485.480,33
 
Queste cifre sono complessive I registri con le singole voci sono visionabili in Canonica. 
 
 
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NUMERI UTILI DI TELEFONO:
Servizio Sanitario
(soltanto nei casi di emergenza)
118
Ambulatori medici via Grimani 
030 9362609
Gruppo Verolese Volontari Soccorso  
via Gramsci, 4
0309361662
Problemi con le droghe?   
0309937210
Alcolisti in trattamento
03093068130309361869
Vigili del Fuoco  
030931027
Carbinieri - Pronto intervento
112  
N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00.
Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccorso telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.30 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00; inoltre dalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì.
 
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Per i collaboratori de “L’Angelo di Verola”
 
 
Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli entro e non oltre le ore 12.00 di venerdì 19 agosto. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.
 
Importante:
Per facilitare la pubblicazione degli articoli:
gli scritti siano preferibilmente dattiloscritti, meglio se al computer, in carattere Times New Roman corpo 12. Se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche
Chi usa il computer è buona cosa che faccia pervenire lo scritto anche salvato su un dischetto oppure via e-mail.
 
Gli articoli vanno fatti pervenire:
direttamente ai sacerdoti oppure via e-mail al seguente indirizzo: angelo@verolanuova.com
La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.
La Redazione
 
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SERVIZIO INFORMATICO PARROCCHIALE
 
 
530 archivi; 5.900 documenti 2.100 immagini.
In marzo  abbiamo superato 1.000.000 di pagine viste da 360.000 visitatori
da 110 nazioni di tutto il mondo.
(fonte statistiche: Webalizer)
 
Questo è www.verolanuova.com il sito della Parrocchia di Verolanuova.
Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato.
 
  
Siti Internet:
Sito principale della Parrocchia   
www.verolanuova.com
Oratorio
www.verolanuova.com/parrocchia/oratorio
L’Angelo di Verola
www.verolanuova.com/Angelo
Archivio de “L’ Angelo di Verola”
http://digilander.libero.it/angeloverola
Coro San Lorenzo
http://digilander.libero.it/corosanlorenzo
Casa Tabor
www.verolanuova.com/casatabor
Siti Ospiti
www.verolanuova.com/ospiti
 
 
Indirizzi di Posta Elettronica:
Parrocchia di san Lorenzo
parrocchia@verolanuova.com
Oratorio “Giacinto Gaggia”
oratorio@verolanuova.com
Radio Basilica
rbv@verolanuova.com
L’Angelo di Verola
angelo@verolanuova.com
Calendario Manifestazioni
eventi@verolanuova.com
Coro San Lorenzo
corosanlorenzo@iol.it
Casa Tabor
casatabor@verolanuova.com
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Riepilogo appuntamenti di Giugno Luglio Agosto
(solo di quelli che ci sono stati ufficializzati)
a cura di Radio Basilica di Verolanuova  
Il calendario completo del 2005 è pubblicato nel sito internet della parrocchia alla pagina appuntamenti
 
Per comunicare iniziative: e-mail eventi@verolanuova.com
 
 
Date e Luoghi
Tema
Promotori
Dal lunedì al venerdì
Oratorio "Giacinto Gaggia"
via Zanardelli
TORNEO MISTO DI PALLAVOLO
6X6
Informazioni al Bar dell'Oratorio
Oratorio
"Giacinto Gaggia"
Mercoledì 1 Giugno ore 21.00
Basilica di San Lorenzo
5° Festival di Musica Sacra
della Provincia di Brescia
ANTONIO VIVALDI
GLORIA, CREDO, BEATUS VIR

Brixia Symphony Orchestra
direttore Giovanna Sorbi
Assessorato
alla Cultura
Provincia
di Brescia
Parrocchia di Verolanuova
Giovedì 2 Giugno ore 19.00
Caravaggio
Pellegrinaggio Zonale a Caravaggio
per la conclusione del mese mariano
Zona Pastorale
Decima
"Beata Paola Gambara"
1-2-3-4-5 Giugno
Campo Sportivo "E. Bragadina"
e Piscina Comunale
FESTA DELLO SPORTIVO
Gruppo Sportivo
Verolese
Sabato 4 Giugno ore 21.00
Oratorio "Giacinto Gaggia"
STASSERA DEBUTTO
Oratorio di Verolanuova
Domenica 5 giugno ore 14.30
Oratorio "Giacinto Gaggia"
via Zanardelli
TORNEO VOLLEY JUNIOR
per ragazzi di 1ª - 2ª - 3ª media
Informazioni al Bar dell'Oratorio
Oratorio
"Giacinto Gaggia"
Sabato 11   Giugno
Intera giornata
Stadio "E. Bragadina"
FESTA PER IL 25° ANNIVERSARIO DELL'AVIS VEROLESE
AVIS
Verolanuova
Domenica 12 Giugno
Vie del paese
GARA CICLISTICA
Pedale Verolese
Domenica 12 giugno ore 14.30
Oratorio "Giacinto Gaggia"
via Zanardelli
TORNEO VOLLEY JUNIOR
per ragazzi di 1ª - 2ª - 3ª media
Informazioni al Bar dell'Oratorio
Oratorio
"Giacinto Gaggia"
Domenica 12 Giugno
Diaconia di Sant'Antonio
FESTA DELLA DIACONIA
SANT'ANTONIO
Diaconie di Verolanuova
Lunedì 13 Giugno - ore 20.30
Basilica di San Lorenzo
La Missione prosegue
CONCLUSIONE COMUNITARIA
DEI
CENTRI DI ASCOLTO
Parrocchia
di Verolanuova
Lunedì 13 Giugno - ore 21.00
Campo Sportivo dell'Oratorio
"Giacinto Gaggia"
TORNEO NOTTURNO DI CALCIO
Oratorio
"Giacinto Gaggia"
Sabato 18 Giugno ore 20.00
Parco Giochi di via Tito Speri
FESTA DELLA DIACONIA
SACRO CUORE
Serata Danzante
Diaconie di Verolanuova
Domenica 19 Giugno
Intera Giornata
Parco Nocivelli
INAUGURAZIONE DEL NUOVO
PARCO NOCIVELLI
Santa Messa
Intrattenimento - Spettacoli
Comune di Verolanuova
Domenica 19 Giugno ore 21.00
Anfiteatro del parco Nocivelli
CONCERTO NEL PARCO
Complesso Bandistico
"Stella Polare" di Verolanuova
Corpo Bandistico di Verolavecchia
Complesso Bandistico
"Stella Polare"
Verolanuova
Venerdì 24 -   Sabato 25
Domenica 26 Giugno
Campo Sportivo "E. Bragadina"
FESTA DELLE DIACONIE
della Parrocchia di Verolanuova
Diaconie di Verolanuova
 
 
 
Date e Luoghi
Tema
Promotori
1 - 2 - 3   Luglio
Stadio "E. Bragadina"
FESTA DELLA SOLIDARIETÀ
Concorso Canoro
CANZONI SOTTO L'ANGELO
AVIS
Verolanuova
Tutti i Lunedì e i Giovedì
dal 4 Luglio all'11 Agosto ore 21.30
Giardini di Palazzo Gambara.
In caso di maltempo
sotto il porticato del Palazzo
Cinema all'aperto
(Titoli da definire)
Assessorato
alla Cultura
8 - 9 - 10 Luglio
Stadio "E. Bragadina"
FESTA DELLA SOLIDARIETÀ
AVIS
Verolanuova
Sabato 9 Luglio
Arena di Verona
Serata all'Arena di Verona
"LA BOHÈME"
di Giacomo Puccini
Informazioni 030 9365030 - 9365035
Assessorato
alla Cultura
Martedì 12 Luglio ore 21.30
Giardini di Palazzo Gambara
Rassegna Odissea
Festival lungo la Valle dell'Oglio
IL RACCONTO DI ULISSE
con Enzo G. Cecchi
a seguire:
L'APPESO
regia di Fabio Comana
Assessorato
alla Cultura
 
 
 
Date e Luoghi
Tema
Promotori
Tutti i Lunedì e i Giovedì
fino all'11 Agosto ore 21.30
Giardini di Palazzo Gambara.
In caso di maltempo
sotto il porticato del Palazzo
Cinema all'aperto
(Titoli da definire)
Assessorato
alla Cultura
Martedì 9 Agosto ore 21.15
Giardini di Palazzo Gambara
Festa del Patrono
San Lorenzo Martire
SERATA ASTRONOMICA
a cura di Giampaolo Pizzetti
Parrocchia
di Verolanuova
Mercoledì 10 Agosto ore 20.30
Basilica di San Lorenzo
Festa del Patrono
San Lorenzo Martire
SANTA MESSA SOLENNE
Parrocchia
di Verolanuova
Mercoledì 10 Agosto ore 21.30
Giardini di Palazzo Gambara
Festa del Patrono
San Lorenzo Martire
PUPAZZI
spettacolo per grandi e piccini
con Dante Cigalini
Parrocchia
di Verolanuova
Martedì 16 Agosto
ore 20.30
FESTA DI SAN ROCCO
Santa Messa - Processione
Rinfresco - Intrattenimento musicale
Parrocchia
di Verolanuova

Sabato 27 Agosto ore 21.00
Piazza Libertà
SERATA DANZANTE
Comune di Verolanuova
 
 
 
Date e Luoghi
Tema
Promotori
Dal 2 all'11 Settembre
Oratorio "Giacinto Gaggia"
via Zanardelli, 15
FESTA DELL'ORATORIO
(programma in definizione)
Oratorio di Verolanuova
Domenica 18 Settembre
Intera giornata
Piazza Libertà e luoghi diversi
FESTA DEL VOLONTARIATO
(programma da definire)
Assessorato
ai Servizi Sociali
e
Volontariato Verolese
 
 
 
 

 

Buone vacanze
 
Auguro a tutti un periodo di meritato riposo, per ritemprare il corpo e lo spirito.
Auguro a tutti di “consumare” le ferie come occasione propizia per arricchirsi di esperienza, di nuova conoscenza, di cultura e, perché no, di una fede più viva e di una pratica religiosa meno affrettata e serena.
 
L’Angelo di Verola
 
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Inserto

 

 

 
 
Progetto per il Miglioramento Sismico della Basilica:
Indagini Preliminari
 
di Angelo Carini
 
 
A seguito del grave evento sismico del 24 Novembre 2004, che ha pesantemente colpito parte del territorio della Provincia di Brescia, il Commissario Delegato Massimo Buscemi, con l’Ordinanza n. 36 del 21 marzo 2005 disponeva, tra l’altro, un piano di erogazione dei contributi per il recupero degli immobili danneggiati dal sisma e pubblicava un elenco di edifici ecclesiastici danneggiati, distinti in prioritari e non prioritari.
La Basilica di Verolanuova è stata inserita nell’elenco dei 57 edifici ecclesiastici prioritari ai quali è riconosciuto un contributo da parte dello Stato pari al 70% della spesa approvata, effettivamente sostenuta e documentata. L’Ordinanza fissa con precisione anche le procedure e le modalità tecniche per la progettazione e la realizzazione degli interventi di ripristino dei danni.
Nel Gennaio 2005 veniva presentata alla Curia Diocesana una relazione descrittiva e4 una documentazione fotografica dei danni subiti dalla Basilica e un preventivo dei lavori da eseguire con un importo totale pari a Euro 299.730. Tale importo è stato recepito nell’Ordinanza.
 
I danni subiti dalla Basilica di Verolanuova sono sotto gli occhi di tutti e già autorevolmente descritti in alcuni numeri passati dell’Angelo di Verola dall’Ing. Stefano Lò. È comunque utile, brevemente, riassumerli anche per quanto verrà detto oltre.
Il danneggiamento sismico è intervenuto peggiorando la situazione statica di alcuni elementi strutturali, già parzialmente compromessa, e anche se, a prima vista, sembra lieve, non bisogna sottovalutarlo e l’inserimento della Basilica di Verolanuova nell’elenco degli edifici ecclesiastici prioritari è testimonianza dell’interesse che riveste l’edificio e della gravità dei danni.
I principali danni si localizzano in corrispondenza della prima campata -della navata con fessurazione passante trasversale della volta a botte di notevole entità. Per effetto del sisma, in prossimità della lesione, è crollato parte dell’intonaco decorato e del materiale di riempimento del preesistente giunto. Una seconda lesione è chiaramente percepibile sulla linea di attacco tra la volta e la controfacciata della chiesa. Di tale fenomeno si ha riscontro anche nel sottotetto, dove le travi principali a sostegno della copertura sono parzialmente fuoriuscite dagli alloggiamenti originali.
Buona parte della volta della prima campata ha subito una fessurazione diffusa di notevole entità con parziale perdita dell’originale forma e cedimento di un arcone di rinforzo che, in alcuni tratti, presenta spostamenti verticali stimabili in circa 15-20 cm.
Sulle pareti laterali, sia interne sia esterne, sono chiaramente percepibili numerose fessure ad andamento sub-verticale, situate in corrispondenza delle finestre che illuminano la prima campata della navata. Tali lesioni interessano anche il fronte principale, specialmente in corrispondenza delle aperture. Sembra, inoltre, in atto un cedimento delle fondazioni della zona d’angolo tra Piazza Malvestiti e Via Dante con lieve rotazione della parte destra della facciata.
 
A seguito dei danni causati dal sisma, il Consiglio per gli Affari Economici della Parrocchia di Verolanuova, con notevole e rara lungimiranza, ha deciso di risolvere alla radice il problema del risanamento strutturale e del restauro della chiesa, chiedendo una consulenza scientifica e tecnica al Dipartimento di Ingegneria Civile dell’Università degli Studi di Brescia per la quale, a breve, verrà sottoscritto un Contratto di Ricerca. La consulenza dovrebbe, poi, essere da supporto al progetto di consolidamento e migliorament6 sismico delle strutture della Basilica.
 
Sin dal Dicembre 2004, alcuni docenti dell’Università si sono attivati per verificare la situazione e organizzare una serie di indagini preliminari, indispensabili alla formulazione di una proposta di intervento che potesse portare ad un effettivo consolidamento statico e ad un miglioramento sismico delle strutture portanti. Dette indagini dovrebbero portare alla determinazione a) delle caratteristiche meccaniche e chimico-fisiche dei materiali utilizzati per la costruzione della chiesa e le caratteristiche delle fondazioni e del terreno di fondazione, b) dello stato di degrado delle strutture portanti, c) della puntuale localizzazione e quantificazione dei danni causati dal sisma sulle strutture della chiesa e sulle decorazioni.
Allo scopo, è già stato portato quasi a compimento il rilievo architettonico e strutturale della chiesa, completando rilievi già eseguiti in passato, riportando tutti i disegni in formato elettronico e costruendo con un codice CAD il disegno tridimensionale della Basilica. Ci si è avvalsi anche di moderne tecniche di rilievo, basate sull’utilizzo di sistemi laser, in particolare, per il rilievo del sottotetto della navata e per l’interno della Basilica. Si intende ringraziare il Geometra Armando Barbieri per la fattiva collaborazione in alcune fasi del rilievo e per la messa a disposizione delle sezioni della Basilica da Lui stesso redatte.
 
Sono già state eseguite, o sono in fase di esecuzione, le seguenti indagini:
1)   Indagine geognostica: analisi geologica e geofisica del suolo di fondazione finalizzata a individuare la litologia ed il profilo stratigrafico del suolo di fondazione, a fornire indicazioni in merito alla capacità portante del terreno, a rilevare il livello della falda acquifera, a definire la categoria di suolo mediante la stima della velocità media di propagazione delle onde di taglio; allo scopo sono già stati realizzate N. 4 prove penetrometriche dinamiche SCPT e N. 4 sondaggi a rotazione a carotaggio continuo con prove SPT in foro; prove sperimentali edometriche su alcuni campioni di limo.
2)   indagine fondazionale al fine di individuare le effettive dimensioni delle fondazioni e la eventuale presenza di cavità, vuoti o altro: N. 8 carotaggi in fondazione,eseguitì a carotaggio continuo (diametro 50 mm) inclinati sulla verticale in modo da stabilire la profondità della fondazione e la sua composizione; esecuzione di uno scavo in aderenza alle fondazioni fino alla quota d’imposta delle fondazioni stesse, eseguito perpendicolarmente all’andamento del paramento murario, con la larghezza di circa 60 cm e la lunghezza di circa 200 cm. Scopo dello scavo, eseguito esternamente alla chiesa, in corrispondenza del marciapiede della fiancata nord, circa a metà della navata, è l’individuazione delle reali dimensioni delle fondazioni e la taratura delle misure eseguite con indagini radar; indagine radar a pavimento lungo i muri perimetrali della Basilica mediante acquisizione, elaborazione ed interpretazione dei dati relativi a segnali elettromagnetici riflessi.
3)   Indagine endoscopica delle murature: N. 4 carotaggi sub-orizzontali eseguiti a carotaggio continuo (diametro 30 mm), in modo da stabilire le caratteristiche della sezione muraria.
4)   Indagini sperimentali per la caratterizzazione meccanica delle murature: N. 6 prove con martinetti piatti per la misura dello stato tensionale esistente nelle murature e per la determinazione delle caratteristiche di deformabilità. I parametri meccnici determinati mediante le prove di deformabilità saranno indispensabili per la realizzazione del modello matematico della struttura mentre le misure dello stato tensionale dovranno essere utilizzate per la calibrazione del modello stesso; prove meccaniche e chimico-fisiche di laboratorio eseguite su mattoni e su campioni di malta.
 
Sono in progetto le seguenti ulteriori indagini:
1)   Analisi termografica all’infrarosso sulla superficie voltata della navata atta ad individuare zone con significative anomalie termoigrometriche;
2)   Monitoraggio del comportamento fessurativo delle lesioni principali dovute al sisma.
 
L’importo complessivo per l’esecuzione di tutte le indagini preliminari, per la consulenza dell’Università di Brescia e per il progetto esecutivo di consolidamento, miglioramento sismico e restauro, è stato stimato in circa 100.000 Euro (IVA esclusa).
La speranza è che, alla consistente spesa conoscitiva, diagnostica e progettuale, corrisponda, poi, un adeguato intervento realizzativo, tale da risolvere in modo duraturo i problemi strutturali della nostra bella Basilica e che le promesse economiche contenute nell’Ordinanza Ministeriale non cadano nel nulla come, purtroppo, già successo in passate analoghe occasioni.
 
 
DIDASCALIE
 
 
Fig. 1: Spaccato della Basilica ottenuto dal disegno tridimensionale realizzato col codice
AUTOCAD.
 
Fig. 2 (o 2a): Composizione di alcune scansioni laser del sottotetto della navata. L’immagine è costituita da una “nuvola” tridimensionale di punti. Ogni scansione restituisce la posizione nello spazio di circa due milioni di punti. L’errore massimo nel posizionamento spaziale dei punti è inferiore al centimetro.
 
Fig. 3: Un particolare di una scansione laser. Le zone nere corrispondono a zone in “ombra”, non rilevate.
 
Fig.4:  Una postazione per l’indagine penetrometrica dinamica SCPT.
 
Fig. 5: Esecuzione di un sondaggio a carotaggio continuo. La profondità del sondaggio è stata di 20 metri.

Le immagini si trovano nella versione PDF cliccando qui

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