L'Angelo di Verola
Mensile di Vita Parrocchiale - Anno XXX   n° 4 - Aprile 2005

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Edizione a stampa a cura di Don Luigi Bracchi
Redazione: Don Giampaolo Goffi - Don Valentino Picozzi - Tiziano Cervati
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati

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Parrocchia di Verolanuova

SOMMARIO In copertina:
Pittori Verolesi – Giuseppe Pelucchi: Ulivi in primavera
.
 
La parola del prevosto (don Luigi)        3
Calendario liturgico       5
Difendiamo la vita         9
Il nuovo rito del matrimonio       10
 
la visita pastorale
 
Il Vescovo ci scrive (2a parte) 14
Il Vescovo e i piccoli     19
 
vita parrocchiale
 
Riscopriamo la S. Messa (don Paolo)   20
La Liturgia Eucaristica (don Luigi)         20
Centri di Ascolto           22
Dal C. P. P. (Don Luigi)           25
Il Consiglio Pastorale Uscente  27
Una bella sorpresa (Sr. Emilia) 27
Esito Votazioni preparatorie      28
La lista 29
Preghiera per il CPP    30
Briciole Francescane (A. Rossi)            31
Dalle parole ai fatti (R. Fontana)           32
Dove sei? (L.D.B)        34
Mondo Unito (Domenica)         34
Cor Unum         35
 
dagli oratori
 
Casa Tabor       36
Incontri...          37
Colorandia        37
Il Rogo della Vecchia
Scuola di Vita Familiare            38
In gita con l’Oratorio     40
Oratorio Sport (R. Moscarella)             41
 
 
le nostre rubriche
 
Per te casalinga (L.D.B)            46
Verola sport (R. Moscarella)    47
 
arte & cultura
 
Le Poesie di Rosetta (R. Mor) 49
Radici (R. Bonera)        50
Università Aperta          52
 
L’angolo di Massimo (M. Calvi)           53
Storie Verolesi (V.B.)  54
Voi che ne pensate? (L. A. Pinelli)        56
 
varie - cronaca
 
Con le ACLI a Bologna            58
Le ACLI ci sono           59
Alcolisti Anonimi           60
Club Alcolisti in trattamento      61
 
La galleria dei ricordi     62
Tempi lontani (G. Pini) 63
Auguri a...         64
Per i più piccoli             65
 
Viaggio in Toscana        66
Orario delle farmacie     67
Numeri Utili     67
Anagrafe Parrocchiale  68
 
Offerte 68
Gli appuntamenti           71
Anno dell'Eucarestia

la parola del Prevosto
 
 
 
Siamo nella realtà
della Pasqua!
 
 
Cristo è la nostra vita, è la nostra speranza, è la certezza di un futuro, personale e sociale.
La Pasqua coincide con l’inizio della Primavera; anche la natura, anche il mondo, partecipa a questo progetto di Dio che è un progetto di rinnovamento e di ripresa.
Questo è stato proposto a tutti noi, così che ognuno si trova a percorrere una strada più sicura e più agile verso i grandi ideali umani e cristiani.
È opportuno che ciascuno verifichi se questo è avvenuto nella sua vita e in che misura.
 
Pensando al territorio della nostra Verolanuova, quale carica, quale modo di affrontare e cercare di risolvere i problemi è maturato fra noi? Un serio cammino spirituale non può non diventare un impegno concreto anche nella vita sociale! Perché tutti si trovino meglio e possano realizzare le attese più vere e più profonde è necessaria una presenza più incisiva di tutti.
 
Un appuntamento importante saranno le votazioni per eleggere il nuovo Consiglio Pastorale Parrochiale (CPP); credo che a tutti sia chiaro che non si tratta di una formalità ma di una tappa necessaria; è un traguardo da raggiungere e da maturare tutti insieme.
Chi sarà eletto il 17 aprile 2005 farà parte di questo organismo che per cinque anni, insieme ai Sacerdoti, condurrà la Parrocchia nei suoi aspetti più impegnativi.
 
Ecco alcuni dei campi in cui gli eletti nel CPP dovranno lavorare:
          Dare corpo alle indicazioni che il Vescovo ci ha lasciato con la Visita Pastorale;
 
          Collaborare con i Sacerdoti nella Nuova Evangelizzazione, nella Catechesi ai vicini e ai lontani, così che Cristo sia conosciuto, accolto e vissuto nella vita di tutti;
 
          Aiutare a far sì che la legge dell’Amore, della Carità sia sempre più seguita: nessuno all’interno della nostra realtà, parrocchiale e civile, si deve sentire escluso, emarginato;
 
          Far emergere indicazioni per una celebrazione sempre più adeguata dei Sacramenti (Battesimo, Cresima, Eucarestia, Matrimonio);
 
          Far notare in modo puntuale i problemi e proporre cambiamenti; osservare attentamente che tutto proceda nel migliore dei modi;
 
          Tenere in considerazione le strutture della Parrocchia e, unitamente alla Commissione Economica, portare a termine il restauro della Basilica, la ristrutturazione della Casa Canonica, la Chiesa della Disciplina, l’Oratorio ecc.
 
Come si vede non è poco il lavoro che ci aspetta.
Le persone che tutti eleggeremo dovranno collaborare col Parroco e i sacerdoti in questi e altri campi; che siano persone di Dio, preparate e capaci di portare avanti un progetto con lo stile di chi costruisce la Chiesa, una comunità di credenti e di fratelli.
 
Preghiamo perché sia così per tutti.
 
Grazie a tutti per la collaborazione.

Don Luigi

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Calendario liturgico
dal 3 aprile all’8 maggio
 
 
aprile
 

ORARIO SANTE MESSE

 
 
In Basilica:
Prefestiva: ore 18.30
Festive:     ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30
                ore 18.15 Celebrazione Liturgica
Feriali:      ore 7.00 - 9.00 - 18.30
 
S. Rocco:
Festiva: ore 9.00
 
S. Anna - Breda Libera:
Festiva: ore 10.00
Feriale: (solo giovedì): ore 20.00
 
Cappella Casa Albergo:
Feriale e prefestiva: ore 16.30
 
N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 18.00, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni. 
 
 
3 Domenica     Seconda di Pasqua (della Divina Misericordia) (proprio del salterio)
 
Dal Vangelo -  “...(dopo aver detto questo) alitò su di loro e disse: - ricevete lo Spirito Santo; a chi rimetterete i peccati saranno rimessi e a chi non li rimetterete, resteranno non rimessi. - ...”. (Gv 20, 20-23)
 
            Sante Messe con orario festivo
ore 15.00          Oratorio: incontro per i genitori dei bambini di 1a elementare
ore 15.00          Dalle suore: incontro per i genitori dei bambini di 4a e 5a elementare
ore 17.00          Salone delle Suore: incontro con i genitori, padrini e madrine dei battezzandi del mese di aprile
 
4 lunedì             Annunciazione del Signore. Solennità. Proprio del salterio.
ore 20.30:         Dalle Suore: Incontro per gli animatori dei Centri di Ascolto
 
Da martedì 5    II settimana del salterio

6 Mercoledì      ore 20.30 in Basilica: Santa Messa solenne in suffragio dell'anima di Giovanni Paolo II

 


 
 10 Domenica  Terza di Pasqua (III settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “...Ed egli disse loro: - Sciocchi e tardi di cuore, nel credere alla parola dei profeti - ...”. (Lc 24, 25)
 
            Sante Messe con orario festivo
ore 11.00          Dalle suore: incontro per i genitori dei bambini di 2a elementare
ore 15.00          Oratorio: incontro per i genitori dei bambini di 3a elementare
 
11 Lunedì         ore 20.30: Centri di Ascolto
 
16 Sabato         Dalle suore: dalle 15.00 alle 18.00 ritiro in preparazione alla Prima Confessione per i fanciulli di 2a elementare

 


 
 17 Domenica  Quarta di Pasqua (IV settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “...Gesù disse: - ...io sono venuto perché abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza - ...”. (Gv 10, 10)
 
            Sante Messe con orario festivo
            Oggi si vota per eleggere il nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale
 
ore 10.30          Santa Messa in via Aldo Moro in occasione della Festa degli Alpini. In caso di pioggia: in San Rocco
                         È sospesa la Messa delle 11.00 in Basilica
ore 10.30          Oratorio: incontro per i genitori dei ragazzi di 3a media
ore 15.00          In Basilica: Celebrazione della Prima riconciliazione per i fanciulli di 2a elementare
 
23 Sabato         Dalle suore: dalle 15.00 alle 18.00 ritiro in preparazione alla Prima Comunione per i fanciulli di 3a elementare
 

 
 24 Domenica  Quinta di Pasqua (I settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “...Disse il Signore: - Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me - ...”. (Gv 14, 1)
 
            Sante Messe con orario festivo
ore 11.00          In Basilica: Celebrazione della Prima Comunione per i fanciulli di 3a elementare
 
25 lunedì           San Marco Evangelista - Festa. Sante Messe con orario feriale. (Proprio del Salterio)
 
 

 
 
maggio
 
 

ORARIO SANTE MESSE

 
 
In Basilica:
Prefestiva: ore 18.30
Festive:     ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.30
                ore 18.15 Celebrazione Liturgica
Feriali:      ore 7.00 - 9.00 - 18.30
 
S. Rocco:
Festiva: ore 9.00
 
S. Anna - Breda Libera:
Festiva: ore 10.00
Feriale: (solo giovedì): ore 20.00
 
Cappella Casa Albergo:
Feriale e prefestiva: ore 16.30
 
N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 18.00, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni. 
Mese Mariano
Si apre oggi il mese dedicato alla devozione verso la Vergine Maria. Ogni giorno le Messe delle 9.00 e delle 18.30 saranno precedute dalla recita del S. Rosario. Sono in programma sere di preghiera nelle varie Diaconie.
Il calendario sarà pubblicato nel prossimo numero.
 
Ogni sera alle ore 20.30 il S. Rosario è recitato nelle Chiese sussidiarie di S. Rocco, Cappella Casa Albergo, Madonna di Caravaggio (Stadio) e Chiesa di S. Donnino.

 


 
 
 1 Domenica    Sesta di Pasqua (II settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “...Disse Gesù: - Se mi amate, osservate i miei comandamenti - ...”. (Gv 14, 15)
 
            Sante Messe con orario festivo
            S. Giuseppe lavoratore
 
ore 11.00          S. Messa per il mondo del lavoro
ore 15.00          Dalle suore: incontro per i genitori dei ragazzi di 2a media
 
7 sabato            Festa di S. Gottardo in S. Donnino
ore 9.00 e 11.00           Le Sante Messe del mattino sono celebrate in S. Donnino
ore 17.00          S. Rosario e benedizione con la reliquia del Santo

 
 8 Domenica    Ascensione del Signore - Solennità (Proprio del salterio)
 
Dal Vangelo -  “...Il Signore disse: - Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo - ...”. (Mt 28, 19)
 
            Sante Messe con orario festivo
ore   9.30         In Basilica: Redditio (consegna) del Padre Nostro per i fanciulli di 5a elementare
ore 10.30          Partenza per il ritiro in preparazione alla Cresima per i ragazzi di 3a media.
ore 15.00          Oratorio: incontro per i genitori dei ragazzi di 3a media
ore 18.00          Santa Messa seguita dalla processione Solenne in onore della Madonna
 
Da lunedì 9:       Settima settimana di Pasqua  III settimana del salterio

 


  
Riepilogo degli appuntamenti vari
 
 
Domenica 3 aprile - Genitori dei bambini di 1a elementare - 15.00 - Oratorio
 
Domenica 3 aprile - Genitori dei bambini di 4a e 5a elementare - 15.00 - Suore
 
Domenica 3 aprile - Genitori, padrini e madrine dei battezzandi di aprile - 17.00 - Suore
 
Domenica 10 aprile - Genitori dei bambini di 2a elementare - 11.00 - Suore
 
Domenica 10 aprile - Genitori dei bambini di 3a elementare - 15.00 - Oratorio
 
Sabato 16 aprile - Ritiro per la Prima Confessione per i bambini di 2a elementare - dalle 15.00 alle 18.00 - Suore
 
Domenica 17 aprile - Genitori dei ragazzi di 3a media - 10.30 - Oratorio
 
Domenica 17 aprile - Prima riconciliazione per i fanciulli di 2a elementare - 15.00 - Basilica
 
Sabato 23 aprile - Ritiro per la Prima Comunione per la 3a elementare - dalle 15.00 alle 18.00 - Suore
 
domenica 24 aprile - Prima Comunione per i fanciulli di 3a elementare - 11.00 - Basilica
 
domenica 1 maggio - Genitori dei ragazzi di 2a media - 15.00 - Suore
 
Redditio del Padre Nostro per la 5a elementare - domenica 8 maggio - 9.30 - Basilica
 
domenica 8 maggio - Ritiro dei Cresimandi di 3a media - dalle 10.30 - Basilica
 
domenica 8 maggio - Genitori dei ragazzi di 3a media - 15.00 - Oratorio

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referendum
 
 
Difendiamo la vita
come difendiamo la pace
Intervista a Luigi Bobba presidente nazionale delle Acli
 
 
 
Dott. Bobba, siamo abituati a vedere le Acli impegnarsi sui problemi del lavoro, della solidarietà sociale, della pace: perché, oggi, hanno deciso di partecipare alla campagna riguardante la legge sulla procreazione artificiale?
 
«Da quando la scienza è uscita dai laboratori e la tecnologia si è introdotta nei meccanismi di generazione della vita, fino a intervenire sul patrimonio genetico dell’uomo, un insieme di nuovi problemi etici ha fatto ingresso nella vita pubblica, e coinvolge la vita delle persone come le aule dei parlamenti. Oggi siamo posti di fronte a una vera e propria battaglia culturale. Se, come cattolici, promuoviamo e difendiamo la vita, è per le stesse ragioni per cui promuoviamo e difendiamo la pace. Ci sta a cuore l’embrione, la vita nascente così come i milioni di bambini che muoiono di fame. Siamo per tutelare la libertà, i diritti, la salute delle donne così come quelli del concepito.  Non mi rassegno, personalmente, essere classificato come oscurantista medievale e “di destra” solo perché sollevo domande, avanzo dubbi, chiedo che si utilizzi almeno quel “principio di precauzione” che, quando si dibatte di organismi geneticamente modificati (Ogm), viene ampiamente riconosciuto: dovremmo avere attenzione nei confronti delle piante, e non verso gli esseri umani?».
 
Lei ha sostenuto che lo strumento referendario risulta inadatto per affrontare questo tipo di problemi: per quali motivi?
 
«I quesiti, così come verranno proposti nel giorno del referendum, sono astrusi, ma non dobbiamo lasciarci confondere: quella che abbiamo davanti, in realtà, è una sola domanda. Se, di fronte a questo meraviglioso e straordinario potere che la scienza mette nelle nostre mani, vogliamo assecondare l’idea del “lasciar fare agli scienziati”, o se crediamo necessario che cittadini e parlamenti abbiano qualche parola da dire sui limiti da imporre alla scienza quando vuole modificare o comunque intervenire sulla vita umana. Se la questione ha questa portata e rilevanza, è chiaro che lo strumento referendario è inadatto».
 
Eppure, contro la proposta di non andare a votare, è stata sollevata una vera e propria campagna...
 
«La campagna condotta contro coloro che scelgono di non partecipare al voto è incomprensibile. È del tutto lecito respingere non solo i quesiti, ma anche lo strumento scelto, ovvero il referendum. Di fronte a un referendum, infatti, per il quale il legislatore ha espressamente previsto un quorum, le alternative non sono solo due, ma tre. E quella di mandare a monte il referendum è non solo legittima, ma esprime una carica di impegno civico tanto quanto le altre: un modo per chiamare in campo la politica partendo dal principio che della vita non si può mai fare mercato (compreso quello “elettorale”) e che compito anche della politica sarà di giungere, attorno a questi problemi, a un’etica pubblica condivisa. Perché la vita non è un referendum».
 
Da: Città Nuova - n° 5 – 2005

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matrimonio
 
 
 
"Ti accolgo come mio sposo"
 
Matrimonio: così cambia il rito

 

 
Domenica 28 novembre, la prima dell’Avvento, è entrato in vigore l’adattamento del rito del matrimonio (la parola giusta è questa, non, dunque, soltanto una traduzione e tanto meno un “nuovo rito”).
Il testo prevede, infatti, tre riti distinti. Il primo, inserito nella Messa, il secondo inserito nella Liturgia della Parola, il terzo riguardante il matrimonio in cui solo uno dei due sposi sia battezzato. Specie per le prime due tipologie, ci sono dei cambiamenti rispetto a quanto avvenuto fino ad oggi.
Come il verbo “accolgo te” anziché il “prendo te” come mio sposo (sposa), o come l’inserimento dell’espressione “con la grazia di Cristo” in una delle formule che possono essere pronunciate al momento del consenso.
 
Il cambiamento della formula
 
L’attenzione dei mass media si è naturalmente subito concentrata sul cambio di verbo “prendo-accolgo”. Non si tratta, però, come si potrebbe pensare, di semplici adattamenti terminologici.
«Dietro ogni cambiamento testuale o dei gesti c’è un preciso studio teologico. Si è scelto “io accolgo te” perché il verbo della formula latina è “accipere”, che il nostro “accogliere” traduce meglio rispetto a “prendere”. Inoltre gli sposi, dicendo “io accolgo te”, riconoscono che l’altro non è possesso ma dono che viene dalle mani di Dio, Signore della vita».
In questo senso, dunque, «l’accogliere del matrimonio cristiano non è un puro ospitare, magari a tempo determinato ma è un accettare nella propria esistenza il dono di un’altra esistenza. Subito dopo con la promessa di essere “fedele sempre” viene la dimensione della scelta, con una consapevolezza in più: che questa promessa, come attesta l’esplicito riferimento alla grazia di Cristo, ognuno dei due sposi non la fa da solo, ma sostenuto proprio da questa grazia, che è vittoria sulla morte, sull’odio e sulla divisione».
 
Matrimonio con e senza la Messa
 
Anche la previsione di un rito inserito nella Liturgia della Parola ha suscitato notevole interesse e qualche perplessità. Si tratta di una possibilità “minore”? E a chi è diretto? «Cominciamo col dire che è sbagliato parlare di un rito di serie A quando c’è la Messa e di uno di serie B quando non c’è.
Tanto meno si deve distinguere tra un matrimonio per i praticanti e una celebrazione per i non praticanti. Quello che l’adattamento del rito introduce è una possibilità in più, una ricchezza maggiore, poiché non si può non prendere atto che la situazione in Italia è cambiata anche da un punto di vista religioso, come ricordano i vescovi nel recente documento sulla parrocchia.
Non tutti gli sposi arrivano al matrimonio nelle stesse condizioni di fede. Vi sono coloro che hanno alle spalle un significativo cammino ma anche coloro che scelgono di sposarsi in Chiesa - e ne hanno diritto in quanto battezzati - pur non avendo maturato pienamente la scelta della vita cristiana. L’adattamento offre ai parroci gli strumenti per far fronte a questa diversità. Ma è una possibilità, non certo un’imposizione».
Detto in altri termini, l’esistenza di un doppio rito non significa l’obbligo di applicare automaticamente il rito con la Messa a chi ha fatto un certo cammino di fede e va in chiesa tutte le domeniche e l’altro rito a chi, invece, non si faceva più vedere dai tempi della Cresima. «Questo sarebbe il modo più sbagliato di intendere il cambiamento».
Al contrario è auspicabile che i parroci e gli sposi valutino insieme quale rito scegliere. All’inizio penso che saranno ben pochi quelli che sceglieranno il rito all’interno della Liturgia della Parola. Ma se nel corso prematrimoniale due fidanzati riconoscono di essere in cammino verso una fede matura e consapevole, allora questo rito può davvero esprimere tutte le sue potenzialità».
Allo stesso modo, quando si presenterà la necessità di celebrare un matrimonio senza la Messa, “i parroci non dovranno inventare nulla, ma avranno già pronta una struttura rituale di sostanza e di qualità”.
 
Il rito inserito nella Liturgia della Parola
 
Vediamola più da vicino, dunque, questa novità. “La mancanza della Messa non deve essere vissuta come una sottrazione ma deve diventare un desiderio.
Per questo il rito abilita a mettersi in cammino verso l’Eucaristia, partendo proprio dalla memoria del Battesimo, proseguendo con la proclamazione della Parola, l’espressione del consenso (io accolgo te e tutto ciò che segue), la benedizione nuziale, la preghiera dei fedeli, lo scambio della pace, la consegna della Bibbia e la benedizione finale».
Proprio la consegna della Bibbia, è indice di questo incamminarsi verso la comunione. «Ricevete la Parola di Dio - recita infatti la formula che accompagna questo momento - risuoni nella vostra casa riscaldando il vostro cuore, sia luce ai vostri passi, la sua forza custodisca il vostro amore nella fedeltà e, vi accompagni nel cammino incontro al Signore».
 
La maggiore ricchezza liturgica
 
Altro che serie B, verrebbe da dire. L’adattamento, infatti, renderà più belle e partecipate le liturgie nuziali, sia quelle inserite nella Messa, sia le altre. Testi e gesti sono stati curati nei minimi dettagli, sono state inserite le litanie dei santi sposati ed è stato ampliato anche il numero dei brani della Bibbia utilizzabili per le letture e il Vangelo. Prima erano una quarantina, ora sono 82.
Nuova è anche la formula per la benedizione sugli sposi. Il testo accentua la lode trinitaria: al Padre Creatore, al Figlio che si dona senza chiedere nulla in cambio e allo Spirito Santo. Sviluppa inoltre la supplica, affinché gli sposi, «segnati con il fuoco dello Spirito, diventino Vangelo vivo tra gli uomini». E introduce l’aspetto escatologico: la profonda nostalgia di Dio «fino al giorno in cui potranno, con i loro cari, lodare in eterno» il suo nome. Insomma, la celebrazione del matrimonio sarà sempre di serie A.
Qualunque sia il rito prescelto.
 
 
Così si dice “Sì”
 
Prima formula del Consenso
Sposo: Io N, accolgo te, N, come mia sposa.
            Con la grazia di Cristo prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.
La sposa ripete
 
Seconda formula del Consenso
Sposo: N, vuoi unire la tua vita alla mia, nel Signore che ci ha creati e redenti?
Sposa:  Sì, con la grazia di Dio, lo voglio.
            E tu, N, vuoi unire la tua vita alla mia, nel Signore che ci ha creato e redenti?
Sposo: Sì, con la grazia di Dio, lo voglio.
Insieme:            Noi promettiamo di amarci fedelmente, nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia, e di sostenerci l’un l’altro tutti i giorni della nostra vita. 
 
 
Quel dialogo davanti all’Altare:
ecco cosa cambia
 
1. Nel Rito di Ingresso è stata inserita la “memoria del Battesimo”, con una formula a scelta tra tre, pronunciata dal sacerdote se possibile vicino al fonte battesimale. Ci sono inoltre due gesti nuovi: il sacerdote segna se stesso con l’acqua benedetta, poi asperge gli sposi e l’assemblea dei fedeli.
 
2. Nella Liturgia della Parola la novità è nell’arricchimento del lezionario, che contiene 82 brani tra cui scegliere anziché una quarantina, compresi i salmi. C’è anche una novità gestuale, cioè la venerazione del Vangelo da parte non più solo del sacerdote celebrante ma anche degli sposi.
 
3. Nella Liturgia del Matrimonio ci sono diverse novità.
L’interrogazione prima del consenso prevede una forma consueta (“Siete venuti a celebrare il matrimonio senza alcuna costrizione, in piena libertà e consapevoli dei significato della vostra decisione?”, eccetera) e una seconda forma totalmente rinnovata, in cui gli sposi anziché essere interrogati e rispondere con un si, dichiarano le loro intenzioni a se stessi, pronunciando insieme la seguente formula:
«Compiuto il cammino del fidanzamento, illuminati dallo Spirito Santo e accompagnati dalla comunità cristiana, siamo venuti in piena libertà nella casa dei Padre perché il nostro amore riceva il sigillo di consacrazione. Consapevoli della nostra decisione, siamo disposti, con la grazia di Dio, ad amarci e sostenerci l’un l’altro per tutti i giorni della vita. Ci impegniamo ad accogliere con amore i figli che Dio vorrà donarci e a educarli secondo la Parola di Cristo e l’insegnamento della Chiesa. Chiediamo a voi, fratelli e sorelle, di pregare con noi e per noi perché la nostra famiglia diffonda nel mondo luce, pace e gioia». Inoltre sono cambiate le formule del consenso: ora è possibile scegliere tra tre. Nella prima il verbo “prendo” è sostituito da “accolgo” e compare l’inciso “con la grazia di Cristo”. La seconda formula è originalissima, e prevede un dialogo tra sposa e sposo (vedi anche riquadro). La terza formula, in forma di domanda, è prevista solo se il sacerdote, per motivi pastorali, lo ritiene opportuno.
Un’altra novità riguarda la benedizione nuziale, che ora è possibile anticipare al momento immediatamente successivo allo scambio degli anelli. Per la benedizione nuziale il celebrante può scegliere tra quattro preghiere:
accanto alle tre formule consuete, ne compare una nuova, composta appositamente dalla Chiesa cattolica, che prevede l’intervento dell’assemblea con acclamazioni. A conclusione della preghiera dei fedeli, il sacerdote può invitare a invocare i santi sposati, come Aquila e Priscilla, Zaccaria ed Elisabetta, Gioacchino e Anna, Mario e Marta, fino a Giovanna Beretta Molla. Dopo la celebrazione del matrimonio, al posto dell’applauso, l’assemblea può intonare un canto di ringraziamento o un’acclamazione di lode.

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la visita pastorale 1
 
 
 
La Visita Pastorale
del nostro Vescovo continua
 
Il nostro Vescovo, mons. Giulio Sanguineti, a conclusione della Visita Pastorale ci ha inviato la lettera con le sue considerazioni; in essa sottolinea e propone alcune indicazioni. Desideriamo proporla alla riflessione della comunità. La prima parte è stata pubblicata nell’Angelo di marzo, in questo numero pubblichiamo la seconda... Sarà utile per tutti e, particolarmente, per chi opera al servizio della Parrocchia e per quanti entreranno a far parte del nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale. La lettera del Vescovo indica con chiarezza la strada che la nostra Comunità dovrà seguire.
 
 
La lettera del Vescovo
 
Seconda parte
 
Ritengo opportuno richiamare i seguenti altri punti.
 
1.          Fra la nostra gente tutta la pastorale sia finalizzata al sorgere e al crescere della fede: dalle varie forme di annuncio alle celebrazioni liturgiche, alle molteplici iniziative ed opere caritative, alla integrazione del messaggio cristiano nella nuova cultura dei media; fra questi è da intensificare la diffusione del nostro settimanale diocesano ‘La voce del Popolo’: chiedo che i Sacerdoti e i membri dei Consigli programmino abbonamenti e lettura perché la Nuova Evangelizzazione possa raggiungervi attraverso queste strade del moderno areopago, ivi compresa quella del quotidiano cattolico AVVENIRE del quale chiedo sia curata una buona diffusione.
 
2.          Si tenga come impegno prioritario di attenzione pastorale quello di curare la preparazione e lo svolgimento delle celebrazioni liturgiche, vera «fonte e culmine di tutta l’evangelizzazione».
            Questa visita pastorale coincide con l’Anno dell’Eucaristia: ciò chiede alcune attenzioni.
            Ad un posto preminente della vita ecclesiale si ponga la celebrazione del Giorno del Signore con al centro l’Eucaristia. Le celebrazioni generino comunione e alimentino quello spirito missionario proprio dell’Eucaristia. Anche i fedeli laici siano partecipi e animatori assumendo in proprio quanto compete loro e lasciando ai sacerdoti ciò che concerne la presidenza. Si educhi l’assemblea ad una partecipazione orante anche col canto. Sia rivalutato il ruolo delle ‘corali’ che affianchino a pezzi propri canti eseguiti da tutti; si trovi per il coro un posto adatto dentro l’assemblea.
            I fedeli preghino, rispondano a voce chiara al celebrante, siano attenti nell’ascolto reso possibile da una proclamazione preparata.
            Un impegno rinnovato in vista di celebrazioni più evangelizzanti chiede anche una saggia cautela nel programmare il numero delle SS Messe perché lo zelo verta più sul modo di celebrare piuttosto che sul moltiplicarne la quantità. Nel determinare numero e orari delle SS Messe il criterio sia dettato anche dalle esigenze delle parrocchie vicine, e non solamente della singola parrocchia. Venga dato giusto rilievo anche agli altri riti che non sono la Messa. Siano valorizzate le varie forme di pietà popolare secondo i criteri del “Direttorio su pietà popolare e liturgia”.
 
3.          Nella catechesi e nella prassi pastorale si dia rinnovata premura per la presentazione e la celebrazione della Penitenza, Sacramento del perdono di Dio e della riconciliazione con la Chiesa. I sacerdoti individuino ed indichino, con orari esposti, i tempi adatti per la celebrazione e i fedeli vi siano insistentemente invitati.
 
4.          Nella prospettiva di una Nuova Evangelizzazione che tende a rifare il tessuto cristiano delle stesse comunità ecclesiali e della società umana, i destinatari privilegiati dell’annuncio del Vangelo sono gli adulti. Li esorto a diventare sempre più adulti nella fede e quindi a dare tempo per la propria formazione cristiana e sfruttare tutte le opportunità che nella diocesi, nella zona, nella parrocchia vengono offerte.
            Quindi le parrocchie intensifichino le varie modalità delle catechesi agli adulti: in occasione della celebrazione dei Sacramenti dei figli, in altri modi adottati in parrocchia, nella forma dei ‘centri di ascolto’.
 
            I consigli pastorali individuino persone, preferibilmente adulte, chiamate a farsi catechisti e/o animatori di Centri di Ascolto e sia loro offerta la possibilità di una preparazione adeguata. Analoga preparazione, iniziale e permanente, sia offerta ai membri dei Consigli Pastorali Parrocchiali, ai vari operatori degli Oratori, ai membri dei Consigli Parrocchiali per gli affari economici.
 
5.          Circa l’Azione Cattolica richiamo quanto hanno scritto i Vescovi italiani negli ‘orientamenti per il decennio’: ‘noi Vescovi diamo il nostro sostegno con attenzione e speranza verso il cammino dell’Azione Cattolica. E chiediamo all’Azione Cattolica un’esemplarità formativa e un impegno sensibile alle necessità pastorali delle parrocchie e un rinvigorimento del dialogo e della condivisione della speranza evangelica in tutti gli ambienti della vita quotidiana’ (cfr n. 61). La raccomando come associazione in diretta collaborazione con la diocesi e la parrocchia. La Chiesa di essa ha bisogno per essere se stessa e per vivere la sua missione. Quindi ne incoraggio la promozione e l’animazione.
 
            Anche associazioni e movimenti sono una opportunità da valorizzare per la formazione dei laici, per la testimonianza e l’annuncio che possono far giungere là dove risulta più difficile alle organizzazioni tradizionali della parrocchia. Vanno aiutati a collocarsi in un progetto pastorale unitario.
 
6.          Un dono per le parrocchie sono le religiose, vere consacrate a tempo pieno per la Chiesa. Prima che collaboratrici preziose sono da considerare delle testimoni che rendono presente Gesù casto, povero e obbediente.
 
            Le comunità cristiane hanno bisogno di molteplici operatori pastorali per essere vive e incidere sul territorio. Questi devono essere preparati.
 
            Crescano la competenza e disponibilità dei laici che portino un contributo originale alla realizzazione dell’unica missione della Chiesa. Un progetto per rispondere a tale esigenza è messo in atto dall’istituto Superiore di Scienze Religiose dell’Università Cattolica a Brescia.
 
            Raccomando di dare seguito alle Missioni Popolari celebrate nelle varie parrocchie, intensificando e rendendo permanenti i Centri di Ascolto attivati o da avviare.
            L’attenzione ai lontani presenti nelle nostre parrocchie non ci faccia dimenticare la missionarietà ad gentes: le associazioni missionarie ne sono una proposta eloquente. Tutte le comunità sentano propria la vocazione missionaria.
 
7.          Una oculata pastorale giovanile chiede che sia coinvolta la scuola, soprattutto nei luoghi dove c’è una concentrazione di alunni:
-           devono essere sensibilizzati gli insegnanti credenti mediante una pastorale scolastica che miri innanzitutto ad una buona qualità della scuola, contenutistica e pedagogica;
-           occorre un coinvolgimento ed un coordinamento degli insegnanti di Religione Cattolica, per favorire il loro ruolo di insegnanti dei principi della Religione Cattolica nella scuola e anche per alimentare un contatto formativo con i ragazzi che la parrocchia non raggiunge;
-           va incoraggiata e sostenuta la scuola cattolica presente in zona, come primaria nella parrocchia di Pontevico e come scuola per l’infanzia a Pontevico e Verolanuova.
 
8.          All’interno dell’impegno per la Nuova Evangelizzazione deve trovare spazio l’attenzione vocazionale. Occorre una rinnovata cultura vocazionale nei giovani e nelle famiglie, che va dalla vocazione al matrimonio e famiglia, alle vocazioni di speciale consacrazione, maschili e femminili; fra queste anche quella al Diaconato Permanente. L’attenzione prioritaria sia per la vocazione al presbiterato poiché essa deve garantire il futuro delle comunità. In questa prospettiva va data piena collaborazione alle iniziative proposte dal Seminario Diocesano in vista della animazione vocazionale.
 
            Sia adottato lo stile vocazionale nella preparazione remota dei giovani al Matrimonio al fine di insegnare a leggere la scelta del Matrimonio come una vocazione.
 
9.          Ogni parrocchia o unità pastorale si preoccupi di darsi un organismo, o deputi qualche membro del consiglio pastorale, che coinvolga la comunità nella testimonianza della carità, all’interno e nel territorio in cui è inserita: è compito della Caritas parrocchiale educare alla carità per far conoscere le realtà caritative esistenti, sensibilizzare ai bisogni emergenti, coordinare le diverse espressioni caritative ed anche stimolare il dialogo della comunità cristiana con Immigrati ed emarginati ed offrire loro la conoscenza e l’esperienza della fede cristiana.
 
            È da apprezzare e incoraggiare l’esperienza in atto nelle varie realtà circa il volontariato quale attività spontanea e gratuita verso l’altro. Raccomando la formazione, iniziale e permanente, dei volontari perché siano garantite la competenza e l’ispirazione di fede.
 
            Gli immigrati che giungono assai numerosi nei nostri paesi sollecitano la nostra Chiesa all’accoglienza e non al rifiuto, all’aiuto, al dialogo, alla fraternità.
            L’atteggiamento accogliente verso i fratelli immigrati non esclude di richiamarli anche a rispettare la nostra cultura e le leggi dello Stato.
 
            Una particolare attenzione di accompagnamento pastorale va data agli immigrati di religione cattolica. La nostra diocesi sta portando avanti una “missione popolare per gli immigrati” per l’accoglienza dei fratelli di religione cattolica. Prevedo tuttavia che nella vostra zona sarà effettuata verso l’anno 2006.
 
            Anche con le religioni non cattoliche si instauri un buon rapporto di dialogo.
 
            Affido comunità e fedeli alla protezione della Madonna, della Beata Paola Gambara, dei Beati Arcangelo Tadini e Ludovico Pavoni e dei SS. Patroni delle comunità parrocchiali.
 
Vi benedico tutti
 
Brescia, 9 febbraio 2005, Mercoledì delle Ceneri.
 
+ Giulio Sanguineti

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La Visita Pastorale 2
 

Il Vescovo si fa piccolo con i piccoli

 

 
È stato bello vedere un Vescovo che si è chinato a distribuire le caramelle ai bambini della scuola materna. Questo è avvenuto venerdì 28 gennaio durante la visita pastorale che Monsignor Vescovo Giulio Sanguineti ha fatto alla nostra parrocchia.
Importante per noi è stato il suo desiderio di visitare l’Asilo Nido, le due scuole materne. I bambini, pur non cogliendo il significato profondo di tale visita, hanno goduto per la presenza del “Messaggero del Signore”.
Imparare un canto, preparare un cartellone da donare, ricevere delle caramelle dalla mano di un Vescovo: sarà tutto questo un piacevole ricordo quando la loro fede diventerà più matura? Chissà!
Lo ringraziamo e gli assicuriamo il nostro affettuoso ricordo e diciamo grazie anche al Parroco che si è fatto accompagnatore, favorendo a noi la gioia dell’incontro.
 
Le Educatrici della Scuola Materna S. Capitanio

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Vita Parrocchiale
 
 
 
Riscopriamo la Santa Messa
 
Prefazio:
 
“Il Signore sia con voi”, “In alto i nostri cuori”, “Rendiamo grazie al Signore nostro Dio”... e poi segue la preghiera di ringraziamento che il Sacerdote a nome di tutta l’Assemblea rivolge al Signore per i doni che continuamente ci offre, in modo particolare per il dono del Corpo e del Sangue di Cristo.
 
Epiclesis:
 
È la preghiera successiva che si rivolge allo Spirito Santo perché il pane e il vino presentato all’Offertorio li trasformi in Corpo e Sangue di Cristo. È un momento importante, per questo dopo il Santo è stato proposto un momento di silenzio perché la nostra partecipazione alla preghiera innalzata dal Sacerdote fosse consapevole e non scontata.
 
Presentazione all’assemblea del Corpo e del Sangue di Cristo:
 
Per sottolineare la consapevolezza del dono ricevuto da Dio nel Corpo e Sangue di Cristo, come espressione della nostra adorazione abbiamo ripetuto davanti al Corpo di Cristo: “Signor mio e Dio mio”. Davanti al Sangue di Cristo: “Signor mio e Dio mio”.
 
a cura di don Paolo

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La Liturgia Eucaristica

 

 

 
Pubblichiamo una breve sintesi delle catechesi che il nostro Prevosto, don Luigi, ha dettato a Radio Basilica nel corso della scorsa Quaresima.
 
 
Gesù segno dell’alleanza
 
Le profezie si compiono nella persona di Gesù Cristo, uomo e Dio, nato a Betlemme di Giudea: in Lui si realizza la nuova alleanza fra Dio e gli uomini ed egli ne è il segno visibile e perenne.
Dio fa alleanza con l’umanità non più a parole, nel sangue di animali, o attraverso teofanie, ma in se stesso che ha reso visibile e assumendo in sé la natura umana: «Io ti sposerò, ti condurrò nel deserto, sposerò la mia creatura» (cfr. Os 2, 21). Dio si unisce a noi tramite Gesù Cristo e noi, tramite lui entriamo in Dio, nella Trinità, partecipiamo alla vita di questa e diveniamo nuovo popolo con il comandamento dell’amore, essendo uniti in Dio. 
 
La Messa: vivere la nuova alleanza
 
La messa contiene, attua, rinnova e diffonde gli effetti dell’alleanza con Dio. Quando andiamo a messa rinnoviamo, perché Dio la rinnova, ci apriamo e approfondiamo la nostra alleanza con Dio, nel sangue di Cristo: «Questo è il mio corpo dato per voi, questo è il sangue della nuova ed eterna alleanza». La nuova alleanza si attua nella fede, nella speranza.
 
La messa infiamma la carità. I santi lo capivano bene: il beato Allamano, divideva la giornata in tempi di ringraziamento e di preparazione alla messa, quasi con un metodo da ragioniere. Mi sembra importante per ogni cristiano l’intuizione della messa come centro in cui si realizza il piano di Dio e punto di partenza per l’azione e la vita. Oggi dobbiamo ringraziare, perché molti cristiani hanno riscoperto l’Eucarestia anche nei giorni feriali e la vivono nel suo significato più autentico: è un segno dello Spirito che ci dice la dilatazione del regno, l’accoglienza che sta ricevendo nel cuore del popolo cristiano.
 
A conclusione desidero sottolineare il valore della messa e quindi della vita cristiana come gioia e festa. Ciascuno di noi, quando è segnato dall’esperienza del dolore e della croce, trova più difficile comprendere la gioia dell’incontro con Dio e cogliere i segni di speranza nel proprio cammino. La messa è sacrificio, perché alleanza nel sangue di Cristo, ma è anche Eucarestia, rendimento di grazie per l’alleanza.
Questi due significati sono importanti: nella comunione eucaristica, ciascuno di noi, da un lato vive per la forza che Gesù gli comunica e, dall’altro, vive per Lui, per il suo regno. La lettera ai Filippesi al capitolo 2 dice: «Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù» (2,5). Nella comunione, riceviamo con Cristo stesso riassunto della sua vita per suscitare in noi gli stessi sentimenti che furono in lui.
La Chiesa ha sempre detto che nell’ostia consacrata è presente Cristo: siamo davanti a un mistero di fede che fa nascere in noi stupore e lode, un mistero in cui si realizza l’unione tra Dio e gli uomini.
Un secondo momento teologico non secondario della comunione consiste nel legame con il Corpo mistico di Cristo: unendomi a Cristo nell’Eucarestia, entro in una relazione più stretta e più forte con tutti, quindi devo sentire una vicinanza più forte; per «sentire» non intendo sensibilmente se accade, può essere un aiuto, ma intendo sperimentare nel profondo della fede.

a cura di don Luigi

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Centro di Ascolto
 
Lunedì 14 marzo 2005
 
 
 
 
 
“Noi siamo il corpo di Cristo”
I Corinzi 12, 12-27
 
 
 
Proviamo a vivere il Vangelo
 
Cristo è come un corpo che ha molte parti
 
Non poteva esserci brano migliore per l’approssimarsi delle elezioni del Consiglio Pastorale Parrocchiale. Sì, perché questa “Prima Lettera ai Corinzi, 12, 12-27” ci fa sentire veramente “tutti per uno e uno per tutti”.
 
“Cristo - dice San Paolo - è come un corpo che ha molte parti. (...) L’occhio non può dire alla mano: - Non ho bisogno di te - o la testa non può dire ai piedi: - Non ho bisogno di voi -. Anzi, proprio le parti che ci sembrano più deboli sono quelle più necessarie. (...) Se una parte soffre, tutte le altre soffrono con lei; e se una parte è onorata, tutte le altre si rallegrano con lei”.
 
Siamo un unico corpo con Cristo e ciascuno di noi si deve sentire parte integrante della Sua Chiesa. Dobbiamo, dunque, essere in comunione tra noi, corresponsabili della Missione che Cristo ci ha affidato, secondo le nostre possibilità e per il bene e la salvezza di tutti.
Così, uniti e solidali, dobbiamo affrontare gli eventi che precedono la costituzione del nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale, in modo che esso rappresenti democraticamente ognuno di noi, nell’impegno e nella volontà di portare avanti armoniosamente le linee di un cammino pastorale comune, del quale siamo consapevolmente parte viva.
 
L’occasione, quindi, è propizia per parlare delle prossime elezioni del 17 aprile 2005 e per prepararci a questo evento con serietà assoluta e senso pieno di responsabilità.
L’incontro termina con una preghiera dedicata anche a coloro che, per motivi di salute, non hanno potuto recare il loro fattivo contributo alla vivace, amichevole discussione.
 
Rosetta Mor
per il Centro di Ascolto della Diaconia
“Madonna di Caravaggio”

 


 
 
Rispondiamoci
con il Catechismo
 
Uniti e solidali come un corpo per vivere dentro e fuori di noi, grazie all’aiuto del Consiglio Pastorale Parrocchiale, tre atteggiamenti: Comunione (tutti uniti nel nome del Signore), Corresponsabilità (tutti corresponsabili gli uni degli altri nel nome del Signore), Missione (nel mondo portatori del Vangelo, con le parole e la vita, nel nome del Signore). Uniti e solidali per essere nel mondo il Corpo di Cristo.
 
La Chiesa è Comunione con Gesù
 
787      Fin dall’inizio Gesù ha associato i suoi discepoli alla sua vita; 199 loro rivelato il Mistero del Regno; 200 li ha resi partecipi della sua missione, della sua gioia 201 e delle sue sofferenze. 202 Gesù parla di una comunione ancora più intima tra sé e coloro che lo seguiranno: «Rimanete in me e io in voi... Io sono la vite, voi i tralci» (Gv 15, 4-5). Annunzia inoltre una comunione misteriosa e reale tra il suo proprio Corpo e il nostro: «Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui» (Gv 6, 56).
 
788      Quando la sua presenza visibile è stata tolta ai discepoli, Gesù non li ha lasciati orfani. 203 Ha promesso di restare con loro sino alla fine dei tempi, 204 ha mandato loro il suo Spirito. 205 In un certo senso, la comunione con Gesù è diventata più intensa: «Comunicando infatti il suo Spirito, costituisce misticamente come suo Corpo i Suoi fratelli, chiamati da tutte le genti». 206
 
789      Il paragone della Chiesa con il corpo illumina l’intimo legame tra la Chiesa e Cristo. Essa non è soltanto radunata attorno a lui; è unificata in lui, nel suo Corpo. Tre aspetti della Chiesa-Corpo di Cristo vanno sottolineati in modo particolare: l’unità di tutte le membra tra di loro in forza della loro unione a Cristo; Cristo Capo del Corpo; la Chiesa, Sposa di Cristo.
 
«Un solo corpo»
 
790      I credenti che rispondono alla Parola di Dio e diventano membra del Corpo di Cristo, vengono strettamente uniti a Cristo: «in quel Corpo la vita di Cristo si diffonde nei credenti che attraverso i sacramenti vengono uniti in modo arcano ma reale a Cristo che ha sofferto ed è stato glorificato» 207 Ciò e particolarmente vero del Battesimo, in virtù del quale siamo uniti alla Morte e alla Risurrezione di Cristo, 208 e dell’Eucaristia, mediante la quale «partecipando realmente al Corpo del Signore» «siamo elevati alla comunione con lui e tra di noi». 209
 
791      L’unità del corpo non elimina la diversità delle membra:
«Nell’edificazione del Corpo di Cristo vige la diversità delle membra e delle funzioni. Uno è lo Spirito, il quale per l’utilità della Chiesa distribuisce i suoi vari doni con magnificenza proporzionata alla sua ricchezza e alle necessità dei servizi». L’unità del Corpo mistico genera e stimola tra i fedeli la carità: «E quindi se un membro soffre, soffrono con esso tutte le altre membra; se un membro è onorato, ne gioiscono con esso tutte le altre membra» 210 Infine, l’unità del Corpo mistico vince tutte le divisioni umane: «Quanti siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. Non c’è più né giudeo ne greco; non c’è più schiavo né libero; non c’è più uomo né donna, poiché tutti voi siete uno in Cristo Gesù » (Gal 3. 27-28).
 
«Capo di questo corpo è Cristo»
 
792      Cristo «è il Capo del Corpo, cioè della Chiesa » (Col 1, 18). È il Principio della creazione e della redenzione. Elevato alla gloria del Padre, ha «il primato su tutte le cose» (Col 1, 18), principalmente sulla Chiesa, per mezzo della quale estende il suo regno su tutte le cose.
 
793      Egli ci unisce alla sua Pasqua. Tutte le membra devono sforzarsi di conformarsi a lui finché in esse «non sia formato Cristo» (Gal 4, 19). «Per ciò siamo assunti ai misteri della sua vita... Come il corpo al Capo veniamo associati alle sue sofferenze e soffriamo con lui per essere con lui glorificati » 211
 
794      Egli provvede alla nostra crescita. 212 Per farci crescere verso di lui, nostro Capo, 213 Cristo dispone nel suo Corpo, la Chiesa, i doni e i ministeri attraverso i quali noi ci aiutiamo reciprocamente lungo il cammino della salvezza.
 
795      Cristo e la Chiesa formano, dunque, il «Cristo totale» «Christus totus». La Chiesa è una con Cristo. I santi hanno una coscienza vivissima di tale unità:
Rallegriamoci, rendiamo grazie a Dio, non soltanto perché ci ha fatti diventare cristiani, ma perché ci ha fatto diventare Cristo stesso. Vi rendete conto, fratelli, di quale grazia ci ha fatto Dio, donandoci Cristo come Capo? Esultate, gioite, siamo divenuti Cristo. Se egli è il Capo, noi siamo le membra: siamo un uomo completo, egli e noi... Pienezza di Cristo: il Capo e le membra. Qual è la Testa, e quali sono le membra? Cristo e la Chiesa. 214
Redemptor noster unam se personam cum sancta Ecclesia, quam assumpsit, exhibuit - Il nostro Redentore presentò se stesso come unica persona unita alla santa Chiesa, da lui assunta. 215
Caput et membra, quasi una persona mystica - Capo e membra sono, per così dire, una sola persona mistica. 216
Una parola di santa Giovanna d’Arco ai suoi giudici riassume la fede dei santi Dottori ed esprime il giusto sentire del credente: «A mio avviso, Gesù Cristo e la Chiesa sono un tutt’uno, e non bisogna sollevare difficoltà ». 217
 
 
Prossimo Centro di Ascolto
lunedì 11 aprile ore 20.30

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Dal Consiglio Pastorale
 
Il Consiglio Pastorale Parrocchiale si è riunito in assemblea il giorno 11 marzo 2005 alle ore 20.30, presso le rev. Suore.
 
All’Ordine del giorno i seguenti argomenti:
1)          Preghiera.
2)          Elezione del Nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale: relazione della Commissione Elettorale.
4)          Varie ed eventuali.
 
Dopo la preghiera iniziale, 1° argomento all’O.d.G., è stato approfondito il:
 
 
2° argomento all’O.d.G.
Elezione del Nuovo C.P.P.:
relazione della Commissione Elettorale.
 
Sono state apprezzate l’efficacia e lo stile dei tre volantini distribuiti, nelle tre domeniche concordate, per quanto riguarda la sensibilizzazione nei confronti della Comunità alla elezione del Nuovo C.P.P.
Unico rammarico, non essere riusciti a raggiungere, per la sensibilizzazione, tutti i gruppi ecclesiali che lavorano in parrocchia, come prefissato.
Poi sono stati discussi e decisi i seguenti punti:
1)          L’urna elettorale sarà a disposizione della Comunità fino al 16 marzo e ciò per dare la possibilità di esprimere le preferenze e presentare i loro nominativi anche ai Centri di ascolto che si riuniranno il 14 marzo.
2)          Sarà candidato, alle votazioni del 17 aprile, chi avrà ricevuto almeno 5 preferenze, fino ad un massimo di 51 nominativi complessivi (17 per ogni fascia di età).
3)          La scheda Elettorale presenterà pertanto i 17 nominativi per ogni fascia di età, 51 in tutto, e verrà consegnata ad ogni famiglia.
4)          Le schede si potranno deporre nelle varie urne situate: in Basilica, a San Rocco, alla Casa Albergo e alla Breda Libera, dalle ore 15 di sabato 16 Aprile alle ore 19 di lunedì 18 Aprile; il lunedì 18 Aprile l’urna elettorale sarà presso le Suore.
5)          I membri del C.P.P. eserciteranno, a turno, un controllo sulle urne elettorali sia in Basilica che presso le altre postazioni (senza comunque prendere nominativi, né spulciare schede).
6)          La scheda elettorale verrà portata in ogni famiglia da alcuni membri delle Diaconie. Il modo più “bello” per esprimere il voto, comunque, è che i componenti di ogni famiglia si ritrovino insieme (genitori, figli, nonni...) ed insieme esprimano la preferenza per le varie fasce di età.
7)          Saranno invitati a votare anche i malati e gli anziani (per questo verrà chiesto ausilio alle Suore e ai Ministri straordinari dell’Eucarestia, per i residenti in Casa Albergo verrà chiesto il supporto delle animatrici).
8)          Lo spoglio delle schede verrà effettuato la settimana seguente, dalla Commissione Elettorale, e verranno confermate le 5 persone più votate per ogni fascia di età, per un totale complessivo di 15 persone elette.
9)          Il Nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale avrà quindi questa fisionomia:
          15 persone elette
          7 persone che partecipano di diritto e sono:
          il Parroco
          i due Curati
          don Angelo
          una Suora
          una Angelina
          il futuro Diacono Permanente
          5 persone si aggiungeranno per nomina del Parroco.
            I componenti, possibilmente, saranno equamente divisi tra uomini e donne.
10)        La domenica 24 Aprile, durante le S.S. Messe,  verrà presentato il Nuovo C.P.P.
11)        Si terrà poi una riunione congiunta tra il “Vecchio” ed il “Nuovo” C.P.P. per salutare i “Vecchi” e ringraziarli per la collaborazione ed il proficuo lavoro svolto, con tanta abnegazione, per il bene della Comunità, ed iniziare con i “Nuovi”.
 
 
3°) argomento all’O.d.G.:
Varie ed eventuali.
 
Nessuna osservazione. 
 
Esauriti i vari argomenti la seduta è tolta alle ore 22.00.

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Grazie al Consiglio
Pastorale Parrocchiale uscente
 
Pubblichiamo i nomi dei componenti il Consiglio Pastorale Parrocchiale uscente. A tutti un grande ringraziamento per il lavoro svolto in tutti questi anni al servizio della Comunità Parrocchiale. Un pensiero riconoscente va anche a tutti coloro che, per vari motivi, hanno lasciato il Consiglio negli scorsi anni.
 
Presidente         Don Luigi Bracchi
Vice Presidente             Checchi Francesco
Segretaria         Domenica Lina Smalzi
 
Componenti:
Don Giampaolo Goffi - Don Valentino Picozzi - Suor Emilia Marchesi
Baronio Giuliano - Baronio Portesani Teresa - Bertolini Pierangelo - Bertoni Maria - Bonanomi Maria - Bonera Rino - Bonetti Mauro - Cattina Tedoldi Giancarla - Checchi Francesco - Ferrazzoli Merzoni Ivana - Fontana Rita - Girelli Sergio - Gogna Caprini Laura - Merzoni Francesco - Mor Abbiati Rosetta - Sala Piero - Smalzi Staurenghi Lina - Zanoli Tiziano - Zarnetti Nocivelli Barbara.
 
Ancora Grazie.

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Una bella sorpresa

 

 
Mercoledì 17 marzo è stato effettuato lo spoglio delle schede votate domenica 13 per formare la lista elettorale.
La Commissione che sta lavorando a questo scopo si è trovata una bella sorpresa. Dalla consultazione è emersa una buona rosa di nomi (108, per la precisione). Questo bel dato farà si che scegliere i nominativi da inserire nella lista elettorale per il nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale (CPP) non sarà difficile poiché molte sono le persone che si sono rese disponibili per questo servizio.
Si dice che il bene non fa scalpore; se vogliamo che la nostra comunità diventi sempre più consapevole del suo cammino di fede, è importante che ognuno di noi si renda corresponsabile, cioè che metta a servizio, in comune, i doni che ha per il bene di tutti.
 
Grazie a tutti coloro che si sono resi disponibili. Ora saremo chiamati a scegliere fra questi nomi i quindici eletti che faranno parte del Consiglio. Buon Lavoro.
 
Suor Emilia Marchesi

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Nominativi usciti dalle votazioni
preparatorie del 13 marzo 2005
 
 
Età dai 18 ai 30 anni
26 voti: De Angeli Ettore
4 voti:   Colla Lorenzo
3 voti:   Cervati Simone, Labinelli Marilisa, Simonini Stefano
2 voti:   Bonera Federica, Conti Marina, De Angeli Matteo, Montani Angelo
1 voto:  Anni Chiara, Barbieri Stefano, Baronio Angelo, Bodini Anna, Botta Paola, Cattaneo Emanuele, Girelli Chiara, Guerreschi Claudio, Micheli Damiano, Mombelli Thomas, Montani Stefano, Panizza Emanuel, Pezzoli Michela, Ubiali Itala
 
Età dai 31 ai 50 anni
20 voti: Cocchetti Francesco, Ferrazzoli Ivana
14 voti: Zani Luciano
10 voti: Biaggi Rachele, Montani Lorenzo
6 voti:   Baronio Giuliano, Bertolini Pierangelo, Cervati Giacomo, Checchi Basilio, Fontana Angela
4 voti:   Baiguera Francesco, Checchi Francesco, Ghidelli Franca, Salini Alba
3 voti:   Girelli Sergio, Mazzoleni Daria, Zanoli Tiziano
2 voti:   Baronio Mario, Gavazzoli Giambattista, Micheli Luciano, Migliorati Ambra, Vesco Annalisa
1 voto: Azzini Caterina, Azzola Fiorlorenzo, Biasio Ilario, Bosio Giambattista, Branca Catullo, Brusinelli Terry, Cavedo Lorella, Checchi Mariangela, Goldani Elena, Pezzoli Maristella, Pinelli Luigi,Pizzamiglio Luigi, Preti Giandomenico, Rossi Attilio, Scaratti Maria, Tanfoglio Domenico
 
Età superiore ai 50 anni
25 voti: Smalzi Lina
13 voti: Azzini Mario, Baronio Teresa
11 voti: Caprini Laura
10 voti: Cervati Tiziano
9 voti:   Brescianini Giovanni, Sala Pasqua
8 voti:   Fontana Rita, Minini Bernardo
7 voti:   Bodini Angelo, Lipomani Claudio, Merzoni Francesco, Mor Rosetta, Nocivelli Bruna, Venturini Angelo
4 voti:   Monteverdi Angelo
3 voti:   Ghidelli Guido, Lò Stefano, Loda Carla, Marianni Sandro, Mazzola Gabriella, Monfardini Baldassarre
2 voti:   Adami Andrea, Amighetti Franco, Branca Graziella, Cattina Giancarla, De Angeli Federico, Fontana Giuseppe, Olivetti De Angeli Giulia, Pelosi Diana, Riccadonna Paola, Rossini Alfredo, Savio Piero
1 voto: Angelozzi Maria, Barbieri Giuseppe, Bertoni Walter, Bodini Luigi, Del Balzo Luisa, Farina Luigi, Zarnetti Nocivelli Barbara, Pari Pietro, Tedoldi Giambattista, Tomasoni Giovanni, Venturini Luigia, Vesco Giovanni, Zacchi Laura, Zanardini Pari Bruna

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 Scheda Elezioni CPP
 
 
Parrocchia di San Lorenzo Martire - Verolanuova
 
Votazione per l’Elezione del Consiglio Pastorale Parrocchiale
Domenica 17 Aprile 2005
 
 
Nominativi sulla scheda elettorale
 
 
 
 
Fascia 18 - 30 anni
 
Anni Chiara
Barbieri Stefano
Baronio Angelo
Bodini Anna
Bonera Federica
Botta Paola
Cataneo Emanuele
Cervati Simone
Colla Lorenzo
Conti Marina
De Angeli Ettore
De Angeli Matteo
Girelli Chiara
Guerreschi Claudio
Labinelli Marilisa
Montani Angelo
Simonini Stefano
 
Fascia 31 - 50 anni
 
Baiguera Francesco
Baronio Giuliano
Bertolini Pierangelo
Biaggi Rachele
Cervati Giacomo
Checchi Basilio
Cocchetti Francesco
Ferrazzoli Ivana
Fontana Angela
Ghidelli Franca
Girelli Sergio
Mazzoleni Daria
Montani Lorenzo
Salini Alba
Vesco Annalisa
Zani Luciano
Zanoli Tiziano
 
Fascia oltre i 50 anni
 
Adami Andrea
Amighetti Franco
Azzini  Mario
Baronio Teresa
Bodini Angelo
Brescianini Giovanni
Caprini Laura
Cervati Tiziano
Fontana Rita
Ghidelli Guido
Lipomani Claudio
Marianni Sandro
Minini Bernardo
Monteverdi Angelo
Mor Rosetta
Sala Pasqua
Smalzi Lina 
 
 
Come si vota:
 
1.          La scheda elettorale ti sarà consegnata direttamente a casa;
2.          Il voto deve esprimere il parere di tutta la tua famiglia; riunisciti con i tuoi familiari e parlane;
3.          Votate due nomi per ogni fascia di età facendo una X sulla casella che precede il nome;
4.          Deposita la scheda nelle urne che saranno predisposte in Basilica, a partire dalle ore 16.00 di sabato 16 e fino alle ore 19.00 di lunedì 18 aprile 2005. Nella Chiesa di San Rocco, di Sant’Anna e alla Casa Albergo la scheda si deposita in corrispondenza delle Sante Messe. Lunedì 18 l’urna per il voto sarà disponibile presso le Suore. Chi non ricevesse la scheda elettorale, la può ritirare presso il parroco o dalle suore.
 
Grazie per questo segno di partecipazione alla vita della Comunità Parrocchiale!

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Preghiera
per il rinnovo
del Consiglio Pastorale

 

 
Signore Dio,
desideriamo eleggere
donne e uomini
che nel Consiglio Pastorale Parrocchiale
abbiano il compito di prestare
un servizio per il bene della nostra Parrocchia.
 
Il Tuo Santo Spirito ci aiuti a sceglierli
coraggiosi nel manifestare la loro opinione,
capaci di agitare idee
e di promuovere iniziative,
perchè possiamo
diventare più vivi e santi.
 
Concedi loro volontà sincera
di amarti con tutto il cuore,
di essere utili alla Parrocchia.
 
Concedi loro
tempo per realizzare i Tuoi Progetti su di noi,
comprensione per le necessità di tutti
pazienza quando le cose
non procedono come si vorrebbe.
 
Signore Dio
il Tuo Santo Spirito ci guidi nella loro scelta.
 
Amen

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Briciole francescane
(a cura della fraternità francescana Santa Chiara)

 

 
 
La buona novella
 
Francesco dichiarava candidamente «Ecco la parola viva di Dio Egli ci sta parlando oggi. Di quale altra regola abbiamo bisogno?.» Ciò che Francesco intendeva per «Vangelo» era Gesù la parola vivente Di Dio fatto carne viva che vive con noi oggi.
Aprire il Vangelo è come entrare in un giardino. E scorrere fra le pagine è come passeggiare fra le aiuole. Forse non lo hai mai provato!
Quando siamo stanchi e affaticati il bisogno di ritemprare le forze ci spinge a procurarci una pausa di ristoro.
Lasciamo tutto e andiamo a passeggio il giardino ci aspetta, senza fare nulla ci lasciamo andare avanti e indietro. Se un filo d’erba attira la nostra attenzione ci fermiamo a guardare. Se un fiore ci colpisce lo raccogliamo. Dove c’è una sorgente ci avviciniamo, e tutto questo ci ricrea. Tornando a casa abbiamo un fiore tra le mani, lo guardiamo ancora e poi lo regaliamo. Accade così quando apri il Vangelo. Passeggiare in questo Giardino è leggere tranquilli, senza «voler» capire, lasciarsi portare dalla musica del resto e accogliere tutto, fermarsi qua e là dove la Parola tocca il cuore e dissetarsi a questa sorgente. E infine raccogliere quella Parola che ci ha colpito e portarla con noi per gustarla ancora e regalarla a chi ancora non l’ha trovata. Una passeggiata così puoi farla nel silenzio della tua stanza. E ogni volta che lo vuoi, soprattutto quando, arido e stanco, senti il bisogno di ritrovare te stesso. Anche tutti i giorni, perché in fondo, in ogni nostra giornata c’è sempre Uno che ci aspetta! E perfino ci invita.
 
«Venite a me, voi tutti, che siete affaticati e oppressi e io vi ristorerò» (Mt 11, 28)

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Dalle parole ...ai fatti

 

Incontrare Dio Trinità
Cammino per una spiritualità comunitaria

 

Il colloquio spirituale
 
Riflessione
 
Come per mantenere la salute del corpo non sono sempre sufficienti le nostre cure, ma ci affidiamo a persone esperte, come, magari, un check-up completo, così è bene controllare di tempo in tempo l’andamento della nostra anima con chi conosce più di noi la vita dello Spirito.
È il caso del colloquio spirituale con un sacerdote. Occorre però viverlo con gli atteggiamenti giusti, che sono:
*           guardare in faccia la realtà
*           essere veri, non fingere
*           essere liberi da pregiudizi
*           voler cercare insieme la volontà di Dio
*           comunicare le proprie esperienze e le proprie difficoltà sulla strada della santità.
Senza queste condizioni, ogni colloquio è perdita di tempo, vuoto chiacchierio!
 
Testimonianza
 
Ma il dubbio c’era...
Quattro milioni e mezzo al mese (tutto spesato) per suonare su una nave da crociera? Un’opportunità da non perdere!!!
Antonio, questo il nome del fortunato cui è stata fatta la proposta, si sta specializzando in sassofono... «Nel contempo mi esibisco anche in concerti, suono in alcuni gruppi e mi è anche capitato di accompagnare cantanti abbastanza noti a livello nazionale». Ovviamente Antonio ha talento da vendere!
Un giorno gli viene proposto un contratto di sei mesi (rinnovabili) per suonare su una nave... «In più, chi mi proponeva questo lavoro mi ha fatto comprendere che ci sarebbe stato molto da “divertirsi” durante i viaggi».
Non ci sono dubbi, il tipo di divertimento accennatogli non si accorda con la sua volontà di vivere pienamente il Vangelo, oltretutto questo lavoro lo avrebbe separato per sei mesi dalle persone più care e da tutti quei suoi amici con cui condivideva gli stessi ideali. Tuttavia, l’ottima opportunità da un punto di vista professionale e gli alti guadagni sono una forte tentazione.
Il dubbio c’è e col passare dei giorni cresce. Decide di parlarne con una persona di “fiducia”: don Claudio. Subito si dichiarano la presenza di Gesù fra loro, dopo di che, con molta libertà, Antonio gli confida ciò che ha in cuore. È un momento speciale, in cui cerca di fare il vuoto dentro di sé, per comprendere fino in fondo l’opinione di don Claudio.
Il giorno successivo, telefona alla persona che gli aveva offerto il posto di lavoro... «È un’occasione buonissima, vi ringrazio molto di aver pensato a me, ma... no, non mi interessa».
In ogni caso, ci confida Antonio, «Gesù non mi ha lasciato senza lavoro! Continuo a ricevere delle buone proposte che mi permettono di suonare senza perdere la possibilità di vivere a stretto contatto con le persone care».
 
Preghiera
 
dal Salmo 11
 
Nel Signore mi sono rifugiato, come potete dirmi:
«Fuggi come un passero verso il monte”?
Ecco, gli empi tendono l’arco,
 
aggiustano la freccia sulla corda
per colpire nel buio i retti di cuore.
 
Quando sono scosse le fondamenta,
il giusto che cosa può fare?
 
Ma il Signore nel tempio santo,
il Signore ha il trono nei cieli.
 
I suoi occhi sono aperti sul mondo,
le sue pupille scrutano ogni uomo.
 
Il Signore scruta giusti ed empi,
egli odia chi ama la violenza.
 
Farà piovere sugli empi brace, fuoco e zolfo;
vento bruciante toccherà loro in sorte.
 
Giusto è il Signore, ama le cose giuste;
gli uomini retti vedranno il suo volto.
 
Impegno
 
          Fissiamo col nostro “don” l’appuntamento per il colloquio spirituale.
          Leggi: Lc 12, 54-56
 
a cura di Rita Fontana

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Dove sei, Signore?

 

 
Preghiera di un’anziana sola
 
Dove sei, Signore? Certamente anche accanto a me, perché sento che con la tua presenza mi aiuti, mi conforti, mi tieni compagnia. Se non ti sentissi, Signore, come potrei continuare a camminare per una via tortuosa, accidentata, tanto solitaria?
 
Invece, Signore, sento la tua presenza quando, guardandomi attorno in casa, non scorgo anima viva accanto a me; quando, coricandomi la sera, mi si affollano alla mente tanti fantasmi: malori improvvisi, situazioni di pericolo, improvvise calamità...; quando, al risveglio, vedo davanti a me, come su uno schermo, lo scorrere delle ore di un’altra solitaria giornata.
Allora penso a te e ti invoco: “Non abbandonarmi, Signore, ma rimani sempre anche accanto a me”.

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Mondo Unito

 

Pensieri di una pellegrina verolese a Roma
 
Obiettivo: un mondo unito nella fraternità universale, nell’amore di Gesù come insegnamento evangelico personale.
 
Bisogna iniziare con frammenti di fraternità nel quotidiano, amando col cuore di Gesù e con l’aiuto della spiritualità di comunione, mettendo l’accoglienza e l’ascolto del fratello al primo posto, creando una famiglia intorno a noi, crescendo insieme, pur nelle diversità, ma con un unico obiettivo: amore con disinteresse.
La cultura dell’amore è vincente perché è disarmante. Amando si insegna l’arte di amare, è una conseguenza logica. Non chi dice “Signore Signore” ma chi fa la volontà del Padre mio nell’attimo presente. Chi ama poi, senza accorgersi, dissoda il cuore del prossimo predisponendolo a dare frutto. Ma, come tutto il terreno, deve essere curato giorno dopo giorno e stiamo sicuri che, per fare questo, non saremo mai soli; con noi ci sarà sempre Gesù risorto e lo Spirito Santo che ci darà la forza e la motivazione per andare avanti perché, se facciamo la volontà di Dio, ci sentiamo accompagnati e non saremo soli.
 
La cultura del dare è alla base di questo amore scambievole. Su questa base l’ingiustizia scomparirà da questo mondo e così la povertà; la solidarietà diventerà l’ordinario e non lo straordinario. Se il seme di questa cultura verrà seminato in ogni famiglia, il mondo stesso diventerà una famiglia. La spiritualità dell’economia di comunione completa questo ideale di vita come servizio al prossimo; facendosi servo per amore, mettendo al primo posto la fraternità universale, facendosi uno con il prossimo. Così facendo sentiremo e vivremo il trascendente nell’attimo presente e ognuno diventerà un tassello in un puzzle che è la famiglia universale nell’amore di Dio.
Utopia? No, realtà! Se amiamo con il cuore di Gesù.
 
Domenica

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Gruppo di Canto Gregoriano
“Cor Unum”

 

 
“...colui che prega deve dirigere il cuore verso il cielo. Colui che prega deve considerare se stesso come se la Presenza (Shekinah) gli stesse di fronte, poiché sta scritto: Io pongo il Signore sempre di fronte a me (Ps 16,8)” (b. Sanhedrin 22a)
 
Si consolida la presenza del Gruppo di Canto Gregoriano “Cor Unum”. Continuano gli incontri ogni domenica sera alle 20.30, in Basilica, che sono costituiti da una prima parte (20 min) teologico - liturgica aperta a coloro che ne sono interessati, e dalla seconda parte (1 ora e 30 min) di educazione al canto gregoriano che invece richiede la continua presenza con la preparazione di 3 esecuzioni, in Basilica.
 
Il gruppo “Cor Unum” è seguito da don Valentino
 
Programma incontri aprile - maggio
 
oltre alle date degli incontri, riportiamo anche il tema formativo liturgico - teologico di cui si parlerà, uniremo sempre la formazione tecnica  alla formazione storico – liturgica
-           Domenica 10 aprile, ore 20.30. Impostazione del Vespro di Pentecoste. L’ottava di Pasqua. elementi tipici e teologici. Il comando di Gesù.
-           Domenica 17 aprile, ore 20.30. Vespro di Pentecoste. Il tempo pasquale: 50 giorni di gioia di vita e, ancora, di preparazione al “dono” di Gesù.
-           Domenica 24 aprile, ore 20.30. Vespro di Pentecoste. Il Kyriale. Imparare a “gustare i salmi”. il salmo della domenica.
-           Domenica 1 maggio, ore 20.30. Vespro di Pentecoste. La festa di Pentecoste: origini ebraiche e liturgia romana.
-           Domenica 8 maggio, ore 21.30. Ultime prove per il Vespro di Pentecoste. Il ruolo del canto.
“Quando il diavolo, l’ingannatore, udì che l’uomo per ispirazione divina aveva cominciato a cantare e tramite il canto veniva indotto a ricordare la dolcezza dei cantici della patria celeste, vedendo andare a vuoto le macchinazioni della sua astuzia, ne fu atterrito”
 
(Ildegarda di Bingen, 1141)
 
 
 
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 Il Rogo della Vecchia
 Domenica 13 marzo
 
Una simpatica pausa nella lunga Quaresima e una bella occasione di incontro.
foto di T.C.

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Scuola di vita familiare

 

Fotocronaca delle attività e dei gruppi di lavoro 
 
 

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 Gita Stresa

 

 
L’Oratorio Maschile di Verolanuova
organizza una gita a
 
Lago d’Orta e  Stresa
25 aprile 2005
 
Programma
 
Ritrovo alle ore: 6.00 in piazza della Chiesa, sistemazione sul pullman GT e partenza in direzione Lago d’Orta - Stresa
Mattinata:
Orta: incontro con la guida  alle ore: 9.00
Passeggiata di circa 15 minuti (Orta è zona pedonale) per raggiungere il centro storico lungo l’antica via di Orta, con  panoramiche di ville e alberi secolari.
Arrivo in centro e visita del paese (piazza del mercato, antico broletto, salita della Motta, chiesa Parrocchiale).
Dalla piazza Mercato in battello si raggiunge l’Isola di San Giulio.
Sull’Isola si visita la Basilica di San Giulio con affreschi rinascimentali e barocchi, l’ambone romanico in pietra serpentina (anno 1100) e la cripta con le spoglie del Santo.
Passeggiata sull’Isola intorno al monastero di clausura delle Suore Benedettine.
Rientro ad Orta.
Pranzo al sacco (Sacro Monte o Stresa)
 
Pomeriggio:
Stresa: libero
Alternative: Passeggiata lungolago della Cittadina, visita Villa Pallavicino (per gli appassionati di Botanica) oppure con il battello di linea chi vuole può raggiungere le Isole Borromee (Bella, Pescatori e Madre)
 
Rientro in Serata.
 
Quota di partecipazione            e 20,00
Quota di Iscrizione        e 10,00
 
La quota comprende:
          Viaggio A/R in pullman GT
          Guida come da programma e battello per l’isola San Giulio
 
Le iscrizioni si ricevono presso le Rev.Suore entro il 16 aprile

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Oratorio Sport

 
 
 
calcio
 
Con il mese di marzo siamo giunti al termine della fantastica avventura delle due squadre di calcio del nostro oratorio nel campionato C.S.I. Con la fine della fase “zonale” arrivano di conseguenza anche i verdetti, decisamente positivi per le formazioni verolesi.
 
Per quanto riguarda l’Acli Verolanuova a dir il vero non ci è possibile commentare con precisione l’epilogo della prima fase della stagione, in quanto al momento della stesura di questo articolo i ragazzi allenati da Bruno Bodini (sempre egregio nel complicato doppio ruolo di tecnico e portiere titolare) dovevano recuperare una partita. Ad oggi ciò che è certo è che Diego Cataneo e compagni si stanno battendo come leoni e stanno marciando spediti verso la qualificazione (primo o secondo posto che sia) alla seconda fase; nonostante i ragazzi abbiano mostrato tutte le loro migliori qualità però l’ambito risultato non è stato ancora conseguito perché Verolavecchia e Casazza si sono dimostrate avversarie agguerritissime e in grado, dal canto loro, di concorrere fino in fondo alla qualificazione. Nello scontro diretto, giocato qualche settimana fa contro il Casazza in casa, i grintosi atleti dell’Acli non sono riusciti ad imporsi, come avrebbero peraltro meritato in virtù di una partita giocata tutta all’attacco, con gli avversari cinici e chiusi in difesa, pronti ad ergere barricate per difendere il prezioso risultato di parità (2-2) conquistato grazie a due tiri due in porta. Una bella occasione persa dai nostri che comunque non hanno nulla da rimproverarsi, visto che hanno fatto tutto il possibile per ottenere la vittoria. La speranza è che l’Acli possa raggiungere comunque l’obiettivo; sarebbe davvero un peccato se una squadra, oggettivamente molto forte come questa, restasse fuori dalla seconda fase.
 
Capitolo a parte per quel che riguarda l’U.S.O. Gaggia, del quale possiamo parlare più approfonditamente, in quanto i ragazzi allenati da Raimondo Oliva hanno già terminato il loro girone e possono legittimamente festeggiare la vittoria del campionato. Sì, proprio così, la squadra del nostro oratorio ha concluso più che positivamente il proprio raggruppamento, regalando ai propri tifosi una grande gioia. Tutti i ragazzi protagonisti di questa splendida cavalcata entrano così nella, pur piccola, storia sportiva di questo paese; è infatti la prima volta in assoluto che il nome del nostro oratorio viene portato così in alto a livello provinciale. L’occasione ci fornisce lo stimolo per approfondire la conoscenza di questi ragazzi, che meritano un plauso e un ringraziamento particolare. L’idea è presto detta, per festeggiare il campionato vinto e per stilare i doverosi giudizi, come si conviene ad ogni osservatore-scrittore che si trovi ad analizzare l’andamento di un’intera stagione sportiva, in questo articolo il sottoscritto darà i voti agli artefici di quest’impresa, sperando naturalmente di non toccare la sensibilità di nessuno (i calciatori si sa a queste cose fanno sempre caso, e con le pagelle vivono uno strano rapporto di amore-odio) e di mantenersi il più obbiettivo possibile, pur nella comprensibile enfasi del momento (questo pezzo è stato scritto nelle ore immediatamente successive all’ultima decisiva vittoria), con l’entusiasmo che questo si porta dietro.
 
Partiamo naturalmente dal portiere: Oscar Sala: 9, il voto più alto di questa “pagellona”, meritatissimo per il portiere storico del Gaggia. La carta di identità dice che sta per spegnere quaranta candeline, ma a vederlo volare da un palo all’altro della porta non lo si direbbe di certo. In più di un’occasione ha letteralmente tolto le castagne dal fuoco, sfoderando interventi da gran campione: una sola parola: decisivo! Sebastiano Rosini: 6,5, il re delle multe (memorabile il suo contributo personale all’autofinanziamento della cena finale dello scorso anno) in questa stagione ha dimostrato professionalità e serietà, impegnandosi a fondo in allenamento nonostante non sia stato impiegato con assoluta continuità (soprattutto dopo il ritorno di Geroldi). Professionalità e serietà che, sommate alle ben note doti di duro e arcigno marcatore, gli hanno permesso di ben figurare allorché è stato chiamato in causa, prendendosi tra l’altro il lusso di annullare, nella partita casalinga giocata col Bassano, l’attaccante più forte del campionato: roccioso! Davide Tosca: 7,5.
 
Una stagione double face per il laterale destro che ormai da anni onora con grande impegno la maglia bianco-granata, con un girone d’andata in chiaro-scuro, complice una condizione non ottimale, nel quale non è riuscito a meritarsi un posto da titolare inamovibile, cosa che gli è riuscita invece in quello di ritorno, nel quale ha convinto, a suon di prestazioni positive e di volate continue sulla fascia, Oliva a metterlo in campo per non toglierlo più. Il suo tipo di gioco presuppone una condizione atletica ottimale e quando il nostro Davide entra in forma non ce n’è per nessuno: inesauribile! Luigi Geroldi: 8. Il suo addio due anni fa è stato motivo di rammarico per la società e le prestazioni del giovane marcatore nel girone di ritorno hanno chiarito ancora una volta perché…il “Gero” è un lottatore nato, sa calciare le punizioni (il suo gol a S. Polo è valso un pareggio decisivo) e recentemente ha eliminato il difetto passato di prendere troppi cartellini. In più ha una dote straordinaria: sa trasmettere una grinta esagerata a tutta la squadra: trascinatore! Andrea Cervati: 7. Arrivato a stagione iniziata avrebbe meritato maggior spazio, visto l’impegno profuso in allenamento dove è spesso incontenibile. Grintoso e determinato ha saputo scegliere bene il momento per segnare. Il suo unico gol contro il S. Francesco si è rivelato più che decisivo... vitale! Lottatore! Stefano Grazioli: 8. Il velocissimo centrale verolese anche quest’anno è stato decisivo. Le sue accelerazioni e le sue conclusioni dalla distanza sono valse reti molto pesanti. A volte croce in fase difensiva (e soprattutto croce quando si gioca il sabato pomeriggio, allorché viene penalizzato dai pranzi troppo pesanti) ripaga con la delizia della sua fase offensiva dove sa far tutto, segnare e mandare in rete i compagni. La sua serata magica? Il derby di andata, nel quale mette a segno due reti fantastiche:imprevedibile! Francesco Amighetti: 7. Titolare inamovibile nelle passate stagioni, quest’anno ha dovuto fare i conti con la nutrita concorrenza che si è venuta a creare in attacco.
 
L’affollamento del reparto avanzato non ha comunque influenzato il nostro potente attaccante, che semmai ha pagato una serie di malanni fisici che ne hanno minato il rendimento. Il voto è giustificato da alcune reti pesanti nel girone d’andata, da un impegno smisurato in allenamento e dalla tripletta decisiva messa a segno a Verolavecchia partendo dalla panchina: uomo-derby! Roberto Moscarella: voto sospeso, lo lascio a voi, sarebbe troppo facile scadere nel favoritismo, il sottoscritto si limita a gioire per un successo che, dopo anni di sacrifici sui campi sterrati della provincia, forse è davvero meritato! Sergio Geroldi: 8 Dopo aver passato la scorsa stagione più in giro per il mondo per motivi lavorativi che sui campi da calcio, quest’anno il biondo attaccante è tornato e ha deciso di farlo alla grande. Numerose le reti pesanti, straordinario il contributo di esperienza e malizia dato ai compagni più giovani, avesse vent’anni potrebbe ambire ad un futuro calcistico ricco di soddisfazioni, ma non si può avere tutto caro Sergio! Bomber! Enrico Barezzani: 6,5. Poco impiegato ha avuto modo di mostrare il suo valore nelle gare con Leno e Verolavecchia, nelle quali ha messo in evidenza le solite straordinarie qualità tecniche. E poi mai una polemica, mai una parola fuori posto:professionista!Simone Dalai: 6,5. Chiuso dal mitico Sala ha comunque fatto il suo mostrandosi un buon secondo quando è stato chiamato in causa.Utile! Michele Bartolini: 8,5. Il capitano quest’anno non ha tradito le attese. Duttile, schierato come esterno, centrale o marcatore ha saputo fornire in tutti i ruoli ottime prestazioni. Un trascinatore per indole, se schierato in mezzo al campo cuce e riparte con ritmo da forsennato: inamovibile! Matteo Maggioni: 7. Un girone d’andata positivo a cui fa da contraltare un ritorno non eccezionale. Ha comunque confermato di essere un prezioso uomo tattico, che sa garantire certi equilibri e che sa segnare reti pesanti (come le due messe a segno a Montirone): tattico! Nicola Brunelli: 7. Arrivato a Gennaio in condizioni fisiche non ottimali, ha recuperato in fretta la forma e ha dato il suo contributo, in particolare nell’ultima gara, aprendo le danze con un bel gol. Estroso, a volte eccede in “brasilianismi”, ma il calcio è divertimento no?? Giocoliere! Raimondo Oliva: non mi posso permettere di dare un voto ad un’icona del calcio verolese, inoltre rischierei un conflitto d’interessi (in fin dei conti la formazione la fa lui). Mi limito a dire che ha saputo gestire alla perfezione una rosa molto ampia, stimolando tutto il gruppo.
 
Roberto Moscarella
 
Polisportiva Under 10
GSO “Giacinto Gaggia”
 
Continua la bella avventura dei bambini verolesi che, stimolati da educatori molto bravi, stanno regalando belle emozioni ai tanti tifosi (su tutti i genitori) che li seguono nelle partite esterne ed interne (che disputano sul campo dell’Oratorio). Invitiamo tutti a continuare a accompagnare i giovani atleti nel loro cammino, che speriamo possa essere ricco di soddisfazioni!

 

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le nostre rubriche
 
 
Per te casalinga...
a cura di L.D.B.
 
 
(continuazione dell’argomento “Il pane”)
 
Il pane lievitato cominciò a diffondersi in Europa soltanto quando i fornai cominciarono a potersi procurare facilmente il lievito; con il diffondersi della fabbricazione della birra, tutto fu più facile.
Da allora si poté mescolare il lievito di birra alla pasta del pane. Nel “Padre Nostro” , la preghiera insegnataci da Gesù, tutte le necessità dell’uomo sono riassunte nella parola “pane”. Nel Nuovo Testamento, l’Evangelista Giovanni prefigura la felicità senza fine con le parole: “Mangiare il pane del Regno di Dio” e dopo la moltiplicazione dei pani, si arriva alla sublimazione dell’Ultima Cena quando Gesù prese un pane e lo spezzò offrendolo agli Apostoli come simbolo del proprio Corpo: il pane, con il vino, diventava così materia di uno dei misteri centrali della Fede cristiana: l’Eucarestia.
 
 
Il parere del medico: il medico consiglia un pane non troppo bianco né troppo salato; il pane più diffuso, quello bianco di farina doppio zero, fornisce soltanto calorie, ma è privo di sostanze importantissime che stanno nell’involucro del chicco di grano come le vitamine del gruppo B.
In alcune nazioni, il pane fatto con farina 00 va obbligatoriamente integrato con vitamine di gruppo B.  Il pane migliore dovrebbe essere confezionato con farina ed un po’ di crusca fonte naturale delle vitamine del gruppo B e di minerali non meno preziosi. Il pane non deve essere troppo salato e deve avere poca mollica (deve cioè essere ben cotto anche in profondità per essere più digeribile).
Non è affatto vero che i grissini fanno ingrassare meno del pane. A parità di peso fanno ingrassare più del pane perché contengono meno acqua: 30 g. di grissini equivalgono, in media, a 100 g. di pane comune.
 
 
I fondi di caffè, mescolati al terriccio, formano un ottimo fertilizzante per le piante in vaso.
 
 
I mozziconi di sigaretta, sbriciolati e sparsi attorno alle piante in vaso, proteggeranno le piante stesse dai parassiti. 
 
Mettersi in ginocchio davanti a Dio è l’unico modo per stare in piedi davanti agli uomini.

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verola sport
 
 
a cura di Roberto Moscarella
 
CALCIO
 
Come ogni mese analizziamo l’andamento delle varie squadre del Gruppo Sportivo Verolese:
 
Eccellenza girone C
 
25a gior. (27.02.05): Castelcovati - Verolese  0 - 2
26a gior. (06.03.05): Verolese - Boca Juniors rinv.
27a gior. (13.03.05): Feralpi Lonato - Verolese          2 - 2
28a gior. (20.03.05): Verolese - Bedizzolese   0 - 0
 
Continua il momento positivo della Nuova Verolese, che è tornata da qualche tempo, dopo gli affanni iniziali, a vincere e convincere, ma che è soprattutto tornata ad occupare una posizione in classifica più consona alle ambizioni della società e alla passione crescente di un paese sempre più identificato con la propria squadra. L’arrivo sulla panchina bianco-blù di Franco Pancheri anche quest’anno (già nella scorsa stagione aveva condotto la squadra ad una difficile salvezza subentrando a Franco Pasquetti) ha rappresentato un vero e proprio toccasana per il sodalizio del presidente Antonini. La squadra ha infatti ritrovato gioco e risultati ma soprattuto ha riacquistato il furore agonistico e la voglia di lottare col coltello tra i denti contro qualsiasi avversario, con l’allenatore che ha costruito un team a sua immagine e somiglianza, tutto grinta e determinazione. Nessun traguardo è ora precluso alla Nuova Verolese che, messo un buon margine di sicurezza in termine di punti e di avversarie alle spalle, può ora guardare serenamente al proseguo della stagione, cercando magari di continuare a vincere per sperare nel quinto posto che vorrebbe dire play-off. Quinto posto che dista in questo momento 7 punti, un gap non incolmabile considerando anche il fatto che i nostri dovranno recuperare una gara contro il giovane Boca Juniors, che da qualche tempo a causa di problemi finanziari è costretto a schierare la squadra juniores e che non può (e non deve) rappresentare un ostacolo verso la corsa alle posizioni più ambite per la Verolese. Nelle ultime giornate i ragazzi di Pancheri hanno dimostrato di possedere cinismo e carattere da vendere imponendosi su Castelcovati e Feralpi Lonato in trasferta. Se la squadra riuscirà a mantenere questo ritmo e non perderà continuità in questi ultimi mesi per i tifosi ci sarà da divertirsi...
 
Juniores regionali - girone M
 
18a gior. (19.02.05): Orceana - Verolese         0 - 2
19a gior. (26.02.05): Verolese-Bagnolese        3 - 0
21a gior. (10.03.05): Verolese-Soresinese       3 - 1
 
La squadra occupa il secondo posto in classifica con 40 punti.
 
 
Allievi - girone B
 
15a gior. (20.02.05): Dellese - Verolese           2 - 1
16a gior. (27.02.05): Verolese - Alfianello       1 - 2
18a gior. (11.03.05): Orceana - Verolese         2 - 0
 
Gli Allievi sono quinti in classifica con 29 punti.
 
 
Giovanissimi - girone B
 
15a gior. (19.02.05): Verolese - Alfianello       7 - 0
16a gior. (26.02.05): Gabiano - Verolese         1 - 1
18a gior. (10.03.05): Verolese - Rocca 2003  5 - 0
 
La squadra occupa la seconda posizione in classifica generale con 41 punti. 
 
Per quanto riguarda il calcio giovanile da segnalare che l’intera giornata del week-end calcistico 2-3 marzo è stata rinviata causa neve e verrà recuperata più avanti. 
 
 
Basket
 
Promozione
 
17a gior: Verolese-Offanengo  72 - 96
18a gior: Verolese-Adda Basket           93 - 84
19a gior: Borgo S.Giov.-Verolese         66 - 72
 
Serie D
 
19a gior: Lic Verolese-Orzinuovi          76 - 74
20a gior: Ombriano-Lic Verolese          80 - 69
21a gior: Lic Verolese-Mazzano           84 - 76
 
La Lic Sas Verolese occupa il nono posto in classifica con 20 punti.
 

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Arte & cultura
 
Le poesie
di Rosetta
 
 
Il ridestarsi della primavera, con l’armonia delle sue voci e dei suoi colori, reca con sé il desiderio di scordare tutte le nebbie dell’inverno e della vita, per rinnovare apertamente anche i pensieri d’amore e renderli vivi e palpitanti, in sintonia assoluta con l’ambiente che ci circonda.
(Poesia tratta da R. Mor, “Inno d’amore e di speranza”, Massetti Rodella Editori. 2002)
 
Apro la finestra
alla luce
dei fiori di prato
appena rinati.
 
Apro la finestra
alle umili voci
che levano inni
di gioia all’azzurro
già nuovo.
 
Chiudo gli occhi
a ogni ombra
del mondo:
tutta la natura
è un inno.
 
E si sgrana il rosario
dei canti di primavera
e si stringe
il mio pensiero a te,
che per tutta la vita
ho amato,
che per tutta la vita,
in questa tenera,
echeggiante
luce d’aprile,
ho sentito mio.

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 Radici
 
All’U.A.V. - Presentato il libro
“Radici” di Rosetta Mor
 
di Rino Bonera
Presidente dell’Università Aperta
 
Soltanto motivi di salute, purtroppo, mi hanno costretto a disertare l’incontro straordinario del pomeriggio del 25 febbraio scorso organizzato presso la locale Università Aperta. In programma: la presentazione ufficiale del libro “Radici”, una nuova raccolta di poesie della poetessa verolese Rosetta Mor.
Anche se, per quanto mi è stato riferito, potrei essere in grado di fare una cronaca dell’avvenimento, da ciò, invece, mi astengo per non cadere in involontarie inesattezze dovute al fatto di non essere stato testimone oculare. Della lacuna, qui, mi scuso col mio lettore che, certo, saprà giustificare.
Dalla stessa Rosetta, però, avevo avuto il privilegio e l’onore di aver ricevuto in omaggio, ancora il 1° febbraio, fresca di stampa, una copia di questo “Radici”, con tanto di affettuosa quanto gradita dedica. Sicché potei subito tuffarmi nella lettura di quelle poesie e goderne i pensieri e lo spirito che le avevano ispirate. Leggerle, una ad una con pacata attenzione, è stato per me come colmare l’arsura creata da un lento riandare al passato rivivendo le tappe di una storia indimenticabile: le “radici” della nostra storia, appunto.
Fu, davvero, un dissetarmi ad un’unica sorgente: lei, Rosetta, fattasi sorgente-dono nei suoi versi la cui purezza è, infatti, come quella della più cristallina acqua sorgiva.
Così, per quel pomeriggio del 25 febbraio, le inviai un mio personale messaggio che qui trascrivo:
 
Carissima Rosetta,
cosa significhi per me essere assente alla presentazione della tua nuova raccolta di poesie “Radici” tu puoi immaginare ed io so che mi giustificherai.
Quanto avrei dato volentieri la mia voce, anche quest’oggi come nel passato, almeno ad una delle tue poesie! Vero è che questo “Radici” incontrerà il più vivo successo perché stai conquistando, di volta in volta, le vette più alte della poesia e le raggiungi affondandone sempre più l’indolore bisturi nel cuore, negli affetti e nella vita dell’uomo e della natura. Sempre più scopri e ci scopri: noi, così, ne usciamo puliti, o quasi, nel quadro del nostro povero esistere. Tutto ciò grazie alla tua bontà, alla tua generosità, alla tua fede, alla tua squisita capacità di leggere là dove soltanto gli spiriti eletti sanno cogliere quei messaggi di cui l’uomo è in affannosa costante ricerca.
Verola ed i Verolesi, questa Università in particolare, di tanto ti sono grati come di gratitudine è impastata questa mia povera voce che ti abbraccia e, quale sempre più umile invisibile radice, ti offre linfa per darti più coraggio e forza per guardare in alto, sempre ed ancora più in alto, là dove le cime non conoscono bufere ed il cuore dell’uomo conquista la vera pace.
Con affetto ti abbraccio
Rino Bonera
Verolanuova, 25 febbraio 2005
 
Meno di tre giorni dopo la sua risposta. Troppo personale perché io la ripeta qui e, comunque, con espressioni commoventi e lusinghiere al di là di ogni mio merito.
Ma chi ha letto, ormai, questa raccolta, penso vorrà condividere il contenuto del messaggio di cui sopra e da me inviatole. Non soltanto: penso che ad una sempre più attenta lettura ciascuno sia stato invogliato dalle efficaci indovinate ed apprezzate declamazioni (mi è stato detto) di alcuni testi da parte dei bravi Daria Cremaschini e Tiziano Cervati mentre le belle tavole della concittadina  Orsola Rossini, che compaiono nel volume, si offrono come luce che accompagna il lettore nelle ristoratrici rievocazioni di un passato che è proprio lì, radicato nei cuori e nello spazio e che nulla e nessuno mai potrà distruggere.
“Radici”: dalle quali hanno preso vita e si sono sviluppati i più sani principi morali, nella famiglia hanno preso un volto chiaro gli autentici valori, le cose hanno rivelato un aspetto ancora da scoprire, nelle più eloquenti manifestazioni della natura hai colto miracoli sempre nuovi; l’uomo-sofferente e la speranza che gli fanno volgere lo sguardo fiducioso verso l’alto. Alla fine: un sorriso; le radici non hanno tradito.
Grazie, Rosetta, che ci hai aiutato a scoprirle.
 
Verolanuova, 18 marzo 2005
 
 
“Radici” di Rosetta Mor contiene: una Prefazione di Gian Mario Andrico; una Postfazione di Stefano Valentini; nove tavole (collages) a colori di Orsola Rossini.
Dopo una”Nota dell’autrice” seguono le poesie raccolte in nove capitoli: 1) Radici, 2) I colori della vita, 3) Introspezione, 4) Carezze dell’anima, 5) I figli crescono, 6) Dolore, 7) Vivere, 8) Presenza, 9) Sete. In tutto: centoundici composizioni (da pag. 9 a pag. 136). Le nove tavole a colori, di Orsola Rossini, hanno lo stesso titolo dei capitoli delle poesie. Tranne la prima: Radici, posta in copertina, le altre sono collocate al centro del libro.
Concludono (da pag. 139 a pag. 155): una “Antologia di giudizi critici”; una “Nota biobibliografica”; una “Nota sull’autrice delle tavole”.
Il volume è stato stampato nel mese di gennaio 2005 presso la “Tipolito Moderna” di Due Carrere (PD) per conto della Venilia Editrice di Giacomo Luzzagni. (Pagg. 160. F.to 15 x 21x 1,3). È in vendita presso cartolerie, rivendite di giornali, ecc.

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Università Aperta

 
 
 
XVI° Anno Accademico 2004-2005
Calendario delle attività
dall’1 al 15 aprile 2005
 
1 aprile venerdì ore 15.15
Scienze biologiche: Gli “OGM” Organismi Geneticamente Modificati
Conoscere le biotecnologie e riflettere prima di decidere: caute riflessioni e sane curiosità sui pro ed i contro dei “prodotti transgenici”. Brevi cenni anche sui “prodotti biologici”. Relatore: prof. Maria Gazzoldi
 
5 aprile martedì ore 7.00
Visita turistica e culturale all’Acquario di Genova + Giro della città.
Mattino: Visita libera all’acquario più grande d’Europa con 71 vasche che contengono 6 milioni di litri d’acqua e oltre 6000 animali di circa 600 specie diverse; pranzo: libero; pomeriggio: visita guidata alla città (una parte, facoltativa, a piedi e una parte in pullman). Ore 6.50 ritrovo in piazza della Chiesa; ore 7.00 partenza in pullman (Pontevico, ore 7.10).
 
8 aprile venerdì ore 15.15
Filo rosso: La Grecia, la sua storia e la sua civiltà
Turismo e avventura: Un’escursione sul Monte Olimpo, a quasi 3000 metri.
È difficile guardare negli occhi degli Dei: una dei nostri qualche anno fa ci ha provato, arrampicandosi sulla “cima del trono di Giove”.
Relazione, parole ed immagini: ma Dalma Torri
 
12 aprile martedì ore 15.15
Musica: Concerto di fine anno accademico: “«Revival ?» «Si! Grazie...»”
Il tradizionale saluto musicale a tutti i Soci: suoni, parole, animazione, con i Sigg. Angelo Guarneri, Giuseppe Spalenza ed i loro amici di Quinzano d’Oglio.
 
15 aprile venerdì ore 15.15
Chiusura dell’Anno Accademico 2004-2005.
Programma: Saluto del Presidente - Resoconto del Segretario sull’attività svolta - Eventuali interventi delle Autorità presenti - “La voce dei Soci” per osservazioni e proposte - Consegna delle medaglie d’oro e d’argento e degli attestati di frequenza. Al termine, per... addolcire la fine delle lezioni, un rinfresco offerto, preparato e servito dai Soci e dalle Socie più volonterose. Previo accordo con i Segretari, sarà possibile esporre all’ammirazione dei presenti i disegni, le pitture, le foto, le collezioni, i ricami, i lavori, ecc. frutto degli hobbies dei nostri Soci.
 
Buone vacanze! Arrivederci al prossimo anno accademico!

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Lo spazio di Massimo
 
“Gli occhi della fame”
(Gibran)

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Storie Verolesi

 

“Un disgustoso incidente”
 
Il 25 aprile del 1940, festa di San Marco, l’Italia non era ancora in guerra. Vi sarebbe entrata una quarantina di giorni più tardi, precisamente il 10 giugno dello stesso anno, a fianco della Germania, allora vittoriosa su tutti i fronti. Quel giorno, un nostro amatissimo curato, don Marco Amighetti, da tutti amato, anche perché era di Verolanuova ed i suoi condividevano l’esperienza di agricoltori in una cascina del nostro comune, celebrava il venticinquesimo della sua consacrazione. Gli altri sacerdoti e tutta la comunità religiosa gli avevano organizzato una grande festa, con una Messa solenne, alla presenza delle autorità cittadine. Fra le stesse si trovava anche il nuovo tenente dei carabinieri, da pochi giorni arrivato in paese, piuttosto avanti con gli anni e quindi richiamato in servizio in vista delle attività belliche, con la sua fiammante divisa e la spada al fianco. Costui non risultava molto simpatico, non solo per il suo atteggiamento, ma anche per quei due baffetti e quel viso terreo, che lo facevano stranamente assomigliare ad Hitler, subito così soprannominato dai belli spiriti locali.
 
Guardava infatti tutti dall’alto in basso, con il volto sempre aggrondato come se fosse lui il padrone del paese. I verolesi, invece, erano abituati in modo del tutto diverso ad accostare i tutori della legge, alcuni dei quali, qui da molti anni, conoscevano mezzo paese ed erano assai comprensivi, per cui ad essi si ricorreva per i problemi più gravi, nella certezza di essere accolti come degli amici. Con il nuovo comandante non era così. Pareva che avesse incarnato la divisa delle S.S. con tutta la loro intransigente dottrina. Per la festa del curato, il parroco aveva invitato per l’omelia, un Monsignore bresciano, (Mons. Paolo Guerrini N.d.R.) noto fra noi per aver scritto una storia di Verolanuova e per fare memoria delle cose della Bassa Bresciana. Il Monsignore era un uomo schietto ed amante della verità, dotato di una eloquenza veemente e di una capacità di critica notevole.
 
Dal pulpito della nostra basilica, allora non ancora disgraziatamente venduto, aveva dapprima iniziato a tessere le lodi del curato, ma poi si era addentrato nel campo minato della politica e si era scagliato, con tutto il suo fervore, contro il nazismo, per quanto aveva fatto contro la Polonia, drammaticamente invasa e spartita con la Russia e per quanto stava facendo nei confronti degli ebrei. Il tenente, in prima fila accanto alle autorità cittadine, aveva dapprima cominciato a scalpitare e ad agitarsi, ma poi, improvvisamente ed a voce alta, aveva urlato “basta, venga subito in caserma” e per sottolineare, la sua violenta irritazione, aveva contemporaneamente battuto con forza la spada a terra.
Un gelido silenzio e un senso di timore si erano immediatamente diffusi per la Chiesa, assieme ad una sentita indignazione per quanto quel signore si era permesso di dire e di fare, interrompendo una sacra funzione.
 
Il Monsignore intanto era sceso dal pulpito e, fra lo sconforto del festeggiato e di tutti i presenti, accompagnato dal parroco e rivestito dei sacri paramenti, si era avviato a piedi verso la caserma. Vi era rimasto qualche ora e non si seppe mai cosa sia effettivamente accaduto fra lui e il suo inquisitore. Si pensò che fossero intervenute le autorità d’allora che pur avevano grande amicizia con il sacerdote festeggiato, allo scopo di chiudere rapidamente un fatto tanto increscioso.
Il Monsignore, alla chetichella, era stato fatto ripartire per Brescia e non lo si vide più a Verolanuova. Poche settimane più tardi anche il tenente veniva rispedito altrove, dove si spera non abbia più avuto l’occasione di battere la spada a terra.
In paese la cosa fece molta impressione, anche perché nessuno avrebbe mai potuto immaginare che una santa Messa potesse essere troncata in quel modo brutale.
 
Chi ne fece materialmente le spese fu il festeggiato e coloro che non poterono, pur essendo invitati, gustare quel pranzo succulento che era stato preparato in suo onore.
 
V.B.

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Voi che ne Pensate?

 

 
Senza perdono non serve a niente aver torto o ragione…
 
di Luigi Andrea Pinelli
 
 
“Lord, we don't need another mountain, There are mountains and hillsides enough to climb. There are oceans and rivers enough to cross, Enough to last till the end of time. What the world needs now is love, sweet love ” (Burt Bacharach – Compositore Pop anni ‘60-‘70)
 
trad. Signore non abbiamo bisogno di un’altra montagna, ci sono abbastanza montagne e colline da scalare, ci sono abbastanza oceani e fiumi da attraversare, ce ne sono abbastanza da durare fino alla fine dei tempi: Ciò di cui il mondo ha bisogno ora è AMORE, dolce AMORE…
 
 
Basta pensare alle complicazioni di ogni giorno per accorgerci che molte delle situazioni che viviamo come “problemi” sono create da noi, forse inconsciamente, o dalla nostra incapacità ad uscire dagli schemi e prendere posizioni meno rigide e conflittuali.
 
Il brano di Bacharach che apre l’articolo (non è famosissimo nelle classifiche, ma, a parer mio, risulta apprezzabilissimo per la sua immediatezza musicale, ed è valorizzato anche dalla maturità del testo) mi ha colpito perché esprime un concetto semplice: “se noi dovessimo valutare ciò di cui abbiamo veramente bisogno, nel senso più intimo e concreto del termine, non disperderemmo le nostre energie vitali in infruttuose quanto dannose discussioni che, tra l’altro lasciano solo tracce amare nella nostra quotidianità”. Il risultato è un intestardirsi nel mantenere i propri punti di vista, chiudendo la mente e rompendo i ponti con il resto del mondo.
 
In altre parole, “se cerchiamo la verità dobbiamo ammettere che ne esista almeno un’altra fonte oltre a quella dalla quale partiamo noi…” (v. Edith Stein – Santa e filosofo…- una suora di clausura carmelitana vittima del nazismo)… questo per dire che è meglio preferire il dialogo alla discussione e se proprio ci rendiamo conto una comunicazione non è possibile, è preferibile cercare sempre una conclusione morbida e civile anche perché una conclusione “urlata” o “offensiva” illude chi ne fa uso di aver avuto la meglio, ma spesso lascia un fondo amaro e porta molte divisioni.
 
Questa dinamica di pensiero e azione è rilevabile nel seguente episodio: la discussione per un parcheggio…
 
La protagonista è una signora che insiste con un altro automobilista per parcheggiare di fronte alla propria abitazione… manifesta il suo disappunto perché non è d’accordo di dover sempre parcheggiare lontano dal proprio cancello “visto che lei abita lì” e con tono scocciato e minaccioso intima all’altro di spostare la di lui autovettura. Nasce una accesa discussione sul diritto al parcheggio (peraltro libero nella zona in questione) … si viene quasi alle offese … (che spettacolo deprimente – Voi cosa avreste fatto al posto dell’autista che, senza colpa aveva parcheggiato di fronte alla casa della signora?).
A sorpresa la situazione si risolve con l’autista che sposta la macchina e augura una “Buona Pasqua” all’inviperita e attonita signora che privata della motivazione per la frustrante e accanita rivendicazione del suo diritto a parcheggiare davanti a casa sua… si ritira, anche se nessuna garanzia abbiamo che possa aver compreso l’infondatezza e la superficialità, (nonché maleducazione) della sua rivendicazione…
 
Da parte sua il “gentile” automobilista non avrebbe comunque fatto che alimentare il nervosismo, proprio e della signora, e nel maltrattarla (anche con possibili offese) non avrebbe comunque tratto nessun vantaggio e si sarebbe trascinato un peso emotivo abbastanza opprimente (un’ombra nella serenità della sua giornata)… meglio lasciar correre e “mantenersi un fegato sano. Infatti, se si finisce per urlare la propria ragione, non si favorisce una comunicazione fluida ma “intossicata” da orgoglio e pregiudizio, quindi lontana dalla risoluzione efficace della contesa.
 
Voi che ne pensate ?
 
 
PS: mi associo all’automobilista della storiella esprimendo i più cordiali auguri (ahimé posticipati) di Buona Pasqua a tutti i lettori…
 
 
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 Bologna
 
il circolo acli di verolanuova
organizza per tutti
 
sabato 21 maggio 2005 una gita sociale/culturale a
 
b o l o g n a
 
Programma:
 
Ore 6.00: partenza da  piazza Malvestiti (Chiesa)
 
Ore 9.00: incontro  con la guida. L’itinerario si svolge a piedi nell’area pedonale del centro storico; inizia in Piazza Maggiore, cuore monumentale e civile  di Bologna. Si visitano gli scavi archeologici in sala borsa con i resti della basilica e il foro romano, il monumento ai  partigiani, il Palazzo Comunale (all’interno lo scalone del Bramante, la sala  e la cappella Farnese), il Palazzo Apostolico, la fontana del Nettuno, capolavoro del Giambologna, la grande Basilica di San Petronio con il prezioso portale di Jacopo della Quercia.
Percorrendo il portico del Pavaglione, si raggiunge il cinquecentesco palazzo dell’Archiginnasio (all’interno il teatro anatomico) già sede della più antica università d’Europa, attraverso i vicoli medievali del mercato di mezzo si raggiunge il complesso monastico di Santo Stefano, detto anche  la Gerusalemme di Bologna  (all’interno il Santo Sepolcro, la colonna della flagellazione, il cortile di  Pilato)
 
Ore 12.30: pranzo in ristorante tipico
 
Dalle ore 15,00  alle 16,00 - shopping   libero
 
ore 16,00:  con il pullman si sale al colle di San Luca, sempre con la guida, e si visita il Santuario della Madonna di S. Luca (la tradizione vuole che l’icona che si venera all’interno sia stata portata dall’evangelista Euca).
 
Al termine: rientro con sosta per  la cena a base di panini…. torte …..vino….bibite.
 
Prezzo, tutto compreso, euro 50,00
 
Le iscrizioni sono aperte a tutti e si ricevono presso il Circolo ACLI in via Dante, fino al 15.05.05 e ad esaurimento dei posti, versando l’acconto di euro 25.00.
 
Siete tutti invitati a partecipare.

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Le acli ci sono e ci puoi essere anche tu.
 
Il patronato acli a Verolanuova ti offre tanti servizi utili a te stesso e ai tuoi familiari.
rivolgiti al nostro ufficio in via Dante 13, il giovedì dalle ore 08.30 alle 12.30, troverai cordialità e competenza in qualsiasi ricerca ai tuoi problemi.
La nostra onestà é al servizio di tutti.
Tel. 030.932174
 
Se hai fatto il servizio militare e non hai richiesto l’accredito dei contributi.
Se non hai mai controllato i tuoi contributi
Se vuoi sapere quando potrai andare in pensione
Se stai per compiere l’età pensionabile e non hai ancora fatto la domanda.
Se vuoi sapere se hai diritto all’integrazione della pensione.
Se sei una casalinga e non sai come iscriverti all’INAIL.
Se sei iscritto al fondo del 10% e vuoi sapere se potrai avere diritto a una pensione e in quale misura.
Se sei un dipendente della pubblica amministrazione ed hai ricevuto l’estratto del Progetto Sonar e devi farlo verificare.
Se hai bisogno dei consigli di un’assistente sociale o di un avvocato che ti possa assistere in tutte le problematiche giuridiche legate alla famiglia.
Se hai subito un infortunio sul lavoro e non sai come comportarti.
Se necessiti di un consulto medico ai fini del riconoscimento di invalidità o per eventuali aggravamenti o ricorsi.
Se hai bisogno della compilazione del mod. 730
 
Il circolo ACLI inoltre vi ricorda che:
·          Ogni Domenica di fine mese, Daria organizza al piano superiore una tombolata per tutti, la partecipazione è sempre numerosa e si svolge con tanta allegria dei partecipanti.
·          Il circolo ACLI è dotato di collegamento a “SKY” per passare le serate sportive in allegria con la propria squadra del cuore. Il servizio è gratuito.
·          Il patronato ACLI è sempre disponibile ogni giovedì mattina dalle ore 08.30 alle 12.30 per il disbrigo delle solite pratiche pensionistiche, per la denuncia dei redditi e altro. Il servizio informazioni è sempre attivo al 030/932174
·          Al piano superiore è sempre disponibile una sala (50 posti a sedere) per riunioni di qualsiasi genere. Se qualcuno è interessato all’utilizzo della sopra citata, deve recarsi al bar del circolo e compilare l’apposito documento di richiesta, il servizio richiede un piccolo contributo.
·          Il circolo, nell’occasione del periodo Pasquale augura a tutti i suoi iscritti e familiari i migliori

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Alcolisti Anonimi
 
La mia infanzia è stata più o meno un tormento, ho vissuto con il terrore di mio padre e l’incapacità di mia madre di proteggere se stessa e le sue figlie.
Credevo che mio papà avesse problemi mentali, o fosse semplicemente cattivo; e credevo che mia mamma fosse esaurita.
Crescendo, dopo anni, mi sono resa conto che mia mamma beveva, e che, quindi, non era una questione di esaurimento, bensì d’alcolismo... ma come poteva una mamma trascurare le sue figlie per attaccarsi ad una maledetta bottiglia? Come poteva non ascoltare le nostre suppliche? Come poteva distruggerci la vita? Che diritto aveva lei di farci questo?
Dopo averle provate tutte (con le buone e con le cattive) senza ottenere nessun risultato, iniziai a frequentare i gruppi dei familiari degli alcolisti (Al-anon), non per me, non per mio papà (che ne avrebbe avuto bisogno, ma la sua situazione dal mio punto di vista era irrecuperabile), ma per mia mamma.
 
Al gruppo mi hanno spiegato che l’alcool è una malattia progressiva, irreversibile e mortale, una malattia dunque, non un vizio come pensavo. Mi hanno spiegato che non è colpa mia se la situazione a casa è drammatica, che io non posso farci niente se non cercare di stare bene IO; mi stanno insegnando a vivere la mia vita e non quella degli altri, a lasciare che ognuno risolva i propri problemi da solo, perché io non posso obbligare nessuno a smettere di bere contro la propria volontà.
 
Da lì a poco mia mamma ha iniziato a frequentare il gruppo degli alcolisti (A.A.) e con tanta forza e buona volontà ha smesso di bere, non immediatamente, ma lottando un giorno alla volta.
 
Inutile dire che la situazione a casa è cambiata completamente, a distanza di un anno quell’orco di mio padre si è trasformato (pur non partecipando al gruppo) in una persona e da quando ha iniziato a “limitare” le sue “bevute” è diventato persino ragionevole; mia mamma sta imparando a fare la mamma, ed io e le mie sorelle le siamo vicine e le vogliamo bene; ed io... io sto finalmente pensando a me stessa, non vivo più nel terrore di cosa mi può aspettare a casa, sono più serena ed affronto i problemi uno alla volta e se da sola non ce la faccio... chiamo gli amici del gruppo, persone buone e generose che hanno vissuto ciò che ho vissuto io, che mi capiscono e mi vogliono bene, che non sono li per giudicarmi, ma per ascoltarmi.
 
Con questo li ringrazio di cuore... grazie perché ci siete.
 
I gruppi degli Alcolisti Anonimi e dei familiari Al-Anon (familiari e amici di alcolisti) si riuniscono a Manerbio tutti i lunedì e giovedì dalle 20.15 alle 22.15
 
Per informazioni: 030 2301624 - 333 2300315

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Dal Club Alcolisti in trattamento
di Verolavecchia e Quinzano D’Oglio

 

 
Cambiare in relazione al bere e al modo di pensare
 
“Astenersi dall’alcool significa liberarsi dal biberon e dal bambino”; in altre parole, il cambiamento deve interessare molto di più del bere; anche l’uomo interiore deve cambiare e crescere.
Se le azioni cambiano ma la personalità rimane, l’alcolista non farà che sviluppare un’altra dipendenza dannosa, oppure tornerà al bere.
 
Molti smettono di bere ma sviluppano poi dei disturbi della nutrizione, oppure diventano maniaci del lavoro o schiavi del gioco d’azzardo e così via.
L’alcolista in via di recupero può pensare: “Che cosa c’è di male? Almeno non bevo!”. E’ vero che uno sfogo di qualche genere può essere salutare ma una qualsiasi sostanza o attività viene usata per non affrontare la realtà; il senso di sicurezza che se ne ricava non è che falso e temporaneo. In effetti, l’eccessiva sicurezza di sé può essere un passo falso e portare alla ricaduta.
 
Mariuccia

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La Galleria dei ricordi…

 

Porte aperte alla Casa di Riposo
 
Buongiorno a tutti,
in questo spazio a nostra disposizione vogliamo dare voce a due esperienze fatte da persone che frequentano occasionalmente la nostra casa per trasmettervi le loro sensazioni, emozioni, le loro difficoltà superate al momento del contatto con i nostri nonni.
 
Ciao sono Paola. Il 24 dicembre con tre mie amiche, ho passato il pomeriggio della Vigilia di Natale alla Casa di Riposo di Verolanuova. L’iniziativa era stata presa dal nostro catechista Ettore, che aveva esteso l’invito a tutto il gruppo della Catechesi. Per numerosi e vari problemi solo io, Anna, Jessica e Marta abbiamo potuto partecipare.
Vi racconto le nostre ore passate con i nonni che vi assicuro nessuno di noi immaginava così emozionanti, belle, divertenti ed utili.
Alle 14.15 siamo arrivate nel salone del bar del centro diurno ed abbiamo fatto conoscenza di Elisabetta e Caterina, le due animatrici che ci hanno accolto con molto calore facendoci conoscere le numerose e simpaticissime persone che si preparavano per giocare ad una emozionante tombola in occasione del Natale.
Ci siamo posizionate in varie parti della stanza ed abbiamo cominciato a giocare con i nonni. Molte erano le domande che ci venivano poste e noi eravamo felicissime di poter rispondere. Numerosi furono i premi che le signore e i signori riuscirono a vincere: candele, portamonete, stelle di Natale… Successivamente, dopo la tombola, abbiamo avuto un compito molto importante ed abbiamo consegnato a tutti la merenda: pandoro e thè caldo che è stato offerto anche a noi e alle persone in visita ai propri parenti. Abbiamo mangiato e parlato insieme fino alle 16.00, quando è avvenuto il momento dei saluti. Noi tutte ed Ettore abbiamo fatto gli auguri ed abbiamo consegnato dei biglietti fatti dal nostro gruppo di catechismo appositamente per loro, per dimostrare che tutti noi avremmo voluto passare dell’altro tempo con loro. Dopo aver promesso che saremmo tornate a trovarli, abbiamo fatto visita a tutte le persone che non erano scese a giocare e che si trovavano nelle stanze o nelle sale di ritrovo a guardare la televisione, ad aspettare i parenti, a chiacchierare tra loro o a riposare. Grazie a tutti per averci permesso di passare del tempo con queste persone per portare un po’ di serenità in un mondo che molto spesso è pieno di tristezza e solitudine. Torneremo sicuramente a passare pomeriggi con loro per divertirci nuovamente e rivivere quest’esperienza unica. (Paola, Anna, Marta e Jessica).
Mi presento sono la parrucchiera, da poco più di un anno svolgo questo servizio e sono veramente contenta. Lavorare qui è stata e continua ad essere una bellissima esperienza. Non pensavo di trovare ancora persone così disponibili ad aprirsi e ad ascoltarti. Non ci sono formalità, né distacco nei loro modi, ma solo voglia di raccontarsi. Vite semplici, povere, difficili, serene ti regalano ricordi dell’infanzia rimasti nel loro cuore, sentimenti, l’affetto per le persone che non ci sono più… Portano un bagaglio d’amore… Loro che hanno bisogno del nostro aiuto non si dimenticano mai di salutare per primi e chiedere come si sta, come vanno le cose in famiglia. Ringrazio di cuore queste persone estremamente semplici, ma maestri di vita. Per me sarà sempre una gioia stare in loro compagnia. Spero e devo avere il “coraggio” d’essere una buona cristiana nel quotidiano e di non vergognarmi di testimoniare anch’io l’amore per gli altri. (Luisa)
 
Nonostante l’esperienza sia fatta da persone in età diversa (adolescenza, età adulta) ne ha toccato profondamente il cuore e l’anima arricchendole di valori, perché nel donare si riceve molto di più. Auspichiamo nuovamente che la Pasqua di Cristo, che si è donato gratuitamente a tutti noi soffrendo sulla croce, ci spinga ad avvicinarci al mondo dei bisognosi con Amore Gratuito.
Caterina ed Elisabetta

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Tempi Lontani

 

 
Scrivo questi ricordi di prima dell’ultima guerra come li ho vissuti io, così che anche quelli della mia generazione li ricorderanno.
 
Verola, fino agli anno ’60, è stata un paese prevalentemente agricolo. Automobili non se ne vedevano, forse una o due; quando sentivamo il rumore di un motore correvamo sul portone di casa e, appena passata l’auto, correvamo tutti insieme in mezzo alla strada a saltare e ad annusare l’odore della benzina.
 
Sotto Pasqua si facevano le pulizie e a noi bambini era affidata la pulizia delle catene del camino, quelle a cui si appendevano le pentole. Prendevamo una corda o un filo di ferro da legare intorno alla vita; all’altra estremità si legava la catena e poi, a piedi nudi, via di corsa, finché la catena era lucida.
 
Era bella quell’età. Le stagioni erano veramente quattro; ora non si capisce più niente.  D’inverno c’erano i santi portatori di neve, e non sbagliavano. La priva nevicata veniva a Santa Lucia, poi veniva Natale e, prima o dopo, non sbagliava; all’Epifania altra nevicata; Sant’Antonio dalla barba bianca era un altro mercante di neve e poi si arrivava ai giorni della merla. San Faustino, al 15 febbraio, era l’ultimo mercante di neve ma anche capo di primavera. La vita era così, scandita dai proverbi che sbagliavano di poco.
 
Durante l’inverno la legna era poca e allora si andava nelle stalle per scaldarsi. Noi bambini eravamo tollerati perché non stavamo mai fermi. A volte arrivavano i burattinaie e alla sera c’era gran fermento. Quelli si accontentavano di poco: qualcosa da mangiare e un posto per dormire, magari nel fieno. Che festa per i “Giupì” e le tragedie che davano, erano sempre tragedie, finivano sempre a bastonate e il giustiziere era, naturalmente, Gioppino.
 
Altre sere dalla strada giungeva un grido: “Luì, luì; óna palànca al manistrì”. Era il venditore di lupini che ne vendeva un mestolino per “una palanca”, cinque centesimi.
 
Le stagioni passavano e con esse gli anni.
 
La primavera era anche tempo di bucato. D’inverno le lenzuola si cambiavano di rado; a quei tempi non c’erano le lavatrici. Si cominciava al pomeriggio a far bollire l’acqua in un grande pentolone (el paröl) e poi veniva rovesciata, bollente, in una tinozza che conteneva le lenzuola coperte a loro volta da un lenzuolo di stoffa grezza con sopra della cenere che, filtrata, serviva da detersivo. Il mattino successivo, di buon’ora, si procedeva al lavaggio vero e proprio. Per il risciacquo si andava al fosso più vicino. Noi bambini portavamo al fosso con la carriola le ceste del bucato. In quei giorni noi bambini non potevamo giocare perché il cortile era pieno di lenzuola stese ad asciugare.
 
Gino Pini
 
(Continua)

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Auguri
 
Quattro traguardi tutti da invidiare
 
Angela Loda – 90
La signora Angela Loda ha compiuto 90 anni! I figli, i generi, la nuora e tutti i figli le augurano tanta felicità.
 
 
Chiara Pinelli – 98
Lo scorso 19 marzo ha compiuto 98 anni Chiara Pinelli, vedova Azzini, una nonna sempre allegra e ancora vispa. L’hanno festeggiata i sette figli: Giacomina, Valentina, Pierina, Giannino, Luigi, Rita e Franca con i generi, la nuora e gli ormai numerosi nipoti e pronipoti. Auguri di cuore.
 
 
Luigia Clarina Guerreschi – 100
Quota 100, festeggiata il 15 marzo scorso, per la signora Luigia Clarina Guerreschi. Un augurio grandissimo da tutti i suoi familiari.
 
Felicita Ruggeri – 101
La signora Felicita Ruggeri vedova Migliorati il 24 marzo scorso ha compiuto 101 anni.
Alla cara mamma e nonna auguriamo un sereno e felice futuro, accanto ai figli, nuore, generi, nipoti e pronipoti con un abbraccio e tanti bacioni, con tanto affetto, da tutta la sua grande famiglia.
 
 Tutta la famiglia de “L’Angelo di Verola” si unisce agli auguri e alla festa.

 

Le immagini si trovano nella versione PDF cliccando qui

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Per i più piccoli
 
Pierino
-Mio papà dice sempre che bisogna gettare acqua sul fuoco.
-Mi sembra che sia un tipo molto pacifico e riflessivo.
-No, è un pompiere!
 
In drogheria
Una signora entrando in drogheria, dice:
-Mi scusi, signore, questa mattina le ho dato 100
e lei mi ha dato il resto sbagliato.
-Mi dispiace, signora, ma doveva accorgersene e farmelo notare subito!
Adesso non so cosa dirle.
-Capisco… capisco… terrò i 10 € che lei mi ha dato in più …
 
Effetti del mestiere
Un tale va dall’oculista ed espone il suo disturbo:
-Ecco dottore, mi succede un fatto strano!
-Che cosa precisamente?
-Il mattino ci vedo benissimo, il pomeriggio un po’ meno e la sera vedo doppio!
-Oh, perbacco! Che mestiere fa?
-L’assaggiatore di vini.
 
 
 
Cielo a pecorelle:i segni del tempo nella meteorologia popolare
 
Aprile
 
È il mese della buona stagione, definito gentile per il clima e l’aspetto della campagna già coperta di verde. È il tempo in cui muore la radice dell’inverno, come se venisse sradicato dagli angoli, le stanze, le grotte più nascoste dove si annida il più ostinato freddo. Il consiglio è di non alleggerirsi troppo perché possono esserci in questo mese i nodi del freddo: il nodo del cuculo e il nodo di S. Marco (25)
 
Aprile
freddo gentile
 
                 Aprile                                                                                                         Aprile
Non t’alleggerire                                                                             una goccia o un fontanone
 
 

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Toscana

 

La Parrocchia di Verolanuova organizza un viaggio
 
Toscana e Isola del Giglio
8.gg. dal 28 agosto al 04 settembre 2005
 
Domenica, 28 agosto 2005: Verolanuova-Arezzo-Cortona-Poggibonsi
Ritrovo dei Signori Partecipanti in piazza della Chiesa di Verolanuova alle ore 5.30, poi partenza alla volta di Arezzo; sosta lungo il percorso, arrivo, incontro con la guida e visita del centro storico della città: la chiesa di San Francesco e la Pieve di Santa Maria, la Piazza Grande, il Palazzo della Fraternità dei Laici, il Palazzo delle Logge, il Duomo e San Domenico. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, visita di Cortona, borgo medioevale racchiuso da mura, nelle quali sono tratti della cinta etrusca. Poi, partenza per Poggibonsi, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
 
Lunedì, 29 agosto 2005: Poggibonsi-Siena-Poggibonsi
Prima colazione in hotel e partenza per Siena; visita con guida della magnifica città: San Domenico, Palazzo Salimbeni, San Francesco, Palazzo Tolomei, il Palazzo Pubblico con la Torre del Mangia. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, prosieguo della visita con il Duomo, la libreria Piccolomini e il Battistero; tempo a disposizione, poi, partenza per rientro in hotel, cena e pernottamento.
 
Marterdì, 30 agosto 2005:Poggibonsi-Monte Oliveto-Pienza- Grosseto
Prima colazione in hotel, poi, partenza per Monte Oliveto Maggiore, visita del magnifico monastero, casa madre dei Benedettini Olivetani; prosieguo per Pienza, e pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, visita di Pienza, poi partenza Castiglione, arrivo, sistemazione in hotel, cena e pernottamento.
 
Mercoledì, 31 agosto 2005: Grosseto- Massa Marittima-Vetulonia- Grosseto
Prima colazione in hotel e partenza per Massa Marittima, arrivo e con la guida visita del centro storico: Piazza Garibaldi, il Duomo, il Palazzo Comunale, il Palazzo Pretorio e Piazza Matteotti:~ Pranzo. Nel pomeriggio, escursione a Vetulonia per la visita della Necropoli Etrusca. Rientro in hotel, cena e pernottamento.
 
Giovedì, 1 settembre 2005: Grosseto-Isola del Giglio- Grosseto
Prima colazione in hotel, incontro con la guida e trasferimento a Porto Santo Stefano. Imbarco sul traghetto per l’Isola del Giglio, situata di fronte al Monte Argentario e visita guidata di Giglio Porto, Giglio Castello e Campese. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, imbarco a Giglio Porto per Porto Santo Stefano. Durante il ritorno, si ammirerà Orbetello, graziosa cittadina sita sulla lingua di terra che separa le due parti della laguna omonima. Rientro in hotel, cena e pernottamento.
 
Venerdì, 2 settembre 2005: Grosseto- Pitigliano-Sovana-Sorano-Grosseto
Prima colazione in hotel e con la guida partenza per Pitigliano, cittadina di antichissime origini; visita del bel centro storico col Palazzo Orsini e il Duomo; prosieguo per Sovana, borgo medioevale di origine etrusca. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, visita di Sorano, bella cittadina di aspetto medioevale; rientro in hotel, cena e pernottamento.
 
Sabato, 3 settembre 2005: Grosseto-Viterbo-Tarquinia-Grosseto
Prima colazione in hotel e partenza per Viterbo, arrivo, incontro con la guida e visita del centro storico della città: Piazza San Lorenzo, la Cattedrale, il Palazzo Papale, il Quartiere medioevale, la Fontana Grande, Santa Maria della Verità e San Francesco. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, prosieguo per Tarquinia, pittoresca cittadina, famosa per la sua necropoli etrusca; visita della necropoli; rientro in hotel, cena e pernottamento.
 
Domenica, 04 settembre 2005: Grosseto- Pisa-Verolanuova
Prima colazione in hotel e partenza per Pisa, incontro con la guida e visita della splendida città, in particolare il Campo dei Miracoli con il Duomo, il Battistero, il Camposanto e la Torre pendente, la Piazza dei Cavalieri e San Francesco. Pranzo in ristorante. Nel pomeriggio, partenza per il rientro(possibile sosta a Viareggio) a Verolanuova previsto in serata.
 
La quota individuale di partecipazione è di € 820,00-
Supplemento camera singola                      150,00-
 
La quota comprende:
 
*           Viaggio A/R in pullmanG.T.;
*           Sistemazione in ottimi hotel;
*           Trattamento di pensione completa;
*           Pranzi in ristorante ove previsti;
*           Bevande ai pasti: 1/4 di vino e 1/2 di acqua minerale;
*           Traghetto A/R per l’Isola del Giglio;
*           Bus per il giro dell’Isola del Giglio;
*           Escursioni e guide come da programma;
*           Assicurazione Europe Assistance;
*           Organizzazione tecnica dell’Aliantour.
 
La quota non comprende:
 
*           Ingressi, mance ed extra personali;
*           Tutto quanto non espressamente menzionato alla voce “comprende”.
 
Le iscrizioni si ricevono presso Calzature Geroldi tel. 030.931129 versando un acconto di E 220,00 entro il 20 maggio 2005 e il saldo entro il 31 luglio 2005

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Turni domenicali di guardia farmaceutica
dell’Azienda S.L. 19
 
aprile
 
 
3 
San Paolo 
Leno (dr. Sartirana) 
 
10 
Verolanuova (Comunale) 
Bagnolo Mella (dr. Ingardi) 
 
17 
Manerbio (dr. Bresadola) 
Quinzano 
 
24 
Verolavecchia
Ghedi 
 
 
Maggio
 
 
1 
Verolanuova (dr. Colosini) 
Cigole 
 
N.B.: L’elenco è provvisorio. 
 
 
N.B.: Il turno domenicale ha inizio dal pomeriggio del venerdì precedente e nell’elenco sono indicate soltanto le farmacie più vicine a Verolanuova. Qui, però, ogni sabato è aperta la farmacia comunale dalle ore 15.00 alle 19.00.

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Anagrafe parrocchiale
 
Battesimi
            9          Martiri Camilla di Ronni e Delpietro Barbara
            10        Grossi Angela di Ferdinando e Portesani Teresa
            11        Preti Dennys di Sergio e Giuffrida Lidia
 
Matrimoni
                        Mattarozzi Michele con Patrizia Bordonali (a Verolavecchia)
 
Defunti
            13        Zani Battista di anni 62
            14        Pea Pietro di anni 58
            15        Sala Federica di anni 52
            16        Antonioni Beniamina ved. Bertolini Serra di anni 91
            17        Stella Giulia ved. Amighetti di anni 95
            18        Burdin Gemma ved. Zarnetti di anni 85
            19        Roberto Paolo di anni 90
            20        Filippini Giuseppe di anni 65
            21        Marazzi Bruna ved. Bonizzoni di anni 85
            22        Tadini Caterina (Emma) ved. Sartorelli di anni 93
            23        Ferrandi Riccardo di anni 81
            24        Montani Angelo di anni 76
            25        Trezza Angela di anni 96
            26                Gennari Angelo di anni 71

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Offerte pro restauri
tele e affreschi della Basilica
 
Giornata celebrata nel mese di Febbraio           1.220,38         
Dalla Casa Albergo       325,00
Dalla chiesa di San Rocco         150,00
Tele e affreschi 80,00
Per libri Basilica            85,00
Breve guida al tempio   50,00
N.N.    5,00
N.N.    30,00
N.N.    10,00
N.N.    30,00
N.N.    80,00
N.N.    25,00
N.N.    30,00
N.N.    100,00
N.N.    100,00
N.N.    30,00
N.N.    80,00
N.N.    10,00
In ricordo di Zani Battista, la moglie e i figli      50,00
N.N.    30,00
N.N.    10,00
N.N.    160,00
N.N.    100,00
N.N.    30,00
N.N.    60,00
B.C.C. per la festa del ringraziamento   150,00
N.N.    30,00
N.N.    10,00
Amici di Michele in memoria di Mirella 30,00
N.N.    30,00
N.N.    10,00
N.N.    80,00
N.N.    30,00
N.N.    30,00
N.N.    30,00
N.N.    10,00
N.N.    20,00
N.N.    50,00
In ricordo del marito Carlo        100,00
N.N.    10,00
N.N.    50,00
N.N.    30,00
N.N.    50,00
N.N.    10,00
N.N.    20,00
N.N.    50,00
In ricordo del marito e papà Giuseppe 100,00
N.N.    200,00
N.N.    30,00
N.N.    10,00
Giornata celebrata nel mese di Marzo   2.340,62
Dalla Casa Albergo       205,00
Dalla Chiesa di San Rocco        210,00
Tele ed affreschi            35,00
Per libri Basilica            30,00
 
Totale  6.871,00
 
 
 
“Amici della Basilica” adesioni alla
“Confraternita del Restauro”
 
Omaggio a Mirella        1.000,00
N.N.    300,00
N.N.    500,00
In ricordo della mamma            250,00
N.N.    1.000,00
N.N.    300,00
N.N.    1.600,00
Nel 25° della morte del papà    250,00
N.N.    500,00
 
TOTALE          5.700,00
 
 
 
per Radiobasilica
 
Omaggio a Mirella        1.000,00
I familiari per i 101 anni di nonna Felicita          20,00
In ricordo di Rosina e Andrea  100,00
 
Totale  1.120,00
 
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NUMERI UTILI DI TELEFONO:
Servizio Sanitario
(soltanto nei casi di emergenza)
118
Ambulatori medici via Grimani 
030 9362609
Gruppo Verolese Volontari Soccorso  
via Grimani
0309361662
Problemi con le droghe?   
0309937210
Alcolisti in trattamento
03093068130309361869
Vigili del Fuoco  
030931027
Carbinieri - Pronto intervento
112  
N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00.
Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccorso telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00; inoltre dalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì.
 
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Per i collaboratori de “L’Angelo di Verola”
 
 
Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli entro e non oltre le ore 12.00 di venerdì 22 Aprile. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.
 
Importante:
Per facilitare la pubblicazione degli articoli:
gli scritti siano preferibilmente dattiloscritti, meglio se al computer, in carattere Times New Roman corpo 12. Se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche
Chi usa il computer è buona cosa che faccia pervenire lo scritto anche salvato su un dischetto oppure via e-mail.
 
Gli articoli vanno fatti pervenire:
direttamente ai sacerdoti oppure via e-mail al seguente indirizzo: angelo@verolanuova.com
La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.
La Redazione
 
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SERVIZIO INFORMATICO PARROCCHIALE
 
 
530 archivi; 5.900 documenti 2.100 immagini.
In marzo  abbiamo superato 1.000.000 di pagine viste da 360.000 visitatori
da 110 nazioni di tutto il mondo.
(fonte statistiche: Webalizer)
 
Questo è www.verolanuova.com il sito della Parrocchia di Verolanuova.
Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato.
 
  
Siti Internet:
Sito principale della Parrocchia   
www.verolanuova.com
Oratorio
www.verolanuova.com/parrocchia/oratorio
L’Angelo di Verola
www.verolanuova.com/Angelo
Archivio de “L’ Angelo di Verola”
http://digilander.libero.it/angeloverola
Coro San Lorenzo
http://digilander.libero.it/corosanlorenzo
Casa Tabor
www.verolanuova.com/casatabor
Siti Ospiti
www.verolanuova.com/ospiti
 
 
Indirizzi di Posta Elettronica:
Parrocchia di san Lorenzo
parrocchia@verolanuova.com
Oratorio “Giacinto Gaggia”
oratorio@verolanuova.com
Radio Basilica
rbv@verolanuova.com
L’Angelo di Verola
angelo@verolanuova.com
Calendario Manifestazioni
eventi@verolanuova.com
Coro San Lorenzo
corosanlorenzo@iol.it
Casa Tabor
casatabor@verolanuova.com
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(solo di quelli che ci sono stati ufficializzati)
a cura di Radio Basilica di Verolanuova  
Il calendario completo del 2005 è pubblicato nel sito internet della parrocchia alla pagina appuntamenti
 
Per comunicare iniziative: e-mail eventi@verolanuova.com
 
 
Date e Luoghi Tema Promotori
Venerdì 1Aprile ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica
Università Aperta
Lezione di Scienze Biologiche
Gli "OGM"
Organismi Geneticamente Modificati
Relatrice: prof.sa Maria Gazzoldi
Università
Aperta
Verolanuova
Martedì 5 Aprile dalle ore 6.50
Genova
Università Aperta
Visita Turistico-Culturale
Acquario di Genova e giro della città
Università
Aperta
Verolanuova
Venerdì 8 Aprile ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica
Università Aperta
Filo Rosso:
La Grecia, la sua storia e la sua civiltà.
Turismo & Avventura
"Un'escursione sul monte Olimpo"
relaz. e immagini Mª Dalma Torri
Università
Aperta
Verolanuova
Sabato 9 Aprile ore 16.00
Casa Albergo "Gambara Tavelli"
Teatro nelle Case di Riposo
BRÈSSA NEL CÖR DÈLA ZÈNT
Teatro del Tè
Provincia
di Brescia
Domenica 10 Aprile dalle 14.30
Via Zanardelli
COLORANDIA
Il sogno più bello
Pittori in erba ... in strada
Oratorio di Verolanuova
Lunedì 11 Aprile - ore 20.30
Luoghi Previsti nelle Diaconie
La Missione prosegue
CENTRI DI ASCOLTO
Parrocchia
di Verolanuova
Martedì 12 Aprile dalle ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica
Università Aperta
Concerto di fine Anno Accademico
"Revival?" "Si, grazie"

Animazione Angelo Guarneri
e Giuseppe Spalenza.
Università
Aperta
Verolanuova
Venerdì 15 Aprile ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica
Università Aperta
Chiusura dell'Anno Accademico
2004-2005
Università
Aperta
Verolanuova
15 - 16 - 17 Aprile
Intere Giornate
Gita Pellegrinaggio
ASSISI
con il Coro San Lorenzo
Coro
San Lorenzo
Sabato 16 Aprile ore 21.00
Basilica di San Lorenzo
Concerto
CORO VALLECAMONICA
Gruppo Alpini
Sezione
Verolanuova
Domenica 17 Aprile ore 10.30
Monumento agli Alpini
via Aldo Moro
INAUGURAZIONE
DEL MONUMENTO AGLI ALPINI
E SANTA MESSA
Gruppo Alpini
Sezione
Verolanuova
Domenica 24 Aprile ore 11.00
Basilica di San Lorenzo
SANTA MESSA
DI PRIMA COMUNIONE
Parrocchia di Verolanuova
Lunedì 25 Aprile
Intera Giornata
Gita Turistica
LAGO D'ORTA - STRESA
Oratorio di Verolanuova
Giovedì 28 Aprile ore 15.00
Auditorium Biblioteca Civica
CONCORSO INTERCOMUNALE
DI LETTURA
per i ragazzi delle medie
Scuole Medie
della Bassa
Sabato 30 Aprile, Domenica 1 Maggio
Caserma dei Vigili del Fuoco
via Lenzi
FESTA DEI VIGILI DEL FUOCO Vigili del Fuoco
Volontari
 

 

anno dell’eucaristia
 
Questo pane che mangiamo faccia di noi un sol cuore che arda di vero amore.
 
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