L'Angelo di Verola
Mensile di Vita Parrocchiale - Anno XXX   n° 2 - Febbraio 2005

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Edizione a stampa a cura di Don Luigi Bracchi
Redazione: Don Giampaolo Goffi - Don Valentino Picozzi - Tiziano Cervati
Edizione on-line a cura di Tiziano Cervati

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Messaggio di Sua Santità Giovanni Paolo II
per la Giornata Mondiale del Malato

11 Febbraio 2005


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Parrocchia di Verolanuova

SOMMARIO In copertina:
Pittori Verolesi. Dionigi Canini: Estasi davanti al Cristo.
.
La parola del prevosto (don Luigi)       3
Calendario liturgico       4
Appuntamenti per la Quaresima           9
Messaggio per la vita (i Vescovi)         10
Preghiera per la vita      12
Spazio bimbo   13
La Giornata del Malato (G.P. II)          15
 
la visita pastorale
 
Relazione per la Visita Pastorale          17
 
vita parrocchiale
 
Riscopriamo la S. Messa          21
Centri di Ascolto           22
Preparazione ai Sacramenti      24
Elezioni del nuovo CPP             25
Dalle parole ai fatti (R. Fontana)          25
Dalla San Vincenzo (LDB)        28
Briciole Francescane (A. Rossi)           30
I presepi nelle diaconie 31
Le famiglie dell’8x1=1  32
Festa dei battezzati (G. Bonfiglio)         33
Terremoto: Aggiornamenti (S. Lò)       34
 
dagli oratori
 
Prepariamoci alla GMG (don Valentino)          36
I cresimandi dal Papa   35
Concertino di Natale (don Valentino)   38
Dal Gru.Mi      39
Oratorio Sport (R. Moscarella)             40
 
le nostre rubriche
 
Per te casalinga (L.D.B)            41
Verola sport (R. Moscarella)   42
Scuola vita familiare
 
arte & cultura
 
Le Poesie di Rosetta (R. Mor) 44
Voi che ne pensate? (L. A. Pinelli)        46
Luoghi dello spirito (A. Pizzamiglio)      47
Storie Verolesi (V. Branca)      49
Ancora sulla bomba dè Cadegnà (G. Pini)        51
Università Aperta          52
 
varie - cronaca
 
Orario Ferroviario         54
Club alcolisti (Mariuccia)          55
La galleria dei ricordi    56
Informagiovani 57
Dalla Scuola Media      58
Avis     60
Pellegrinaggio a Roma           60
Per i più piccoli             61
Orario delle farmacie    62
Numeri Utili     62
Per i collaboratori dell'Angelo
I volti... delle voci (T. Cervati)  63
Anagrafe Parrocchiale  64
Offerte mese di gennaio           64
Gli appuntamenti           66
Servizio Informatico Parrocchiale
L'anno dell'Eucaristia

la parola del Prevosto
 
 
Il Signore ha visitato il suo popolo
 
La visita pastorale del nostro Vescovo è  appena finita e ancora risuona nella mente e nel cuore la sua parola, così pacata e suadente ma, nello stesso tempo, forte ed esigente. Ha incontrato i sacerdoti e le suore, il Consiglio Pastorale, i catechisti, il Consiglio Zonale, la Consulta Giovanile e gli adolescenti. Toccante l’incontro con gli anziani dell’infermeria e della Casa Albergo. Ha incontrato la nostra comunità, e la Breda Libera.
 
Alcuni insegnamenti e direttive già ritornano sovente. Ho pensato di dare spazio alla parola del Vescovo. Per ora è una riflessione svelta; ci soffermeremo sicuramente più a lungo. Metto davanti a tutti queste sottolineature: noi le accogliamo anche in chiave penitenziale, come invito alla conversione, anche perché mercoledì 9 febbraio comincia il tempo della Quaresima.
 
Innanzitutto il nostro pastore:
·       invita tutti noi a vivere la nostra fede e la vita della nostra comunità con entusiasmo e fervore; la fede è principalmente un dono, grande e importante; con la nostra vita testimoniamo che ne siamo contenti; mettiamo una buona volta la Fede al primo posto e non all’ultimo come invece piuttosto vediamo; dopo tutto, se ci sta (per bontà nostra) anche la fede lo si vede ogni giorno.
 
·       ci spinge a trovare nuove vie per vivere e annunciare sempre di più il Vangelo; come cristiani non è sufficiente ripetere continuamente le solite cose, ma dobbiamo renderci conto che per raggiungere il cuore di tutti occorre prima la gioia della fede e tanta fantasia per percorrere sempre nuove strade adatte alle esigenze e alle caratteristiche dei fratelli di ogni tempo. Non tirare a campare, ma fatica e disponibilità a studiare nuovi cammini, nuovi metodi. Certo, la sostanza è sempre identica: amare Dio e il prossimo ma, in un mondo che cambia, come arrivarci può e deve essere diverso.
 
·       invita tutti noi a interiorizzare la Parola di Dio che spesso solo ascoltiamo, a tradurla in una vita coerente. E questo, se vogliamo essere cristiani, non è libero, ma è un cammino obbligatorio per tutti.
 
Per questa Quaresima facciamo tesoro di queste sollecitazioni del nostro Vescovo.
 
Buona Quaresima a tutti, per una Pasqua diversa e più vera.
 
Don Luigi

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Calendario liturgico dal 6 febbraio al 6 marzo
 
Febbraio

 

 

ORARIO SANTE MESSE

 

In Basilica:
Prefestiva: ore 18.00
Festive:     ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00
                ore 17.45 Celebrazione Liturgica
Feriali:      ore 7.00 - 9.00 - 18.30
 
S. Rocco:
Festiva: ore 9.00
 
S. Anna - Breda Libera:
Festiva: ore 10.00
Feriale: (solo giovedì): ore 18.30
 
Cappella Casa Albergo:
Feriale e prefestiva: ore 16.30
 
N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni. 
 
 
2 Mercoledì     Presentazione del Signore. Festa
La festa della Presentazione del Signore è collocata a metà strada fra le due più importanti solennità dell’anno liturgico. Vuole fare da ponte fra il Natale e la Pasqua, unificandole intorno al tema della luce
ore 18.00          S. Messa preceduta dalla benedizione delle candele e processione
 
3 giovedì           S. Biagio, vescovo e martire. Sante Messe con orario feriale.
È consuetudine impartire la benedizione della gola. Il rito avrà luogo unicamente al termine delle Sante Messe. Primo giovedì del mese. Dopo la S. Messa delle ore 9.00 adorazione comunitaria e privata fino alle ore 12.00.
 
4 venerdì           Consacrato alla devozione del Sacro Cuore. Sante Messe con orario feriale.
                          Si porta la Comunione agli ammalati.
 
5 sabato            S. Agata vergine e martire. Sante Messe con orario feriale
 

6 Domenica    V del tempo ordinario (I settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “...Voi siete il sale della terra ... Voi siete la luce del mondo”. (Mt 5, 13.14)
 
            Sante Messe con orario festivo
 
Oggi si celebra la giornata in difesa della vita per educare all’accoglienza della vita e contrastare l’aborto e ogni forma di violenza contro la vita presenti nella cultura e nella società contemporanee
 
 
ore 12.00         Celebrazione dei Battesimi
ore 17.30         Celebrazione liturgica con preghiere a favore della vita
ore 18.00         Si apre il Triduo in suffragio dei defunti della Parrocchia
 
7 Lunedì           ore 18.00: Santa Messa in suffragio dei defunti della Parrocchia
 
8 Martedì          ore 18.00: Santa Messa in suffragio dei defunti della Parrocchia
 

 
9 Mercoledì delle CENERI. Inizio della Quaresima (IV settimana del salterio)
 
ore 7.00 - 9.00  Santa Messa
ore 17.00          Santa Messa per i ragazzi e gli anziani - Imposizione delle Ceneri
ore 20.30          Apertura solenne della Quaresima
 
Con il mercoledì delle Ceneri si apre la S. Quaresima che è il tempo più importante dell’anno liturgico perché ci
prepara alla celebrazione della Pasqua di morte e risurrezione di Nostro Signore Gesù Cristo.
È tempo caratterizzato:
            1 Da un impegno particolare nell’ascolto e nella riflessione della Parola di Dio, infatti l’uomo non vive di solo pane;
            2 Da una preghiera più frequente e intensa;
            3 Dal particolare impegno di mortificazione che matura nella carità fraterna.
Sono questi i momenti essenziali per la nostra conversione se vogliamo recuperare la nostra vita cristiana alla quale siamo nati con il Battesimo e della quale ci dimentichiamo con tanta facilità.
 
La nostra parrocchia offre alcune occasioni, alcuni appuntamenti con il Signore, che poniamo tante volte al margine della vita. Sono momenti di grazia che devono stimolarci anche alla riconciliazione, alla carità e al perdono dei fratelli.
 
Impegni quaresimali:
a) Per tutti:       
            Ogni giorno, a tutte le Messe sarà proposta una breve riflessione
            Ogni mercoledì, ore 20.30: Stazione Quaresimale
            Ogni venerdì, in Basilica:
            - ore 15.00: Via Crucis
            - ore 17.00: Via Crucis per i ragazzi
            Ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30 i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni.
 
b) Per i ragazzi delle elementari e delle medie:
Ogni venerdì in Basilica, ore 17.00: preghiera quaresimale.
 
c) Per i giovani:
Itinerario Zonale di Preghiera e adorazione settimanale. Il programma sarà esposto negli appositi spazi.
Partecipazione alla Via Crucis nelle Diaconie - ore 20.30.
 
d) Per i giovani:
Partecipazione alla Via Crucis nelle Diaconie - ore 20.30.
 
e) Alla Radio
Il lunedì e il mercoledì alle 8.15 e alle 18.45: breve catechesi sulla Santa Messa: Liturgia Eucaristica
 
Attenzione!
Tutti i venerdì di Quaresima sono di magro. Il mercoledì delle Ceneri e il venerdì Santo sono giorni di magro e di digiuno
 
 
11 venerdì        Madonna di Lourdes
Si celebra oggi la “Giornata mondiale del malato”, istituita da Giovanni Paolo II come “momento forte di preghiera, di condivisione, di offerta delle sofferenze per il bene della Chiesa e di richiamo per tutti a riconoscere nel volto del fratello infermo il santo volto di Cristo che soffrendo, morendo e risorgendo ha operato la salvezza dell’umanità”. Ci saranno momenti di preghiera all’infermeria della Casa di Riposo e alla Casa Albergo.

 


 
13 Domenica   Prima di Quaresima (I settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “Non di solo pane vivrà l’uomo ma di ogni Parola che esce dalla bocca di Dio”. (Mt 4, 4)
 
            Sante Messe con orario festivo
ore 15.00         Oratorio Femminile: Incontro per i genitori dei bambini di 2a elementare
ore 15.00         Oratorio Maschile: Incontro per i genitori dei bambini di 4a e 5a elementare
ore 17.45         Celebrazione liturgica
 
15 martedì       Santi Faustino e Giovita, Patroni di Brescia e della Diocesi. Festa.Sante messe con orario feriale
 
19 sabato         Dalle suore, dalle 15.00 alle 18.00, ritiro quaresimale per la 4a elementare

 


 
 20 Domenica   Seconda di Quaresima (II settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto, ascoltatelo”. (Mt 17, 5)
 
            Sante Messe con orario festivo
ore   9.00          Dalle 9.00 alle 12.00, presso le suore ritiro quaresimale per la 5a elementare
ore   9.30          In Basilica: Solenne “Traditio” (consegna) del Padre Nostro ai fanciulli di 3a elementare
ore 15.00         Oratorio Maschile: Incontro per i genitori dei bambini di 3a elementare
ore 15.00         Oratorio Femminile: Incontro per i genitori dei ragazzi di 1a media
ore 17.45         Celebrazione liturgica
 
26 sabato         Dalle suore, dalle 15.00 alle 18.00, ritiro quaresimale per la 1a media

 


 
 27 Domenica   Terza di Quaresima (III settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “Signore - gli disse la donna - dammi di quest’acqua, perché non abbia più sete...“. (Gv 4, 15)
 
            Sante Messe con orario festivo
ore 15.00         Salone Oratorio femminile: incontro con l’Azione Cattolica Adulti
ore 15.00         Oratorio Femminile: Incontro per i genitori dei ragazzi di 2a media
ore 15.00         Oratorio Maschile: Incontro per i genitori dei ragazzi di 3a media
ore 17.45         Celebrazione liturgica

 


 
 
marzo
 
 

ORARIO SANTE MESSE

 

In Basilica:
Prefestiva: ore 18.00
Festive:     ore 7.30 - 9.30 - 11.00 - 18.00
                ore 17.45 Celebrazione Liturgica
Feriali:      ore 7.00 - 9.00 - 18.30
 
S. Rocco:
Festiva: ore 9.00
 
S. Anna - Breda Libera:
Festiva: ore 10.00
Feriale: (solo giovedì): ore 18.30
 
Cappella Casa Albergo:
Feriale e prefestiva: ore 16.30
 
N.B.: In Basilica, ogni sabato dalle ore 15.30 alle 17.30, i sacerdoti sono a disposizione per le confessioni. 
 
 
5 sabato            Dalle suore, dalle 15.00 alle 18.00, ritiro quaresimale per la 2a media

 


 
6 Domenica     Quarta di Quaresima (IV settimana del salterio)
 
Dal Vangelo -  “Tu credi nel Figlio dell’uomo?” Egli rispose: “E chi è, Signore, perché io creda in Lui?”. (Gv 9, 35-36)
 
            Sante Messe con orario festivo
ore 15.00         Santa Messa al Cimitero con benedizione delle tombe
ore 16.30         Oratorio Maschile: incontro con i genitori dei ragazzi di 3a elementare
ore 16.30         Salone Oratorio femminile: incontro con i genitori, padrini e madrine dei battezzandi del mese di marzo
ore 17.45         Celebrazione liturgica

 


  
Riepilogo degli appuntamenti vari
 
 
Genitori dei fanciulli/e di 2a elementare
Domenica 13 febbraio
15.00
Oratorio femminile
 
Genitori dei ragazzi/e di 4a e 5a elementare
Domenica 13 febbraio
15.00
Oratorio maschile
 
Ritiro dei ragazzi/e di 4a elementare
Sabato 19 febbraio
dalle 15.00 alle 18.00
Oratorio femminile
 
Ritiro dei ragazzi/e di 5a elementare
Domenica 20 febbraio
dalle 9.00 alle 12.00
Oratorio femminile
 
Genitori dei fanciulli/e 3a elementare
Domenica 20 febbraio
15.00
Oratorio maschile
 
Genitori dei ragazzi/e di 1a media
Domenica 20 febbraio
15.00
Oratorio femminile
 
Ritiro dei fanciulli/e di 1a media
Sabato 26 febbraio
dalle 15.00 alle 18.00
Oratorio femminile
 
Incontro con L’Azione Cattolica Adulti
Domenica 27 febbraio
15.00
Oratorio femminile
 
Genitori dei ragazzi/e di 2a media
Domenica 27 febbraio
15.00
Oratorio femminile
 
Genitori dei ragazzi/e di 3a media
Domenica 27 febbraio
15.00
Oratorio maschile
 
Ritiro dei ragazzi/e di 2a media
Sabato 5 marzo
dalle 15.00 alle 18.00
Oratorio femminile
 
Genitori dei ragazzi/e di 3a elementare
Domenica 6 marzo
16.30
Oratorio maschile
 
Genitori, padrini e madrine dei battezzandi di marzo
Domenica 6 marzo
16.30
Oratorio femminile
 
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Santa Quaresima 2005

 

 
Calendario delle opportunità che la nostra Parrocchia propone
per vivere bene lo straordinario Tempo di Grazia della Quaresima.
 
• 9 febbraio, Mercoledì delle Ceneri
Sante Messe con l’imposizione delle Ceneri:
ore 17.00:        Per i ragazzi e per gli anziani
ore 20.30:        Per tutta la Comunità
 
• Ogni Venerdì in Basilica:
ore 15.00:        Via Crucis Comunitaria
ore 17.00:        Via Crucis per i ragazzi
 
• Stazioni Quaresimali:
Tutti i mercoledì alle 20.30 con partenza verso la Basilica dai luoghi indicati qui sotto:
16 febbraio:     Da San Rocco
23 febbraio:     Dalla Casa Albergo per Anziani
2 marzo:            Dalla Cappella della Madonna di Caravaggio
9 marzo:            Da Sant’Antonio
 
• Via Crucis nelle Diaconie ore 20.30:
10 marzo, giovedì:         Sacro Cuore
11 marzo, venerdì:       Sant’Antonio
14 marzo, lunedì:           Sant’Anna in Breda Libera
15 marzo, martedì:       San Rocco
16 marzo, mercoledì:    Crocifisso
17 marzo, giovedì:         Madonna di Caravaggio
18 marzo, venerdì:       San Donnino
23 marzo, mercoledì:    San Lorenzo - Via Crucis cittadina in piazza Libertà
 
• Alla Radio
Tutti i lunedì e mercoledì alle ore 8.15 e 18.45:
Breve catechesi sulla santa Messa: Liturgia Eucaristica
 
• Comunità Francescana “Santa Chiara”:
Tutte le domeniche alle 20.30 nel salone dell’Oratorio: Cineforum con film sui Santi
 
• Per i giovani:
Itinerario Zonale di preghiera per adolescenti e giovani (come da programma)
 
• Ritiro quaresimale per tutta la Comunità:
Domenica 13 marzo dalle ore 15.00 alle 19.00 presso le Suore
 
• Sante Quarantore:
Da domenica 20 a martedì 22 marzo in Basilica
 
• Triduo Pasquale
24 - 25 - 26 marzo, in Basilica
Al mattino, in sostituzione delle Sante Messe: Lodi e Ufficio delle Letture
 
In fondo alla Chiesa saranno disponibili: Il libretto dell’Ufficio Missionario e un altro sussidio.
 
 
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giornata per la vita
 
 
 
6 febbraio 2005
Messaggio per la 26a Giornata per la Vita
Consiglio Episcopale Permanente

 

Fidarsi della vita
 
La vita è un intreccio di relazioni e le relazioni richiedono che ci si possa fidare gli uni degli altri. Secondo una tendenza culturale diffusa, la vita degli altri però, non è degna di considerazione e rispetto come la propria. In particolare non riscuote un rispetto sacro la vita nascente, nascosta nel grembo d’una madre; né quella già nata ma debole; né la vita di chi non ha i genitori oppure li ha, ma sono assenti e aspetta di averli col rischio di aspettare molto a lungo, forse addirittura di non averli mai. Così chi attende di nascere, rischia di non vedere mai la luce; e chi attende in un Istituto l’abbraccio di due genitori, rischia di vivere per tutta la vita con il desiderio di un evento che mai accadrà.
 
Scontiamo modi di pensare e di vivere che negano la vita altrui, che non si fidano della vita perché diffidano degli altri, chiunque essi siano. E invece: “Non è bene che l’uomo sia solo!” (Gen 2, 18): lo scopo dell’esistenza sta nella relazione. Con l’Altro, che ci ha creati, ci ama da sempre e per sempre, e per noi ha in serbo la vita eterna. E con gli altri, a cominciare da chi più ha fame e sete di vita e di relazione: come il bambino non ancora nato o i molti bambini senza genitori. C’è il bambino non ancora nato, icona e speranza di futuro: entrare in relazione con lui, considerandolo da subito ciò che egli è, una persona, è la più straordinaria avventura di due genitori. In questo senso, l’aborto, quando è compiuto con consapevole rifiuto della vita, superficialmente o in obbedienza alla cultura dell’individualismo assoluto, è la più terribile negazione dell’altro, la più gelida affermazione dell’individuo che ignora l’altro, perché riconosce soltanto se stesso. In non poche circostanze, in verità, l’aborto è una scelta tragica, vissuta nel tormento e con angoscia, sbocco di povertà materiale o morale, di solitudine disperata, di triste insicurezza: in queste situazioni a negare l’altro è, in ultima analisi, tutta una società, cieca nei riguardi dei bisogni delle persone e insensibile al rispetto del figlio e della madre.
 
Anni di esperienza inducono a ritenere che la via maestra per vincere la cultura dell’individualismo, ma anche per superare la fragilità che durante una gravidanza può nascere dalla paura di non farcela, consiste nel fare compagnia alle madri in difficoltà, aiutandole a capire che gli altri esistono, ti aiutano, non ti lasciano sola e portando assieme a te il tuo peso, lo rendono sopportabile, fino a farti scoprire che non di un peso si tratta, ma della gioia più grande. Ci sono poi molti bambini e ragazzi che trascorrono la loro infanzia in un istituto, perché i loro genitori li hanno abbandonati o per i più svariati motivi non sono in grado di tenerli con sé. Il loro futuro è incerto e insicuro, perché tra pochi mesi questi istituti saranno definitivamente chiusi. Si aprirà così per le famiglie italiane - sia per quelle che godono già del dono di figli propri, sia per quelle che vivono la grande sofferenza della sterilità biologica - una grande opportunità per dilatare la loro fecondità attraverso l’adozione o l’affido temporaneo.
 
Se una famiglia si dimostra disponibile, non va lasciata sola. Deve avvertire attorno a sé una rete di solidarietà concreta, fatta non solo di complimenti ed esortazioni, ma di tante forme di aiuto e di solidarietà. E chi si rende disponibile per l’adozione o l’affido, deve sentirsi parte di un’avventura collettiva, in cui gli altri ci sono, vivi e presenti.
Risuonano perciò particolarmente suadenti in questo momento, per le famiglie e per le comunità, le parole di Gesù: “Chi accoglie questo fanciullo nel mio nome, accoglie me; e chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato. Poiché chi è il più piccolo tra tutti voi, questi è grande” (Lc 9, 48).
 
Perché dunque non fidarsi della vita rispondendo a una sfida che viene dagli eventi? Ne guadagnerebbero le famiglie nel vivere la esaltante avventura di una fecondità coraggiosa che fa sperimentare che “vi è più gioia nel dare che nel ricevere” (At 20, 35). Ne guadagnerebbero molti figli nel trovare finalmente l’affetto e il calore di una famiglia e la sicurezza di un futuro. Ne guadagnerebbe l’intera società nel mettere in evidenza segni convincenti che le farebbero prendere il largo nella civiltà dell’amore.
 
La vita vincerà ancora una volta? Osiamo sperarlo e per questo chiediamo a tutti una preghiera unita a un atto di amore accogliente e solidale.
 
Il Consiglio Episcopale Permanente
 
Roma, 4 ottobre 2004 - Festa di S. Francesco di Assisi
 
 
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preghiera per la vita
 
 
Giornata diocesana per la vita e la famiglia
6 febbraio 2005

 

Credere nella vita
 
 
Noi crediamo nella vita 
Crediamo in Te, Dio che sei Padre e Creatore. Tutto il creato porta il tuo sigillo di bene e in ogni essere umano fai brillare la tua immagine e somiglianza, dal primo battito di vita fino all’ultimo respiro.Ci fidiamo di Te, che ci chiami da sempre a “coltivare e custodire il bel giardino della vita”.
 
Noi crediamo nella vita.
Crediamo in Te, Gesù Cristo, Dio che sei Figlio e Redentore.
Tutto ti spendi, nel dono d’amore libero e immenso, per salvarci dal peccato e dalla morte. Ci fidiamo di Te, che sei venuto nel mondo perché ogni concreta storia umana possa avere vita e goderne in sovrabbondante pienezza.
 
Noi crediamo nella vita.
Crediamo in Te, Spirito Santo, Dio che sei Vita e Amore. Tutto tu vivifichi con sapienza e soave forza: in ogni palpito di esistenza, tu ci sei; e nel dono della fede, fai presente la Santissima Trinità nei credenti.
Ci fidiamo di Te, che ci sostieni e ci spingi sulla strada della santità, verso la beatitudine eterna.
 
Noi crediamo nella vita.
Crediamo in Te, santa Chiesa di Dio, popolo di figli e fratelli in cammino, sale - luce - lievito del Tuo amore sanante nel mondo. Ci fidiamo di Te, che sei Madre e Maestra, di vita e di fede; che tutti vuoi condurre a Cristo, nella verità illuminata e nella carità solidale. Guida gli uomini nella ricerca continua dì pace, giustizia e riconciliazione.
 
 
“Famiglia per la vita”
Giornata diocesana per la vita e la famiglia
 
O Signore, Padre misericordioso e amante della vita, che nel tuo Figlio Gesù, nato per opera dello Spinto Santo nel grembo della Vergine Maria, ci indichi l’uomo come via di salvezza, Insegnaci ad accogliere e a proteggere, a curare e a educare ogni persona umana, nella debolezza del primo concepimento fino al dramma luminoso della morte. Guida i nostri pensieri e dai forza alle nostre azioni, perché nessuno si permetta di spogliare l’essere umano della sua dignità, riducendolo ad oggetto da usare ed abusare. Dona agli sposi amore generoso, fedeltà gioiosa e onore immacolato, cosi che possano sempre coltivare e custodire la loro famiglia: come culla della vita, palestra di umanità, chiesa domestica, cellula della società. Benedici e proteggi i nostri bambini, Illumina i giovani, Sostieni e rafforza gli sposi, Conferma nella paziente speranza gli anziani, Accompagna sempre gli ammalati: a tutti, pace, gioia e unità. Amen.

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spazio bimbo

 

 
 
Progetto “Spazio Bimbo”
 
L’Ufficio Famiglia della Diocesi di Brescia, nel segno di rispondere ai tanti attacchi ed abbandoni, cui sono soggetti oggi non pochi bambini e ragazzi sul nostro territorio locale, attraverso il Consultorio diocesano, mette in campo un progetto ambizioso ed innovativo, nel quadro del familiare.
 
Il progetto “Spazio Bimbo” esprime l’attenzione della chiesa bresciana verso i piccoli e i loro problemi. Direttamente, si tratta di aprire uno spazio di consulenza e consultazione per aiutare quei bambini colti da gravi problemi relazionali e psicologici, procurati direttamente o indirettamente dagli adulti. Dalle situazioni più lievi, che danno del filo da torcere in campo educativo (es. dislessia, disattenzioni, difficile convivenza, ecc.), fino ai casi di abusi e gravi trascuratezze, solitudini.
 
Il servizio si propone di offrire una risposta in fase diagnostica e di primo accompagnamento, indirizzando e inviando, poi, ad altri centri gemellati di psicoterapia prolungata, quando insorgesse la necessità. La fascia degli utenti dovrebbe essere compresa tra la prima infanzia e la fanciullezza (fino 10-12 anni massimo), riservando ampio spazio anche al corrispettivo mondo del familiare, in specie alle figure genitoriali. Il Centro, poi, a fianco della cura per i più piccoli, da subito vuole offrire anche ascolto e accompagnamento (medico e psicologico) alle mamme gestanti, dove ovviamente venissero constatati dei problemi rilevanti.
 
Gettando lo sguardo in avanti, per dare un piano complessivo allo “Spazio Bimbo”, si vorrebbero mettere in campo altri servizi, come: accompagnamento per genitori, per problemi educativi e per risolvere piccole/ordinarie paure; educazione delle giovani mamme alla puericultura; psicoterapia a lungo termine, almeno per i casi più gravi (tipo, abuso sessuale); interventi esterni presso scuole e agenzie educative in genere; ecc.
 
Ora, per realizzare questo sogno così necessario oggigiorno, come Consultorio familiare diocesano, abbiamo bisogno del consenso, delle preghiere e del generoso contributo delle famiglie cristiane. Per vivere la carità in famiglia, senza innalzare muri di miopia e di perbenismo egoistico, è doveroso allargare gli orizzonti anche oltre il proprio recinto e partecipare ai bisogni altrui.
 
Tanti bambini in difficoltà, unitamente alle loro famiglie, vi saranno immensamente grati, se potrete contribuire al sorgere e al perdurare del progetto “Spazio Bimbo”, dove si avrà la massima cura nel ridare quell’infanzia/fanciullezza loro ingiustamente “rubata” o quantomeno”contaminata”.
 
Per ulteriori e più approfondite informazioni potete rivolgervi presso l’Ufficio di pastorale familiare (Curia diocesana, Via Trieste 13 - 0303722234), oppure, presso il Consultorio diocesano (Via Spalto S. Marco, 37f - 030/2400243).
 
Un preventivo di massima prevede che la spesa di allestimento del servizio (comprese spese strutturali) si aggira intorno ai 80.000,00 euro.
 
Se qualcuno volesse contribuire direttamente all’opera benefica, lo potrà fare o rivolgendosi ai due Centri sopra indicati, oppure, usufruendo del conto corrente bancario n. 14385 intestato a Associazione Familiae Auxilium Onlus presso Banco di Brescia Agenzia n. 2 ABI 3500 CAB 11202 CIN N, mettendo come causale del versamento: “Progetto Spazio bimbo -  Diocesi di Brescia”.

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giornata mondiale del malato
 

 

 
Messaggio di sua santità Giovanni Paolo II per la XIII
Giornata Mondiale del Malato
11 febbraio 2005
 
 
È la Giornata Mondiale del Malato. Ecco alcuni brani del messaggio del Papa nell’occasione di questa giornata
 
Cristo, speranza per l’Africa
 
1. Nel 2005, a dieci anni di distanza, sarà nuovamente l’Africa ad ospitare le celebrazioni principali della Giornata Mondiale del Malato, che si terranno presso il Santuario di Maria Regina degli Apostoli, a Yaoundé, in Camerun. Questa scelta offrirà l’opportunità di manifestare concreta solidarietà alle popolazioni di quel Continente, provate da gravi carenze sanitarie. Sarà così fatto un ulteriore passo nell’attuazione dell’impegno che i cristiani d’Africa, dieci anni or sono, assunsero nel corso della terza Giornata Mondiale del Malato, di farsi cioè “buoni samaritani” dei fratelli e delle sorelle in difficoltà.
[...]
2. La Giornata Mondiale del Malato ha anche, come scopo, di stimolare la riflessione sulla nozione di salute, che nella sua accezione più completa allude anche ad una situazione di armonia dell’essere umano con se stesso e col mondo che lo circonda. Ora è proprio questa visione che l’Africa esprime in modo assai ricco nella sua tradizione culturale, come testimoniano le tante manifestazioni artistiche, sia civili che religiose, piene di senso gioioso, di ritmo e di musicalità.
[...]
4. Nella lotta contro l’AIDS tutti devono sentirsi coinvolti. Tocca ai governanti e alle autorità civili fornire, sempre su quest’argomento, chiare e corrette informazioni al servizio dei cittadini, come pure dedicare risorse sufficienti all’educazione dei giovani ed alla cura della salute. Incoraggio gli Organismi internazionali a promuovere, in questo campo, iniziative ispirate a saggezza e solidarietà, mirando sempre a difendere la dignità umana e a tutelare il diritto inviolabile alla vita.
[...]
Vorrei, in particolare, ricordare qui con ammirazione i tanti operatori sanitari, gli assistenti religiosi e i volontari che, da buoni Samaritani, spendono la vita accanto alle vittime dell’AIDS e si prendono cura dei loro familiari. È prezioso, a questo proposito, il servizio che prestano migliaia di istituzioni sanitarie cattoliche soccorrendo, talora in modo eroico, quanti in Africa sono colpiti da ogni sorta di infermità, specialmente dall’AIDS, dalla malaria e dalla tubercolosi.
[...]
Con questo atteggiamento di profonda condivisione, la Chiesa va incontro ai feriti della vita, per offrire loro l’amore di Cristo mediante le tante forme di aiuto che la “fantasia della carità” (Lett. ap. Novo millennio ineunte, 50) le suggerisce per soccorrerli. A ciascuno essa ripete: Coraggio, Iddio non ti ha dimenticato. Cristo soffre con te. E tu, offrendo le tue sofferenze, puoi collaborare con Lui alla redenzione del mondo.
[...]
Nella prossima Giornata Mondiale del Malato vogliamo pertanto proclamare la speranza della piena salute per l’Africa e per l’intera umanità, impegnandoci a lavorare con una maggior determinazione a servizio di questa grande causa.
[...]
A giusto titolo pertanto a Lei ci rivolgiamo invocandola come “Causa della nostra gioia”. Quella che la Vergine ci dona è una gioia che permane anche in mezzo alle prove. Tuttavia pensando all’Africa dotata di immense risorse umane, culturali e religiose, ma afflitta anche da indicibili sofferenze, fiorisce spontanea sulle labbra un’accorata preghiera:
 
Maria, Vergine Immacolata,
Donna del dolore e della speranza,
sii benigna verso ogni persona che soffre
e ottieni a ciascuno pienezza di vita.
Volgi il tuo sguardo materno
specialmente su coloro che in Africa
sono nell’estremo bisogno,
perché colpiti dall’AIDS o da altra malattia mortale.
 
Guarda le mamme che piangono i loro figli;
guarda i nonni privi di risorse sufficienti
per sostenere i nipoti rimasti orfani.
Stringi tutti al tuo cuore di Madre.
Regina dell’Africa e del mondo intero,
Vergine Santissima, prega per noi!
 
Dal Vaticano, 8 settembre 2004
 
Giovanni Paolo II
 
Per il Messaggio completo clicca qui.
 

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la visita pastorale
 
 
Si è conclusa la Visita Pastorale del nostro Vescovo. Nei prossimi numeri torneremo sulle sue indicazioni.
Per ora pubblichiamo la relazione presentata al Vescovo e alla Comunità.

 

Relazione per la Visita Pastorale - Gennaio 2005
 
 
Premessa
 
Una prima lettura della comunità
 
a -        È una comunità che dimostra senso di appartenenza. Manifesta una fede di fondo che si realizza in grandi slanci, soprattutto in particolari momenti ecclesiali, (Missioni Popolari, Beatificazione di don Tadini) e nei momenti fondamentali dell’anno liturgico. Nella sua storia ha fatto maturare alcune figure notevoli come la Beata Paola Gambara, il Beato Arcangelo Tadini, l’Arcivescovo Giacinto Gaggia, Don Primo Mazzolari e altre importanti figure di religiosi e laici. Manifesta una fede per buona parte tradizionalista, talvolta preoccupata delle apparenze, forse non vissuta in profondità (da qui, forse, lo sfascio di tante famiglie), la fatica della trasmissione della fede alle nuove generazioni.
 
b -       Si denota una certa indifferenza nell’approfondire la propria fede, trascinandosi a qualche maniera.
 
c -        L’Oratorio è laboratorio di evangelizzazione per i ragazzi incamminati verso la Cresima; sono presenti numerosi adolescenti e giovani che continuano a frequentare la catechesi verso la personale Professione di Fede al compimento dei diciotto anni. È luogo di formazione cristiana che si sta aprendo al cammino associativo dell’ACR e degli Scout. Operano in Oratorio i catechisti, animatori ed educatori che compongono la Comunità Educativa dell’Oratorio (CEO), che trova nel Consiglio di Oratorio la sua concreta espressione. Attività che abbracciano il tempo estivo e che fanno da ponte con la catechesi sono il Grest e i Campiscuola: laboratori di fede, vita fraterna e crescita umana.
 
d - Vi sono sul territorio molti gruppi di volontariato, caratterizzati però da un cammino non ancora pienamente di vera comunità.
 
e -        Socialmente, è presente una realtà variegata con difficoltà ad amalgamarsi: una realtà agricola e una industriale che hanno difficoltà a sentirsi. Si rileva la presenza di molti extracomunitari che, spesso, non sono pienamente inseriti nel contesto sociale.
 
1 - Parola
 
a -        Una Comunità Cristiana si costruisce sulla Parola di Dio e si lascia formare da essa, seguendo l’esempio concreto che abbiamo in Gesù, Verbo di Dio.
 
b -       La partecipazione all’Eucaristia domenicale, occasione reale di ascolto per la maggior parte della popolazione, è discreta.
 
c -        Si nota un certo fermento per un impegno rinnovato in varie realtà e proposte: 1 - Centri di Ascolto mensili; 2 - Cammino Neocatecumenale; 3 - Lectio Divina; 4 - Azione Cattolica Adulti; 5 - Associazione spose e madri cristiane; 6 - Ordine Francescano Secolare Fraternità “Santa Chiara”; 7 - Equipe Notre Dame; 8 - Movimento dei Focolari; 9 - Rinnovamento dello Spirito. Da parte di chi partecipa si rileva un buon livello di ascolto anche se si verifica la difficoltà ad interiorizzare e tradurre nella vita la Parola stessa.
 
d -       Ogni anno viene proposto un breve periodo di esercizi spirituali, un ritiro nei tempi forti, predicazioni particolari in occasione della Settimana Mariana, in Avvento e Quaresima, anche se la partecipazione è modesta, mentre si rileva una buona partecipazione in occasione delle celebrazioni per la Beata Paola, per le Quarantore, per il Triduo Pasquale e alle processioni. Sicuramente è un campo in cui la comunità deve progredire maggiormente per avvicinarsi sempre più.
 
e -        Si denota l’esigenza di una nuova evangelizzazione, in particolare per le giovani coppie; per questo nella nostra comunità si richiamano periodicamente i genitori dei fanciulli inseriti nel cammino di iniziazione cristiana (classe per classe, per 4-5-6 incontri all’anno, a seconda dei casi).
 
2 - Liturgia e sacramenti
 
a -        La liturgia viene curata dai presbiteri e c’è la preoccupazione di prepararla e viverla nel miglior modo possibile, sottolineando particolarmente i più importanti momenti dell’anno liturgico. A questo proposito, ci si avvale della collaborazione del Coro Parrocchiale “San Lorenzo”, del Coro “Sant’Anna”, il coro della Messa dei ragazzi e della Scuola di Canto Gregoriano “Cor Unum”. La partecipazione dell’assemblea, anche se deve senz’altro crescere nel canto e nella preghiera comunitaria, negli ultimi anni, dopo la Missione Popolare, ha dato segni positivi di una certa maturazione.
 
b -       Per la preparazione delle famiglie che chiedono il Battesimo c’è la collaborazione di alcune coppie di sposi. Per coloro che si avviano al matrimonio si svolgono due corsi per fidanzati a cui collaborano altre coppie di sposi. Per tutti gli altri sacramenti si svolgono corsi specifici di preparazione. È attivo un gruppo di giovani coniugi per approfondire la spiritualità di coppia, con esperienze proposte a riguardo. In oratorio opera anche la Scuola di Vita Familiare, per aiutare adolescenti disponibili ad approfondire le tematiche dell’amore e a prepararsi alla vita di coppia. La comunione agli ammalati è portata mensilmente, oltre che dai sacerdoti e dalle suore, anche dai Ministri Straordinari dell’Eucaristia.
 
c -        Vita liturgica: ogni gruppo di catechesi vive Ritiri Spirituali. La S. Messa dei ragazzi e delle famiglie è quella meglio partecipata e preparata dagli stessi gruppi di catechismo, e da alcuni genitori che curano il canto.
 
3 - La Carità
 
a -        Il terzo pilastro per costruire la comunità è la Carità, il servizio e il senso della missione. Una nota positiva è senz’altro la generosità diffusa, nei momenti di necessità, nei confronti dei fratelli bisognosi. Ne fa fede la presenza della Conferenza della San Vincenzo, del Gruppo Missionario “Conoscerci”, delle A.C.L.I. Sul territorio sono presenti numerosi gruppi di volontariato: AVIS, Volontari del Soccorso, Vigili del Fuoco Volontari e molte altre Associazioni e aggregazioni.
 
b -       Rimane urgente l’impegno a tradurre in atteggiamenti concreti ciò che si ascolta e si celebra. Da alcuni anni, nella nostra comunità operano otto Diaconie che sono state il punto di partenza per vivere nel 2000 le Sante Missioni e lanciare l’esperienza dei Centri di Ascolto. C’è il desiderio di vivere l’esperienza di Parrocchia come una famiglia, rendendola presente anche fuori dalle chiese, nel mondo, attraverso gesti anche semplici, ma che uniscono le persone.
 
c -        Una presenza particolare è quella delle suore di Maria Bambina che si dedicano alla formazione dell’infanzia, dei ragazzi e all’assistenza agli anziani.
 
d -       Dallo scorso anno, per raggiungere e incontrare tutte le famiglie, si sta svolgendo la benedizione delle case; vuole essere un segno di pre-evangelizzazione e di amore verso tutti, anche di chi non partecipa alla vita comunitaria.
 
Strumenti
 
I Mezzi della Comunicazione Sociale
Seguendo le indicazioni del Vescovo, già da molti anni, al servizio della Pastorale e come strumento di collegamento, è stato creato il Centro per le Comunicazioni Sociali che ospita:
          La redazione e lo studio di trasmissione dell’Associazione Radio Basilica, emittente con autorizzazione governativa, con 21 collaboratori volontari.
          La redazione del mensile parrocchiale “L’Angelo di Verola” (1.500 abbonati - oltre il 65% delle famiglie)
          La redazione dei Siti Internet e il Servizio Informatico Parrocchiale.
 
Conclusioni
 
Urgenze e campi di azione
a -        Alla luce di quanto abbiamo descritto, la nostra comunità dovrà coinvolgere sempre più i laici, a pieno titolo corresponsabili dell’annuncio del Vangelo. Per questo è sempre più urgente una Nuova Evangelizzazione che favorisca la formazione autentica di ogni battezzato.
 
b -       I campi dove urge la presenza significativa dei cristiani riteniamo siano:
            1 - il mondo dei ragazzi e dei giovani
            2 - la famiglia;
            3 - il mondo del lavoro, che incontra oggi molte difficoltà;
            4 - il dialogo con gli extracomunitari, spesso di altre religioni, che sono da accogliere, da conoscere e da accettare,                    senza perdere la nostra identità.
 
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Vita Parrocchiale
 
 
Riscopriamo la Santa Messa
 
 
Recitiamo il Gloria:
 
con questa preghiera innalziamo la nostra lode al Signore. Durante il tempo di Avvento non lo si recita, come pure nel tempo di Quaresima. Si ricomincia a recitarlo il giorno di Natale e di Pasqua per ringraziare il Signore per la Sua Nascita e per la Sua Resurrezione. Con il Gloria noi diciamo la nostra gioia e il nostro ringraziamento perché Gesù è venuto ad abitare in mezzo a noi e perché con la Sua Resurrezione ci ha donato la speranza di una vita nuova dopo la morte. 
 
Recitiamo la colletta:
 
è la preghiera che il Sacerdote recita prima dell’annuncio della Parola di Dio. È una preghiera da seguire con molta attenzione perché ci introduce in quanto ascolteremo, poiché sintetizza il contenuto di quanto il Signore ci dirà attraverso le letture che verranno proposte dai lettori e dal Sacerdote. 
 
Ascoltiamo la Parola di Dio:
 
è il Signore che ci parla e la sua Parola non basta ascoltarla, ma bisogna accoglierla nel nostro cuore, per poi viverla. Per sottolineare l’attenzione che dobbiamo prestare nell’ascolto, sull’altare viene posta, ben in evidenza, la Parola di Dio con in parte un cero acceso: la Parola del Signore deve illuminare tutta la nostra vita.

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Lunedì 10 gennaio 2005 
Centro di Ascolto Comunitario
 
 
“L’Eucarestia: fonte di vita comunitaria”
 
 
Proviamo a vivere il Vangelo
 
Ringraziando il Signore per la buona partecipazione al nostro incontro di preghiera Comunitario, mentre lo viviamo nasce in noi il desiderio che questa partecipazione sia sempre più qualificata affinché ci sentiamo sempre più Chiesa guidata dalla Parola di Dio, vivificata dai Sacramenti.
 
Ascoltando la lettera di San Paolo proposta durante la Celebrazione siamo invitati a sentirci Chiesa quando ci troviamo in Basilica, ma pure nella vita quotidiana comportandoci “in maniera degna della vocazione che abbiamo ricevuto, con ogni umiltà, mansuetudine e pazienza, sopportandoci a vicenda con amore, cercando di conservare l’unità dello spirito per mezzo del vincolo della pace. Un solo corpo, un solo spirito...”.
 
Un solo corpo, un solo spirito che da soli, basandoci sulle nostre uniche forze, difficilmente riusciremo a sperimentare, ma se cercheremo di avere come punto di riferimento della nostra esperienza ecclesiale la Santa Eucarestia vissuta nel giorno del Signore, la Domenica, tutto sarà più facile da raggiungere.
 
Don Pierino Boselli, che ci dona il momento di riflessione, con le sue parole e la sua esperienza, ci fa capire l’importanza che tutta la nostra vita comunitaria parta dalla Celebrazione Eucaristica. Quel Gesù Eucaristia che ci raduna la Domenica è lo stesso che nella vita quotidiana, donandoci la forza del Suo Santo Spirito, ci custodisce e ci rende una Cosa sola, un solo Corpo e un solo Spirito: Chiesa, Dimora di Dio in Basilica, ma pure in famiglia, sul posto di lavoro, nella Diaconia, nei Centri di Ascolto, nel mondo.
 
Una Chiesa non fatta solo di mattoni, ma soprattutto di persone che, cibandosi alla stessa Mensa, diventano capaci di vivere la Parola di Dio e quindi portatori nel mondo di umiltà, di mansuetudine, di pazienza, di sopportazione vicendevole, di pace. Alla fine dell’incontro tutti sono invitati a scegliere un foglio di Vangelo che accartocciato racchiude una piccola pietra: quella pagina della Parola di Dio scelta, sarà la roccia su cui dobbiamo costruire la nostra vita, la vita della nostra Comunità Parrocchiale. Il Signore ci porti sul palmo della Sua Mano e ci doni la Forza necessaria. 
  
Rispondiamoci con il Catechismo 
 
L’Eucaristia Domenicale
 
2177    La celebrazione domenicale del Giorno e dell’Eucaristia del Signore sta al centro della vita della Chiesa. “Il giorno di domenica in cui si celebra il Mistero pasquale, per la tradizione apostolica, deve essere osservato in tutta la Chiesa come il primordiale giorno festivo di precetto”.
 
“Ugualmente devono essere osservati i giorni del Natale del Signore nostro Gesù Cristo, dell’Epifania, dell’Ascensione e del santissimo Corpo e Sangue di Cristo, della Santa Madre di Dio Maria, della sua Immacolata Concezione e Assunzione, di san Giuseppe, dei santi Apostoli Pietro e Paolo, e infine di tutti i Santi”
 
2178    Questa pratica dell’assemblea cristiana risale agli inizi dell’età apostolica.93 La Lettera agli Ebrei ricorda: non disertate le vostre “riunioni, come alcuni hanno l’abitudine di fare”, ma invece esortatevi a vicenda (Eb 10, 25).
 
La Tradizione conserva il ricordo di una esortazione sempre attuale: “Affrettarsi verso la chiesa, avvicinarsi al Signore e confessare i propri peccati, pentirsi durante la preghiera... Assistere alla santa e divina Liturgia, terminare la propria preghiera e non uscirne prima del congedo... L’abbiamo spesso ripetuto: questo giorno vi è concesso per la preghiera e il riposo. È il giorno fatto dal Signore. in esso rallegriamoci ed esultiamo”.
 
2179    “La parrocchia è una determinata comunità di fedeli che viene costituita stabilmente nell’ambito di una Chiesa particolare e la cui cura pastorale è affidata, sotto l’autorità del vescovo diocesano, ad un parroco quale suo proprio pastore”. È il luogo in cui tutti i fedeli possono essere convocati per la celebrazione domenicale dell’Eucaristia. La parrocchia inizia il popolo cristiano all’espressione ordinaria della vita liturgica, lo raduna in questa celebrazione; insegna la dottrina salvifica di Cristo; pratica la carità del Signore in opere buone e fraterne:
 
Tu non puoi pregare in casa come in chiesa, dove c’è il popolo di Dio raccolto, dove il grido è elevato a Dio con un cuore solo. Là c’è qualcosa di più, l’unisono degli spiriti, l’accordo delle anime, il legame della carità, le preghiere dei sacerdoti.
 
2181         L’Eucaristia domenicale fonda e conferma tutto l’agire cristiano. Per questo i fedeli sono tenuti a partecipare all’Eucaristia nei giorni di precetto, a meno che siano giustificati da un serio motivo (per esempio, la malattia, la cura dei lattanti o ne siano dispensati dal loro parroco). Coloro che deliberatamente non ottemperano a questo obbligo commettono un peccato grave.

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La nuova preparazione ai Battesimi

 

 
Se non c’è Dio nella nostra vita ci sono altre cose che noi trattiamo come Dio; ed esse diventano idoli, i quali ci soggiogano per sempre. Schiavi del denaro, schiavi del sesso, schiavi dello “star bene”. Una vita vuota di valori, senza senso.
 
Vogliamo questo per la nostra vita? Solo la salute, il denaro, il successo?
 
La vita ha un senso preciso, non possiamo inventarla a modo nostro, possiamo soltanto accettarla.
Possiamo cercare di capirla, possiamo soprattutto viverla pienamente cercando Dio. A Lui appartiene la vita, noi siamo soltanto liberi di farla emergere sempre di più. Ogni vita che nasce appartiene a Dio e il Battesimo è il riconoscimento di questo; perché il Battesimo sia un momento di crescita spirituale e di consapevolezza nuova o rinnovata di ciò, la famiglia del battezzato, con la Comunità Parrocchiale, deve interrogarsi sul significato di questo Sacramento.
 
I sacerdoti di Verolanuova hanno chiamato alcune coppie ad approfondire il valore del Battesimo; queste inviteranno le famiglie dei battezzandi a condividere le riflessioni e gli interrogativi sorti da questi incontri. È opportuno quindi che le famiglie che chiedono il Battesimo lo comunichino in tempo per consentire questo cammino che si prevede di tre incontri, due con i laici ed un terzo con la presenza del sacerdote.
 
Anno dell’Eucaristia: Riscoprire il Battesimo per partecipare in maniera vera e piena all’Eucaristia.
 
La riscoperta del Battesimo è un aspetto rilevante della nuova evangelizzazione.
Rinnovare in modo più maturo la propria adesione alla fede è la condizione per una partecipazione vera e piena alla Celebrazione Eucaristica, che costituisce il culmine della vita ecclesiale.
 
(G.P. II, Angelus, domenica 9 gennaio 2004)

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17 aprile 2005

 

Elezione del nuovo Consiglio Pastorale Parrocchiale (C.P.P.)
 
 
Tutti i cittadini sono chiamati a partecipare. Che cosa è il C.P.P.? Il Consiglio Pastorale Parrocchiale è un organo di comunione che, come immagine della Chiesa, esprime e realizza la corresponsabilità dei fedeli (presbiteri, diaconi, consacrati e laici) alla missione della Chiesa, a livello di comunità cristiana parrocchiale.
 
È il luogo dove i fedeli, soprattutto i laici, possono esercitare il diritto-dovere loro proprio, di esprimere il proprio pensiero ai pastori e comunicarlo anche agli altri fedeli, circa il bene della comunità cristiana parrocchiale: in tal modo esercitano nella Chiesa la missione regale di Cristo di cui sono stati fatti partecipi con i sacramenti del Battesimo e della Confermazione.
 
La funzione principale del Consiglio Pastorale Parrocchiale sta pertanto nel ricercare, studiare e proporre conclusioni pratiche in ordine alle iniziative pastorali che riguardano la Parrocchia.

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Dalle parole ...ai fatti

 

 
Incontrare Dio Trinità
Cammino per una spiritualità comunitaria

 

2. Comunicazione di fede
 
Riflessione
 
La nostra vita nasce come un’incarnazione della Parola. Per la Parola, vissuta con radicalità, Cristo si forma in noi. Dal Vangelo infatti apprendiamo certamente le parole riguardanti la Carità, ma anche quelle che toccano le altre virtù che noi siamo chiamati a vivere: la Fede, la Speranza, la Temperanza, la Giustizia, la Fortezza, la Prudenza, la Pazienza, la Purezza, l’Umiltà, la Misericordia...
 
È importantissimo vivere la Parola. Ma ciò non basta. Noi siamo chiamati a mettere in comune le nostre esperienze di essa. È questo lo specifico di una spiritualità comunitaria: donare reciprocamente la vita. Il servo di Dio, buono e umile, quando parla di qualche grazia concessagli da Dio, nostro Signore, grazia di opere, propositi e desideri, non pecca di vanagloria perché parla a onore di Dio.
 
Che fortuna poter avere qualcuno cui poter comunicare le proprie esperienze sulla Parola di Dio!
 
Testimonianza
 
Matilde e Carlo: all’Euromercato...
“Due anni or sono - racconta Matilde -, a luglio, mi trovavo all’Euromercato di Assago per fare la spesa. Ero davanti ad un cesto di meloni e stavo scegliendone uno per la cena, quando mi sento salutare da una coppia di amici...”. Matilde sospende la sua affannosa ricerca per salutarli e condividere con loro quel momento. Subito si accorge di un aria un po’ particolare”; qualcosa li preoccupa; si informa di loro. “Mi comunicano il loro dolore di non riuscire ad avere figli; senza dubbi di sorta propongo di chiedere con fede a Dio Padre il figlio che da tempo desiderano”. “Anche loro mi trasmettono la volontà di credere alla preghiera”. Insieme, davanti al cesto di meloni, incuranti della gente, rivolgono a Dio una richiesta “ufficiale”. “Commossi da quel momento di profonda unità, ci salutiamo e riprendiamo la spesa”.
 
Dopo qualche mese, ecco arrivare una buona notizia: la coppia di amici è in attesa di un bimbo. Questa grande gioia ha vita breve: poco tempo e la gravidanza si interrompe “...sembrerebbe quasi che Dio non ci avesse ascoltato”. Per telefono, Matilde cerca di rincuorare la coppia di amici, comunicando la certezza nell’amore del Padre.
 
Trascorso un breve periodo, finalmente una nuova gravidanza; in più una inaspettata sorpresa: “Io e mio marito, Carlo, siamo madrina e padrino di Agostino che ora ha due anni”.
Tutto sembrerebbe concludersi qui, ma... lo scorso luglio, sempre all’Euromercato... “Incontriamo un’altra coppia di giovani sposi - racconta Carlo - che conoscevamo molto bene”. Nuovamente si presenta lo stesso problema ed immediata c’è la risposta: “Raccontiamo loro l’esperienza passata: il valore della preghiera, la fiducia in Dio e il suo amore puntuale. Riproponiamo di chiedere con fede a Dio questo bambino”.
Anche in questo caso, l’immediata risposta: una telefonata, a fine settembre, porta l’annuncio di una gravidanza.
 
Preghiera
 
dal Salmo 45
 
Effonde il mio cuore liete parole,
io canto al re il mio poema.
La mia lingua è stilo di scriba veloce.
Tu sei il più bello tra i figli dell’uomo,
sulle tue labbra è diffusa la grazia,
ti ha benedetto Dio per sempre.
 
Cingi, prode, la spada al tuo fianco,
nello splendore della tua maestà ti arrida la sorte,
avanza, per la verità, la mitezza e la giustizia.
 
La tua destra ti mostri prodigi:
le tue frecce acute colpiscono al cuore i nemici del re;
sotto di te cadono i popoli.
 
Il tuo trono, Dio, dura per sempre;
è scettro giusto, lo scettro del tuo regno.
 
Ami la giustizia e l’empietà detesti:
Dio, il tuo Dio ti ha consacrato con olio di letizia,
a preferenza dei tuoi eguali.
 
Le tue vesti son tutte mirra, aloè e cassia,
dai palazzi d’avorio ti allietano le cetre.
Figlie di re stanno tra le tue predilette;
alla tua destra la regina in ori di Ofir.
 
Ascolta, figlia, guarda, porgi l’orecchio,
dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre;
al re piacerà la tua bellezza.
Egli è il tuo Signore: prostrati a lui.
 
Da Tiro vengono portando doni,
i più ricchi del popolo cercano il tuo volto.
 
La figlia del re è tutta splendore,
gemme e tessuto d’oro è il suo vestito.
 
È presentata al re in preziosi ricami;
con lei le vergini compagne a te sono condotte;
guidate in gioia ed esultanza,
entrano insieme nel palazzo del re.
Ai tuoi padri succederanno i tuoi figli
li farai capi di tutta la terra.
 
Farò ricordare il tuo nome
per tutte le generazioni,
e popoli li loderanno in eterno, per sempre. 
 
Impegno
 
          Facciamo con qualcuno la “comunicazione delle esperienze sulla Parola di Dio”.
          Leggi: Lc 21, 34-36.

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Dalla S. Vincenzo
a cura di L.D.B.
 
Sabato 4 dicembre 2004, i vincenziani hanno celebrato il 60° di fondazione della Conferenza Femminile.
 
Era il 29 novembre del 1944 quando, in Castel Merlino, dimora della signorina Rina Morelli, si costituiva ufficialmente la Conferenza femminile di san Vincenzo De’ Paoli; erano presenti, oltre alla signorina Rina, mons. Nicostrato Mazzardi, all’epoca Prevosto di Verolanuova, la signorina Oliva Staurenghi ed il maestro Rino Bonera. Erano gli anni tristi e dolorosi della guerra ed emergevano in tutta la loro drammaticità e urgenza, le tante gravi situazioni di povertà del nostro paese, così alcune persone attente e sensibili, pensarono di istituire un’organizzazione capace di portare aiuto e solidarietà nelle tantissime necessità di quel triste momento.
 
Nel 1957 sorse anche la Conferenza Maschile e, nel 2004, rispondendo a una più moderna concezione organizzativa, i due gruppi si sono fusi in un’unica conferenza. Un’avventura che dura da sessant’anni e che è stata ricordata in modo speciale. La Messa, presente l’attuale parroco don Luigi Bracchi, è stata celebrata nella chiesetta delle suore da mons. Luigi Corrini, Prevosto emerito di Verolanuova, che per ben ventotto anni ha seguito, come assistente spirituale, i vincenziani e che, nell’omelia, ha ricordato le esperienze più significative dell’attività delle Conferenze Verolesi. È seguito un gioioso pranzo, al termine del quale la presidente provinciale, signora Mariella Perini Corbetta, ha sottolineato come l’aver scelto di celebrare l’anniversario con una festa, sia segno di un gruppo contento e orgoglioso della propria storia e, nel contempo, lieto di dare continuità alla stessa con sempre nuovo impegno al quale i vincenziani, in collaborazione con il gruppo missionario “Conoscerci”, hanno dimostrato di tener fede anche in occasione della grave calamità che ha colpito il sud-est asiatico lo scorso Natale.
 
Riportiamo i risultati della raccolta:
 
In danaro:
Raccolta dei gruppi di volontaria  euro           3.040,00
Raccolti nelle varie Chiese            euro          3.444,46
 
Totale consegnato alla Caritas     euro           6.444,46
 
N° 63 cartoni di alimentari
N° 58 cartoni di abiti accuratamente selezionati e suddivisi per uomo - donna - bambino.
 
Per il terremoto che ha colpito la zona del Lago di Garda e della Valsabbia, la comunità di Verolanuova ha offerto altri 2.072 e, anch’essi consegnati alla Caritas Bresciana.
 
Ci auguriamo che i verolesi siano soddisfatti del lavoro dei volontari e che qualcuno voglia venire a rinforzare le nostre file.

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Briciole francescane
(a cura della fraternità francescana Santa Chiara)

 

 
 
La cena del povero 
 
 
 
Martedì 15 febbraio alle ore 19.00 la fraternità Santa Chiara e l’Oratorio maschile organizzano, presso l’Oratorio, la cena del povero.
 
La cena del povero è aperta a tutti quanti vogliono condividere con noi una serata in comunione fraterna a favore dei più bisognosi, l’offerta è libera e il ricavato sarà devoluto al progetto Qiqajon gestito da due coppie di francescani secolari,  una struttura che ospita bambini tolti alle famiglie in difficoltà.
 
Obiettivo principale del progetto Qiqajon è incoraggiare una cultura di solidarietà, conseguire il rientro nella propria famiglia e di creare sul territorio una rete di famiglie disponibili a farsi carico di un aiuto a coloro che gestiscono la struttura come risorsa per l’affido dei minori; le famiglie di prima accoglienza Qiqajon desiderano offrire speranza di vita ai bambini più sfortunati.
 
Le adesioni si ricevono presso le suore oppure al bar dell’oratorio entro l’undici febbraio, non serve il nominativo ma il numero di chi desidera partecipare. La serata sarà preceduta dalla preghiera dei Vespri alle ore 19.00.

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I Presepi nelle Diaconie
 
 
Anche quest’anno, nel giorno di S. Stefano, si è ripetuto l’ormai consueto giro dei Presepi nelle varie Diaconie. Purtroppo il tempo (uggioso e freddo) ha condizionato non poco lo svolgersi di tale iniziativa, in primo luogo privandoci del vitale apporto degli amici della banda, che con le loro note avvisavano l’inizio del breve attimo di riflessione e preghiera. La partecipazione così è risultata scarsa, sopperita da un gruppo di temerari che hanno tenuto duro per tutta la durata del giro.
 
 
P.S. Ho volutamente dato la colpa al tempo ed altre cause per giustificare la scarsa partecipazione, perché se così non fosse con i nostri presepi avremmo costruito un altro pezzo di Natale “morto”, forse bello ma senza anima, quelle statue resterebbero solo polistirolo, gesso, stoffa o altro, ma senza vita, vita che solo noi possiamo dare animando quelle natività con le nostre preghiere e i nostri propositi.
 
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Ultimo dell’anno “in famiglia”

 

 
Dopo l’esperienza del “camposcuola” per famiglie, abbiamo voluto proporre un ultimo dell’anno per famiglie. Nei nostri intenti c’era la voglia di salutare l’anno vecchio ed accogliere l’anno nuovo, senza doversi preoccupare di prenotare cenoni, di rifarsi il guardaroba, di pensare al divertimento obbligatorio e forzato.
 
La proposta fatta a queste famiglie è stata semplicemente di voler vivere insieme, di trovare la voglia di condividere una nuova esperienza con l’unico intento di trovare nel quotidiano lo straordinario e di sapersi ancora stupire della normalità. Potrebbe sembrare una cosa scontata essere felici per due-tre giorni ma il vivere a stretto contatto (cucinare, dormire e impegnare il tempo libero) con tante altre persone (56) comporta il sapersi adattare e saper comprendere le esigenze di tutti, andando al di là della sopportazione ma con la voglia di condividere con loro ogni attimo della giornata.
 
Dialogando con alcuni dei partecipanti è stato bello apprendere come anche loro abbiano notato provenire dagli occhi una luce diversa, testimonianza di quello “star bene insieme”. Anche i figli devono aver percepito questo, perché pur nella loro autonomia, non sfociata mai nell’anarchia, hanno saputo gestire luoghi e tempi senza particolari momenti di tensione, nonostante le età fossero molto diverse (dai 9 mesi ai 17 anni). Non volendo che questa esperienza termini o si viva solo a “Ponte”, abbiamo proposto un passo in avanti; un impegno non vincolante per nessuno, ma una scelta nella più completa libertà che dia la possibilità, oltre a ritrovarsi, di approfondire con la condivisione delle nostre esperienze quotidiane, l’ascolto della Parola, e confrontarsi sulla difficoltà che ognuno di noi incontra nel viverla o condividendo la gioia di quando riusciamo ad attualizzarla.
 
Questa proposta è allargata anche ad altre famiglie che sentono questa esigenza, l’invito è per tutti la terza domenica di ogni mese alla Breda, naturalmente con tutta la famiglia e i figli al seguito.
 
(Vuoi saperne di più? Contatta don Paolo).
 
Le famiglie 8x1=1
 
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Il Battesimo di Cristo:
un’occasione per festeggiare
le “new entry” della nostra comunità

 

 
Chi ha partecipato, anche solo via radio, alla messa delle ore 11.00 dello scorso 9 gennaio avrà sicuramente notato qualcosa di insolito: le voci di sottofondo, infatti, non erano certamente da tenore o da soprano anche se tra una ventina d’anni lo potrebbero certamente diventare.
 
Nel giorno del battesimo di Gesù, i protagonisti erano loro, le “new entry” (per dirla alla hit-parade), i nuovi entrati della nostra comunità parrocchiale: i bambini battezzati nel 2004.
Oltre alle voci si poteva notare anche una inconsueta animazione nei pressi dell’altare.
 
Non tutti hanno potuto coglierla perché gli “oggetti” in movimento avevano una altezza che eludeva i radar delle persone che non erano nelle posizioni più avanzate.
Anche la sacrestia  ha vissuto allegramente un certo andirivieni di mamme con piccoli fardelli agitati anziché di preti e chierichetti.
 
Tutto sommato sono stati bravissimi al punto da stupire i loro stessi genitori e questo è un incoraggiamento per imbacuccarli e portarli ancora a Messa.
È stato un momento comunitario molto significativo perché questi piccoli, oltre  ad essere figli di Dio e figli dei loro genitori, sono anche “figli” nostri.
 
Sono nati nella nostra comunità ed in essa cresceranno: per questo dobbiamo sentirci tutti responsabili nei loro confronti.
Dopo la cerimonia  tutti hanno partecipato al rinfresco preparato presso le Suore.
È stato bello vivere questa piccola esperienza comunitaria che si ripeterà in futuro.
 
Giambattista Bonfiglio

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I danni del Terremoto

 

Un aggiornamento
 
In data 18 gennaio 2005 è stato ufficialmente comunicato dalla Commissione della Curia Diocesana Vescovile di Brescia che la Basilica di Verolanuova è stata inclusa nel primo elenco di 47 chiese ammesse al contributo statale per gli interventi di ripristino e consolidamento necessari ad eliminare i danni conseguenti al terremoto.
Al fine di poter accedere a tali benefici si sta procedendo con carattere di urgenza a redigere, entro il 22 gennaio, una relazione sugli interventi da eseguire corredati da fotografie delle lesioni, della situazione delle strutture e di una perizia estimativa dell’importo dei lavori.
Tale preventivo dovrà tener conto:
          degli oneri già sostenuti per la provvisoria messa in sicurezza;
          delle indagini che dovranno essere esperite, intese ad accertare lo stato di salute dell’intonaco del volto della navata, delle strutture portanti, per definire le modalità dell’intervento finalizzato al miglioramento e all’adeguamento della stabilità
          del recupero degli stucchi e delle parti pittoriche danneggiate dall’evento sismico e conseguenti agli interventi che si dovranno eseguire.
          delle spese tecniche e I.V.A.;
Necessariamente, a completamento della pratica, dovrà essere redatto il progetto definitivo in conformità alle indicazioni che saranno impartite dalla preposta Commissione Regionale.
Le cadenze si annunciano molto strette per la elaborazione della documentazione, non forse altrettanto per l’esecuzione dei lavori.
I tempi che si renderanno necessari saranno comunque utilizzati per ottimizzare l’intervento, che è stato incluso nel ristretto elenco perché ritenuto importante per le caratteristiche architettoniche ed artistiche della Basilica di Verolanuova.
Il Consiglio per gli Affari Economici della Parrocchia, sempre in data 18 gennaio, ha preso atto di questa opportunità e si è attivato in merito.
 
Dott. Ing Stefano Lò

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dagli oratori
 
 
 
 
Un anno di preparazione alla GMG
Siamo venuti per adorarlo
 
I Magi sono l’immagine guida della XX Giornata Mondiale della Gioventù, voluta da papa Giovanni Paolo II nella città di Colonia, da martedì 16 a domenica 21 agosto 2005, e che avrà come tema il passo del Vangelo di Matteo “Siamo venuti per adorarlo” (Mt 2, 2): ai giovani di tutti i continenti è data l’occasione per camminare, come i Magi, verso il Signore, il “Bambino Dio che è nato”, adorarLo e offrire i propri doni.
La scelta della figura dei Magi come punto d’esempio per la fede, riflette la convinzione circa l’importanza della ricerca di Dio, l’osservazione dei segni che Dio pone sul cammino di ognuno, e dell’unità che i Magi (venuti da lontano e da ogni parte del mondo) rappresentano per l’umanità credente.
 
Per la Chiesa essi sono modelli dell’annuncio della Buona Novella a tutte le genti. Il papa li ha scelti per un altro motivo preciso: nel Duomo di Colonia, infatti, sono venerate le loro reliquie, trafugate da Milano nel 1164 ad opera di Federico Barbarossa. I Magi sono persone conosciute da tutti noi: la loro presenza nei nostri presepi è testimonianza della tradizione natalizia quando, chiamati dall’oriente e dall’occidente, si presentano alla Capanna di Betlemme, per adorare e offrire.
“Cari giovani - scrive il pontefice - offrite anche voi l’oro della vostra esistenza, ossia la libertà di seguirlo per amore, rispondendo fedelmente alla sua chiamata; fate salire verso di Lui l’incenso della vostra preghiera ardente; offritegli la mirra, l’affetto cioè pieno di gratitudine per Lui, vero uomo, che ci  ha amato fino a morire come un malfattore sul Golgotha”.
 
“A Colonia aspetto anche te”! Questo invito del papa muova la nostra ricerca di Dio da ogni parte del mondo... ricerca del Cristo e dell’uomo, perché sia Gloria a Dio e pace in terra.
 
don Valentino
 
info GMG
ufficio oratori di Brescia, via Trieste 13/c (0303722252)
il sabato mattina ore 8.30 - 12.30
sito internet: www.oratori.brescia.it
E-mail: giovani@diocesi.brescia.it     -    info@oratori.brescia.it
 
 
Appunti per la preparazione
 
1. Passaggio della Croce
Sabato 5 febbraio la croce della GMG sarà nella nostra macrozona per una serata di veglia e adorazione. L’appuntamento è alle 21.00 a Manerbio, e si protrarrà fino alle 4.00.
 
2. Veglia delle Palme
I giovani e gli adolescenti si incontreranno in serata per la consueta veglia con il Vescovo Giulio. Durante questa “GMG diocesana” si darà spazio al tema eucaristico.
 
3. Veglia Giovedì Santo
Dopo la Messa in coena Domini i giovani di ogni parrocchia potranno vivere il tempo di preghiera e adorazione conunitaria.
 
4. Convegno Giovanile Zonale
I giovani si incontreranno in un luogo di fede significativo della propria zona per un convegno di preghiera, riflessione e discernimento. Avverrà sabato 16 e domenica 17 aprile.
 
5. Pellegrinaggio  in Maddalena
Sabato 4 giugno il Vescovo Giulio incontrerà i giovani partecipanti alla XX GMG a Colonia. La Croce della Giornata Mondiale della Gioventù dopo essere passata nelle varie zone della diocesi verrà portata dai giovani delle Parrocchie di Brescia EST a conclusione del cammino di preparazione alla GMG.
 
 
Iscrizioni:
presso don Valentino
entro il 25 febbraio 2005

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Terza edizione del Concertino di Natale
 
 
 
Batuffoli di Natale in Basilica
 
I bambini dell’Oratorio cantano gli auguri di buon Natale
 
È innegabile l’emozione provata durante il piccolo concerto che i bambini dell’Oratorio, insieme ai preziosi e simpaticissimi amici con chitarra, basso, tastiere e percussioni, hanno offerto a tutti noi, augurandoci un Natale buono, santo e fatto di pace. Un’altra presenza importante ha dato il segno di comunità e di festa: la banda con alcune new entry... sono i ragazzi che da più di un anno si stanno esercitando su uno strumento musicale.
 
Ho avuto l’onore di prepararmi con i bambini nei canti eseguiti domenica 26 dicembre in Basilica; ogni mercoledì e venerdì sera il nostro salone dell’oratorio si riempiva di voci e di suoni, soprattutto di “note divine”: i testi di quei canti erano capaci di creare ponti con ogni uomo e donna del mondo... Il cantare “metti pace tra te e la terra”, o “Gloria a Dio e pace in terra” e ancora “Natale è” è stato un modo per riflettere e pregare, cantando. Un’attività che ha legato bambini, oratorio e famiglie; attività formativa che occorrerà cercare di mantenere e di amare.
 
Grazie a tutti coloro che in molti modi ci hanno aiutati. A pag. 4 dell’inserto a colori vi lascio alcune immagini che ricordano quei piccoli... e grandi auguri!
 
don Valentino
 
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Dal GRU.MI. l’esperienza del
 
Concorso Presepi S. Natale 2004

 

I partecipanti e le premiazioni
 
Nei giorni subito dopo la festa di Natale noi chierichetti siamo usciti con don Valentino per visitare i presepi delle persone che si erano iscritte. Tra ricerche di vie e di sperdute cascine, nella bellezza degli scenari di presepi costruiti ad arte, davvero difficile la scelta del “vincitore”! Così sono stati premiati tutti con una pergamena, e quattro con una pergamena speciale per il presepe “tradizionale”:
la prima pergamena è stata data a Alex Minini che, diciamo, è stato il vincitore del concorso; la seconda a Giulia Bosio, la terza a Michele Rossetti e la quarta a Alessandro Gandaglia.
 
Non possiamo non ricordare tutti gli altri “presepisti” che hanno saputo costruire un’opera sacra che ci colpiva e affascinava: Cremaschini Ernesto  e Nervi Simone, per esempio, con presepi... che dovevate assolutamente vedere! E poi i presepi (non in ordine di importanza) di Fabio Pelosi, Gloria e Daria Dottorini, Chiara Tagliani, Nicola, Chiara e Michele Baiguera, Filippo Zacchi, Chiara Lo Cicero, Paolo Solimene, Tania Penocchio, Ettore Pizzamiglio, Manuel Mombelli, Domenica Alghisi, Marco Staurenghi, Anita Zorza, Simone Arcari, Elisa Pini, Zaira Tomasoni, Luigi Filippini, Matteo Favalli, Valeria Staurenghi, Roberto Monteverdi, Tosoni Anna e Gloria, Pizzetti Enrico, Diego e Maria, Labinelli Ilaria e Marilisa, Guarisco Luca, Manuel e Chiara, Zini Lorenzo Giorgio e Giacomo, Sara Bertoni, Laini Pierina.
 
Un’esperienza da riproporre per il prossimo anno, che ci ha legato come gruppo. Il presepe nelle nostre case non è un semplice e vago ricordo del passato: è la fede che si esprime, nell’arte, come preghiera e cammino verso la grotta di Betlemme, inserendoci in prima persona tra quelle varie e belle persone che vanno da Gesù.
 
Ciao a tutti!
i chierichetti e don Valentino
 
 
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Oratorio Sport

 

calcio
 
In questo numero di Febbraio torna l’appuntamento col calcio C.S.I., con le nostre due squadre, l’Acli Verolanuova e il G.S.O. Gaggia che stanno tenendo alta la bandiera del nostro paese in tutta la provincia, battendosi con ardore ed onore su tutti i campi. Entrambe le squadre prima di Natale hanno avuto la gioia non solo di festeggiare un’ottima posizione in classifica, ma anche quella di compiacersi per la vittoria nella partita più importante dell’anno: il derby col Verolavecchia.
 
L’Acli Verolanuova ha affrontato i rivali verolavecchiesi nell’ultima giornata del girone di andata, battendoli al termine di un match intensissimo, che ha tenuto gli appassionati supporter di entrambe le fazioni in apprensione fino al fischio finale. La partita è stata un concentrato di emozioni, con tante reti e occasioni da gol continue su entrambi i fronti. Alla fine però la grinta e la concretezza di capitan Cataneo e degli altri hanno permesso ai nostri di spuntarla con pieno merito. La squadra prosegue quindi il suo positivo cammino in campionato con rinnovate ambizioni, nella convinzione di essere una delle squadre più accreditate alla vittoria del titolo finale. Al gruppo “storico”, ormai consolidato da anni di amicizia e di collaborazione sportiva, si sono aggiunti due nuovi ragazzi che potranno dare una mano all’occorrenza nel corso della stagione: il portiere Sergio Dolfini e il duttile Davide Regorelli, che una volta recuperata la miglior condizione potrà far valere il suo gran sinistro. Senza dubbio l’Acli darà battaglia anche nel girone di ritorno e sarà dura per qualsiasi avversario ottenere risultati positivi contro i temibili ragazzi di mister Bruno Bodini.
 
Non meno positivamente prosegue la stagione del G.S.O. Gaggia, allenato da Raimondo Oliva. Anche i giovani ragazzi capitanati da Michele Bartolini stanno facendo benissimo (risultati e classifica alla mano), soprattutto in casa, dove hanno battuto tutti gli avversari (eccezion fatta per il Montirone, che riuscì a strappare un pareggio in quel di Verola nella prima giornata del campionato) che hanno incontrato durante il cammino. Anche nell’ultima partita prima della sosta invernale (giocata contro il S. Francesco) grazie ad una rete di Cervati nel finale, il “Gaggia” è riuscito a far sua l’intera posta in palio. Inoltre, come dicevamo, anche i bianco-granata hanno vinto il derby, contro il Verolavecchia allenato da Angelo Pari, grazie ad una gara tenace e grintosa. Decisivo nell’occasione l’apporto fornito dal centrocampista Stefano Grazioli, autore di una strepitosa doppietta, che ha steso gli avversari. La partita è stata equilibrata fino al termine (grazie anche a due rigori concessi al Verolavecchia dall’arbitro, uno dei quali peraltro parato dal sempreverde intramontabile Oscar Sala) ma alla fine è toccato ai nostri il piacere di festeggiare. Per potere affontare al meglio il proseguio della stagione la società sta per concludere ufficialmente due colpi di mercato, dei quali però vi parleremo solo a trattative eventualmente concluse (ci sbilanciamo e sveliamo in parte i segreti del calcio mercato solo dicendo che una novità dovrebbe essere rappresentata da un graditissimo ritorno). Tra le tante note liete, una notizia negativa: l’infortunio del bomber Francesco Amighetti, ancora out a causa di un colpo subito nell’ultima gara di campionato. Quella attuale è proprio una stagione disgraziata per l’attaccante verolese, che spera di potersi rifare al più presto una volta rientrato in campo, dando il suo contributo in campo, per poter lottare insieme ai compagni per obiettivi importanti, da inseguire sempre vivendo alla giornata, senza fare proclami.
 
Roberto Moscarella

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le nostre rubriche
 
 
 
Per te casalinga...
a cura di L.D.B.
 
“La minestra” argomento trattato nel numero precedente de “L’Angelo”, rappresenta un cibo primario della nostra alimentazione, perciò è bene conoscerla anche dal punto di vista dietetico. Le minestre vanno divise in tre categorie: minestrine, minestre vere e proprie, minestroni. Le minestrine e le minestre, che in molte famiglie italiane iniziano il pasto serale, possono essere a base di brodi di verdure o di carne e non hanno controindicazioni purché il brodo di carne non sia troppo concentrato, in caso contrario sono controindicate per chi soffre di iperuricemia (quantità eccessiva di acido urico contenuta nel sangue). Il brodo troppo concentrato come il consommé è nettamente controindicato per i nefritici e gli ipertesi; una minestrina svelta svelta, si può preparare anche con una noce di burro, un dado e del buon formaggio grana. Le controindicazioni per i minestroni più densi, più ricchi di grassi (olio, burro, lardo) dipendono in massima parte dagli ingredienti che li compongono e sono maggiori tanto più è massiccia la presenza dei grassi e dei legumi; in questo caso sono controindicati per gli ipertesi, gli arteriosclerotici, per coloro che soffrono di ulcera, di gastroenterocolite, per gli ammalati di fegato e per gli obesi.
 
Per togliere al brodo di pollo il suo sapore caratteristico che a molti non piace, basta aggiungere nella pentola, dopo aver levato tutte le verdure, 1/4 di bustina di zafferano sciolto in poca acqua calda (o brodo) e lasciar bollire il pollo per altri due - tre minuti.
 
I brodi ristretti semplici possono essere arricchiti con vini profumati (vernaccia sarda, porto, madera, marsala) oppure con liquori (brandy, whisky) in queste proporzioni: quattro cucchiai di vino o due di liquore in un litro di brodo.
 
La zuppiera od il recipiente che la sostituisce, deve essere riscaldata con acqua bollente prima dell’uso.
 
Il cucchiaio per il formaggio non deve essere di metallo perché questo, a contatto con il formaggio, annerisce.
 
L’attuale generazione ha dato ai propri figli i beni materiali privandoli, però, dei valori spirituali dei quali avvertono la mancanza in maniera drammatica. Sono lontani dal timore di Dio che è il fondamento di ogni pensiero dell’uomo. (R. Battaglia)
 
 
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verola sport
 
a cura di Roberto Moscarella
 
 
Anche questo mese pubblichiamo risultati e classifiche delle squadre del Gruppo Sportivo Verolese:
 
 
 
CALCIO
 
Eccellenza - girone C
 
18a gior. (09.01.05): Castelleonese-Verolese  2 - 2
19a gior. (16.01.05): Verolese-Caravaggio       0 - 3
20a gior. (23.01.05): Castellana-Verolese        3 - 1
 
L’anno nuovo non ha portato in casa verolese la tanto attesa inversione di tendenza che si aspettavano i tifosi per poter tornare ad inseguire i sogni di gloria cullati ad inizio stagione. Nelle prime due gare di campionato del girone di ritorno infatti gli atleti verolesi hanno ottenuto due risultati molto deludenti, pareggiando il 9 Gennaio contro la Castelleonese e finendo travolti dalla furia agonistica del Caravaggio ma soprattutto dai propri errori la settimana successiva. L’obiettivo dichiarato di questo inizio anno era quello di ottenere una serie di vittorie consecutive per poter inseguire ambiziose prospettive. Già perché, nonostante un girone di andata deludente, la speranza del clan bianco-blù resta quella di raggiungere i play-off, anche se tutti sono concordi nel ritenere che, allo stato attuale delle cose, i ragazzi debbano innanzitutto giocare liberi mentalmente senza l’assillo della classifica e vivere alla giornata per risalire la china.
 
Tuttavia vista la situazione attuale capitan Panina e compagni rischiano di dovere invece guardare con molta attenzione la classifica, ma (contrariamente a quanto si pensava) con un occhio di riguardo alle compagini che stanno in basso alla classifica, più che a quelle che si sono insediate in vetta alla graduatoria. Nel calcio si sa i risultati sono tutto e lo stesso bravo mister Gilardi è stato contestato e messo in discussione negli ultimi tempi. Proprio alla vigilia della stesura di questo articolo abbiamo ricevuto la notizia ufficiale della conferma della fiducia da parte del presidente Antonini nei confronti della guida tecnica. Resta però inteso che la posizione dell’allenatore resta traballante e per lui saranno decisive le prossime difficili sfide con Castellana e Grumellese, nelle quali la società ha affermato di voler ottenere almeno 4 punti.
 
Per potere cambiare la situazione avversa la società (dopo aver già rinforzato la rosa a Dicembre) ancora una volta non ha badato a spese e si è mostrata molto generosa e competente, strappando alla nutrita concorrenza l’attaccante Chiappani, uno dei giovani più ambiti del mercato di riparazione, che aveva iniziato la stagione con la Cremonese, collezionando alcune fugaci apparizioni in serie C. La speranza è quella di tornare ai fasti di inizio stagione e nessuno a Verolanuova ha smesso di credere nelle potenzialità di una squadra che sicuramente merita di occupare una posizione più nobile nel campionato d’Eccellenza.
 
Domenica 23 gennaio i nostri ragazzi saranno di scena in quel di Castel Goffredo contro la capolista Castellana, nella quale militano i verolesi Geroldi e Bettoncelli.
 
I campionati giovanili riprenderanno dopo la sosta invernale nelle prossime settimane.
 
 
basket
 
Promozione
 
  9a gior: Sforzesca-Verolese   63 - 66
10a gior: Verolese-Red Tanks Basket  82 - 73
11a gior: Basket Amatori-Verolese       71 - 53
 
Serie D
 
11a gior: Floris Cremona-Lic Verolese             70 - 52
12a gior: Lic Verolese-Crema  71 - 85
13a gior: Ome-Lic Verolese     69 - 79
 
La Lic, neonata squadra che partecipa al campionato di serie D occupa la settima posizione in classifica

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Scuola di Vita Familiare:
 
 
“I lavoretti di Natale”
 
 
Noi della scuola di via Familiare, come ogni anno, dedichiamo una serata a creare degli addobbi natalizi destinati alle nostre famiglie.
Oltre a quelli abbiamo realizzato anche centro tavola con piante e festoni colorati.
Tra di noi c’era un clima sereno e festoso e non sono mancati i dispetti. Anche l’atmosfera del Natale ha avuto il suo ruolo nella collaborazione e creatività.
Ci siamo divertiti e speriamo che la preparazione del Natale dell’anno venturo sia altrettanto entusiasmante.
 
 
Adriano e Serena
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Arte & cultura
 
 
Le poesie di Rosetta
 
 
 
È negli occhi di tutti l’immane tragedia che il terremoto e il conseguente tsunami hanno provocato nelle regioni dell’Asia. Siamo tremendamente scossi dai fatti accaduti e crediamo sia davvero necessario pensare una volta di più al bene dell’anima, che rimane per noi pegno di salvezza, oltre ogni possibile, improvviso evento terreno.
 
  
Apocalisse in Asia
 
L’acqua che bagna la tua sete a luglio,
l’acqua che sgorga schietta da fontana
o nelle stanze, a un tocco delle dita,
l’acqua che fa sognare
quando si specchia il sole o vi sussulta
la luna a notte, tra le piattaforme
delle maree incantate,
l’acqua s’è fatta muro, annientamento.
 
E s’è abbattuta cruda su capanne,
su paradisi divenuti inferni.
 
Manto di lutto in terre lacerate,
onda di schianto e pianto,
grido di povertà terrificante,
inattesa sferzata di tragedie
di proporzioni quasi apocalittiche.
 
Siamo fuscelli, piume, fili, sterpi
in arbitrio di forze misteriose.
 
Nulla è impellente a questo mondo, nulla,
se non l’essere pronti al grande passo.

Rosetta Mor

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Voi che ne pensate?

 

 
 
Tsounami: il disastro... Quale solidarietà?
 
 
di Luigi Andrea Pinelli
 
...Ora si discute sul fatto che forse si poteva evitare, che forse gli osservatori non hanno dato tempestivamente l’allarme; ma cosa si risolve ora?.. lo Tsounami ha colpito... la tragedia è avvenuta.
 
Tra le frustrazioni delle persone che non hanno potuto partire per le destinazioni coinvolte nel disastro, si sono moltiplicate le iniziative di raccolta fondi per gli interventi nelle zone colpite e si è aperta una vera e propria “hit parade” delle offerte...
 
La solidarietà si concretizza sempre e solo con le cifre di fondi raccolti, mentre si mette in moto la macchina della gestione degli aiuti.
 
Fa riflettere, e mi ha favorevolmente impressionato, la posizione presa dall’associazione Medici Senza Frontiere che ha chiesto di non più offrire somme in denaro per gli aiuti in Asia perché ha già raccolto denaro sufficiente per attivare le proprie energie nei paesi più danneggiati...
Inoltre, un funzionario dell’associazione fa presente che ci sono anche altre emergenze nel mondo che rischiano di restare ignorate dal grande pubblico, perché ormai non fanno più notizia. Purtroppo da anni ci sono zone dove ci sono gravi epidemie o che non riescono a risolvere il problema di approvvigionamento di farmaci, solo per superficialità o giochi economici e di potere.
 
Sicuramente ha una grande importanza donare e donare con gioia, ma non con la ricerca di una medaglia o un riconoscimento. Non dimentichiamo che se siamo riusciti a dare molto, abbiamo avuto in questo un aiuto dal Signore e che senza di Lui non riusciamo a fare nulla.
 
Dopo aver proposto queste riflessioni, invito chi lo desidera farmi sapere ciò che ne pensa... intanto concludo con una frase che ho letto su un murales alla periferia di Milano qualche giorno fa (a me è piaciuta e a voi?):
 
“I veri grandi non hanno bisogno di dimostrare di esserlo e non tutti i santi si trovano sul calendario, ma spesso li incontriamo per la strada e con superficialità li consideriamo persone da poco”.
 

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Luoghi dello Spirito

 

 
La Sacra di San Michele
 
La Sacra di San Michele svetta in tutta la sua maestosità in cima al monte Pirchiriano, all’imbocco della Val di Susa ed è uno dei tre importanti santuari europei dedicati all’arcangelo Michele.
Il complesso monastico, così come appare attualmente, venne costruito nel 1100 sopra le  due primitive cappelle ristrutturate nell’ultimo quarto del 900, ed una terza più ampia, costruita dall’eremita san Giovanni Vincenzo verso la fine del secolo.
 
Contribuirà a questa opera gigantesca l’ingente generosità di un certo Ugone di Montboissier detto “lo scucito” che, dopo aver chiesto indulgenza a Papa Silvestro II aveva accettato, per redimere un passato riprovevole, di finire l’opera di san G. Vincenzo costruendo un’abbazia.
È stato uno dei più famosi monasteri benedettini, ricco di cultura e punto di ristoro per i numerosi pellegrini del tempo, nella prima metà del 1300 l’abbazia acquisisce  fama e potenza, in poco tempo si arricchisce di proprietà ed opere d’arte e la sua biblioteca conquista fama internazionale.
Purtroppo la sua decadenza sarà altrettanto veloce e dopo due secoli e mezzo di tormenti, il monastero verrà abbandonato nel 1622.
 
Nel 1836 fu Carlo Alberto di Savoia che si interessò perché i padri Rosminiani fossero nominati dal Papa amministratori della Sacra. Una piccola comunità, composta da tre padri, la custodisce con serena disponibilità ed accoglienza  tutt’ora.
Ti accorgi subito, quando la vedi, di quanto è speciale, un eremo di pace abbracciato dalla sontuosa catena delle Alpi occidentali dove, con eleganza superba, svettano il Monviso ed il Rocciamelone.
Difficile distogliere lo sguardo da tanto spettacolo, soprattutto in questo periodo con cime candide di neve
Mentre ti avvicini e percorri l’unica strada d’accesso, ti perdi nel paesaggio che mentre sali diventa sempre più armonico: qui l’Arte umana si è magnificamente integrata con il Creatore, formando un’unica Opera.
L’architettura si inserisce perfettamente nel territorio, i materiali ed i colori utilizzati sono quelli della roccia che, non completamente domata emerge all’interno del monastero.
 
Il luogo richiede tempo e dedizione, preghiera e meditazione, pace ed armonia, ma custodisce un sapere antico.
Dovrai indossare i panni di colui che mendica sulle vie della fede, accostarti  con umiltà lasciando   il frastuono del mondo alle spalle, come un pellegrino di 1000 anni fa potrai così iniziare la lenta salita che porta alla “Gerusalemme Celeste”.
Qui tutto parla, non alla mente: al cuore.
C’è la necessità di non ragionare, di ascoltare e percepire, null’altro.
 
Il simbolismo romanico è stato per l’uomo del medio evo come un libro, mentre saliva con fede e speranza, pur non sapendo leggere, apprendeva naturalmente ciò di cui aveva bisogno, per questo chi vuole avvicinarsi deve ritrovare la semplicità.
Il percorso è un esortazione incessante, tutto segue un ordine: con il suo monito perpetuo il Sepolcro dei monaci è la prima costruzione che incontri: spaventosa presenza per l’uomo moderno.
La salita che immette alla porta di ferro è faticosa, ma benefica, a questo punto dopo tanto camminare pensi di aver raggiunto il traguardo, ma ci sono altre scale per arrivare all’ingresso dell’Abbazia.
 
Oltrepassando il portone la luce scompare, il dialogo è con le tenebre dell’uomo, la roccia in questo tratto invade l’ambiente come in nessun altra parte, si impone il grande pilastro che sostiene la chiesa: è il secondo monito.
Quando ti trovi di fronte allo Scalone dei Morti sei quasi colto dal panico e cerchi conforto nella preghiera.
Devi fermarti, è una necessità tua e quasi una pretesa di chi con fede, preghiera e sudore ha intagliato i gradini: qui puoi conversare con il passato.
Dall’alto filtra prepotente la luce, illumina l’oscurità ed il Portale dello Zodiaco all’estremità dello scalone, è il capolavoro marmoreo del Maestro Nicolao, uno dei più importanti architetti del tempo.
Raffigurazioni storiche, floreali o simboliche sono scolpite sui capitelli e sulle colonnine, mentre su uno dei due stipiti sono incisi i segni dello zodiaco: di qui il nome.
 
La fatica qui si sente sia nelle gambe come nell’intimo, è un groviglio di emozioni quando oltrepassi il portale, così piccolo rispetto allo scalone: è il terzo monito e, se ci fosse bisogno di ulteriori chiarimenti il delirio dell’uomo, nei suoi sogni e nella sua malvagità, è splendidamente descritto da   fregi e capitelli.
Ora la porta della Chiesa è a pochi passi, l’ultima rampa di scale ti pare leggera, mentre guardi il panorama ti sembra di sfiorare il cielo. Davanti al portone di legno nasce spontanea la voglia di bussare, quasi fosse il cuore di Cristo: “Bussate e vi sarà aperto”.
 
Ti avvolge l’atmosfera semplice interna, semplice come i Benedettini amano essere: essenziali, l’abside è in cotto a vista, il colore ricorda il grande focolare della foresteria che nel passato trasmetteva calore incessantemente, proprio come allora, questa sensazione di pace scalda l’anima. È sicuramente un frammento di cielo, questa casa di Dio, un cielo sereno come il Padre Rosminiano che ti accoglie.
È il momento di ringraziare, sono ancora le scale che conducono al cuore del cenobio, la primitiva cappella consacrata dagli angeli: la Sacra, e mentre ti annulli nella preghiera, da muri intrisi di devozione e suppliche ti pare di sentire voci lontane intonare il Te Deum.
 
Angela Pizzamiglio

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Storie Verolesi

 

“Briciole di tempi andati”
 
 
Ripercorrere con la memoria gli anni Trenta e Quaranta è certamente muoversi alla ricerca delle proprie radici, il che può interessare non soltanto coloro che sono avanti con gli anni, ma anche i giovani indirizzati a conoscere chi furono i loro nonni e come essi vivevano. Le scuole elementari a Verolanuova si trovavano, allora, a piano terra del Palazzo Comunale ed all’ultimo piano, in soffitta, dove era sistemata, in un’aula non troppo decorosa, una quinta classe. Rarissimi gli insegnanti maschili ed in maggior numero le maestre che però, per mantenere l’ordine in classi piuttosto numerose, disponevano di una lunga canna di bambù che manovravano sul capo degli alunni più riottosi, rimanendo tuttavia sedute in cattedra. Tutto era organizzato da una campanella che, tirata dal bidello segnalava l’entrata e l’uscita, al mattino e durante il pomeriggio, meno il giovedì, considerato giorno di vacanza, nel mezzo della settimana.
 
Al di fuori del Palazzo Comunale, dove si trova anche oggi, scorreva la Gambaresca che venne coperta, nel tratto di Via Rovetta, soltanto sul finire degli anni Trenta. Verso il ponte che immette in Via Cavour si trovava il lavatoio, al quale le donne accedevano per una scaletta, raggiungendo delle lastre di pietra che sporgevano per un breve tratto nell’alveo della seriola, in maniera da consentire loro di lavare i panni, sia con la cenere che con il sapone. Al di là del ponte, appariva una grande ruota che azionava i macchinari di un mulino, cessato dopo la guerra. La piazza, allora sterrata e priva di macchine in sosta, serviva ai ragazzotti per giocare a palla nel pomeriggio prima di recarsi al lavoro. Durante la guerra, non era illuminata di notte e se vi era la nebbia si correva il rischio di perdere l’orientamento, specialmente se il grigiore era così intenso, da non consentire alcun punto di riferimento.
 
Le rare persone che vi passavano, portavano in mano una lampadina che funzionava schiacciando in ripetizione una sorta di pulsante che metteva in moto una dinamo, simile a quella delle biciclette. Non si intravedevano gli uomini, ma si sentiva soltanto, per individuarli, il “miagolio” della lampadina. Nelle cascine la vita cessava alle otto di sera e si andava a letto con le galline. Il giorno di lavoro più intenso era costituito dalla trebbiatura. Arrivava dal paese una sorta di locomotiva a vapore, munita di un alto fumaiolo, che trascinava per le strade di campagna la trebbiatrice, nella quale venivano infilati i covoni di frumento, ed inoltre un’imballatrice, che aveva un alto braccio dotato di un’apparecchiatura dentata che, in rapide successioni, calandosi sulla paglia, la trasformava in pesanti balle rettangolari. Le tre macchine producevano un rumore assordante ed una polvere densa che bruciava gli occhi.
 
La vaporiera funzionava a carbone e metteva in moto, attraverso un cingolo, sia la grande macchina della trebbiatrice, sia l’imballatrice. Nei sacchi affluiva il frumento che i contadini si apprestavano a ritirare, come facevano per le balle di paglia che uscivano dall’imballatrice. Più avanti nel tempo a quella specie di locomotiva furono sostituiti i trattori, ma il fracasso e la polvere non diminuirono. Nella cascina albergava anche il “famiglio”. Costui vi era capitato con un fagotto, quando aveva quattordici o quindici anni, sia perché i suoi genitori erano morti e non sapeva dove andare, sia perchè i suoi fratelli erano tanto numerosi che i genitori avevano pensato di inviarlo a lavorare, per mantenersi, in un’altra cascina. Era una sorta di qualcosa di mezzo tra il fittavolo e i suoi figli ed i salariati dipendenti.
 
Non penso che fosse pagato, almeno per i primi anni, anche perché godeva di una certa libertà, pur condividendo il lavoro e la vita degli altri. Vigevano poi in cascina strane consuetudini. Veniva ogni tanto un tizio per comprare i capelli che le donne avevano tagliato e preparati per la vendita. Lui le ricompensava con qualche oggettino. Vi era  anche l’ometto che veniva a ritirare le ossa del maiale e per retribuire chi le forniva dava loro due o tre piccole mele, tutte rugose, certamente di terza scelta. Sta bene per i capelli che probabilmente servivano per le parrucche, ma non ho mai saputo come fossero utilizzate le ossa del maiale. Sono queste le briciole di una vita ormai scomparsa che però per molti anni hanno segnato la nostra esistenza nel bene e nel male, secondo l’andare dei tempi e la volontà del Signore. In questo modo, chi avrà la pazienza di leggere le storie che stiamo narrando, potrà scorgere la vita di ciascuno di noi, attraverso lo scorrere dei giorni, incisi su di una pergamena che lentamente si schiude.
 
V.B.
 
 
 
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Un’altra testimonianza sulla
“Bomba dè Cadegnà”
 
Sull’Angelo di Verola di gennaio, a firma di V.B., sotto il titolo “Disavventure Guerresche” ovvero “La bomba de Cadegnà”, la seconda parte mi interessa molto da vicino, in quanto ne fui uno dei protagonisti.
 
Era un sabato dell’anno 1944, lavoravo in una segheria (allora si lavorava anche di sabato). Al mattino il datore di lavoro, come ogni sabato, si era recato a Brescia per le sue attività. Alla segheria eravamo in tre; il più “anziano”, avrà avuto sui 24 - 25 anni, ferito e invalido di guerra, era tornato a casa e lavorava con me, 18 anni, e con un altro amico di lavoro e avventure di 16 anni.
Verso le 11 sentiamo il rumore degli aeroplani; eravamo abituati, ormai, a vederli passare, erano le famose “fortezze volanti, ma la curiosità era sempre tanta e così uscimmo dal capannone e guardammo in alto. Erano tredici o quattordici aerei. Improvvisamente, da uno di questi, si staccarono un paio di oggetti: “Sono bombe!” “No, non sono bombe”. Infatti rotolavano su se stesse, almeno così ci sembrava, finché caddero poco distante da noi. Il più anziano, quello ferito in guerra, ci dice: “Quelli sono serbatoi di benzina che loro buttano giù quando sono vuoti, ma dentro, di solito, c’è ancora un bel po’ di benzina”. Allora la benzina non si trovava, nemmeno a pagarla a peso d’oro.
 
Ci attrezziamo subito; prendiamo la carriola, chiediamo alla moglie del padrone se possiamo prendere due o tre latte vuote che avevano contenuto olio lubrificante per le macchine della segheria e, dopo aver avuto il suo consenso solo dopo aver promesso che avremmo fatto a metà, partiamo. Sapevamo la direzione in linea d’aria; le strade allora erano in terra battuta e ghiaia e la ruota della carriola era cerchiata in ferro per cui si può immaginare il chiasso che facevamo portando, per di più, le latte vuote. Dopo un po’ trovammo il posto dov’era caduto uno di quei fusti: era di fronte alla cascina Tre Ponti. Quando arrivammo, sul lato opposto della strada, si vedeva una buca, un palo della corrente che pendeva da una parte con i fili strappati ma, del fusto nemmeno l’ombra.
 
Mancavano pochi minuti a mezzogiorno e io dissi che sarei tornato indietro, ma l’altro mio amico mi disse che voleva andare più avanti per vedere se si trovava l’altro fusto. Presi la carriola e tornai a casa. Lungo la strada incrociai alcuni ragazzi che conoscevo, in bicicletta, anche loro alla ricerca dei fusti. Alle 12.30 io e le mie due sorelle più giovani eravamo seduti a tavola, si mangiava uova e insalata; mia madre era a letto con l’influenza. Dalla strada arriva il rumore di una motocicletta; poiché sapevamo che in paese ce n’era una sola, capiamo subito che è quella della G.N.R., la Gioventù Nazionale Repubblicana, i fascisti. Si fermano sotto la mia finestra; intuisco perché sono lì; mi alzo e vado fuori, cercano G.P. “Sono io”, rispondo.
 
Alcuni ragazzi hanno segnalato il mio nome, mi avevano visto con la carriola carica di latte “di benzina”, vogliono sapere dove sono. Mia madre intanto era scesa dal letto, le era passata di colpo l’influenza. Li porto alla segheria; dico loro che i fusti, quando sono arrivato sul posto, non c’erano più. Faccio vedere le latte vuote; le annusano, puzzano solo di olio di macchina; mi lasciano andare a casa. Alle 14 arriva una camionetta, l’unica che avevano; era il comandante della guarnigione con altri due o tre militari. Anche a loro racconto come erano andate le cose; mi dicono di restare a loro disposizione; mi dicono che vogliono saperlo anche i tedeschi. Per due o tre giorni non seppi più niente. Seppi più tardi che qualcuno era arrivato prima di me sul posto dove era caduto il fusto, l’aveva preso sulle spalle (era in alluminio anche se era lungo più di due metri) e l’avevano portato a casa; aveva riempito l’accendino e prima di sera l’aveva portato in comune.
 
La storia era finita lì ma quel giorno avevo avuto davvero un po’ di tremarella.
 
Gino Pini

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 Università Aperta
 
 
 
 
XVI° Anno Accademico 2004-2005
 
Calendario delle attività dall’1 al 25 febbraio 2005
 
 
 
1 febbraio martedì ore 15.15
Letteratura e diritti civili e sociali: scrivere per difendere i nostri diritti.
Riflessioni sui diritti umani attraverso i letterati a cui spesso è impedito esprimere il loro libero pensiero.
Relatore: dott.ssa Alessia Biasiolo
 
4 febbraio venerdì ore 15.15
Filo rosso: La Grecia, la sua storia e la sua civiltà.
Storia, miti e leggende: Ma Omero, il sommo poeta, è davvero esistito?
Chi ha scritto l’Iliade e l’Odissea, i poemi epici che raccontano le gesta di antichi eroi?
Relatore: prof. Angelo Rescaglio
 
8 febbraio martedì ore 13.50
Visita culturale all’esposizione presso il Monastero di Santa Giulia - Brescia
Visita guidata alla mostra Monet, con accanto gli amici Renoir, Sisley, Pissarro; + dal Louvre vari quadri di Tiziano, Veronese, Tintoretto; + le opere di Mafai ed altri artisti.
Ore 13.50 ritrovo in piazza della Basilica; ore 14.00 partenza in pullman (Pontevico, ore 14.10).
 
11 febbraio venerdì ore 15.15
Letteratura: Le lettere d’amore fra Abelardo ed Eloisa (Francia, prima metà secolo XII°).
Nel loro contrastato rapporto, le figure dei due amanti diventano l’emblema di temi politici, etici, sociali, che avranno sviluppo nella successiva cultura europea.
Relatore prof. Marco Rossini
 
15 febbraio martedì ore 15.15
Recitar...Pensando: presentazione e lettura di brani tratti dalle opere di Dante (1265-1321).
Dante Alighieri, il genio della poesia che conclude il Medioevo e prepara al Rinascimento.
Relatore & attore: prof. Luciano Bertoli
 
18 febbraio venerdì ore 15.15
Musica: il Trittico, musiche e melodie di Giacomo Puccini.
Brani tratti dai tre lavori del grande compositore (Il tabarro, Suor Angelica, Gianni Schicchi)
Relatore: prof. Massimo Gabbi
 
22 febbraio martedì ore 15.15
Filo rosso: La Grecia, la sua storia e la sua civiltà.
Vita ed arte nell’Atene del V° secolo a.C.: Il Partenone
Vicissitudini e curiosità legate alle opere d’arte ed all’edificio costruito sull’Acropoli attorno al 440 a.C.
Relatore: prof. Livio Bosio
 
25 febbraio venerdì ore 15.15
L’arte di scriver poesie: Presentazione della nuova raccolta di poesie “Radici”.
Lettura di alcune composizioni, con il commento dell’autrice poetessa Rosetta Mor.
Relatore: ma. Rosetta Mor (sarà presente anche la ma Orsola Rossini che ha preparato le tavole pittoriche).
 
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Orario Ferroviario

 

valido fino all’10 dicembre 2005

Stazione di Verolanuova

 

Partenza da

 

Arrivo a

Partenza da

 

Arrivo a

Cremona

Verolanuova

Brescia

Brescia

Verolanuova

Cremona

05.24

05.45 (1)

06.11

06.21

06.48 (2)

07.08

06.25

06.47 (2)

07.20

06.46

07.14 (2)

07.50

07.28

  07.56

08.28

08.04

08.25 (a)

08.42

08.45

  09.05

09.33

08.42

09.05 (3)

09.24

09.45

10.07 (3)

10.34

09.18

09.45 (5)

10.07

10.33

10.59 (4)

11.25

10.32

10.58 (2)

11.17

11.38

12.00 (5)

12.26

10.50

11.16 (3)

11.37

11.42

12.01 (6)

12.25

12.10

12.40 (5)

13.01

13.08

13.36 (4)

14.01

12.51

13.14 (6)

13.32

13.42

14.04 (3)

14.30

13.10

13.35 (2)

13.56

14.11

14.31 (4)

15.01

14.31

14.58 (1)

15.20

16.02

16.21 (3)

16.45

14.50

15.13 (3)

15.32

16.02

  16.24

16.55

16.28

16.53 (5)

17.18

17.23

17.43 (2)

18.13

17.10

17.33 (3)

17.57

18.09

18.33 (3)

19.00

17.28

17.57 (2)

18.17

18.58

19.20 (2)

19.45

17.28

17.58 (7)

18.18

21.34

21.53 (a)

22.15

18.18

18.53 (2)

19.16

 

 

 

20.03

20.30 (1)

20.52

 

 

 

20.06

20.31 (7)

20.52

 

 

 

20.20

20.46 (3)

21.13

 

 

 

21.32

     22.05

22.28

 
(1)       giorni lavorativi escluso il sabato
(2)       dal lunedì al sabato
(3)       festivo
(4)       fino al 31.7 e dal 30.8
(5)       giorni lavorativi fino al 30.7 e dal 29.8
(6)       festivo fino al 24.7 e dal 4.9
(7)       soltanto il sabato feriale
(a)        Freccia della Versilia
 
N.B.
Per Roma: Part. Verolanuova 6.48 - Cremona arr. 7.08 part. con Eurostar 7.39 - Roma arr. 11.55

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Dal Club Alcolisti in Trattamento
di Verolavecchia e Quinzano d’Oglio
 
Leggendo l’Angelo di Verola del mese di gennaio, non ho potuto fare a meno di notare una incongruenza, data sicuramente dalla scarsa informazione, su specifiche associazioni che combattono il problema dell’alcolismo.
Desidero precisare che l’A.C.A.T. (Associazione Club Alcolisti in Trattamento) utilizza un tipo di terapia non farmacologica e basata sul colloquio interfamiliare.
L’Associazione Alcolisti Anonimi e l’Associazione AL-NON seguono terapie diverse. Le tre associazioni hanno un traguardo comune: Risolvere i problemi causati dall’Alcol-dipendenza.
 
State camminando sul bordo di una palude. Improvvisamente il terreno cede sotto i vostri piedi. In un attimo cominciate ad affondare nelle sabbie mobili. Più vi dibattete, più andate a fondo.
L’alcolismo inghiotte l’intera famiglia in maniera molto simile. Il coniuge codipendente lotta disperatamente per cambiare l’alcolista. Spinto dall’amore, talvolta lo minaccia, ma l’altro continua a bere. Gli nasconde gli alcolici ma l’altro ne compra ancora. Gli nasconde il denaro ma l’altro se lo fa prestare da un amico. Fa appello all’amore per la famiglia, per la vita, persino per Dio, ma non serve a niente, l’intera famiglia affonda nella palude dell’alcolismo.
 
Che aiuto può dare la famiglia?
Per aiutare l’alcolista, i familiari devono prima capire la natura dell’alcolismo. Devono sapere perché alcune soluzioni sono quasi certamente destinate a fallire e, quindi, devono imparare quali metodi funzionano veramente. L’alcolismo non è semplice ubriachezza.
 
Mariuccia

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La Galleria dei ricordi...

 

Porte aperte alla Casa di Riposo
 
 
 
Buongiorno a tutti,  siamo sempre noi le animatrici della ormai famosa “Gambara-Tavelli”. L’ultima volta nel nostro articolo vi abbiamo accennato di un riconoscimento ottenuto dalla Regione Lombardia nei confronti dei servizi, ritenuti i migliori, presenti nella nostra struttura.
Ora faremo delle piccole precisazioni a riguardo non per elogiare noi stessi, ma per far ricevere ulteriori informazioni a tutti coloro che fossero interessati al nostro servizio.
Per il conferimento del Premio è stato determinante il rapporto esistente tra il buon livello dell’assistenza prestata agli ospiti e la retta pagata che è rimasta invariata dal 2002 e solo da quest’anno sarà soggetta inevitabilmente ad un adeguamento.
È da ricordare e da tenere in buona considerazione la possibilità che la nostra struttura offre alle persone autosufficienti e cioè l’immediatezza di inserimento per singoli periodi (estate-inverno).
 
Infatti soprattutto d’inverno riceviamo richieste di poter trascorrere il periodo freddo nella Casa Albergo, in quanto gli ospiti si sentono in qualche modo protetti e vivono la maggior parte del giorno in compagnia, cosa che al proprio domicilio sarebbe spesso difficile da ottenere. La richiesta dev’essere presentata presso i nostri uffici e può essere effettuata dall’interessato stesso, da parenti, da vicini di casa...
Questo non è il solo aspetto positivo del nostro servizio il quale, attraverso l’aggiornamento continuo dei nostri fisioterapisti garantisce una buona riuscita di trattamenti.
A questo proposito recentemente si è tenuto a Milano un corso sul metodo McKenzie, particolarmente indicato per la riabilitazione della colonna lombare. Questa metodica si è rivelata utilissima nel trattamento delle ernie, delle discopatie, delle protusioni e può essere utilizzata anche nella fase acuta della lombalgia.
 
Il metodo McKenzie si basa sull’autotrattamento: si istruisce il paziente a fare affidamento solo su se stesso, senza l’intervento del clinico, effettuando quotidianamenemte semplici movimenti.
Ciò rappresenta un grosso vantaggio poiché permette al paziente di eseguire gli esercizi da solo e direttamente al proprio domicilio e di venire nello stesso tempo monitorato periodicamente dal fisioterapista.
Nessuna patologia è presente nei pazienti con dolore posturale puro e tutto ciò che è necessario al loro trattamento consiste in una buona spiegazione della causa del dolore e nell’insegnamento della sequenza dell’autotrattamento attraverso la correzione della postura.
 
In pazienti con disfunzioni la patologia può essere trattata con successo dalla terapia meccanica, utilizzando movimenti propri studiati appositamente. Tutti i pazienti possono essere in grado di imparare ad eseguire autonomamente gli esercizi richiesti e quindi di mettere in pratica questo nuovo metodo di autotrattamento del sistema articolare.
Suggeriamo alle persone aventi queste problematiche di interpellare il nostro servizio di fisioterapia che potrebbe rivelarsi la soluzione ideale alle loro necessità. Nonostante la nostra istituzione sia soggetta a critiche, non sempre costruttive, abbiamo raggiunto comunque traguardi positivi, guadagnati attraverso l’impegno e la professionalità di tutto il personale operante.
Invitiamo la Comunità a guardarci con occhi diversi e soprattutto a venirci a conoscere direttamente: “solo ciò che si conosce può essere messo in discussione”...
 
Grazie dell’attenzione
 
Arrivederci Caterina ed Elisabetta

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Proposte di febbraio 2005
 
 
L’Assessorato alla Cultura
del Comune di Verolanuova
presenta lo spettacolo teatrale
 
“Ghéra ’na ólta en sòch de lègn”
 
Pinocchio il burattino di legno
liberamente ispirato alla traduzione in dialetto bresciano del Prof. Tregambi
tratto dal romanzo di Collodi, adatto per  bambini ed adulti
 
progetto e regia Pietro Arrigoni
 
messo in scena dalla Compagnia Amici del Teatro Minimo
 
Sabato 19 febbraio 2005, ore 21.00
 
Ingresso libero
 
 
L’Assessorato alla Cultura
propone per mercoledì 30 marzo, la visita guidata alla mostra
 
“Monet, la Senna e le Ninfee”
 
presso il Museo di Santa Giulia a Brescia.
Si raccolgono prenotazioni fino ad un massimo di 24 persone.
Per prenotazioni telefonare all’Informagiovani (0309365035)
o alla Biblioteca (0309365030).
 
L.B.

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Scuola Media Statale di Verolanuova
(applicazioni territoriali 285/97)
 
 
Lo sportello psicopedagogico
“Una consulenza gratuita per genitori ed insegnanti”
 

 

 
Cos’è?
Lo sportello è un servizio alla persona, un servizio di scambio, di riflessione e di aiuto.
Nell’ambiente scolastico e in quello familiare, dove i ragazzi spesso incontrano una molteplicità di emozioni e sentimenti, possono verificarsi situazioni difficili ed, a volte, nasce la necessità di trovare risposte e informazioni precise.
 
Per i ragazzi
Lo sportello è lo spazio per poter dialogare con persone competenti che possono essere d’aiuto e offrire informazioni utili, scientificamente corrette (esempio su temi, argomenti e interessi che riguardano la sessualità, o sostanze stupefacenti).
È uno spazio di ascolto e accoglienza volto alla valutazione ed esplorazione delle situazioni vissute come problematiche (esempio difficoltà relazionali con il gruppo di coetanei, rapporto conflittuale con le istituzioni o con la famiglia, difficoltà scolastiche, orientamento...).
 
Per i genitori
Lo sportello psicopedagogico è un servizio che permette al genitore di scoprire e migliorare le proprie competenze educative come pure ottenere risposte alle possibili perplessità che riguardano la crescita dei figli.
È possibile richiedere indicazioni inerenti alle modalità più efficaci per raggiungere determinati scopi educativi come pure richiedere “aiuto” personale per difficoltà introdotte dai comportamenti del figlio che talvolta appaiono disturbanti (difficoltà nella comunicazione con il figlio, difficoltà nel rapporto con la scuola, difficoltà relazionali del figlio, ecc.). È possibile richiedere una consulenza orientativa rispetto alla scelta scolastica che i figli devono intraprendere al termine della classe terza.
 
Quando?
Ogni lunedì mattina dalle ore 9.00 alle ore 13.00, per l’intero anno scolastico.
 
Come utilizzarlo?
Per i ragazzi: tutti gli studenti interessati a usufruire del Servizio sono invitati ad indicare su un foglietto, unitamente al nome, alla classe e alla sezione d’appartenenza, il motivo della richiesta del colloquio. I foglietti vengono raccolti in una scatola chiusa. In questo modo si tutela la Privacy dei ragazzi relativamente all’argomento o al “problema” presentato.
Per i genitori: per accedere al Servizio ed avere un colloquio è sufficiente telefonare al n° 030 931214 e chiedere un appuntamento.
 
 
Presentazione del centro di mediazione e consulenza familiare
 
Secondo le applicazioni territoriali della legge 285/97, i comuni dell’Ambito Distrettuale N. 9, di cui fa parte anche Verolanuova, in collaborazione con il centro C.R.I.A.F di Manerbio, finanziano il progetto di mediazione e consulenza familiare.
Si tratta di un servizio completamente gratuito e aperto a tutte le famiglie.
 
Il centro si propone di offrire uno spazio di ascolto e aiuto a tutti i componenti della famiglia che stanno attraversando un periodo di incomprensione e difficoltà.
Fornisce infatti, l’opportunità di raggiungere accordi e risolvere conflitti, attraverso modalità di comunicazione chiare e costruttive.
La consulenza familiare è una via che può essere intesa come possibile prevenzione sia nei confronti di separazioni evitabili, sia rispetto al disagio e malessere psicologico sperimentato dai figli coinvolti nelle dispute familiari.
Inoltre, ha lo scopo di migliorare le capacità educative dei genitori e le loro abilità relazionali; ridare fiducia a quelle famiglie che incontrano difficoltà nell’educare i figli; favorire uno stile educativo rispondente ai bisogni di tutti i membri del nucleo familiare.
 
Perché la mediazione familiare?
Il piano Nazionale di azione e interventi per la tutela dei diritti dello sviluppo dei soggetti in età evolutiva definisce l’obbligo dei genitori che si separano di concordare un progetto educativo congiunto riguardo ai figli.
La mediazione familiare è una risorsa per chi deve affrontare la separazione coniugale, permette infatti di trattare tutti i bisogni e le necessità ad essa legati (educazione dei figli, divisione dei beni, tempo trascorso con i figli, mantenimento degli stessi, ecc...).
L’obiettivo d’elezione è quello di creare i presupposti relazionali per chi vuole continuare ad essere genitore dopo la separazione, offre ai genitori la possibilità di precisare i loro desideri, le loro posizioni in quanto padre e madre, accanto ai loro diritti e doveri.
L’orientamento che giustifica l’intervento di mediazione familiare è quello di mantenere e di restituire alla coppia le competenze genitoriali, anche dopo la separazione o il divorzio.
 
Il percorso avviene in un contesto strutturato dove un terzo imparziale e con una formazione specifica (Mediatore Familiare) favorisce l’attivazione di risorse nei genitori, orientate alla ricerca di possibili soluzioni comuni e accettabili in un clima di rispetto, dignità ed equità.

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AVIS Verolanuova

 

Organizza una gita sulla neve domenica 27 febbraio 2005
Altopiano di Folgaria (Trento)
 
Programma: • Partenza alle ore 6.30: appuntamento davanti alla Chiesa   • Ritorno nel tardo pomeriggio
Quota d’iscrizione: • Per i soci Avis e 15.00 quale cauzione, che verrà resa per intero sul pullman   • Per tutti gli altri la quota è di e 15.00 “fissa”    • La quota deve essere versata al momento dell’iscrizione.  • Pranzo escluso
Modalità d’iscrizione: • Le iscrizioni si ricevono presso la nuova Sede Avis di via Lenzi 65 nei giorni: lunedì dalle ore 18.15 alle 19.00; il venerdì dalle 20.30 alle 22.00; oppure tramite conoscenza di componenti del Consiglio Direttivo fino al completamento del pullman   • L’Avis declina ogni responsabilità in caso di infortuni sulla neve    • Non si accettano iscrizioni di minori se non accompagnati da un genitore.
La gita è aperta a tutti!

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La Parrocchia di Verolanuova
in collaborazione con Viaggi Gavazzoli
organizza
 
Gita - Pellegrinaggio a Roma
6 giorni dal 7 al 12 maggio 2005
 
La quota individuale di partecipazione è di e 620,00                                        
Supplemento camera singola e 100,00
 
La quota comprende:
*          Viaggio A/R in pullman G.T.;
*          Sistemazione in ottimo hotel;
*          Trattamento di pensione completa;
*          Pranzi in ristorante come da programma;
*          Bevande ai pasti: 1/4 di vino e 1/2 di acqua minerale;
*          Guida come da programma;
*          Escursioni come da programma;
*          Assicurazione Europe Assistance;
*          Organizzazione tecnica dell’Aliantour.
 
La quota non comprende:
*          Ingressi e mance;
*          Extra personali;
*          Tutto quanto non espressamente indicato alla voce “comprende”.
 
Le iscrizioni si ricevono presso “Calzature Geroldi” tel. 030 931129 versando un acconto di e 220,00 entro il 12 febbraio 2005 ed il saldo entro il 9 aprile 2005.
 
Per informazioni: www.verolanuova.com

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Per i più piccoli
(a cura di Francesco e Bruno Cocchetti)
 
 
Tribunale
Il giudice all’imputato:
“Più di dieci persone l’hanno vista rubare quell’automobile.”
“E che significa! Più di mille non mi hanno visto!”.
 
 
Galline
“Mia nonna ha una gallina che fa un uovo ogni mezz’ora!”
“E allora?”
“All’ora ne fa due!”.
 
 
Dal dottore
Un medico chiede ad un’anziana paziente:
“Quanti anni avete, nonnetta?”:
“Ottanta, dottore!”:
“Brava! Dica 33”.
“Come vuole, dottore, ma le assicuro che non ci crederà nessuno!”.
 
Indovina
Come si chiama l’uomo più ricco d’Italia? (Miliar Dario).
E il più povero? (Pove Rino).
 
Perché gli orsi hanno la pelliccia?
(Perché con l’impermeabile sarebbero ridicoli). 
 
 
Cielo a pecorelle:
i segni del tempo nella meteorologia popolare
 
 
I giorni della merla.
 
Sono detti “giorni della merla” il 29, 30, 31 gennaio nei quali si determinerebbe un particolare rigore del freddo. La leggenda è riferita anche da Sacchetti e da Dante (Purgatorio XIII).
La merla, tormentata dal freddo di gennaio, che aveva allora solo ventotto giorni, credette d’essere uscita dall’inverno, alla fine del mese e disse:
“Più non ti curo, Domine, che uscita son del verno!”.
Ma gennaio, fattosi prestare da febbraio (che allora ne aveva trentuno) tre giorni, scatenò in questi un freddo con bufere terribili, come ancor oggi continua a fare perché la merla subisca il meritato castigo.
 
Candelora:
Se tempesta e se gragnola dell’inverno siamo fora;
ma se è sole o solicello siamo solo a mezzo inverno.
 
Un relativo clima mite all’inizio del periodo di febbraio chiama una lunga coda fredda dell’inverno.

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Turni domenicali di guardia farmaceutica dell’Azienda S.L. 19
 
 
febbraio
 
6 
Verolanuova (dr. Colosini) 
Cigole 
 
13 
Bagnolo M. (dr. Donini) 
Pralboino 
 
20 
San Gervasio 
Leno (Castelletto)
 
27 
Pontevico (dr. Pinzi) 
Leno (dr. Bravi) 
 
 
marzo
 
 
6 
Offlaga 
Pontevico (dr. Romano) 
 
13 
Manerbio (Comunale) 
Alfianello
 
 
N.B.: L’elenco è provvisorio.
 
N.B.: Il turno domenicale ha inizio dal pomeriggio del venerdì precedente e nell’elenco sono indicate soltanto le farmacie più vicine a Verolanuova. Qui, però, ogni sabato è aperta la farmacia comunale dalle ore 15.00 alle 19.00.

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I volti delle voci di RBV

 

 
Claudio Marcotti
 
È con profonda tristezza che questo mese parliamo di una voce che non c’è più.
Claudio Marcotti, collaboratore della nostra radio, 29 anni, di Alfianello, sposato da pochi mesi, se n’è andato improvvisamente. Chi lo ha conosciuto bene sa che non avrebbe voluto che si facessero panegirici su di lui. Ne rispettiamo la volontà. Solo un grazie, grande, per la sua vita, per la sua disponibilità e per il dono degli organi che hanno ridato speranza a chi è rimasto.
 
Alcune parole dei suoi “compagni di strada”:
 
“Come annunciato nella diretta di sabato 22, purtroppo la rubrica di informazione cinematografica “A spasso con Claudio” non farà più parte del 3x2.
Claudio ci ha lasciato, non è più con noi. E siccome lo riteniamo insostituibile, nessuno prenderà il suo posto in quella che era, più che una rubrica della nostra trasmissione, la sua rubrica. Per questo motivo, simbolicamente e in suo ricordo, abbiamo deciso che, da oggi e fino alla fine della stagione, chiuderemo la nostra trasmissione un quarto d’ora prima, il suo quarto d’ora, il quarto d’ora che lui ci dedicava tutti i sabati e che d’ora in avanti non ci sarà più”.
 
Grazie.
 
Gianni, Doson e Andrea

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Anagrafe parrocchiale
 
Battesimi
 
            1          Geroldi Desirée di Oscar e Cani Albana
            2          Cossetti Andrea di Fabio e Mor Stefania
            3          Spalenza Giulia di Luciano e Cò Emanuela
 
Defunti
 
            1          Molinari Giannino di anni 68
            2          Rossini Lucia di anni 85
            3          Cerutti Caterina in Rullo di anni 82
            4          Martani Lucrezia ved. Mariotti di anni 95
            5          Corradi Pietro di anni 67
  6          Bornati Napoleone di anni 78

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Offerte pro restauri tele e affreschi della Basilica
 
Gennaio
 
N.N.    20,00
In memoria del marito  50,00
N.N.    30,00
N.N.    30,00
La famiglia Amighetti Giovanni ed Elisa in memoria di Luigi Monteverdi           100,00
N.N.    30,00
In memoria del sacrista Giovanni Pavoni           30,00
N.N.    100,00
N.N.    30,00
N.N.    20,00
N.N.    30,00
N.N.    20,00
N.N.    35,00
N.N.    20,00
N.N.    30,00
N.N.    50,00
N.N.    15,00
N.N.    30,00
N.N.    10,00
N.N.    20,00
N.N.    10,00
N.N.    40,00
N.N.    30,00
N.N.    30,00
N.N.    50,00
N.N.    100,00
N.N.    10,00
N.N.    10,00
N.N.    10,00
N.N.    5,00
N.N.    10,00
N.N.    10,00
N.N.    230,00
N.N.    60,00
I condomini del complesso residenziale Filanda in ricordo di Rossini Lucia e di Alloisio Domenico  200,00 + 200,00
Dalle “Angeline”            50,00
N.N.    5,00
N.N.    10,00
N.N.    20,00
In ricordo della moglie e mamma Lucia             100,00
N.N.    10,00
N.N.    80,00
N.N.    30,00
N.N.    20,00
Giornata celebrata nel mese di gennaio 1.405,00
Dalla Casa Albergo      185,00
Dalla chiesa di San Rocco         95,00
Tele e affreschi 45,00
 
Totale  3.760,00 
 
 
“Amici della Basilica” adesioni alla
“Confraternita del Restauro”
 
G.R.     250,00
N.N.    250,00
N.N.    500,00
N.N.    2.000,00
In memoria di Anna Cestana la classe 1956      300,00
N.N.    1.000,00
Nonna Gemma 300,00
N.N.    600,00
n.n.      730,00
In memoria di Napoleone          250,00
Venturini Giambattista  250,00
 
Totale  6.430,00
 
 
per Radiobasilica
 
Un amico della Radio   150,00
 
Totale  150,00
 
 
Bollettino parrocchiale “L’Angelo di Verola” anno 2004
 
Entrate da abbonamenti competenza 2004        31.500,00
Uscite per stampa         24.300,00
 
Differenza positiva         7.200,00 
 
 
 
Situazione finanziaria della Parrocchia
al 31.12.2004
Anno 2004
Entrate 374.141,12
Uscite  243,969,33
 
Differenza positiva         130.171,79
 
Debiti insoluti al 31.12.2004 - gestione 2004   27.768,83
Debito al 31.12.2003   601,499,24
 
Totale debito al 31.12.2004     499.096,28

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NUMERI UTILI DI TELEFONO:
Servizio Sanitario
(soltanto nei casi di emergenza)
118
Ambulatori medici via Grimani 
030 9362609
Gruppo Verolese Volontari Soccorso  
via Grimani
0309361662
Problemi con le droghe?   
0309937210
Alcolisti in trattamento
03093068130309361869
Vigili del Fuoco  
030931027
Carbinieri - Pronto intervento
112  
N.B.: Il servizio sanitario prefestivo, festivo e notturno si svolge dal sabato mattina alle ore 10.00 fino al lunedì alle ore 8.00 e tutte le notti dalle ore 20.00 alle ore 8.00.
Per le prenotazioni di trasporto con autoambulanza del Gruppo Volontari del Soccorso telefonare: dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 18.00; inoltre dalle ore 8.00 del sabato alle 7.00 del lunedì.
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Per i collaboratori de “L’Angelo di Verola”
 
 
Invitiamo i collaboratori a far pervenire i loro articoli entro e non oltre le ore 12.00 di venerdì 18 febbraio. Quelli pervenuti oltre tale data non saranno pubblicati.
 
Importante:
Per facilitare la pubblicazione degli articoli:
gli scritti siano preferibilmente dattiloscritti, meglio se al computer, in carattere Times New Roman corpo 12. Se scritti a mano: in stampatello per ragioni tecniche
Chi usa il computer è buona cosa che faccia pervenire lo scritto anche salvato su un dischetto oppure via e-mail.
 
Gli articoli vanno fatti pervenire:
direttamente ai sacerdoti oppure via e-mail al seguente indirizzo: angelo@verolanuova.com
La redazione non è tenuta a dare giustificazioni per la non avvenuta pubblicazione degli articoli pervenuti né risponde delle fotografie non ritirate dagli interessati entro quindici giorni dalla pubblicazione sul bollettino.
La Redazione
 
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SERVIZIO INFORMATICO PARROCCHIALE
 
 
530 archivi; 5.900 documenti 2.100 immagini.
In marzo  abbiamo superato 1.000.000 di pagine viste da 360.000 visitatori
da 110 nazioni di tutto il mondo.
(fonte statistiche: Webalizer)
 
Questo è www.verolanuova.com il sito della Parrocchia di Verolanuova.
Grazie a tutti coloro che hanno contribuito a questo risultato.
 
  
Siti Internet:
Sito principale della Parrocchia   
www.verolanuova.com
Oratorio
www.verolanuova.com/parrocchia/oratorio
L’Angelo di Verola
www.verolanuova.com/Angelo
Archivio de “L’ Angelo di Verola”
http://digilander.libero.it/angeloverola
Coro San Lorenzo
http://digilander.libero.it/corosanlorenzo
Casa Tabor
www.verolanuova.com/casatabor
Siti Ospiti
www.verolanuova.com/ospiti
 
 
Indirizzi di Posta Elettronica:
Parrocchia di san Lorenzo
parrocchia@verolanuova.com
Oratorio “Giacinto Gaggia”
oratorio@verolanuova.com
Radio Basilica
rbv@verolanuova.com
L’Angelo di Verola
angelo@verolanuova.com
Calendario Manifestazioni
eventi@verolanuova.com
Coro San Lorenzo
corosanlorenzo@iol.it
Casa Tabor
casatabor@verolanuova.com
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(solo di quelli che ci sono stati ufficializzati)
a cura di Radio Basilica di Verolanuova  
Il calendario completo del 2005 è pubblicato nel sito internet della parrocchia alla pagina appuntamenti
 
Per comunicare iniziative: e-mail eventi@verolanuova.com
 
 
Date e Luoghi Tema Promotori
Martedì 1 Febbraio ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica
Università Aperta
Lezione di Letteratura
"Letteratura e diritti civili e sociali"
rel. dottoressa Alessia Biasiolo
Università
Aperta
Verolanuova
Venerdì 4 Febbraio ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica
Università Aperta
Filo Rosso:
La Grecia, la sua storia e la sua civiltà.
Lezione di Storia, miti e leggende
"Omero è davvero esistito?"
rel. prof. Angelo Rescaglio
Università
Aperta
Verolanuova
Sabato 5 Febbraio ore 20.30
Salone Oratorio "Giacinto Gaggia"
via Zanardelli, 15
Ballo di Carnevale a Tema
IL MONDO SOMMERSO
Oratorio di Verolanuova
Domenica 6 Febbraio ore 14.00
Partenza dalla Casa Albergo
via Einaudi, 1
e arrivo all'Oratorio
"G. Gaggia"
via Zanardelli, 15
Sfilata Carnevalesca di Carri Allegorici
IL MONDO SOMMERSO
Oratorio di Verolanuova
Lunedì 7 Febbraio ore 20.30
Auditorium Biblioteca Civica
Pubblico Dibattito
QUALE FUTURO
PER LA SCUOLA PUBBLICA
d.sa M. L. Ferraboschi - dr. G. Richiedei - dr. P. Maffeis - d.sa G. Bertazzoli
Gruppo
"Vivere Verola"
Martedì 8 Febbraio ore 13.50
Brescia - Museo di Santa Giulia
Università Aperta
Visita Culturale alla Mostra
"Monet: le ninfee e la Senna"
Università
Aperta
Verolanuova
Mercoledì 9 Febbraio ore 20.30
Basilica di San Lorenzo
SANTA MESSA
DI INIZIO QUARESIMA
con l'imposizione delle Ceneri
Parrocchia di Verolanuova
Venerdì 11 Febbraio ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica
Università Aperta
Lezione di Letteratura
"Le lettere d'amore
fra Abelardo ed Eloisa"
rel. prof. Marco Rossini
Università
Aperta
Verolanuova
Sabato 12 Febbraio Oggi terminano le iscrizione alla
Gita Pellegrinaggio a Roma
dal 7 al 12 Maggio
Parrocchia
di Verolanuova
e Viaggi Gavazzoli
Lunedì 14 Febbraio - ore 20.30
Luoghi Previsti nelle Diaconie
La Missione prosegue
CENTRI DI ASCOLTO
Parrocchia
di Verolanuova
Martedì 15 Febbraio ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica
Università Aperta
Lezione di Letteratura
"Recitar ... Pensando
Brani tratti dalle opere di Dante"
rel. prof. Luciano Bertoli
Università
Aperta
Verolanuova
Martedì 15 Febbraio ore 19.30
Oratorio "Giacinto Gaggia"
CENA DEL POVERO Fraternità
Francescana
"Santa Chiara"
Mercoledì 16 Febbraio ore 20.30
Oratorio "G. Gaggia"
Quaresimagiovani
Il Segno delle Ceneri
Oratorio di
Verolanuova
Mercoledì 16 Febbraio ore 20.30
Chiesa di San Rocco
e Basilica di San Lorenzo
Stazione Quaresimale
Tema in Definizione
Parrocchia di
Verolanuova
Venerdì 18 Febbraio ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica
Università Aperta
Lezione di Musica
"Il Trittico"
musiche e melodie di Giacomo Puccini
rel. prof. Massimo Gabbi
Università
Aperta
Verolanuova
Sabato 19 Febbraio ore 21.00
Auditorium Biblioteca Civica
Amici del Teatro Minimo
GH'ÉRA 'NA ÓLTA ÈN SÒC DE LÈGN
di G.B. Tregambi
regia di Pietro Arrigoni
Assessorato
alla Cultura
Martedì 22 Febbraio ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica
Università Aperta
Filo Rosso:
La Grecia, la sua storia e la sua civiltà.
Lezione di Storia dell'Arte
"Il Partenone"
rel. prof. Livio Bosco
Università
Aperta
Verolanuova
Mercoledì 23 Febbraio ore 20.30
Casa Albergo per Anziani
e Basilica di San Lorenzo
Stazione Quaresimale
Tema in Definizione
Parrocchia di
Verolanuova
Mercoledì 23 Febbraio ore 20.30
Oratorio "G. Gaggia"
Quaresimagiovani
La Lectio Divina
Oratorio di
Verolanuova
Venerdì 25 Febbraio ore 15.15
Auditorium Biblioteca Civica
Università Aperta
Lezione di Letteratura
"L'arte di scrivere poesie"
Presentazione della raccolta "Radici
di Rosetta Mor Abbiati
Università
Aperta
Verolanuova
Domenica 27 febbraio
Intera Giornata
Gita sulla neve con l'AVIS a
FOLGARIA
AVIS
Verolanuova
Domenica 27 febbraio ore 15.00
Auditorium Biblioteca Civica
Lettura teatrale per bambini Assessorato
alla Cultura
 

 

anno dell’eucaristia
 
I battezzati percorrano la via della santità
 
Voglia il Padre celeste concedere ferventi e santi sacerdoti ad ogni porzione del suo gregge. Sostenuti da questa consapevolezza ci rivolgiamo a Cristo, Sommo Sacerdote, e gli diciamo con rinnovata fiducia: “Gesù, Figlio di Dio, in cui dimora la pienezza della divinità, Tu chiami tutti i battezzati “a prendere il largo”, percorrendo la via della santità. Suscita nel cuore dei giovani il desiderio di essere nel mondo di oggi testimoni della potenza del tuo amore”
 
Messaggio del Papa per la Giornata Mondiale di Preghiera per le Vocazioni
 
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Messaggio di Sua Santità Giovanni Paolo II
per la Giornata Mondiale del Malato

11 Febbraio 2005


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